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Prati si, prati no....

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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angelofarina
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Prati si, prati no....

Messaggio da angelofarina » sab 18 apr, 2009 2:01 am

Il titolo e' provocatorio, non vorrei suscitare un vespaio. O forse si'?
Domanda: e' giusto/lecito/accettabile scorrazzare con una moto da fuoristrada su dei bei pratoni verdi?
Premetto che le foto che seguono sono scattate su un prato di mia proprieta', e della mia erba penso di poter disporre come voglio.
Comunque la domanda e' solo parzialmente filosofica, in realta' nasconde risvolti tecnici ed agronomici:
- il transito di ruote tassellate danneggia il manto erboso?
- ammesso che un danno ci sia, e' maggiore o minore del transito di un passeggiatore? E di una mountain bike?
- al di la' delle attivita' umane, fa piu' danno una moto o eventi naturali come una passeggiata notturna di cinghiali, e semplicemente di cani?
Ed ecco le foto scattate il giorno di Pasqua 2009:

1) Questo e' mio figlio Giacomo, 14 anni anni, che fa delle tirate con il Fantic 200. Io gli dicevo "va' piano, che ti scroci, e' una moto che non frena, etc..." E infatti il giorno dopo si e' scrociato, ma questa e' un'altra storia. Qui comunque stava "distruggendo il prato", come direbbe qualche eco-talebano della zona:
Immagine

2) Questi sono i nostri cani (5 Golden Retriever) che appena giunti nel prato, giustamente, si rotolano felici nell'erba:
Immagine

3) Questo invece e' il "ricordino" lasciato da un cinghiale, che un mesetto fa ha pensato bene di cercar patate in mezzo al prato:
Immagine

4) Questo infine e' il "solco" lasciato da mio figlio con la moto nell'erba:
Immagine

Si noti che ha su delle belle gomme da cross nuove, con dei tacchetti di quasi 3 cm, e derapava come un matto....

In conclusione, dall'esperienza fatta, appare che il danno causato dal passaggio della moto e' veramente minimo, a confronto di quello fatto dai cinghiali (ci vogliono 3-4 mesi perche' il manto erboso si riformi), di quello fatto dai cani (appiattiscono completamente l'erba per alcuni metri quadrati, e poi anche loro spesso scavano...), ma anche di quello fatto da me che andavo a piedi, schiacciando l'erba per un tempo mediamente molto piu' lungo del tempo di schiacciamento imposto dal rapido transito della ruota della moto....

Quindi la mia opinione e' che andare in moto per prati sia cosa buona e giusta, e quando trovo un bel pratone a lato della mulattiera, tendenzialmente ci faccio sempre un giro, e qualche bella tirata o impennata. Se poi capitate sui miei prati (monte S.Antonio, sopra a Fornovo) e ci fate un qualche giro sopra, sappiate che non me ne ho a male.... Addirittura ho notato che nei punti piu' sollecitati dalle moto, a fine giugno poi ci trovo le fragoline di bosco, mentre dove le moto non passano c'e' solo erbaccia alta....

Va bene, me la sono cercata, adesso datemi pure su dell'anti-ecologista, etc, etc...
Ciao

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max37
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Messaggio da max37 » sab 18 apr, 2009 2:29 am

secondo me sul tuo prato ci puoi fare quello che vuoi ma su quellodegli altri è meglio tarci attenti.
sia mai che qualcuno ti impallini :lol: :lol: :lol: :lol:
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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SVDiesel
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Messaggio da SVDiesel » sab 18 apr, 2009 4:40 am

Vorrei allargare il tiro.

Non per fare l'oscurantista, la vedo abbastanza come max, del tipo che ogni casa ha le sue regole... Finchè sei sulla tua terra, puoi fare quello che vuoi.

Detto questo trovo tutto sommato condivisibile il punto di vista di chi depreca l'andare con la moto sui parati. Non me ne vogliate, ma di per se il prato non sarebbe fatto per sgommarci sopra...

