sambuca ha scritto:ciao Alp,con la mia domanda, forse un po ermetica, chiedevo a voi saggi del motoalpinismo se anche qui' c'è il "falso" oppure se il motoalpinismo è una fase del motociclismo dove si approda solo chi ha la testa per farlo, non a caso si parla di filosofia e di zen!
Si è motoalpinisti o si pratica il motoalpinismo? mi sembra di aver afferrato che si tratta di una pratica chiamiamola in maniera non spregiativa "fuorimoda"!
quindi si è motoalpinisti come forma mentale!! Mi confermi?.....
Conosci un buono psicoanalista?
![[Scioccato] :shock:](./images/smilies/icon_eek.gif)
L’essere è il fare. Facendo sei.
Ovvero: i cinque sensi del motoalpinista.
Fai motoalpinismo portandoti dietro la testa, il cuore, i polmoni e tutto te stesso. Puoi anche avere un mezzo non perfettamente adatto (è chiaro che possiamo escludere una moto da cross!) come un enduro specialistico, ma se lo guidi motoalpinisticamente ti accorgi di cose che prima non vedevi.
Lo
sguardo motoalpinistico si sofferma sulle cime delle montagne in cerca dell’aquila del Bonelli, un magnifico esemplare con un’apertura alare che fa veramente impressione (è passato sopra la nostra testa a non più di 30 metri!).
L’
udito del motoalpinista è disturbato dai rumori, va in cerca di armonie sonore che coinvolgono cinguettii, motori da pochi decibel, muggiti, soffi di vento, scrosci d’acqua lungo le fiumare da guadare.
L’
olfatto del motoalpinista, passando fra cespugli di timo, mentuccia e rosmarino, si sofferma “per farsi prendere dall’odore!” cogliendo l’attimo di profonda penetrazione del proprio io nell’anima della natura (l’anima è impalpabile proprio come il profumo!).
Il “
tatto” del motoalpinisti ti fa percorrere strade bianche prudentemente, per non disturbare troppo chi in quei magnifici posti ci vive e ci lavora.
Il “
gusto” della pratica motoalpinistica è tutto questo. Non riesco a distinguere se “si è motoalpinisti o si pratica il motoalpinismo”.
L’essere è il fare. Facendo sei.
A presto e...
Buon motortrip,
alp