FMI e CAI: dialogo su fuoristrada, ambiente e montagna

[OTS]

Mi fa un po' paura questa nuova trovata dei CAI... perché se riuscissero a renderci totalmente illegali, obbligandoci a girare in piccole "riserve" e togliendomi l'unico e ultimo hobby sano che mi è rimasto... piuttosto che fare l'indiano in pochi metri quadri, venderei la moto.

Permettimi ma mi sembrano decisioni un po' drastiche, è come dire che o ti fanno giocare a calcio al san siro o smetti di giocare...

quanto scrivo ora non ha ovviamente senso nel caso si possieda un enduro...

personalmente apprezzo molto anche l'esistenza delle aree trial park, impianti sportivi dove si può intanto usare la moto liberamente, dando anche un senso al possesso di una moto da trial, impiegandola per quello che è nata e, tramite il confronto con chi ne sa di più, apprendendo moltissime tecniche di guida che vengono poi utilissime anche nel motoalpinismo e nel motoescursionismo...
non dimentichiamo che ,moltissimi percorsi su terreno libero vengono definiti "duri" solo per il fatto che vengono affrontati con moto dall'altissimo potenziale arrampicatorio come quelle da trial, ma senza avere delle basi di guida che permettano di sfruttarle...
nel rispetto delle decisioni di tutti consiglierei comunque di non disprezzare la possibilità di correre un po' nelle "riserve indiane"...

[carlo]

trialista (che solitamente guida in piedi

Questo e' un punto interessante. Guidare in piedi e' illegale, non si discute,
pero' (a parte ovviamente asfalto e sterratoni lisci con buona aderenza) guido
in piedi anche io che non ho un trial e sono una pippa, perche' in piedi in
"fuoristrada" si guida meglio. E sto anche facendo un pensierino ad eliminare
gli specchietti perche', anche se ripiegati, in certi passaggi danno comunque
fastidio (se non sono addirittura una fonte di pericolo). Insomma, temo che un
minimo di illegalita' sia proprio fisiologica...

[Anonymous_22/02/12 18:51]

Grazie Angelo, le tue argomentazioni mi risollevano...

Caro OTS, a me piace andare in giro per vedere com'è fatto il mondo che mi circonda, dove quasi impossibilmente riuscirei ad arrivare per miei acciacchi...
Preferisco la moto da trial, così a pelle, per la leggerezza, il basso impatto sul terreno e la buona silenziosità (almeno delle mie)... però non ho la PASSIONE del trial come gesto tecnico e virtuosismo. Salgo così, come mi viene, senza tecnica, guardando il paesaggio... senza uscire dai sentieri o mulattiere che siano.
Se a te piace stare nei campetti a saltare sulle rocce, personalmente rispetto la tua passione...ma non la condivido. Per guidare una trial non è obbligatorio essere un trialista, si può anche essere un motoalpinista...
Non calza l'esempio di San Siro: se voglio correre in moto posso andare in pista, ma non è che perché ci sono le piste non si possa girare in moto per strada! Ovviamente nel rispetto del codice...Per cui se non potessi più girare con il trial io lo venderei. Il motoalpinismo è un attimo di libertà in una vita di M....

[OTS]

Grazie Angelo, le tue argomentazioni mi risollevano...

Il motoalpinismo è un attimo di libertà in una vita di M....

Nel pieno rispetto di tutte le opinioni , ma se siamo qui a parlare in questa sede e in questo modo, a viaggiare in moto con le fotocopie del C.d.S. in portafoglio e le sentenze della Cassazione nello zaino, dovendo confrontarsi comunque con ricorsi, con maldicenze e intolleranze, a me da veramente l'impressione che nel motoalpinismo di libertà ce ne sia molto poca...
Forse è molto più, per ripetete le tue parole, una vita di M...

[carlomotoalpinista]

Sono stato associato al CAI per 25 anni poi ho capito la deriva che gli esaltati stavano proponendo, sono nemico dei talebani quindi ho stracciato la tessera
e ora gli faccio la guerra su tutti i fronti.
I vertici del CAI sono pieni di strombazzanti personaggi che la montagna la conoscono solo in fotografia. Il CAI è un come un partito politico, quindi traete le giuste considerazioni, e strappate le tessere.