Quello di cui proprio non riesco a farmi una ragione è l'accanimento contro il percorrere STRADE STERRATE col mezzo motorizzato...

Mi è capitato un po' di tempo fa di dare un'occhiata, su avviso di max, al forum del cai.
Beh, penso che la lubjanka risuonasse di tolleranza molto più di detto sito.
Posso cercare di capire il disagio del passeggiatore appiedato che si vede ricoprire di polvere dal centauro che solca lo sterro a passo di parigi dakar. Vero che i figli disgraziati ci sono anche nelle migliori familie, ma non mi pare che siamo tutti così...

Questi CAIniti mi danno l'impressione di essersi autoeletti paladini della mulattiera maltrattata, robin hood che lottano contro il malvagio principe giovanni motorizzato per difendere il nastro di ghiaia vessato e vituperato.

Ma me lo spiegate voi che danni potrà mai fare una moto ad una strada (STRADA non campo intonso!!!) seppur non asfaltata?? Con la Peggy mica mi hanno dato un aratro come optional, eccheccaxxo, ce ne vuole a scavare dei solchi su certe strade dal fondo naturale ma ben compatto!!
EPPURE LE VIETANO!!

A me da l'impressione che si ammanti di ecologia l'egiosmo di voler tenere per se' degli spazi che in realtà dovrebbero essere di tutti, senza un vero e proprio vantaggio per l'ambiente in sè.

Poi se qualcuno sbaglia deve pagare! Ma il reo, non tutta la categoria!!
Se volessimo fare di un erba un fascio, gli stessi politici, che i divieti li firmano, dovrebbero stare tutti sulla gogna...

Per tornare sul seminato (ha ha ha), senza andare in cerca dei prati, non si potrebbe fare qualcosa a livello politico-legale (chennesò, una raccolta di firme??) per limitare lo strapotere dei fanatici dello scarpone chiodato anti tassello e riprenderci qualcuno dei nostri percorsi preferiti?

Ditemi se sbaglio!

Grazie a tutti!
I vostri etilometri non spegneranno la nostra sete!!

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rerechan
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Messaggio da rerechan » lun 20 apr, 2009 3:20 pm

Bravi ragassuoli, approvo pienamente i vs discorsi :!:
Riguardo l'erba "degli altri" l'unica cosa negativa e' che venga schiacciata quando comincia ad essere alta, perche' poi nella fase di taglio non viene ben tagliata...
Ma ci dobbiamo aggiungere anche che il solo fatto di essere nella propieta' privata puo' essere cosa mal vista dal proprietario, anche se passi a piedi...
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

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carlo
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Re: Prati si, prati no....

Messaggio da carlo » lun 20 apr, 2009 8:17 pm

angelofarina ha scritto:Va bene, me la sono cercata, adesso datemi pure su dell'anti-ecologista, etc, etc...
guarda, sono cose gia' dette, ma il fatto e' che molti ambientalisti (soprattutto quelli da poltrona) ragionano in termini di dogma. Andare sui prati non e' giusto, e non importa quanto faccia danno (rispetto agli eventi comuni e naturali, quello del cinghiale e' un ottimo esempio). Vergognati a prescindere :D

Personalmente preferisco preoccuparmi dei veri problemi dell'ambiente, i danni causati dalle moto (naturalmente ci sono, cosi' come quelli causati da escursionisti a piedi) fanno ridere al confronto
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angelofarina
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Messaggio da angelofarina » gio 23 apr, 2009 10:21 pm

