Che io sappia, la cosa e' recentememte stata resa molto piu' semplice, grazie al
decreto 17 dicembre 2009 dal ministro Altero Matteoli, pubblicato sul Supplemento ordinario n. 55 della Gazzetta Ufficiale n. 65 del 20 marzo 2010, e dei relativi allegati, fra cui spicca, al fine della reimmatricolazione, l'
allegato 2, che stabilisce i requisiti tecnici da verificare in sede di visita presso la Motorizzazione.
I dettagli di applicazione di questo provvedimento sono contenuti nella
Circolare della Direzione Generale per la Motorizzazione Prot. n. 19277/23.25 del 3 marzo 2010.
In pratica, comunque, tutto si riduce al fatto che la reimmatricolazione e' facilitata nel momento in cui il motoveicolo riceve (dalla FMI o dall'ASI) il "Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica". Tale documento, il cui rilascio e' preliminare all'iscrizione ad uno dei registro storici (per le moto, ASI o FMI), costituisce il presupposto per la reimmatricolazione di un veciolo radiato o che non ha mai circolato.
Sul
sito della FMI e' spiegato che, mentre per la "normale" iscrizione di un veicolo circolante al registro stroico basta seguire la procedura semplificata (A), viceversa nel caso di reimmatricolazione occorre eseguire la procdure completa (B), il cui costo e' doppio (100 Euro anziche' 50 Euro).