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Nuova legge sulla circolazione fuoristrada in Piemonte

Le difficolta' che incontra un fuoristradista non sono solo date da fango, gradoni o altre cose che puo' incrociare sul sentiero. Dai problemi di percorribilita' di sterrate e mulattiere alle interazioni con le assicurazioni, c'e' un intero mondo di ostacoli che tutti dobbiamo affrontare. In questo forum raccogliamo le nostre esperienze e cerchiamo di fornire utili indicazioni e consigli su come muoversi nella giungla legale e amministrativa, di far conoscere i nostri diritti e capire come farli valere.
ttr
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Nuova legge sulla circolazione fuoristrada in Piemonte

Messaggio da ttr » gio 29 apr, 2010 3:27 pm

Rileggendo la legge ho visto che insiste molto sul "FUORISTRADA" e sulle silvo-pastorali. Sui normali sterrati quindi non dovrebbe cambiare nulla (compresi quindi i passi sterrati in quota e tutte le normali strade comunali non ancora asfaltate)

Mah........................

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angelofarina
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Nuova legge sulla circolazione fuoristrada in Piemonte

Messaggio da angelofarina » ven 30 apr, 2010 1:33 am

Ribadisco che la Regione non ha alcun potere regolatorio sulle strade di alcun tipo, incluse le vicinali.
Viceversa, sin dal 1982 la Regione Piemonte ha preso provvedimenti che vietano la guida "fuoristrada" di mezzi motorizzati. Ora, se la lingua italiana non inganna, "fuoristrada" significa "fuori dalle strade".
Le strade sono invece normate dal CdS, che assegna a vari enti (Stato, Provincie, Comuni e privati) il potere di regolare la circolazione, ognuno sulle strade di propria competenza. E sempre secondo le prescrizioni tecniche del CdS, in merito alla necessaria segnaletica.

Riguardo i verbali della Forestale. Se si sta percorrendo una strada, e l'agente verbalizzante insiste nel voler scrivere sul verbale "guida fuoristrada", gli si deve fare presente (gentilmente) che sta commettendo un reato penale (per la precisione, falso ideologico, con l'aggravante di essere compiuto da pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni). Roba da galera, o comunque, come minimo, da venire licenziato, se viene condannato...
Se, anche dopo l'avviso, insiste nel commettere il falso, non rimane che procedere con la denuncia alla procura della repubblica... Cosa che ha l'interessante prerogativa di non costare nulla, anche nel caso l'indagine che ne consegua non porti poi alla condanna dell'agente in questione...
Ovviamente sarebbe decisivo in questo caso poter allegare alla denuncia una foto che mostri che il motociclo, all'atto della verbalizzazione, si trovava su una strada. L'ideale e' una foto che ritragga anche l'agente in questione mentre procede alla verbalizzazione.
Ma non so quanto sia fattibile scattare tale foto, se l'agente non e' d'accordo... Non e' certo il caso di mettersi a litigare, anzi, bisogna mantenere un atteggiamento calmo, rispettoso e cortese, in fin dei conti lui sta lavorando, noi ci stiamo sollazzando...

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albert8581
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Nuova legge sulla circolazione fuoristrada in Piemonte

Messaggio da albert8581 » ven 30 apr, 2010 5:42 pm

Ottimo.

Pero' se sto percorrendo una strada dove a valle e' stato piazzato cartello di divieto di accesso ai sensi legge regionale 32, sono comunque in torto..

supergiuly
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Nuova legge sulla circolazione fuoristrada in Piemonte

Messaggio da supergiuly » ven 30 apr, 2010 7:07 pm

Quella del casco non mi sembra una baggianata, l'8 dicembre mi sono fatto un bel giretto col trial, alla fine del giro, praticamente fermo ad uno stop ho perso l'equilibrio e sono caduto battendo la parte sinistra della faccia sull'asfalto, i miei compagni di uscita mi hanno portato al vicino pronto soccorso vista la ferita sanguinante, giunto in ospedale ho perso i sensi e per un giorno intero anche la memoria recente, mi hanno dimesso dopo 24 ore 2 tac alla testa e visita dal neurologo. Con il casco integrale non mi sarei fatto un graffio (e non mi sarei perso 1 mese di moto). Per quanto riguarda i divieti di circolazione non preoccupiamoci, il governo è cambiato, adesso potremo girare dove vogliamo, potremo cacciare tutto l'anno anche nelle zone protette e tutti avremo la nostra bella centrale nucleare in giardino! E' questione di punti di vista, qualcono proibisce tutto qualcuno permette tutto.
Per quanto mi riguarda continuo ad andare in moto come ho sempre fatto, legge o non legge, e se mi toccherà pagherò la multa.
ciao