Eh, sapevo che per molti il solo fatto di pestare l'erba e' gia' inaccettabile di per se...
Comunque, io ho idee alquanto originali. Infatti ritengo del tutto lecito che su alcune strade si impongano divieti, cosa normalmente prevista dal codice della strada, se questo ha motivazioni legate appunto alla circolazione. Quindi e' per me accettabile che ci siano strade ciclabili, strade podonali, strade per soli veicoli a motore, strade per soli veicoli agricoli, etc. Purche' ben segnalate, perche' in assenza di segnalazione diventa difficile far rispettare i divieti...
A mio avviso, invece, e' la circolazione "fuoristrada" quella veramente interessante. Sia dal punto di vista della "avventura motoristica" (assicuro che, oltre ai prati, si hanno emozioni intense anche "strappando il bosco", inerpicandosi su per i calanchi scoscesi, o attraversando una fangaia), sia da quello legale ed agronomico.
Cominciamo dal punto di vista legale. E' ovvio che su terreni privati ci possano e debbano essere dei limiti alla possibilita' di andare a piacimento. Ma sui terreni demaniali o comunque di proprieta' di comuni, provincia, regione? E' suolo pubblico, o no?
Peraltro, il codice civile prevede alcune rilevanti eccezioni anche per i terreni privati, in particolare il proprietario del fondo non puo' impedire il transito ai cacciatori in possesso di regolare licenza di caccia, salvo i terreni "in attualita' di coltivazione" purche' adeguatamente segnalati da appositi cartelli (in gergo "paline"). La cosa interessante e' che le generica indicazione del codice civile non fa riferimento a "cacciatori a piedi", per cui spesso gli stessi si infilano in terreni privati a bordo di fuoristrada, ed in effetti il proprietario non puo' opporsi....
Certo, non si puo' impedire l'accesso ai cacciatori, ma gli stessi non debbono fare danni, altrimenti gli si puo' chiedere di rifonderli.
E veniamo all'aspetto agronomico del danno causato dal transito delle moto. E' vero che coricare l'erba subito prima del taglio abbassa la "resa" del campo, se esso e' destinato al taglio dell'erba. Io infatti non mi riferivo a campi coltivati ad erba medica, destinata al taglio ed alla produzione di foraggio, ma ai prati, perlopiu' stabili, oppure sfalciati periodicamente ma senza raccolta del foraggio (questa e' la prassi abituale nel nostro appennino, per usufruire di vari contributi comunitari relativi ai prati stabili, al cosiddetto "set aside", etc.). Parliamo quindi propriamente di PRATI, non di CAMPI, sono due cose diverse...
Stabilitp dunque che il fatto di coricare l'erba NON e' un danno economico per il proprietario (anzi, si dirada la necessita' di sfalciare, quindi si riducono i costi), si deve valutare il danno "ambientale" ovvero le conseguenze sulla salubrita' del manto erboso, e sulla vita animale da esso ospitata.
Riguardo il primo aspetto, posso assicurare che una certa "stimolazione meccanica" del manto erboso lo rinforza, lo rinverdisce, ed innesca processi di selezione naturale che vanno a tutto vantaggio dello stesso (che e' poi il motivo per cui si debbono sfalciare i prati...).
Riguardo il danno ad animaletti vari, il danno maggiore lo subiscono le talpe... Che come e' noto fanno gravi danni ai prati... Nei prati in cui vado in moto non ci sono talpe, i prati adiacenti sono tutti sforacchiati dalle stesse, che tra l'altro "scacciano" lepri, quaglie, etc. che invece nel mio prato "motociclizzato" nidificano felici....
E' indubbio che il passaggio delle moto sposti il punto di equlibrio naturale, ma non necessariamente lo spostamento deve essere visto come un danno, a mio avviso anzi sono piu' i vantaggi che i danni.
Cito un episodio della mia gioventu'. Una trentina di anni fa in una gara di campionato provinciale di regolarita' (allora si chiamava cosi') fecero una "prova speciale" (fettucciato) sui pratoni del monte Montagnana sopra Calestano. Il giorno dopo, la "pista" fettucciata era completamente priva d'erba, e sul giornale comparvero le foto che denunciavano lo "scempio" dei pratoni. Era giugno...
Io tornai su tali prati ai primi di agosto, il prato era tutto giallo, secco e bruciato dall'arsura, tranne la "pista" di cui sopra, che era verde e soffice come un campo da golf, perche' era ricresciuta l'erbetta novella... Ho le foto da qualche parte (niente digitale a quei tempi)....
Ancora una volta, un danno inziale apparente si era trasformato in una salubre rinfrescata ed "aratura" del manto erboso....

