[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,

Motoveicoli di interesse storico

Le difficolta' che incontra un fuoristradista non sono solo date da fango, gradoni o altre cose che puo' incrociare sul sentiero. Dai problemi di percorribilita' di sterrate e mulattiere alle interazioni con le assicurazioni, c'e' un intero mondo di ostacoli che tutti dobbiamo affrontare. In questo forum raccogliamo le nostre esperienze e cerchiamo di fornire utili indicazioni e consigli su come muoversi nella giungla legale e amministrativa, di far conoscere i nostri diritti e capire come farli valere.
Rispondi
Avatar utente
angelofarina
Messaggi: 2544
Iscritto il: mar 10 mar, 2009 1:58 am
Località: Parma
Contatta:

Motoveicoli di interesse storico

Messaggio da angelofarina » ven 08 apr, 2011 5:25 pm

Apriamo i giochi in questa nuova sezione, parlando di motoviecoli di interesse storico, di Registri Storici, bollo ridotto, e quant'altro a cio' collegato.
Vi riassiumo qui la situazione come a me nota, ma spero che altri poi contribuiscano con le loro esperienze (anche perche' le varie regioni italiane hanno regolamentazioni e leggi regionali differenti).

Anzitutto esistono DUE leggi che parlano di motoveicoli di interesse storico, e conseguentemente esistono due insiemi ben distinti di "Moto storiche", insiemi che chiaramente hanno una area di intersezione, ma non coincidono.

La prima legge e' il codice della strada, che all'art. 60. "Motoveicoli e autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico" cosi' definisce:
"Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI."
Q
uindi per rientrare in questa categoria, che prevede differenze rispetto ai veicoli normali per le procedure di reimmatricolazione e di revisione periodica, occorre obbligatoriamente l'iscrizione ad un Registro Storico, (ASI o FMI, ma ivi inclusi anche quellli Fiat, Alfa Romeo e Lancia).

Poi abbiamo l'articolo 63 della legge 342/00 del 21/XI/2000, che garantisce l'esenzione dalla tassa di possesso ed il pagamento di un bollo di circolazione ridotto per i veicoli storici. Essa definisce una diversa categoria, gli "autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico". Sono veicoli costruiti da piu' di 20 anni ma meno di 30 (compiuti i 30 anni, non rivestono piu' un "particolare" interesse storico e collezionistico, e la esenzione dalla tassa di possesso spetta per "anzianita'" e non piu' per "particolarita'" del modello in esame). La definizione data da questa legge e' ben diversa da quella del Codice della Strada:
"Comma 2 - Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume."

