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L'invasione "tedesca"......

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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angelofarina
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Messaggio da angelofarina » ven 05 feb, 2010 7:34 pm

La distinizione fra moto "da trial" e "da enduro" e' labile...
Sono le gomme che fan la differenza? E chi, come me, amando sguazzare nel fango, monta le gomme da cross ed il parfango alto sui trial?
O chi monta le gomme da Trial su una Beta Alp o su una Scorpa T-ride, cosi' facendo le "trializza"???
La T-ride e' omologata per una decina di coperture diverse, che vanno dalle gomme stradali, a quelle da deserto, alle "dual", alle enduro FIM, alle trial...
Quindi anche il criterio di considerare legale solo l'utilizzo di moto equipaggiate di gomme conformi alla carta di circolazione perde significato...

Peraltro, anche la distinzione fra "carrabile" e "mulattiera" e' altrettanto difficoltosa. In montagna spesso si imbocca una bella carrabile inghiaiata e percosa anche dalle auto, man mano che si sale essa diventa piu' stretta e col fondo piu' brutto, per proseguire poi in condizioni di totale assenza di ghiaia, buche pazzesche, e nessuna ragionevole percorribilita' da parte delle autovetture... In che punto della stessa cessa di essere "carrabile", e quindi diventerebbe percorrribile alle sole moto da trial?

Ultimo ragionamento: e' senz'altro vero che le moto da trial vanno piano, fanno poco rumore, e fanno pochi danni al "fondo naturale".
Pero' dal punto di vista della conformita' al Codice della Strada, sono solitamente le piu' illegali: niente frecce, targa miniaturizzata ed in posizione non regolamentare, impianto elettrico ridotto al minimo o assente, impossibilita' di rispettare la normativa che prescrive di stare sempre seduti con continuita', salvo manovre speciali...
Se i carabineri fermano un trialista, potrebbero fargli 5 o 6 contravvenzioni perfettamente giustificate....

Non e' comunque facendo distinzioni inapplicabili su per i monti, o escludendo certi tipo/modelli/marche di moto che si risolve il problema... A mio avviso l'unica discriminante, come ho gia' scritto. e' nel comportamento del motociclista. Innanzi tutto la velocita', che deve sempre essere adeguata a garantire la sicurezza per se e per gli altri in funzione delle condizioni del fondo stradale, della visibilita', e della situazione meteo.
Ben vengano controlli che puniscano il comportamento criminale di chi va troppo forte, o si mette a fare numeri acrobatici in luoghi aperti a tutti...
Viceversa, una regolamentazione basata su una semplice suddivisione areale del territorio in zone o percorsi ove "tutto e' lecito", e zone ove "si va solo a piedi", non garantisce nessuno dei due gruppi di utenti della montagna (quelli che ci vorrebbero andare in moto, e quelli che invece le moto non vorrebbero proprio ne' vederle, ne' sentirle, ne' annusarle...).

Trovo giusto che certe zone "speciali" vengano inibite a tutti i veicoli a motore (aree naturalistiche di grande pregio paesaggistico). Ma una estensione eccessiva delle aree "vietate" risulta del tutto controproducente, rendendo di fatto inaccessibili a chiunque vaste aree, troppo vaste per poter essere esplorate a piedi....
La nostra montagna sta venendo sempre piu' abbandonata, se impediamo l'uso dei mezzi a motore, intere vallate diventerebbero del tutto deserte...

Purtroppo invece la tendenza attuale e' nel fare delle belle strade asfaltate percorribili anche dalle berline stradali che portano fin nel cuore delle aree naturalistiche piu' belle. E poi mettere li' un bel parcheggio a pagamento salatissimo, un ristorante 4 stelle, una vendita panini/bibite per i meno abbienti, una vendita di paccottiglia turistica, cartoline, etc.

Meglio invece sarebbe, in molte altre aree magari non cosi' di spicco, lasciare che ci si arrivi solo con 20 km di mulattiera impestata. Ovviamente troppo lunga per essere fatta a piedi, che ci vada solo chi usa una moto adeguata.... Ma nell'andarci bisogna che rispetti le regole, e soprattutto quelle da cui dipende la propria ed altrui sicurezza...

lamberto
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Messaggio da lamberto » ven 05 feb, 2010 7:42 pm

Angelo hai perfettamente ragione non è il mezzo ma la testa di chi lo conduce.
Comunque gomme da trial e scarichi silenziosi sono già un buon viatico.
Oltre alla andatura eccessiva anche il rumore è molto molesto per i fruitori del bosco.

Lamberto

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nolimit
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Messaggio da nolimit » ven 05 feb, 2010 8:05 pm

Infatti. Il Codice non fa distinzione tra moto e moto.
Però purtroppo non gioca a favore neppure il comportamento del motociclista "da sporco". Se è vietato è vietato, alla Aprilia RXV quanto al Motom 50 e perfino alla Quantya.
Possiamo solo sperare che comportandoci bene, sperando che tutti notino noi e non i decerebrati che attraversano i campi o i minus habens che sgassano in prossimità di famigliole e animali, in un futuro ipotetico qualcosa cambi.
E' vero, qualcosa si è messo in ... moto (!) ma c'è da vedere se lo faranno arrivare alla meta. :roll:

Anche noi (chi non l'ha fatto scagli la prima pietra) in fondo, pur annoverabili tra i più ossequiosi, tendiamo a fare "quel che ci lasciano fare" e non quel che è realmente consentito. Non è così?
Anche perchè se così fosse non so quanti avrebbero evitato di appendere il tassello al chiodo. Io l'avrei fatto.
Qualcosa è indubbio debba cambiare. In che verso... beh, noi possiamo solo far la nostra parte e sperare.

