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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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alp
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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Messaggio da alp » sab 23 giu, 2007 6:10 pm

SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO





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Su Wikipedia, l’enciclopedia del web, alla voce serendipità troviamo:
Neologismo ancora poco usato nella lingua italiana mentre è assai più diffuso nel mondo anglosassone. Proviene infatti dal vocabolo inglese serendipity, parola coniata nel 1754 dal letterato Horace Walpole il quale, rimanendo colpito dal racconto dei "Tre principi di Serendippo" di Cristoforo Armeno, ne estrasse un personalissimo principio.
Serendipità è dunque - filosoficamente - lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. Ma il termine non indica solo fortuna: per cogliere l'indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative.
Oltre ad essere spesso indicata come elemento essenziale nell'avanzamento della ricerca scientifica (spesso scoperte importanti avvengono mentre si stava ricercando altro: Il continente americano da parte di Cristoforo Colombo che cercava l'India, la dinamite da parte di Alfred Nobel, la penicillina da parte di Alexander Fleming o gli effetti psichedelici dell'LSD da parte di Albert Hofmann), la serendipità può essere vista anche come atteggiamento, e - come tale - viene praticata consapevolmente più spesso di quanto non si creda.
Una famosa frase per descrivere la serendipità è del ricercatore biomedico americano Julius H. Comroe: «la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino».

Ogni tanto viene voglia di uscire dalla solita routine, anche dai soliti percorsi motoalpinistici. Si va in cerca di nuovi sentieri, intravisti appena mentre si passava lungo le solite carrarecce. Chiamiamo serendipità, quindi, quella condizione in cui, andando alla ricerca di qualcosa, ci si imbatte casualmente in qualcos’altro ma, anziché continuare a seguire il progetto iniziale, se il nuovo evento risulta interessante, lo si segue, abbandonando la vecchia idea. Le più importanti ricerche scientifiche si basano sul principio di serendipità e noi, talvolta, lo applichiamo al motoalpinismo.

Il principio di serendipità, a mio avviso, sembra essere uno dei fattori nucleari del motoalpinismo. Occorre essere disponibili nei confronti di ciò che è nuovo, rischiare andando su sentieri sconosciuti, all’avventura e riconoscere il valore della scoperta anche se elude le aspettative originarie di chi ha intrapreso il viaggio.

Per fare motoalpinismo con serendipità è necessario un gruppo di almeno tre persone. Ci si aiuta meglio nelle situazioni difficili, se c’è da spingere o da tirar su una moto da un burrone. In ogni caso, se avviene un malaugurato incidente, uno può rimanere con il compagno sfortunato e l’altro può andare a chiedere aiuto.

Ci vogliono moto adatte, leggere, con buona autonomia, buon tiro ai bassi regimi, silenziose, basse di sella, affidabili.

Bisogna portarsi dietro gli attrezzi per la moto e il necessario per il first aid, cibo e da bere perché non si sa a cosa si può andare incontro.

L’ideale sarebbe avere un telefono satellitare (ma non è da tutti averlo!), perché non si può certo indicare dove si andrà, prima di partire. Anche un GPS può andar bene, nel peggiore dei casi si percorre a ritroso la via fatta. E’ utilissima la carta IGM, a 1:25000 o meglio 1:10.000. così da avere sempre un’idea della zona in cui si è.

Detto fra noi però, il gusto dell’avventura è soprattutto il frutto dell’ignoto. “Vedere un sentiero e deviare dalla retta via”, questa è veramente l’essenza del motoalpinismo escursionistico e questa è la serendipità di Horace Walpole.



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A presto e...
Buon motortrip,

alp

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Ernesto
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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Messaggio da Ernesto » gio 28 giu, 2007 2:30 pm

Vedo che ci sono state poche consultazioni e nessuna risposta a questo messaggio, ed e' un po' un peccato perche credo che tu abbia centrato un punto fondamentale dello spirito motoalpinistico, forse meno evidente di altri aspetti gia' ampiamente evidenziati, ma almeno altrettanto caratterizzante.

In effetti gia' lasciare l'asfalto per uno sterrato e' una apertura al nuovo, all'imprevisto, perche' i sentieri non sono mai uguali a se stessi, e proprio queste differenze ci impediscono di ridurre cio' che ci circonda ad uno sfondo al quale si finisce per non fare piu' caso.
Figuriamoci quando decidiamo di lasciare le vie gia' percorse per un sentiero laterale di cui non sappiamo nulla ma che in quel momento sembra chiamarci. Il viaggio diventa allora un esercizio di equilibrio tra l'ansia dell'ignoto e l'eccitazione della scoperta. Un esercizio salutare in tutti i contesti.

