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Le difficolta' che incontra un fuoristradista non sono solo date da fango, gradoni o altre cose che puo' incrociare sul sentiero. Dai problemi di percorribilita' di sterrate e mulattiere alle interazioni con le assicurazioni, c'e' un intero mondo di ostacoli che tutti dobbiamo affrontare. In questo forum raccogliamo le nostre esperienze e cerchiamo di fornire utili indicazioni e consigli su come muoversi nella giungla legale e amministrativa, di far conoscere i nostri diritti e capire come farli valere.
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Ice966
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Messaggio da Ice966 » ven 22 apr, 2011 8:07 pm

Vi segnalo questi due link, perchè credo che in qualche modo possa interessare a tutti noi Motociclisti.
Il primo è quello di "Valsassina New", dove è apparso un articolo in cui un gruppo di "Fuoristradisti" vengono descritti come dei criminali per il semplice fatto di essere su un sentiero vietato.
Il secondo invece è quello di Facebook dove stiamo esprimendo il ns. disappunto per il modo in cui viene trattato la cosa.

http://www.valsassinanews.com/

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nolimit
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Messaggio da nolimit » ven 22 apr, 2011 8:33 pm

Io non lo trovo criminalizzante. trovo solo che c'erano delle moto dove non dovevano esserci. Tutto qui.
Ne approfitto per ringraziare i poveri criminalizzati. Grazie anche a loro, farano di più il mazzo anche a noi.

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Messaggio da rerechan » ven 22 apr, 2011 10:09 pm

nolimit ha scritto:... Grazie anche a loro, farano di più il mazzo anche a noi.
Se con "mazzo" intendi la multa, e' sempre quella...non ti faranno pagare di piu'...;
se con mazzo intendi la "brutta figura" che si fa in tanti per colpa loro direi che la cosa non mi tange...;
se con mazzo intendi il fatto che aumentano i divieti... la cosa mi darebbe ai nervi se ormai non ci fossi abituato all'idea...
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

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Messaggio da andrea71 » sab 23 apr, 2011 2:46 am

Ho letto l'articolo.
Complimenti al fenomeno che ha quasi investito l'agente della forestale.
Non ho capito se è lo stesso articolo comunque il link è questo:
http://www.valsassinanews.com/index.php ... lo&id=5676


Dalle foto che ho visto, se sei su un sentiero così stretto ed incontri dei pedoni non puoi fare altro che fermarti e farli passare, dato che a quanto pare il divieto c'è e quindi sei in torto non puoi pretendere che si scansino loro.
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Messaggio da lazzaro54 » sab 23 apr, 2011 11:04 am

mah .... se è un luogo vietatissimo e all'interno di un Parco regionale Ok, altrimenti quel sentiero è vietato come lo è tutto il fuoristrada in genere ....
che io sappia in linea teorica quelle foto non dovrebbero avere valenza per la multa, altrimenti mi metto ad ogni semaforo e fotografo tutti quelli che passano col rosso e mando le foto al comando dei vigili ......
se però servono per identificare quello che eventualmente ha investito il forestale tempo fa allora ok ......

che poi quegli enduristi (perchè è di questo che si tratta, non motocrossisti) avrebbero fatto meglio a fermarsi e spegnere le moto questo èp innegabile .................
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Messaggio da nolimit » sab 23 apr, 2011 11:57 am

Per mazzo intendo che si inasprirà la tendenza a farci il culo. (sic)
rerechan ha scritto: se con mazzo intendi la "brutta figura" che si fa in tanti per colpa loro direi che la cosa non mi tange...;
No? ottimo, ecco, continuiamo a perseguire la politica dell'orticello, pensiamo di andare dove ci pare perchè tanto ci andiamo sempre... si parla di chiudere del tutto anche le Prealpi dietro casa mia, a partire da Pianezze.... il Cansiglio sta per diventare off limits...

Quello che fa Bepi cadrà anche su Toni, inutile far finta che non sia così.
Le moto sono moto. Chiamale anche cross, sbagliando, ma tutto quello che ha 2 ruote innesca una conseguenza, se non si sta ai giochi. E non li facciamo noi. Sta stretto lo so, ma a volte lo è anche non poter scoreggiare al cinema :lol:

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Messaggio da andrea71 » sab 23 apr, 2011 3:45 pm

