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Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria

Le difficolta' che incontra un fuoristradista non sono solo date da fango, gradoni o altre cose che puo' incrociare sul sentiero. Dai problemi di percorribilita' di sterrate e mulattiere alle interazioni con le assicurazioni, c'e' un intero mondo di ostacoli che tutti dobbiamo affrontare. In questo forum raccogliamo le nostre esperienze e cerchiamo di fornire utili indicazioni e consigli su come muoversi nella giungla legale e amministrativa, di far conoscere i nostri diritti e capire come farli valere.
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johax
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Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria

Messaggio da johax » lun 17 nov, 2008 11:09 pm

fonte "Mototrial ultime notizie"
http://www.mototrial.net/cutenews/show_ ... &template=

Novità icon.Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria
La proposta di legge di Forza Italia

La regolamentazione del Trial per valorizzare l’entroterra ligure e per potenziare la protezione civile. Pietro Oliva (primo firmatario): “Si tratta di una disciplina rispettosa dell’ambiente: il passaggio di una moto da trial provoca meno danni di quello di una mucca”


Regolamentare la disciplina del Trial, una specialità del motociclismo fuoristrada, trasformandolo in uno strumento di valorizzazione del territorio Ligure, in particolare dall’entroterra, e da utilizzare anche per la protezione civile. Questo è l’intento della proposta di legge “Modifica alla legge regionale 18 dicembre 1992, n.38 “Disciplina della circolazione fuoristrada dei mezzi motorizzati nella regione Liguria”

Fino ad oggi la disciplina del Trial in Liguria non ha una sua specifica regolamentazione: non viene citata espressamente nella legge che regola la circolazione dei mezzi fuoristrada.

«Questa, a nostro avviso, rappresenta una grossa lacuna, in quanto il trial, è una disciplina sportiva che non si fonda sulla velocità, ma sulla capacità del motociclista nell’effettuare percorsi impervi», dice Pietro Oliva, ricordando che il Trial, a differenza del più conosciuto motocross, consiste, nel provare ad effettuare in moto percorsi obbligati con ostacoli naturali ed artificiali. L’utilizzo della moto da trial, perciò, si caratterizza per una prestazione di destrezza ed equilibrio da parte del pilota che conduce la moto, che deve effettuare a bassissima velocità (in media circa 5 km/h) una serie di percorsi delimitati (definiti zone no stop) su terreno senza mettere i piedi a terra.
La prestazione inoltre deve essere svolta entro il termine di due minuti, e le zone no stop si articolano su superfici limitate, circa 50-200 metri quadrati.

«Alla luce di ciò - sottolinea Oliva - Il trial può a ragione essere definito una disciplina motoristica fuoristrada, che rispetta l’ambiente, sia per le modalità in cui si svolge, che per le caratteristiche positive del mezzo, quali la bassa velocità, una rumorosità contenuta e potenze limitate».
Le moto da trial, infatti, sono motocicli estremamente agili e leggeri (del peso max di 75 kg.), con bassa potenza motrice (15 CV max), e che garantiscono la mobilità su terreni accidentati a velocità estremamente ridotte (anche meno di 5 km/h).

«Ciò comporta che il transito di tali motoveicoli ha un impatto sul terreno minore di quello provocato dal transito dei cavalli o delle mucche, a differenza di quanto abitualmente si è portati a pensare», precisa il consigliere.

Tant’è che secondo la proposta di Forza Italia la circolazione fuoristrada di ciclomotori da trial è consentita anche nelle cave dimesse o, se operative , dietro autorizzazione dei concessionari o dei proprietari rilasciata ai conducenti interessati, direttamente o tramite associazioni affiliate alle competenti federazioni sportive.
Vige, naturalmente, divieto di circolare nelle aree inserite in parchi e riserve naturali, aree protette, sistemi di interesse naturalistico-ambientale istituiti con legge regionale, nonché le aree comprese nei sistemi del Finale e delle Alpi Liguri.
L’individuazione delle aree e dei tracciati da destinare alle prove di trial, all’attività turistica, sportiva o ricreativa viene assegnata al singolo Comune, se la porzione di terreno interessato ricade nel territorio del singolo ente. In caso contrario la competenza è delle Comunità Montane. Grazie a questa legge, si forniscono specifici strumenti amministrativi alle pubbliche amministrazioni che vogliono consentire lo svolgimento di manifestazioni trialistiche nel loro territorio, senza contraddire alla normativa vigente in materia.