VALCHISUN
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Messaggio da VALCHISUN » sab 06 feb, 2010 2:40 am

Purtroppo, se da una parte hanno autorizzato solo al transito dei motocicli una parte della Via del Sale, almeno per l'estate passata e' stato cosi', piu' che altro per risparmiare sui lavori che avrebbero dovuto fare per bonificare le numerose frane, mica perche' tengono in considerazione i motociclisti, ma solo per una questione di risparmio..Dall'altra parte si sta' invece assistendo alla costruzione di vere e proprie strade, magari sterrate o addirittura asfaltate, dove fino all'anno scorso c'erano solo delle mulattiere, questo e' gia' successo in Val Varaita, verso il Colle del Prete che porta in Valle Po, e si sente parlare anche di una prossima asfaltatura del Passo della Gardetta, altra famosa sterrata sopra la Valle Stura, nel cuneese, e poi, come ho gia' detto altre volte, alle moto fanno il verbale almeno da cento Euro, quando va bene, e poi questi sentieri spariscono per la costruzione delle piste dei taglialegna, e queste sono sempre autorizzate, quindi lasciamo perdere i discorsi del fuoristrada compatibile con l'ambiente ed andiamo in moto finche' si puo'...
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Meno Internet e piu' Cabernet, ma anche il Dolcetto va bene lo stesso...

alp
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Messaggio da alp » sab 06 feb, 2010 11:18 am

A proposito di legislazione regionale: Calabria

http://motoalpinismo.forumup.it/viewtop ... oalpinismo
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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carlo
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Messaggio da carlo » mar 09 feb, 2010 5:38 pm

kappa ha scritto:iniziative che definire ridicole è poco

[...]

prevede la reintroduzione della trota macrostigma
qui vado controcorrente (parlando di pesci, mi sembra appropriato :mrgreen:). Magari sono di parte, perche' ho collaborato per anni
come volontario con il WWF per iniziative altrettanto ridicole, diciamo, ma questa cosa ha un suo senso. Anche in Sardegna la trota
macrostigma e' in forte calo, vuoi per questioni di degrado ambientale che per l'introduzione della trota fario, utilizzata per
la pesca sportiva. Che senso ha proteggerla o reintrodurla? Per un appassionato della natura la cosa dovrebbe risultare ovvia; ha lo
stesso senso del conservare un sentiero ed evitare che lo si trasformi in una strada asfaltata, o evitare di tagliare un bosco di lecci secolari,
od opporsi a piste da sci (con relativi impianti di risalita e strade per portarci i turisti) in zone ancora "vergini".

Per inciso, vedo una certa analogia tra la macrostigma e il fuoristradista. In certe aree un tempo ce n'erano tanti, vivevano
in armonia con l'ambiente, poi sono sono stati soppiantati da una nuova specie, nel nostro caso il camminatore cittadino
che non tollera che si disturbi la sua quiete con delle motorette rumorose e puzzolenti :mrgreen:
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Messaggio da albert8581 » gio 15 apr, 2010 11:17 pm

Sorpresa di Primavera!

http://img685.imageshack.us/img685/7395 ... ietata.jpg

Dopo aver abbandonato strade e sentieri al loro destino, ecco la chicca primaverile.

Angelo Farina aiutami che qui perdo la pazienza: sono 30 anni che percorro in lungo e in largo le mie colline e i miei boschi con tutti i mezzi disponibili e non credo che mi fermeranno!!

Sono pronto alla guerra!
Ultima modifica di albert8581 il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da rokes » ven 16 apr, 2010 12:24 am

1a soluzione - Non votarlo più (e farglielo sapere!). Ne lui, ne i suoi amici/nemici.
2a soluzione: scrivere in massa a
segreteria@comunediboves.it
far conoscere la problematica a tutti gli interessati,
anche a coloro che non risiedono nel comune ma che potrebbero apportare un contributo,
quantomeno a livello di sostegno scritto (firme, ecc.)

Prendere esempio dai cacciatori e mettersi in testa che solo i numeri contano,
e capire che se non ce ne serviamo, (dei numeri,) è solo colpa nostra.

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Messaggio da max37 » ven 16 apr, 2010 1:12 am

come si può fare a contattare il comitato che ha già raccolto firme?

forse non servirà ma almeno potremmo dare un'appoggio morale perchè continiuno la loro lotta ( che è anche la nostra ) ed anche una raccolta firme dei vari forum che ognuno di noi conosce
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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albert8581
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Messaggio da albert8581 » sab 17 apr, 2010 12:09 am

Tutto molto bello, non fosse che pochi mesi orsono la stessa Amministrazione comunale sollecitava l'invio da parte dei cittadini di suggerimenti su come migliorare la viabilita'.

Ho raccolto le firme di ben 28 famiglie che chiedevano di diminuire o almeno rallentare il traffico di una strada che nel giro di pochi anni si e' trasformata da normale via di paese in una sorta di tangenziale divenendo estremamente pericolosa.

Cosa si e' ottenuto? Un timbro sulla petizione per ricevuta e null'altro!

Non sono un rivoluzionario o peggio un anarchico, ma mi oppongo con fermezza alla mancanza di buon senso e all'ignoranza dilagante.

In tal senso non mi fermeranno: continuero' a vivere i "miei" boschi come ho sempre fatto.

Sicuramente a piedi come e' giusto, ma quando vorro' portare mio figlio di 10 mesi a "vedere" la montagna, la vecchia panda sisley del nonno riprendera' ad arrampicarsi sui sentieri di sempre... e di certo non lascero' marcire l'alpetta in garage!

Vivere la natura vale certamente una tassa aggiuntiva di 50 euro (a si loro la chiamano "sanzione") come di certo, simili decisioni ridicole, non meritano piu' di tanto la mia attenzione.

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