Condivido quanto detto da Nolimit e aggiungo, notate l'ironia, che troppi limiti equivalgono a nessun limite.
Proibire tutto è impossibile, non ci sono risorse per controllare e nessuno capirebbe il beneficio di tali divieti, se non gli ambientalisti talebani. Il risultato sarebbe che la legge diventerebbe incerta, lasciata al caso.
Vi faccio un esempio all'incontrario.
Sabato scorso ero su una strada sterrata che costeggia un bosco, con tanto di nome divieto di transito per i soli mezzi pesanti e limite di 30 Km/h.
Incrocio un gruppo di escursionisti con cani al seguito, mi fermo e spengo la moto quando vedo che un cane risulta piuttosto innervosito ma la piccola carogna ignora il mio gesto di distensione e mi morde uno stivale :evil:, non sento niente ma il morso c'è.
In teoria, leggi alla mano, il cane era su strada e doveva essere al guinzaglio ed io avevo tutto il diritto a transitare. Nonostante tutto capisco che è bello andare a camminare con il proprio cane nei boschi e che non è una trasgressione mortale lasciarlo libero di pascolare, visto anche il luogo, visto che non potevano esserci gravi conseguenze e che gli altri cani si sono comportati bene senza dare alcun fastidio.
Vorrei che anche altri capissero il nostro punto di vista, a volte c'è il fenomeno ma in generale ci sono migliaia di appassionati che non costituiscono pericolo reale per nessuno, non creano dissesti idrogeologici e nemmeno arano come trattori i sentieri o strade di pianura e montagna.
Con senso civico ed equilibrio (sopratutto da parte nostra) si può evitare di trovarsi in una nazione piena di divieti dove è necessario fare una legge per regolamentare ogni aspetto della nostra vita, anche gli starnuti in un cinema. Prima lo capiamo e meglio sarà per tutti.

Per anni ho vissuto quasi in centro a Milano e rimpiango la lunga sosta che hanno fatto le mie escursioni in off, più di 20 anni.
Mi piacerebbe che in futuro anche le nuove generazioni potessero provare il piacere di attraversare un bosco , un sentiero per provare le stesse emozioni che io ho potuto provare. Di questo passo potranno solo farlo sulla PlayStation, se non sarà proibito pure li non si sà mai.
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Messaggio da angelofarina » sab 23 apr, 2011 4:48 pm

Ok, ora ho capito quel'e' l'articolo cui si faceva riferimento.
La questione e' molto delicata: al di la' di aver definito erroneamente come "motocross" delle moto regolarmente targate, e, da quanto si vede nelle foto, sostanzialmente in regola con le norme del codice della strada, l'articolo precisa che la sanzione applicabile non ha a che vedere con il Codice della Strada stesso (transito su viabilita' interdetta alla circolazione, art. 6, comma 4), ma con la sanzione di "transito in bosco" prevista dalla legislazione regionale...

Questa secondo me e' una assurdita' bella e buona, in quanto il transito e' avvenuto chiaramente su un sentiero pedonale, ed anche i sentieri pedonali sono perfettamente soggetti alle norme del CdS. Basta leggere come esordisce l'art. 2 del CdS:

Art. 2.
Definizione e classificazione delle strade
1. Ai fini dell'applicazione delle norme del presente codice si definisce «strada» l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.


E' pertanto del tutto evidente che il percorso pedonale in questione e' pienamente soggetto alle norme del CdS, e non alla normativa regionale, che si applica, come noto, solo in "fuoristrada", quindi ESTERNAMENTE al percorso pedonale stesso (ammesso che si tratti effettivamente di un percorso puramente pedonale, immagino che alle estremita' dello stesso siano apposti i regolari cartelli a sfondo blu che identificano i percorsi pedonali, vietati ai veicoli di ogni genere).
Imagino altresi che il sentiero in esame, essendo "numerato", faccia parte della rete dei sentieri censiti dalla Regione stessa, ed identificati con apposito simbolismo grafico sulla Carta Tecnica Regionale (che alla fine e' l'unico strumento cartografico ufficiale della Regione, e pertanto e' lei che discrimina la rete stradale, inclusiva dei sentieri, sulla stessa tracciata, dal restante territorio, ove invece si applica la disciplina regionale sulla circolazione fuoristrada).

Detto questo, se il percorso era effettivamente segnalato come unicamente pedonale, la sanzione applicabile e' quella prevista dal citato art. 6, comma 14 del CdS:
Chiunque viola gli altri obblighi, divieti e limitazioni previsti nel presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80 a euro 318.

