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Le difficolta' che incontra un fuoristradista non sono solo date da fango, gradoni o altre cose che puo' incrociare sul sentiero. Dai problemi di percorribilita' di sterrate e mulattiere alle interazioni con le assicurazioni, c'e' un intero mondo di ostacoli che tutti dobbiamo affrontare. In questo forum raccogliamo le nostre esperienze e cerchiamo di fornire utili indicazioni e consigli su come muoversi nella giungla legale e amministrativa, di far conoscere i nostri diritti e capire come farli valere.
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Messaggio da carlo » ven 03 feb, 2012 6:51 pm

Nota: questa discussione e' stata ricavata da http://motoalpinismo.forumup.it/viewtop ... oalpinismo ,
mettendo qui gli interventi centrati sugli aspetti legali.


In Italia il Codice della Strada non consente alle moto di trainare carrelli. Il
tipo, nonostante abbia fatto un bel lavoro, corre comunque qualche rischio, e
leggendo la discussione si vede che ne e' consapevole. In Australia non deve
fare un collaudo ma solo registrare il carrello, pero' l'assicurazione pretende
di piu'. Il nostro amico dichiara di voler giocare sul fatto che il produttore del
carrello ha realizzato prodotti per il mercato motociclistico, ma mi sembra
consapevole del fatto che e' una forzatura.

Comunque invidio queste persone e le leggi dei loro paesi. E' ridicolo che in
Italia impediscano di poter usare questi carrelli sulla base di considerazioni
di sicurezza. Ho sentito che alcuni produttori di carrelli avevano avviato
qualche anno fa un'azione contro l'Italia a livello europeo (nel resto d'Europa
sono permessi, almeno in alcuni stati), ma l'Italia aveva avuto ragione proprio
in base al fatto che il divieto era determinato da considerazioni di sicurezza.

E poi lasciano buche, guard rail ghigliottina e quant'altro in strada... :evil:

Per snowb: ma stai pensando di fare qualcosa del genere con le tue moto? :wink: :lol:
Ultima modifica di carlo il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da carlo » lun 06 feb, 2012 5:10 pm

max37 ha scritto:per quanto riguarda i carrelli da moto possono essere utilizzati anche in italia se il mezzo proviene dall'estero e viene reimmatricolato in italia.

un amico di mio padre ha acquistato una goldwin nuova, l'ha mandata in germania, ha fatto montare le due ruote posteriori ed aggiungere il carrello.
Con le due ruote posteriori la Goldwing non e' piu' un motociclo. Guarda l'articolo 53 del
CdS
:
1. I motoveicoli sono veicoli a motore, a due, tre o quattro ruote, e si distinguono in:

a) motocicli: veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone, in numero non superiore a due compreso il conducente;
b) motocarrozzette: veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone, capaci di contenere al massimo quattro posti compreso quell o del conducente ed equipaggiati di idonea carrozzeria;
c) motoveicoli per trasporto promiscuo: veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone e cose, capaci di contenere al massimo quattro posti compre so quello del conducente;
d) motocarri: veicoli a tre ruote destinati al trasporto di cose;
e) mototrattori: motoveicoli a tre ruote destinati al traino di semi rimorchi. Tale classificazione deve essere abbinata a quella di motoarticolato, con la definizione del tipo o dei tipi dei semirimorchi di cui al comma 2, che possono essere abbi nati a ciascun mototrattore;
f) motoveicoli per trasporti specifici: veicoli a tre ruote destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni e caratterizzati dall'essere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo;
g) motoveicoli per uso speciale: veicoli a tre ruote caratterizzati da particolari attrezzature installate permanentemente sugli stessi; su tali veicoli è consentito il trasporto del personale e dei materiali connessi con il ciclo operativo delle attrezzature;
In particolare il punto e) parla di veicoli a tre ruote in grado di trainare rimorchi, e fa
riferimento al comma 2:
2. Sono, altresì, considerati motoveicoli i motoarticolati: complessi di veicoli, costituiti da un mototrattore e da un semirimorchio, destinati al trasporto di cui alle lettere d), f) e g).
L'articolo 56 chiarisce ulteriormente il punto:
1. Ad eccezione di quanto stabilito dal comma 1 lettera e) e dal comma 2 dell'art. 53, i rimorchi sono veicoli destinati ad essere trainati dagli autoveicoli di cui al comma 1 dell'art. 54 e dai filoveicoli di cui all'art. 55 con esclusione degli autosnodati.
I motocicli non rientrano quindi in nessuna delle categorie previste e non possono
circolare in Italia. Non so bene come vengono considerati i veicoli con targa di stati in
cui i carrelli sono invece permessi, ma credo che per loro sia consentito circolare in
Italia purche' in regola con le leggi del paese in cui sono immatricolati.
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Messaggio da max37 » lun 06 feb, 2012 8:31 pm

onestamente non so in che modo sia immatricolato in italia, l'unica cosa che so e ne sono più che certo è che un qualsiasi veicolo immatricolato nella ue si può importare e far circolare anche in italia con targhe italiane.