Oltre agli aspetti agonistici, il trial ha anche aspetti turistico-amatoriali, basti pensare al motoalpinismo e motoescursionismo, che consiste nel percorrere con le moto tracciati esistenti a fondo naturale, presenti in montagna e nell’entroterra.
«Proprio il motoescursionismo svolge un ruolo da non sottovalutare per ciò che concerne il mantenimento dell’apertura, percorribilità e pulizia di mulattiere e sentieri caduti in disuso a causa dell’abbandono del territorio e dello spopolamento della montagna, che ha colpito anche la nostra regione. – precisa il consigliere forzista - Esempio del ruolo svolto in tal senso dal trial rilevano i circa 70 km di tracciati presenti nel territorio ricompreso nella Comunità Montana Alta Valle Scrivia, recuperati e mantenuti agibili dal Motoclub della Superba di Genova, i 50 km nell’entroterra dell’imperiese, la cui manutenzione è avvenuta ad opera del Motoclub Riviera dei Fiori e, infine, gli ulteriori 50 km nel savonese curati dai Motoclub Loano e Motoclub Alberga. Gli amatori del trial sono così venuti a recuperare sentieri e mulattiere da tempo caduti in disuso, e resi impraticabili a causa del mancato utilizzo, con conseguente perdita di un patrimonio viario facente parte della nostra tradizione e cultura contadina».
Secondo l’esponente azzurro, quindi, il trial può svolgere un ruolo importante per la promozione dell’entroterra ligure, «soprattutto nei mesi invernali, quando il flusso turistico viene a mancare», dice.

Oliva sottolinea inoltre il ruolo che le moto da trial svolgono a supporto delle operazioni di protezione civile. «Un ruolo – dice il consigliere – destinato a crescere grazie proprio alla regolamentazione della disicplina»
Va sottolineato che i Volontari Antincendio Boschivo nel Comune di Montoggio, ad esempio, impiega le moto da trial per la ricerca di persone scomparse e come supporto ai volontari delle squadre antincendio, mentre nel Comune di Loano (Sv) il Moto club Loano ha avviato una proficua collaborazione con il Corpo Forestale, in coordinamento con i cacciatori, per l’espletamento della pulizia dei sentieri e per le attività di recupero di ogni genere, dalle persone, agli animali, allo sgombero dei rifiuti.
Per finire un dato: gli appassionati di Trial, nel solo Nord Italia sono più di 5000 e nella nostra regione questa disciplina può essere praticato tutto l’anno, a differenza di quanto avviene in altre.


14 Nov 2008 by webmaster

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gian-7
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Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria

Messaggio da gian-7 » mar 18 nov, 2008 4:47 pm

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A leggere mi sono quasi commosso.. qualcuno che ragiona c'è allora!!!!!!

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johax
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Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria

Messaggio da johax » lun 01 dic, 2008 3:39 pm

in liguria chi pratica del fuoristada è a tutt'oggi un fuorilegge!
i vari motoclub mi sembra facciano poco
come spesso accade ognuo è preoccupato di coltivare solo il propio orto infischiandosene degli altri
..ho incrociato in un bosco alcuni "enduristi" che mi hanno sorpassato a 50-60 km/h mentre io procedevo a 15-20!!
è evidente non ci sia spazio per far valere i diritti di tutti finchè ci sarà chi abusa dei diritti di tutti...
:roll:

yaky
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Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria

Messaggio da yaky » lun 01 dic, 2008 11:54 pm

Finalmente...per adesso almeno noi TRIALPINIST.....mi sembra +che giusto
Ciauuuu!!!
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yoshi
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Proposta di legge sul fuoristrada in Liguria

Messaggio da yoshi » mar 02 dic, 2008 10:07 am

anche in Toscana vige una legge regionale che sostanzialmente vieta a qualsiasi veicolo a motore ,se non autorizzato,a percorrere strade a fondo naturale .In pratica la legge non viene mai applicata ma nulla vieta alle varie polizie di valersene all'occorrenza.Sostanzialmente tutta la pratica dell'off-road intesa come attività di svago fine a se stessa è fuorilegge mentre ad esempio ampia possibilità di accesso è riservata ai cacciatori durante la pratica venatoria.
Questo divieto non tiene in considerazione alcuna l'utile monitoraggio di zone poco raggiungibili che viene svolto durante le nostre uscite .Quindi questa proposta ha una sua valida motivazione ampliata dal rilevare quanto la pratica del trial sia eco compatibile :D

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