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Nuova legge sulla circolazione fuoristrada in Piemonte

Messaggio da VALCHISUN » sab 01 mag, 2010 1:20 am

La legge sul casco integrale obbligatorio alla guida della moto con potenza inferiore agli 11 kW e dell'obbligo di indossare le protezioni, pero' potendo comunque girare scalzi, e' stata ritirata dagli stessi che l'avevano proposta, comunque l'idea di soffocare indossando un casco integrlale da fuoristrada, procedendo quasi fermi, sotto sforzo e sotto il sole a trenta e piu' gradi, spingendo in salita una moto da trial non mi sembra una cosa molto salutare e nemmeno sicura, e anche vero che si potrebbe progettare qualcosa di serio per salvaguardare almeno la mandibola in caso di caduta o urto frontale, adottando una mentoniera rigida piu' sottile rispetto ad un normale integrale da motocross, del tipo casco da football americano, l'unico casco che ha una specie di barra mentoniera e' il casco jet J1 della tedesca Schuberth:

http://www.schuberth.com/it/prodotti/motocicli/j1.html

Sicuramente potrebbe essere sviluppato per un utilizzo specialistico per il trial, ma fare trial con un integrale da motocross.... :? :? :?
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Messaggio da angelofarina » sab 01 mag, 2010 3:19 am

albert8581 ha scritto:Ottimo.
Pero' se sto percorrendo una strada dove a valle e' stato piazzato cartello di divieto di accesso ai sensi legge regionale 32, sono comunque in torto..
Solo se sei passato davanti al cartello, ignorandolo volutamente...
Se invece to sei immesso da un altra strada laterale, senza incontrare la segnalazione, come facevi a sapere che a valle c'era un cartello? Se un percorso e' vietato, TUTTE le vie di accesso allo stesso debbono essere segnalate... Invece di solito i comuni, per risparmiare sui cartelli, ne mettono solo alcuni, lungo le vie di accesso "piu' ovvie", che invece, per un motoalpinista, sono le meno probabili, perche' noi tendiamo ad infilarci in tutte le stradine e mulattiere impestate che troviamo, ed arriviamo cosi' sui percorsi che il Comune avrebbe voluto vietare senza aver mai incontrato i cartelli...
Io comunque se vedo un cartello che vieta una strada, cerco di evitarla proprio, soprattutto se ci sono alternative non vietate...
Mi sembra stupido cercare di "aggirare" il cartello, meglio cercare una strada interamente e sicuramente non vietata...
Esistono comunque casi, soprattutto in trentino, ove NON vi sono alternative. In discesa me la cavo facile, basta spegnere il motore e spingere (o, se basta, sfruttare la gravita'). In salita si fa na fatica bestia, ma se e' per poche decine o centinaia di metri, si spinge...

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Messaggio da supergiuly » lun 03 mag, 2010 12:45 pm

VALCHISUN ha scritto:l'idea di soffocare indossando un casco integrlale da fuoristrada, procedendo quasi fermi, sotto sforzo e sotto il sole a trenta e piu' gradi, spingendo in salita una moto da trial non mi sembra una cosa molto salutare e nemmeno sicura, e anche vero che si potrebbe progettare qualcosa di serio per salvaguardare almeno la mandibola in caso di caduta o urto frontale, adottando una mentoniera rigida piu' sottile rispetto ad un normale integrale da motocross, del tipo casco da football americano, l'unico casco che ha una specie di barra mentoniera e' il casco jet J1 della tedesca Schuberth:

http://www.schuberth.com/it/prodotti/motocicli/j1.html

Sicuramente potrebbe essere sviluppato per un utilizzo specialistico per il trial, ma fare trial con un integrale da motocross.... :? :? :?
Sottoscrivo, anche perchè sono uno di quelli che spinge molto sovente! :D

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Messaggio da albert8581 » gio 13 mag, 2010 12:59 pm

Scusatemi, forse torno a ripetermi, ma vorrei chiarire definitivamente l'argomento.