ti faccio un piccolo esempio, le macchine americane d'importazione o usate non possono essere omologate in italia in quanto non rispettano dei requisiti di sicurezza richiesti in italia.
nello specifico non hanno parabrezza e fanaleria omologata in quanto i l parabrezza non ha i requisiti minimi richiesti e la fanaleria è completamente rossa, frecce comprese.

come si fa ad immatricolarla?

la si intesta ad un tedesco, la si immatricola in germania e la si importa con la carta di demolizione per espatrio.
l'italia non può rifiutarsi di immatricolare l'auto in italia.

conosco parecchie persone che hanno fatto questo ( tramite forum ) e due di queste le conosco personalmente.
più c'è l'amico di mio padre con la goldwin che ha targhe italiane.
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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Messaggio da carlo » mar 07 feb, 2012 5:42 pm

max37 ha scritto:la si intesta ad un tedesco, la si immatricola in germania e la si importa con la carta di demolizione per espatrio.
l'italia non può rifiutarsi di immatricolare l'auto in italia.
OK, pero' qui la questione e' un po' piu' complessa. La cosa e' stata molto dibattuta sul sito del
GoldWing Club Italia, dove si trova qualche info:

http://www.gwci.it/forum2/index.php?topic=588.0
http://www.gwci.it/forum/index.php?topic=1675.0
http://www.gwci.it/forum/index.php?topic=679.0

In particolare viene citata la causa europea che ricordavo, che puo' essere vista qui:

http://curia.europa.eu/juris/liste.jsf? ... cid=313573#

Spulciando un po':

http://curia.europa.eu/juris/document/d ... cid=313573
25. La Repubblica italiana replica a tali argomenti che l’infrazione addebitatale concerne
il divieto per i motoveicoli immatricolati in Italia di trainare rimorchi e non il rifiuto
d’immatricolazione di motoveicoli e di rimorchi fabbricati in un altro Stato membro e destinati ad
essere commercializzati in Italia.

26. Sostiene, inoltre, che la riserva espressa negli ultimi ‘considerando’ delle direttive 93/93 e
97/24 legittima la misura controversa. Tale riserva si spiegherebbe con la differente configurazione
dei territori nazionali e potrebbe essere accantonata solo se le regole tecniche relative ad
omologazione, immatricolazione e circolazione stradale dei rimorchi trainati da veicoli a motore a
due o a tre ruote fossero armonizzate (14). Ebbene, il diritto comunitario applicabile non prevede
una tale armonizzazione. Il reciproco riconoscimento dei rimorchi resterebbe, pertanto, nella
discrezionalità degli Stati membri.

27. La Repubblica italiana sottolinea, infine, che le caratteristiche tecniche dei veicoli sono
importanti per la sicurezza stradale. Le autorità italiane considerano, al riguardo, che, senza
norme di omologazione per i veicoli trainanti rimorchi, le condizioni di sicurezza della
circolazione non sono garantite.
In particolare il punto 25 lo interpreto come: il veicolo te lo immatricolo ma poi non puoi comunque
usarlo per trainare carrelli. Mi pare di capire che la cosa possa essere motivata in base a questo:

http://curia.europa.eu/juris/celex.jsf? ... NOT&ancre=
(24) – Si deve ricordare anche la sentenza 5 ottobre 1994, causa C‑55/93, Van Schaik
(Racc. pag. I‑4837), dove la Corte, adita in via pregiudiziale in merito all'interpretazione
dell'art. 49 CE (libera prestazione dei servizi), ha considerato che le esigenze di sicurezza
stradale costituiscono motivi imperativi di interesse generale che giustificano una normativa di uno
Stato membro che precluda il rilascio dei certificati di controllo, per le automobili immatricolate
nel suo territorio, a officine stabilite in un altro Stato (punto 19).
Fatto sta che l'Italia ha vinto la causa, il divieto permane e i membri del GWCI continuano a
trainare carrelli illegalmente. Qui

http://www.gwci.it/forum/index.php?topi ... 5#msg22915

c'e' addirittura un tipo con una GW di prima immatricolazione tedesca, che nonostante abbia
specificata a libretto la massa rimorchiabile continua a ritenere di non poterlo fare in Italia.

Ripeto, il caso dell'amico di tuo padre e' un po' diverso, perche' ha trasformato la sua moto in un
trike, che dovrebbe rientrare tra i casi permessi. Il che fa sorgere spontanea una domanda: ma gli
MP3 e altri veicoli a due ruote anteriori possono trainare un carrello? :mrgreen:
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Messaggio da max37 » mar 07 feb, 2012 7:29 pm

pazzesco, personalmente a me non frega niente perchè il carrello attaccato ad una moto lo trovo un controsenso, però ci sono moto tipo la multiuso, la goldwing ed altre turistiche che si prestano a questo, perchè non volerli far circolare se nel resto d'europa si può?

noi siamo europei solo quando fa comodo ai nostri governi, in pratica quando ci vogliono inc......, e siamo italiani quando pare a noi, siamo federalisti per pagare più tasse localmente ma allo stesso tempo non alleggeriscono le tasse nazionali, anzi.

io non so come funziona all'estero ma spero meglio dell'italia
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Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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