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(moto)minimalismo

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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carlo
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Messaggio da carlo » mar 04 set, 2007 6:17 pm

Due messaggi recenti di Alp in cui accennava all'importanza relativa del mezzo per il motoalpinismo mi hanno fatto venire in mente un episodio di qualche anno fa. Con alcuni amici avevo da poco cominciato a fare escursionismo; come di solito accade agli appassionati inesperti in molti settori, prestavamo molta attenzione alla qualita' dell'attrezzatura. Una volta, guidati da una persona con qualche anno in piu' di vita e di esperienza, dovevamo attraversare una lastra inclinata di roccia su cui scorreva un po' d'acqua. Noi avevamo scarpe supertecnologiche in Gore-tex con suola Vibram, ma eravamo bloccati dalla paura di scivolare. La nostra guida, con vecchie scarpe prese in un mercatino a poche lire, e' passata di li' senza pensarci due volte.

Ora, non voglio dire che l'equipaggiamento non fa nessuna differenza, perche' non e' vero. E' pero' vero che le capacita' di una persona hanno un peso maggiore. Spesso ci si convince che con la moto piu' potente/leggera/maneggevole si puo' arrivare in posti fuori portata per la moto che abbiamo, o che la nuova macchina fotografica potra' farci fare foto migliori. In qualche caso potra' essere vero, ma piu' spesso conviene risparmiare quei soldi e investire in allenamento ed esercizio. Certo, con una moto stradale non si va in mulattiera, ma non serve neanche l'ultimo modello di enduro da gara.

Mi e' capitato ripetutamente di rendermi colpevole di acquistare attrezzatura inutilmente raffinata e costosa (come si dice, quello che distingue un uomo da un bambino e' il prezzo dei suoi giocattoli). Ora sono sempre piu' convinto della bonta' dell'approccio minimalista: prendi solo quello che e' necessario ai tuoi scopi. Tutto quello che e' di piu' ti distrae dal tuo obiettivo, e forse ti toglie anche parte del divertimento.

Poi e' legittimo interessarsi all'attrezzatura, appassionarsi alla tecnologia che c'e' dietro, ma a quel punto l'interesse si sposta dall'attivita' allo strumento per realizzarla. Va benissimo se e' quello che si vuole, ma bisogna essere coscienti che e' un'altra cosa.
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Messaggio da sambuca » mer 05 set, 2007 10:10 am

AMEN!! mi trovo io nella situazione di aver fatto l'acquisto super, e poi non usarla perche' troppo impegnativa. Sto parlando del mio WR250, moto insuperabile, ma poco sfruttabile per la vita di tutti i giorni o per andare al lavoro, io non ho l 'auto, ho dato retta al negoziante che mi diceva:" con questa arrivi ovunque", ma non vi conoscevo ancora.... e tutto il resto è leggenda. Da quando vi frequento anche solo virtualmente ho capito, ho visto la luce, come Belushi in BLUES BROTHERS, sono in missione per conto di DIO, per far conoscere il motoalpinismo!!!
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Messaggio da Ernesto » mer 05 set, 2007 2:39 pm

Proponi un tema davvero interessante, Carlo, che va ben oltre l'ambito motocliclistico.

Viene spontaneo chiedersi come mai siamo cosi vulnerabili alle suggestioni del consumismo tecnologico. C'e' senz'altro la voglia di non smettere di giocare, come suggerisci tu, ma da sola non basta: si puo' giocare quanto si vuole, e va benissimo farlo, anche con le cose trovate in una soffitta, o magari in un bosco.

Non voglio neanche tentare un'analisi dettagliata, ma certo ci sono infiniti fattori nella societa' in cui viviamo, spontanei o piu' spesso pilotati, che ci portano a sentirci insicuri e dipendenti da qualcosa di esterno a noi. Qualcosa che tipicamente ci fa tirare fuori il portafoglio sperando di acquisire o recuperare un ipotetico controllo sulle cose, nell'ottica aberrante che la soluzione sia sempre esterna a noi, cosi come non sembra piu' concepibile la guarigione senza passare per la medicina.

Come giustamente dici sarebbe sciocco snobbare a priori cio' che di nuovo ci viene proposto dalla tecnologia, ma l'adozione di un nuovo strumento andrebbe subordinata unicamente alla serena valutazione delle proprie effettive necessita', un po' come paguri che cambiano la conchiglia quando quella vecchia e' proprio diventata stretta, piuttosto che essere vittime consenzienti delle mode e dei famigerati esperti.

