[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,

Il mezzo non è il fine. Il fine non è il mezzo.

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
Avatar utente
vajmax
Messaggi: 70
Iscritto il: gio 12 apr, 2012 6:50 am
Località: Italia, su un monte tra il Lario e il Ceresio
Contatta:

Il mezzo non è il fine. Il fine non è il mezzo.

Messaggio da vajmax » sab 14 apr, 2012 8:12 am

husqvarna100 ha scritto:Ragazzi la piu' grossa SVERNICIATA della mia vita l'ho presa in pieno
deserto Tunisino a 150 km da tutto quando siamo stati raggiunti e superati
da un ragazzo in camicia e ciabatte in sella a un Motobecane 50 monomarcia (un ciao). :shock:
Ci ha salutati ed e' scomparso tra le dune come era comparso.
Siamo rimasti cosi' di sasso che ci siamo accorti solo dopo qualche minuto
che non lo avevamo nemmeno fotografato.

Ciao.
Claudio.
Il ragazzo della Motobecane dev'essere lo stesso che ha sverniciato me in Turchia. Stavo già da una buona mezz'ora seduto su un sasso a contemplare la disgrazia che mi stava davanti: un torbido fiume, profondo e verdastro, largo una ventina di metri, sul quale un grosso e tondo tronco era stato abbattuto per rendere attraversabile l'unico passaggio possibile per poter proseguire il viaggio. Ero veramente disperato perché doveva essere attraversato in sella alla moto a causa del fatto che non ci si stava a piedi camminandole di fianco. Si trattava di passare sopra al tronco, neppure sgrossato e privo di qualsiasi protezione, nudo come matrigna natura l'aveva fatto, largo meno di due spanne dal suo centro in poi, e al minimo errore era morte assicurata. Stavo già decidendo di tornare sui miei passi quando il rumore di un cinquantino offese l'aria: era lui, il fantasma degli enduristi che non sono mai stati al Louvre. Arriva sbandando a tutto gas e affronta il tronco col suo catorcio lanciato a trenta all'ora, passandolo via come fosse stata la manovra meno rischiosa del mondo, poi mi si ferma di fianco e mi chiede se ho bisogno di ospitalità per la notte, ché al mattino ci si vede meglio che alla sera ad attraversare il fiume. Io, dopo aver ricevuto il diniego dell'occhiataccia di mia moglie rispondo che no, grazie, il "ponte" l'avrei attraversato, a quel punto, anche se fossi stato cieco. Salii in sella e presa una rincorsa decente attraversai l'incubo come un fulmine, guidato da un malsano orgoglio, dimentico che col motobecane si riusciva ad appoggiare, nel bisogno, un piede sul tronco, mentre col mio Suzuki non sarebbe stato possibile. Arrivato dall'altra parte manco ho potuto sentirmi coraggioso, e da allora ho tentato di rimuovere il marchio motobecane dalla mia coscienza, insieme al sorriso beffardo del fantasma che lo conduceva sulle sabbiose praterie dell'inferno.
Incantato è bello solo se non si è la manopola del gas...

Avatar utente
Ernesto
Messaggi: 1060
Iscritto il: ven 18 mag, 2007 11:24 am
Località: Abruzzo (AQ)
Contatta:

Il mezzo non è il fine. Il fine non è il mezzo.

Messaggio da Ernesto » sab 14 apr, 2012 10:30 am

vajmax ha scritto:La moto è, per me, un monumento ai miei limiti. ....
Anche per me. Ed è per questo che la sento un'amica preziosa. Grazie

Rispondi