Ci sono da fare infine altre due considerazioni:
1) Anche ammesso che il sentiero in questione NON SIA PURAMENTE PEDONALE in quanto non adegutamente segnalato come interdetto alla circolazione veicolare a seguito di idonea delibera dell'ente competente (Comune), la circolazione sullo stesso con mezzi a motore puo' avvenire solo nel generale rispetto delle norme di comportamento dettate da svariati articoli del Codice della Strada, in merito alla tutela dei cd. "utenti deboli" (pedoni, ciclisti), in merito alla velocita' di sicurezza, ed in merito alla tecnica di guida (in una delle due foto si vede un conducente procedere con il sedere sistematicamente sollevato dlala sella, cosa vietata).
Trovo perfettamente giusto che le forze dell'ordine vigilino sul rispetto di queste regole anche sui sentieri di montagna, e non solo nei centri urbani delle citta'. La legge e' legge e va rispettata ovunque...

2) Il tono dell'articolo e' alquanto discutibile, soprattutto dove si afferma:
"qui infatti non vige il codice della strada. Si tratta invece di una violazione denominata "transito in bosco". In pratica, sui sentieri e nei boschi appunto è vietato ogni tipo di transito motorizzato."
E poi anche:
"Transito vietato, vietatissimo. Non solo dalla legge ma, verrebbe da dire: dal buon senso"
Questo approccio e' sbagliato: cio' che la legge non vieta, deve essere consentito. Il buon senso e' un criterio personale ed opinabile, la legge viene scritta proprio per ovviare alla imprecisione del buon senso. E la legge in materia e' chiara, i sentieri sono normati dal CdS e NON dalla legge regionale sulla circolazione fuoristrada. La legge va applicata, non solo dagli utenti della strada, ma anche, soprattutto ed in primis dai nostri amministratori e dalle forze di polizia che ne controllano il rispetto.
Se dunque la decisione "politica" del Comune competente, assolutamente lecita e con ogni probabilita' del tutto condivisibile, e' di vietare alla circolazione dei mezzi a motore il sentiero n. 17 dalle Forbesette alla Forcella, allora lo deve fare seguendo le prescrizioni del CdS, quindi con regolare delibera (che, rammentiamo, dal 1/1/2011 deve essere pubblicata sul sito web del Comune) e con l'apposizione dell'idonea segnaletica verticale (cartelli).
Dopodiche' le forze dell'ordine vigileranno sul rispetto di tale divieto, nonche' su tutte le altre possibili infrazioni al CdS (che, nel caso specifico, andrebbero a sommarsi a quella alquanto blanda per violazione del divieto di circolazione).
Anche se il Comune non avesse adottato una delibra di divieto alla circolazione, e' pur sempre lecito e raccomandabile che su questo, come su altri percorsi, le forze dell'ordine, inclusa la Forestale, operino la loro vigilanza istituzionale, provvedendo a fermare per controlli i conducenti di veicoli potenzialmente irregolari, ed a sanzionare ogni comportamento illecito o pericoloso.

I giornalisti tuttavia non dovrebbero diffondere articoli scritti nel totale dispregio del quadro legislativo vigente, ingenerando nei lettori errate convinzioni, tali per di piu', nel caso specifico, da indurli a comportamenti quantomeno irregolari, se non delittuosi. Infatti il lettore trae dall'articolo la convinzione che la circolazione sui sentieri montani sia fuori dal campo di applicazione del CdS, e preveda unicamente la violazione di una legge regionale con sanzione assai blanda, senza decurtazione di punti della patente (che invece puo' esserci eccome, in caso di velocita' eccessiva o guida pericolosa). Potrebbe anche indurre il lettore ad utilizzare per la percorrenza di detti sentieri moto non targate (cosi' da evitare la identiicazione fotografica), o comunque gravemente irregolari (tanto il CdS non si applica...).
In sostanza, l'articolo, che di prima impressione sembra fortemente contrario alla circolazione di mezzi a motore sui senteri, nei fatti esordisce l'effetto diametralmente opposto, istigando i lettori ad una vasta serie di gravi violazioni al CdS, ed esponendo ovviamente gli stessi alle nefaste conseguenze sanzionatorie previste dalla legge, che, in barba a quanto dice l'articolista, sui sentieri si applica eccome.

In sostanza, abbiamo qui assistito ad un esempio di disinformazione bella e buona: come tutta la disinformazione, essa fa danno ad entrambe le parte (ai motocicilisti che amano andar per sentieri, ed ai pedoni che non amano affatto sentirseli passare accanto rombando).
Se l'Ordine dei Giornalisti facesse il suo dovere, all'estensore di questi articoli dovrebbe applicare sanzioni disciplinari, o addirittura la radiazione dall'albo.
Verrebbe quasi voglia di mandargli un bell'esposto, ma a me fare il delatore non e' che piaccia piu' di quel tanto...

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