Aggiungo volentieri il minimalismo tra la lista degli strumenti che veramente ci aiutano nel nostro cammino, assieme al buon respiro, la serendipita', l'empatia.... Altro che GPS o GoreTex! :D

Grazie,
Ernesto

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Messaggio da carlo » mer 05 set, 2007 6:53 pm

Ernesto ha scritto:Proponi un tema davvero interessante, Carlo, che va ben oltre l'ambito motocliclistico.
[...]
essere vittime consenzienti delle mode e dei famigerati esperti.
Qui sfondi una porta aperta. Provo un fastidio fisico quando mi sento dire che una qualsiasi cosa che ho non va bene perche' non e' piu' di moda :evil:
Aggiungo volentieri il minimalismo tra la lista degli strumenti che veramente ci aiutano nel nostro cammino, assieme al buon respiro, la serendipita', l'empatia.... Altro che GPS o GoreTex! :D


bella questa lista... tutte cose utili da avere con se', e non solo nei giri in moto. E non sono neanche pesanti da portare dietro :)

Ciao
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Messaggio da alp » sab 20 nov, 2010 9:44 pm

Non so come sono finito nuovamente a leggere questo tema proposto e sviluppato da Carlo e ampliato e approfondito ulteriormente da Ernesto. Sono completamente d'accordo con il minimalismo, sia nella sua applicazione motoalpinistica che esistenziale. Questo post dovrebbe far parte del manifesto di questo nostro forum: ci sono contenute gocce di sana saggezza!
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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Messaggio da Anonymous_14/08/08 08:43 » dom 21 nov, 2010 12:04 am

alp ha scritto:Non so come sono finito nuovamente a leggere questo tema proposto e sviluppato da Carlo e ampliato e approfondito ulteriormente da Ernesto. Sono completamente d'accordo con il minimalismo, sia nella sua applicazione motoalpinistica che esistenziale. Questo post dovrebbe far parte del manifesto di questo nostro forum: ci sono contenute gocce di sana saggezza!
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Messaggio da angelofarina » dom 21 nov, 2010 2:17 pm

Posso solo confermare quanto detto da Carlo in un ambito completamente diverso: l'immersione subacquea...
Li' si vedono in giro dei marziani con attrezzatura completa e supertecnologica che neanche un Navy Seal ce l'ha, se poi gli entra un po' d'acqua nella maschera schizzano su come turaccioli perche' non sanno vuotarla, non parliamo di respirare sott'acqua senza maschera, bevono dal naso...
Certo, comprare attrezzatura super e' solo questione di soldi, invece lavorare sul controllo mentale delle reazioni del proprio corpo e sulla disattivazione di riflessi innati costa molta piu' fatica, in molti casi richiede di abbattere barriere mentali e comportamentali che la maggior parte della gente non osa neanche scalfire...
Siccome in questo caso si parla di rischiare la vita per una stupidata (in moto, se resti a piedi, puoi sempre camminare spingendo la moto, o alla peggio la lasci li' in fondo al ruscelllo), diventa difficile far capire che molte volte e' meglio non avere pezzi di attrezzatura che sono progettati per aumentare la sicurezza, come il giubbotto ad assetto variabile, il manometro, il computer per la decompressione, etc...
Si passa quasi per eretici ad insistere col minimalismo...
Ma io resto della mia idea, meglio poca roba, di ottima qualita', di progettazione e realizzazione ultra-semplice, perfettamente conosciiuta e manutenzionata in proprio, ed utilizzata entro i limiti di sicurezza posti dall'attrezzatura stessa, ma, soprattutto, dalle capacita' di chi la utilizza...

Se poi e' roba d'annata, l'apprezzo anche di piu': io uso tuttora due erogatori Scubapro MKV, rispettivamente del 1975 e del 1980, che dunque hanno la stessa eta' delle mie vecchie Fantic....

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Messaggio da Ernesto » lun 22 nov, 2010 1:53 pm

Simpatiche queste conversazioni che si affinano nel corso degli anni :)
(mentre i gadget acquistati quando Carlo ha iniziato il 3D a quest'ora saranno nel secchio o quasi...)

Angelo ha chiarito ulteriormente il concetto: lo strumento cardine siamo noi stessi. E' questa la cosa preziosa a cui dobbiamo lavorare con cura tutta la vita.
Tutto il resto benvenga a patto che sia integrato e metabolizzato nei nostri comportamenti e attitudini, altrimenti rischia di peggiorare la situazione.

Poi che ci siano altre opinioni e' normale ed evidente, senno' come li riempirebbero i centri commerciali.

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Messaggio da max37 » lun 22 nov, 2010 10:39 pm

non è del tutto sbagliato quello che dici, io ho mio padre che se non ha tutta l'atrezzatura e la moto all'ultimo grido, o quasi, non si muove nemmeno da casa.

come è successo per la moto da cross ha preso tutto nuovo, speso una follia e poi la usa 3 volte all'anno se tutto va bene.

cambiando campo a me affascina moltissimo l'elettronica in generale e se potessi spenderei milioni di euro :lol:
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http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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