Ultima cosa: si diceva di una raccolta di firme per legalizzare il transito dei veicoli a motore sulle strade a fondo naturale. Essa in effetti e' gia' stata organizzata ed e' in corso, io ho messo il banner che la pubblicizza in fondo alla mia pagina web:
http://pcfarina.eng.unipr.it/MyFantic/MyFantic.htm
Clickate sul banner, oppure andate direattemente su questo sito:
http://firmiamo.it/endurolegale
Chissa' che serva davvero a qualcosa...

Grazie! Ciao!

steveh86
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Messaggio da steveh86 » ven 24 apr, 2009 10:39 am

Hai ragione: dipenda dal luogo. Da noi (prealpi bresciane) non è proponibile perché ancora una buona parte dei prati di quota fino a 800 mt è falciata regolarmente, e se si va sopra in moto vieni impallinato bellamente. Negli appennini è leggermente diverso, l'antropizzazione del territorio è incentivata perché occasione di crescita.

By the way, complimenti! Professore ordinario! Io studio Economia a Brescia ma feci un anno d'ingegneria... Ah analisi matematica!!! Scommetto che il mio professore si ricorda ancora il mio numero di matricola!
Gilera Trial 50 5v 1972
Garelli Trial 320 1986
Beta Alp 200 2002

SuperHank
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Messaggio da SuperHank » lun 27 apr, 2009 1:23 pm

Premetto che le foto che seguono sono scattate su un prato di mia proprieta', e della mia erba penso di poter disporre come voglio.
Io ci andrei cauto su questo! Non è che perché possiedi un bosco puoi darci fuoco, o raderlo a zero, ci sono regolamenti. Io ho sentito di gente che in un terreno di sua proprietà si era fatta una pista cross e la Forestale li ha bloccati: se il terreno è ad uso boschivo non può diventare ad uso sportivo.
Poi dipende sempre da chi incontri…
Comunque la domanda e' solo parzialmente filosofica, in realta' nasconde risvolti tecnici ed agronomici:
- il transito di ruote tassellate danneggia il manto erboso?


Mah…
Le tue piccole Fantic fanno poco danno, ma se ci passi a manetta con un 450 racing vedrai che scavo! Ma anche 500 Fantic, per quanto leggere e poco potenti, farebbero danni… tutto dipende sempre dalla quantità, frequenza e modo di farlo …
- ammesso che un danno ci sia, e' maggiore o minore del transito di un passeggiatore? E di una mountain bike?

Penso che questi 2 casi il danno sia minore, per il minor peso e potenza scaricata a terra.

- al di la' delle attivita' umane, fa piu' danno una moto o eventi naturali come una passeggiata notturna di cinghiali, e semplicemente di cani?
E le alluvioni? E le frane? Nlell’alveo dei fiumi (terreno demaniale) non si può circolare, ma poi quando c’è la piena, altro che solchi delle moto, l’acqua travolge tutto.
Alla fine è sempre la stessa storia, già dibattuta in questo come in altri forum: il danno delle moto è relativo, di fronte a ben altre forme di inquinamento, ma è più facile per tutti gli ambientalisti dare contro a 4 gatti in moto rispetto ai potenti e ricchi che sbancano montagne per fare cave, piste da sci, complessi residenziali: troppo grandi gli interessi in gioco.
Riguardo al CAI, di cui ho fatto parte, non acconsentiranno mai alle moto in montagna: loro vivono l’alpinismo come una religione, la montagna è la chiesa, e in chiesa ci si va solo a piedi! Qualcuno di voi va a messa, dentro in chiesa, in moto?
Nemmeno se inventassero una moto che non fa rumore, che non inquina, che non sposta i sassi perché galleggia su un campo elettromagnetico, il CAI l’accetterebbe in montagna!
Pensate che si oppongono, in molte zone del Trentino Alto Adige, pure alle MB sui sentieri!
Pensate che sulle loro riviste si accapigliano sui pro e contro di chiodi da roccia, fix, spit ecc…

Ciao
Alves

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