Ben pochi di noi hanno la fortuna di possedere veicoli delle categorie a) o b), quindi la maggior parte sara' interessato a rientarre nella categoria c).
E chi stabilisce se rientriamo in queste tre categorie, in un particolare anno? E' ancora la legge citata a stabilirlo:
"Comma 3 - I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente."
Orbene, ogni anno ASI ed FMI emettono questa famosa "determina", che stabilisce quali veicoli possano beneficiare della esenzione dal pagamento della tassa di possesso. L'ASI reitera ogni anno la stessa determina, nella quale in sostanza dice che sono di particolare interesse storico e collezionistico i veicoli iscritti al loro registro storico. Quindi per l'ASI c'e' perfetta coincidenza fra i requisiti richiesti dal CdS e dalla legge del 2000.
Ma la determina dell'FMI, invece, e' ben diversa! Essa infatti stabilisce due cose:
1) Sono comunque di particolare interesse storico tutti i motoveicoli iscritto al proprio Registro Storico (e sin qui, si comporta come l'ASI)
2) Aggiunge poi pero' un elenco nominativo di marche e modelli, suddiviso per annate, che garantisce lo status di "motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico" ai possesori di tali veicoli anche se NON ISCRITTI al Registro Storico FMI.
Se dunque la nostra moto compare esplicitamente nell'elenco FMI, in base alla legge del 2000 dovremmo aver diritto a pagare il bollo ridotto (o non pagarlo affatto, se lasciamo la moto in garage) senza dover sborsare i soldi e fare la trafila per l''iscrizione al registro storico...
La legge e' chiara, l'elenco FMI pure, ma purtroppo alcune regioni, come la mia (Emilia-Romagna) adottano une interpretazione restritiva, e richiedono comunque l'iscrizione al Registro Storico anche per le moto gia' comunque inserite nell'elenco FMI.
E' ovvio come tale interpretazione sia sbagliata, e tutti coloro che non avevano pagato e sono andati in contradditorio davanti alla Commissione Tributaria Provinciale o Regionale hanno poi vinto, ma di fatto la Regione profitta della pigrizia dei cittadini, che per non imbarcarsi in una procedura legale antipatica, preferiscono pagare anche quando la legge direbbe che non ne hanno l'obbligo...
Va infine riaffermato che la legge non prevede la necessita' di alcuna autocertificazione o verifica tecnica sul moticiclo, se lo stesso risulta incluso della determina ASI o FMI, che sono gli unici enti titolati appunto a definire se un veicolo e' "di particolare interesse storico e collezionistico" al fine della esenzione del bollo. Sono pertanto parimenti arbitrarie le procedure di autocertificazione o di verifica tecnica messe in piedi da alcune Regioni (Lazio, Umbria), visto che non e' consentito alle regioni vessare i cittadini imponendo loro maggiori oneri e fastidi di quanto imposto dalla legge nazionale, su un tema quale il pagamento della tassa di possesso/circolazione dei evicoli, che e' un tema di chiara competenza statale, anche se poi lo Stato ha concesso alla Regioni di introitare tali tributi (ma senza devolverne alle regioni la relativa competenza normativa, come ampiamente argomentato dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2005, che ha abrogato la legge regionale ligure in materia).
Se dunque vi interessa avere la moto iscritta al registro storico ASI o FMI, fate la procedura di iscrizione, e la stessa vi dara' anche diritto al bollo ridotto. Ma se vi interessa solo pagare meno bollo, e la moto ha piu' di 20 anni ed e' presente nell'elenco FMI, allora avete diritto semplicemente a pagare il bollo ridotto senza fare alcunche' di specifico. Se poi la Regione dopo qualche tempo si lamenta che non avete pagato il dovuto, tranquilli, la Commisione Tributaria Provinciale vi dara' sicuramente ragione (sinora tutte le contestazioni di questo tipo si sono risolte a danno della Regione).
Io ho provato quest'anno a fare come segue: anzitutto ho pagato il bollo "normale" per il mio Fantic 307 del 1990, che compare nell'elenco FMI, e qundi non avrebbe dovuto pagare, visto che non circola su strada (27 Euro circa).
Dopodiche', ho chiesto il rimborso del bollo "pagato per errore", compilando l'apposito modulo previto dalla Regione Emilia Romagna. Mi ha risposto l'ACI, incaricata dalla Regione della riscossione dei bolli, dicendomi che non mi avrebbero rimborsato finche' non provvedevo a fornirgli l'"attestazione di storicita'" del veicolo (non capisco dove abbiano scovato questa locuzione verbale che non compare ne' sul Codice della Strada, ne' sulla legge del 2000).
Gli ho risposto che a norma di legge non esiste alcuna "attestazione di storicita'", ma che la mia moto e' ricompresa nela "determina" inviata ogni anno dalla FMI all'ufficio esazione tasse automobilistiche di tutte le regioni italiane, e quindi che, in base alla legge del 2000, non avrei dovuto pagare il bollo. Ma la rispsota e' stata nuovamente picche, l'ACI sostiene di aver ricevuto istruzioni dalla Regione di negare i rimborsi se non si presenta idonea documentazione comprovante la "storicita" del veicolo.
Ho altre moto iscritte ai registri storici ASI ed FMI, e so bene che basta mostrar loro copia del certificato di iscrizione al registro storico e si ottiene l'esenzione del bollo.
Ma senza, almeno qui in Emilia Romagna, il giochino non ha funzionato...
L'anno prossimo comunque non pago, attendo che mi chiedano loro i soldi, e poi vediamo cosa succede...
Son pochi soldi risparmiati, lo faccio solo per amor di giustizia e per questione di principio...