Fai benissimo a richiamare l'attenzione sull'attrezzatura e' l'organizzazione necessari per non farci infilzare dall'ago dopo aver trovato la figlia del contadino ( :D ), ma e' chiaro che l'elemento essenziale, nell'epoca dei GPS, e' mantenere il gusto di perdersi, per poi ritrovarsi, sottilmente diversi.

SuperHank
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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Messaggio da SuperHank » gio 28 giu, 2007 5:49 pm

Effettivamente questo principio si può applicare molto bene al motociclista esploratore, che sia fuoristradista o stradista.
Questa è la differenza dal crossista o dal pistaiolo che girano sempre in tondo nella pista per migliorare i tempi, o dal trialista che ripete le stesse zone per migliorare le penalità: per me andare in moto è esplorare, e cosa meglio del fuoristrada offre la possibilità di nuovi insospettati percorsi?
Cosa c’è di più emozionante che perdersi in un nuovo percorso, mentre si faceva l’usuale giro, o mentre si cercava un nuovo passaggio e se ne trova un altro?
La serendipità l’ho sperimentata soprattutto all’inizio della mia carriera enduristica: non conoscendo il territorio, ad ogni uscita avevo molteplici alternative da prendere per esplorare nuovi percorsi: a volte si perdevano, a volte si ritornava al punto di partenza, a volte si aprivano nuovi mondi (leggi vallate): emozioni impagabili.
Ora conosco bene le mie zone, le uscite le svolgo in massima parte su percorsi collaudati, ma c’è sempre, anche se più rara di un tempo, la scoperta di nuovi collegamenti, magari proprio dietro casa: una uscita con una nuova scoperta è sempre una buona uscita!

Riguardo alla seconda parte del messaggio, niente da eccepire: norme fondamentali per girare in off.
Mi piace girare in solitaria, ceco di essere prudente quando lo faccio, ma il numero perfetto è 3: abbastanza numerosi per aiutarsi in quasi tutte le difficoltà (non sempre è detto che 2 riescano a liberare la moto da cadute, uscite di strada…), abbastanza pochi per non dare nell’occhio ed essere tollerati (già 4-5 moto danno fastidio…).
Attrezzi, ricambi, first aid, cartine…tutto quello che serve per tornare a casa superando gli imprevisti più prevedibili.

Ciao
Alves

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joflo
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Motortrip e serendipity.

Messaggio da joflo » ven 29 giu, 2007 1:05 am

APL hai scritto: "Serendipità è dunque - filosoficamente - lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. Ma il termine non indica solo fortuna: per cogliere l'indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative."
Ma nn vi sembra la definizione più adeguata per questo forum??? Jo :D

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Ernesto
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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Messaggio da Ernesto » sab 30 giu, 2007 11:56 am

Diavolo di una Joflo!
Come al solito noi chiacchieriamo, chiacchieriamo... Poi arrivi tu e con due parole colpisci il bersaglio! :D

Vorrei avere questa capacità, ma per il momento mi limito ad aggiungere un po' di altra chiacchiera: le parole di Joflo mi fanno realizzare che il contenitore (questo forum) comincia a somigliare, o meglio a rappresentare sempre più il contenuto (i concetti che affrontiamo al suo interno).
Tempo fa c'eravamo presi l'impegno semiserio di scrivere un'opera collettiva, "Lo Zen, il Capicollo, e l'arte del Motoalpinismo".
Be', direi che lo stiamo facendo.

alp
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Anche questa è serendipità!!!!!

Messaggio da alp » dom 01 lug, 2007 11:28 pm

Anche questa è serendipità!!!!! :!: :!: :!: :!: :!:
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Messaggio da stromtrooper » mer 15 ago, 2007 1:26 pm

bellissimo!!!
condivido in pieno tutto ciò che è stato detto e mi ci ritrovo completamente.
la ricerca è grandiosa e presuppone sempre una mente aperta. la curiosità alimenta lo spirito e la serendipità è quel momento in cui una nuova scoperta inaspettata salta su e dice... "ehi sono quì, seguimi!" e tu ti fai incantare e ti apri ad essa.

wow! cercavo compagni di viaggio e ho trovato compagni di vita :D
sarà mica serendipità? :wink:

wow! cercavo l'enduro ed ho trovato il motoaplinismo!!

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sambuca
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SERENDIPITA’ e MOTOALPINISMO

Messaggio da sambuca » mer 15 ago, 2007 3:36 pm

stromtrooper ha scritto: wow! cercavo l'enduro ed ho trovato il motoaplinismo!!
:D :D :D :D :D :D :D
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