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motofilosofia-mia

Inviato: lun 11 giu, 2007 4:27 pm
da sambuca
Ho abbandonato il mondo delle Harley da quando aprendo gli occhi mi sono reso conto che tale mondo è popolato per un buon 90% da gente finta,gente a cui piace "giocare" a travestirsi da motociclista, perchè sara' il rombo sara' il giubbotto di cuoio, il ritorno d'immagine è assicurato. Ho capito come il mondo Harley in genere sia diviso in due: gli Harleysti (10% forse meno) e chi ha l'Harley(90% forse piu').
Stanco della mentalita' cittadina,come gia' scritto in altro post, ho voluto abbandonare le custom a favore di un motociclismo sano, riflessivo o sostenibile come lo definisce qualcuno. In punta di piedi, non importa la moto di che anno o marca sia, l'importante non è farmi guardare al bar, l'importante è che mi vedano agli incroci :evil: !
Qui ho trovato sostanza, ho riscoperto la voglia di avventura,lontano dalle masse e dagli schemi preconfezionati, mi rendo anche conto che a Milano è difficile motoalpineggiare, devi fare un po di km per trovare dimensioni a misura di uomo, il rischio è di venire travolti e inglobati dalla frenesia di una vita FALENA, come la chiamo io, dove si vive tutto in una notte,per apparire per farsi notare! Sicuramente in altre regioni lo stile di vita genuino aiuta la pratica di questo sport poco appariscente per vocazione!!!
Vi chiedo avete mai notato la differenza da chi è motoalpinista e chi ha la moto da motoalpinismo?

Re: motofilosofia-mia

Inviato: lun 11 giu, 2007 4:34 pm
da Ernesto
sambuca ha scritto:... Vi chiedo avete mai notato la differenza da chi è motoalpinista e chi ha la moto da motoalpinismo?
Suppongo sia la direzione dello sguardo.

Re: motofilosofia-mia

Inviato: lun 11 giu, 2007 4:45 pm
da sambuca
Ernesto ha scritto:
sambuca ha scritto:... Vi chiedo avete mai notato la differenza da chi è motoalpinista e chi ha la moto da motoalpinismo?
Suppongo sia la direzione dello sguardo.

Il motoalpinista guarda l'orizzonte annusando l'aria, chi ha la moto da motoalpinismo guarda fiero il solco che ha lasciato nel sottobosco?

motofilosofia-mia

Inviato: lun 11 giu, 2007 5:11 pm
da Ernesto
Be' l'idea e' quella. Magari non proprio "fiero il solco" (spero...) ma sicuramente la moto, o qualche sua componente "special".

Cmq sei tu che hai fatto la domanda, quindi tu devi dire quale e' la risposta esatta...! :D

motofilosofia-mia

Inviato: mar 12 giu, 2007 9:20 am
da sambuca
Dammi un po di tempo, devo poter conoscere il mondo del motoalpinismo, ci ho messo 10 anni a conoscere e a farmi venire lanausea!! dell'Harley mondo

Re: motofilosofia-mia

Inviato: mer 13 giu, 2007 11:58 pm
da alp
Caro sambuca,

A proposito di Harley, vorrei segnalarti che è uscito un simpatico film: Svalvolati on the road
di Walt Becker

Si tratta di una commedia divertente che coinvolge oltre un migliaio di motociclisti sulle loro splendide Harley Davidson (dai modelli storici alle più moderne e superaccessorialte: un vero spettacolo solo questo!).

“I guerrieri dei week-end” sono un fenomeno emergente dei paesi postindustriali, nordamericani in particolare. Sono dei “colletti bianchi” che vivono nei quartieri residenziali con la passione per le moto che inforcano in gruppo la domenica, fantasticando un sogno: vivere una grande avventura “on the road” senza meta (un po’ dei Jack Kerouack su due ruote con tanti soldi in tasca).

Loro sono quattro professionisti di mezz’età che vivono e lavorano a Cincinnati che una serie di conti in sospeso con la propria identità mette in fuga dalla città a bordo delle loro Harly lungo la mitica Route 66: John Travolta, Martin Lawrence, Tim Allen e Willy T. Macy.