Se incontro un cartello di divieto di accesso su strada comunale, sentiero o altro facente riferimento a una legge regionale che non ha evidentemente alcuna competenza sul traccito, la sanzione dovrebbe comunque essere considerata nulla dal Giudice di Pace.

Vero o Falso.

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Messaggio da angelofarina » mar 18 mag, 2010 1:17 am

Il comune ha pieno potere di vietare il transito su una propria strada comunale, senza bisogno di alcuna legge regionale...
Puo' adottare una delibera di apposizione del divieto per qualunque motivo passi in testa ai consiglieri comunali... Che so io, per proteggere le violette o non disturbare le api...
E' nel suo potere, e noi non possiamo sindacare i motivi che hanno portato i consiglieri comunali a fare la delibera...
Quel che conta e' che la segnaletica sia conforme alle prescrizioni del CdS, e quindi riporti, sul retro o in apposita tabella, gli estremi della delibera con cui il comune ha istituito il divieto. Non serve che riporti le motivazioni della delibera...
Ed ovviamete tutti gli accessi alla viabilita' vietata devono essere regolarmente tabellati, se no, se uno ci arriva da una stradina laterale, non incontra alcun cartello...
L'aggiramento dei percorsi vietati, cercando stradine laterali non vietate, e' cosa assolutamente lecita. Anzi, e' su di essa che si basa la regolazione dei flussi in aree urbane...

Il punto e' che la Regione non ha il potere DIRETTO di apporre divieti di circolazione sulle strade. Ma ha il potere di fare leggi regionali che vegono poi rese operative dai Comuni, loro si' che il potere di apporre i divieti ce l'hanno... Quindi se la Regione stabilisce che i Comuni possano vietare il transito su certe strade (tipicamente sulle strade forestali o agro/silvo/pastorali), ed i Comuni, con regolare delibera, fatta in ottemperanza alla legge regionale, impongono poi effettivamente tali divieti, ed appongono la dovuta segnalatica, allora e' tutto regolare, i divieti sono validi...

Ricordiamoci, l'attivita' motoalpinistica e' quasi esclusivamente CIRCOLAZIONE STRADALE, quindi dobbiamo abituarci a rispettare le norme del codice e non violare i divieti espressi dai cartelli regolarmente affissi dagli enti competenti. Esattamente come quando circoliamo in citta'. Forse ancor di piu', la montagna e' un ambiente delicato, che mal sopporta gli abusi. La citta', specie grande, e' piu' resiliente...

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Messaggio da angelofarina » mar 18 mag, 2010 1:34 am

albert8581 ha scritto: la sanzione dovrebbe comunque essere considerata nulla dal Giudice di Pace.
Ulteriore precisazione. Il Giudice di Pace ha una certa liberta' decisionale, che esercita tenendo in conto diversi fattori:
1) Chi ha emesso il verbale? Aveva il potere di sanzionare violazioni al Codice della Strada?
2) Quali articoli del CdS risultano essere stati violati sul verbale? Spesso vengono indicati quelli "sbagliati" rispetto all'infrazione contestata...
3) Il verbale contiene vizi di forma o, addirittura, comprova l'esecuzione di falso ideologico da parte del verbalizzante (ad esempio, descrivendo come "circolazione fuoristrada" la percorrrenza di un sentiero o mulattiera, che invece sono strade?)

Che io sappia, normalmente i ricorsi vengono vinti per vizi di forma nel verbale, non "nel merito"... Ed ogni caso fa storia a se, non si puo' generalizzare.

Comunque io resto dell'idea che e' meglio evitare di farseli fare, i verbali. Se uno se ne va sempre e solo su viabilita' priva di cartelli di divieto, mi pare che le probabilita' di farsi fare un verbale siano abbastanza basse. Poi ogni tanto si puo' incappare in un eccesso di zelo da parte di qualche personaggio, ed allora si fara' ricorso. Ma trovo sbagliato andare apposta a fare un percorso manifestamente vietato, nella speranza che poi tanto ci sara' il Giudice di Pace a metterci una pezza... Se fose cosi', cosa li metterebbero a fare i divieti?

E noi, andiamo in moto per monti e boschi per passare qualche ora spensierata all'aria aperta, o per andarci a cercare a bella posta delle rogne con la legge?

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