carlo ha scritto:ma le regioni hanno competenza in termini di strade? Le strade non sono di competenza di comuni, province e stato?
No, ma hanno competenza sul territorio fuori dalle strade. Quindi, in una legge regionale ben fatta, dovrebbe esserci una chiara indicazione dell'ambito di applicazione della stessa, che supplementi quella del CdS e definisca dove la regolamentazione della circolazione fuoristrada e' applicabile.
Questo se vivessimo in un paese civile...
Invece molte leggi regionali sono pastrocchiate e confuse, e si "allargano troppo", arrivando a imporre regole esplicitamente espresse anche per le strade, ove ovviamente le stesse non possono essere applicate, pena la violazione di una legislazione di ordine superiore a quella regionale...
Alla fine, al di la' delle definizioni contenute nella legge nazionale (CdS) ed in quelle regionali, chi decide veramente se un certo percorso entra o meno nel novero delle strade e' il Comune. Negli uffici tecnici dei comuni esistono dettagliatissime carte della viabilita' "a fondo naturale", solitamente divisa in strade comunali propriamente dette (che dalle nostre parti sono sovente anche delle robe da zona da trial), strade vicinali, strade interpoderali e strade private.
Le prime due sono in linea generale sempre percorribili da tutti; le interpoderali sarebbero su terreno privato gravato da servitu' di passaggio, quindi il proprietario non puo' impedire il passaggio a chi le percorre per raggiungere i "fondi preclusi", ovvero gli altri poderi che non hanno accesso diretto alla viabilita' pubblica, ma a rigore non dovrebbero essere percorse "per turismo", ma solo per raggiungere i fondi preclusi.
Infine le strade private sono regolate dal proprietario del fondo, che se vuole la chiude (con una sbarra, non e' comunque autorizzato ad usare cartelli stradali ad imitazione di quelli comunali).
Esistono poi strade "ad usi speciali" ovvero le strade militari, le strade antincendio e le strade forestali. Queste sono solitamente sempre accuratemente segnalate, ed i cartelli indicano in modo molto chiaro se e quando sono percorribili da veicoli "non di servizio".
La "terra di nessuno" sono i sentieri pedonali. Nei comuni di cui ho conoscenza, essi NON sono riportati sulle mappe comunali, e quindi non e' facile farseli riconoscore come strade in caso di contravvenzioni per "guida fuoristrada".
La sentenza della Corte di Cassazione in merito alla vicenda accaduta in Liguria riconosce che sono "strade a fondo naturale" anche i sentieri tracciati da animali, ma francamente tale esagerata estensione, che consentirebbe di fatto qui in appennino di andare dappertutto, a me pare eccessiva e non sostenibile.
La verita' e' che la Cassazione ha sconfessato la legge regionale ligure per il semplice motivo che essa era fatta male: se la legge regionale e' ben fatta, essa risulta efficace nel contrastare la pratica del "fuoristrada selvaggio", senza ovviamente intaccare il diritto alla libera circolazione dei cittadini, anche con mezzi a motore, sull'intera rete viaria, anche a fondo naturale, come censita dai Comuni...
Questo significa che vedo ben difficile poter fare ricorso chiedendo l'applicazione della sentenza della Cassazione in regioni diverse dalla Liguria, bisogna vedere se e quanto la legge regionale ivi vigente ripercorre gli errori contenuti nela legge regionale ligure.
Cosa che solo un bravo avvocato e' in grado di stabilire, non certo io...