A parte le Harley, condivido pienamente la tua moto-filosofia del motociclismo sano, riflessivo o sostenibile come lo definisce qualcuno. In punta di piedi, non importa la moto di che anno o marca sia, l'importante non è farmi guardare al bar, l'importante è che mi vedano agli incroci

Mi fa piacere che in questo forum ti stia trovando a tuo agio e che riscopri la voglia di avventura,lontano dalle masse e dagli schemi preconfezionati,

Certo che su a Milano è difficile motoalpineggiare, ma basta fare ogni tanto qualche allungo e sei dove vuoi. Qui da noi, nella profonda Calabria dobbiamo percorrere oltre 1300 km per entrare in Europa.

Tu poni una domanda strana che non ho ben capito:
Vi chiedo avete mai notato la differenza da chi è motoalpinista e chi ha la moto da motoalpinismo?
Potresti chiarire meglio cosa intendi?

motofilosofia-mia

Inviato: gio 14 giu, 2007 4:09 pm
da sambuca
ciao Alp,con la mia domanda, forse un po ermetica, chiedevo a voi saggi del motoalpinismo se anche qui' c'è il "falso" oppure se il motoalpinismo è una fase del motociclismo dove si approda solo chi ha la testa per farlo, non a caso si parla di filosofia e di zen!
Si è motoalpinisti o si pratica il motoalpinismo? mi sembra di aver afferrato che si tratta di una pratica chiamiamola in maniera non spregiativa "fuorimoda"!
quindi si è motoalpinisti come forma mentale!! Mi confermi?.....




Conosci un buono psicoanalista? :shock:

motofilosofia-mia

Inviato: mar 19 giu, 2007 10:38 pm
da alp
sambuca ha scritto:ciao Alp,con la mia domanda, forse un po ermetica, chiedevo a voi saggi del motoalpinismo se anche qui' c'è il "falso" oppure se il motoalpinismo è una fase del motociclismo dove si approda solo chi ha la testa per farlo, non a caso si parla di filosofia e di zen!
Si è motoalpinisti o si pratica il motoalpinismo? mi sembra di aver afferrato che si tratta di una pratica chiamiamola in maniera non spregiativa "fuorimoda"!
quindi si è motoalpinisti come forma mentale!! Mi confermi?.....




Conosci un buono psicoanalista? :shock:


L’essere è il fare. Facendo sei.
Ovvero: i cinque sensi del motoalpinista.


Fai motoalpinismo portandoti dietro la testa, il cuore, i polmoni e tutto te stesso. Puoi anche avere un mezzo non perfettamente adatto (è chiaro che possiamo escludere una moto da cross!) come un enduro specialistico, ma se lo guidi motoalpinisticamente ti accorgi di cose che prima non vedevi.

Lo sguardo motoalpinistico si sofferma sulle cime delle montagne in cerca dell’aquila del Bonelli, un magnifico esemplare con un’apertura alare che fa veramente impressione (è passato sopra la nostra testa a non più di 30 metri!).

L’udito del motoalpinista è disturbato dai rumori, va in cerca di armonie sonore che coinvolgono cinguettii, motori da pochi decibel, muggiti, soffi di vento, scrosci d’acqua lungo le fiumare da guadare.

L’olfatto del motoalpinista, passando fra cespugli di timo, mentuccia e rosmarino, si sofferma “per farsi prendere dall’odore!” cogliendo l’attimo di profonda penetrazione del proprio io nell’anima della natura (l’anima è impalpabile proprio come il profumo!).

Il “tatto” del motoalpinisti ti fa percorrere strade bianche prudentemente, per non disturbare troppo chi in quei magnifici posti ci vive e ci lavora.

Il “gusto” della pratica motoalpinistica è tutto questo. Non riesco a distinguere se “si è motoalpinisti o si pratica il motoalpinismo”.

L’essere è il fare. Facendo sei.

Alp quando vai in ferie????

Inviato: mar 19 giu, 2007 11:08 pm
da ciccio72
Accidenti Alp,
come condivido in pieno questo tuo pensiero!!!! Mi fai venire voglia davvero di andare a fare un giro in moto....
Se faccio un pò di ferie ti potrei avvisare prima e venirti a trovare e fare una bella uscita dalle tue parti. Sambuca che dici ci organizziamo e scendiamo assieme???

Vacanze???

Inviato: mar 19 giu, 2007 11:12 pm
da alp
Ottima idea, ragazzi.

Fatemelo sapere prima, che organizzo un bel giro.