Comunque e' poi certo di vincere in Commissione Tributaria Provinciale. Una tipica sentenza di questo tipo la trovate qui:
CTP Bologna

Ecco un'altra sentenza della CTP di Bologna, ancora piu' pertinente, in quanto questa si riferisce appunto ad un motoveicolo inserito nell'elenco FMI e non iscritto ad alcun registro storico.
Sentenza CTP Bologna

Avatar utente
rokes
Messaggi: 2509
Iscritto il: dom 31 mag, 2009 7:17 pm
Località: (TV) - Parigi
Contatta:

Motoveicoli di interesse storico

Messaggio da rokes » ven 15 apr, 2011 11:38 am

Angelo,

ho letto questo primo post della nuova sezione con moltissimo interesse!
Un esempio di come si possono trattare temi "tecnici" rendendo al contempo la lettura interessante e coinvolgente.
Il tutto è analizzato in modo chiaro e conciso;
impossibile d'ora in poi dire "non ci capisco nulla"! "Cosa devo fare..."
Speriamo che questo nuovo forum si arricchisca di numerosi altri contributi della medesima qualità. :D

Ciao,
Paolo

Avatar utente
Misso
Messaggi: 1573
Iscritto il: gio 03 dic, 2009 1:49 pm
Località: Parma --- BetaAlpenstein250, ApriliaPegasoTrail660

Motoveicoli di interesse storico

Messaggio da Misso » ven 15 apr, 2011 4:33 pm

Nel 2010, quando mi sono presentato all'ACI di Parma per pagare il bollo per la mia Vespa P125X del 1980, per il solo fatto che da libretto aveva vent'anni , mi sono visto ridurre automaticamente il bollo da circa 27 euro a poco piu' di 12... Mha!? :shock:

Renaz
Messaggi: 19
Iscritto il: dom 20 mar, 2011 6:39 pm
Località: genova

Motoveicoli di interesse storico

Messaggio da Renaz » dom 04 mar, 2018 7:09 pm

Ciao sto acquistando un Fantic trial 200 del 1980 e volevo chiedere se qualche d'uno mi sa illustrare i passi da fare per non incappare in errori burocratici. Permetto che la moto è targata, non iscritta ASI e che l'assicurazione dell'attuale proprietario scade ad Agosto. Al momento non sono iscritto a nessun motoclub. Grazie a chi vorrà rispondermi.

Pinus
Messaggi: 261
Iscritto il: gio 21 feb, 2013 8:25 pm

Motoveicoli di interesse storico

Messaggio da Pinus » mar 06 mar, 2018 2:33 pm

Alcune compagnie di assicurazioni fanno contratti per veicoli ultratrentennali anche senza iscrizione al registro storico. Prova a vedere Helvetia.

Il bollo invece è comunque ridotto in tutta Italia a partire dai 30 anni.

Le tasse sul passaggio di proprietà anche dovrebbero essere ridotte, mi pare la IPT.

Se invece non riesci a ottenere l'assicurazione storica senza iscrizione, dovrai iscriverti a ASI/FMI/RIVS, fare determinate foto che ti diranno loro, presentare una pratica, attendere uno o due mesi e poi, ricevuta la certificazione, fare assicurazione storica. Ma per la cerificazione la moto deve essere in condizioni buone e originali. E' ammesso il cambio colore. Ma in linea generale la moto deve somigliare a come era in origine.

Renaz
Messaggi: 19
Iscritto il: dom 20 mar, 2011 6:39 pm
Località: genova

Motoveicoli di interesse storico

Messaggio da Renaz » dom 11 mar, 2018 3:31 pm

Grazie !

Rispondi