Mi attirerò le ire di tutti o quasi ma . . lo voglio dire!!!
Inviato: mer 10 set, 2014 6:18 am
Faccio una premessa: spero che questo argomento sia inserito nel giusto spazio; in caso contrario me ne scuso sin da ora con gli Amministratori.
Appartengo alla generazione dei "senza casco" e talvolta rimpiango quei tempi. Non fraintendetemi: il casco è utile e può salvare delle vite. Anche quando non c'era l'obbligo, in alcuni frangenti lo indossavo, tipo in autostrada o simile, oppure in caso di brutto tempo o tragitti che prevedevano velocità costanti per un po' di tempo. Ma in città, con 40 gradi all'ombra, per andare a prendere il gelato, o comunque per brevi percorsi, davvero ancora oggi, a distanza di anni dall'entrata in vigore della legge, ancora mi dà fastidio. Mi si dirà: "è proprio in città che accadono più frequentemente gli incidenti"; è vero, soprattutto a causa della sempre più caotica situazione stradale in cui ci muoviamo. Sempre più auto, e sempre più grandi, con mille fonti di distrazione a cui il guidatore è soggetto (telefonini, radio, tablet, mp3, computer di bordo che ti danno tante informazioni, molte inutili, ma che ormai sembrano necessarie come l'aria, navigatori che ti dicono di girare e poi non vengono tenuti aggiornati e ti mandano controsenso perché il cervello dell'autista si spenge, ecc. ecc. ), ma, almeno qui, fatemi dire che se, sotto il solleone, mi viene voglia di prendere la moto per andare con la moglie a fare un giretto distensivo, alcune volte ci rinuncio a causa del casco. Lo Stato ci tutela perché se ci facciamo male diveniamo un peso per lui; ospedali, cure e magari assenze dal lavoro, e così via. Ma allora perché vende le sigarette? o risparmia soldi sulla ricerca scientifica e li butta via in mille modi che tutti noi conosciamo? Io non possiedo ciclomotori, ma solo moto, ma, senza fare della retorica, faccio l'ipotesi del ciclomotore che, sempre per legge, dovrebbe andare a 45 all'ora, il cui guidatore deve indossare il casco e poi, contemporaneamente, si permette che detto mezzo vada a 80 all'ora senza praticamente fare nulla, intervenendo col controllo solo in caso di incidente o sporadica verifica mirata da parte delle Forze dell'Ordine, magari in occasione di tragiche sequenze di morti sulla strada che finiscono sui giornali. E delle revisioni periodiche, ne vogliamo parlare? in tali occasioni per andarci devo indossare il casco ma poi, se hai l'amico meccanico che conosce l'esaminatore, ti fa passare alla revisione un mezzo forse non proprio sicuro. E' un'ipotesi, questa, perché non ho prove di ciò che dico, è solo una mia idea, senz'altro sbagliata, ma potrebbe accadere! Dall'entrata in vigore della legge sul casco, io mi adattai subito, perché comunque la passione per le due ruote superava il fastidio, ma credo che dovrebbero essere previste, per legge, delle situazioni di rischio minore dove essere esonerati dall'uso. Vedi ad esempio in molti stati degli U.S.A. , dove c'è il solo obbligo degli occhiali. Ma lì forse sono più civili di noi, perché assieme al solo obbligo degli occhiali, e non del casco, ci sono anche dei limiti di velocità molto bassi che vengono , nella maggior parte dei casi, rispettati dagli utenti della strada, tipo 35 miglia all'ora su strade in mezzo al nulla per centinaia di km. Ma noi siamo diversi: noi siamo più bravi, più furbi, più "piloti"; noi 35 miglia all'ora li facciamo solo dentro al vialetto di casa, ecco perché abbiamo necessità che lo Stato intervenga e ci obblighi al casco anche per andare a comprare il pane col motorino. Perdonate lo sfogo ma ne avevo voglia e mi piacerebbe conoscere le opinioni di altri motociclisti. Un saluto.
Appartengo alla generazione dei "senza casco" e talvolta rimpiango quei tempi. Non fraintendetemi: il casco è utile e può salvare delle vite. Anche quando non c'era l'obbligo, in alcuni frangenti lo indossavo, tipo in autostrada o simile, oppure in caso di brutto tempo o tragitti che prevedevano velocità costanti per un po' di tempo. Ma in città, con 40 gradi all'ombra, per andare a prendere il gelato, o comunque per brevi percorsi, davvero ancora oggi, a distanza di anni dall'entrata in vigore della legge, ancora mi dà fastidio. Mi si dirà: "è proprio in città che accadono più frequentemente gli incidenti"; è vero, soprattutto a causa della sempre più caotica situazione stradale in cui ci muoviamo. Sempre più auto, e sempre più grandi, con mille fonti di distrazione a cui il guidatore è soggetto (telefonini, radio, tablet, mp3, computer di bordo che ti danno tante informazioni, molte inutili, ma che ormai sembrano necessarie come l'aria, navigatori che ti dicono di girare e poi non vengono tenuti aggiornati e ti mandano controsenso perché il cervello dell'autista si spenge, ecc. ecc. ), ma, almeno qui, fatemi dire che se, sotto il solleone, mi viene voglia di prendere la moto per andare con la moglie a fare un giretto distensivo, alcune volte ci rinuncio a causa del casco. Lo Stato ci tutela perché se ci facciamo male diveniamo un peso per lui; ospedali, cure e magari assenze dal lavoro, e così via. Ma allora perché vende le sigarette? o risparmia soldi sulla ricerca scientifica e li butta via in mille modi che tutti noi conosciamo? Io non possiedo ciclomotori, ma solo moto, ma, senza fare della retorica, faccio l'ipotesi del ciclomotore che, sempre per legge, dovrebbe andare a 45 all'ora, il cui guidatore deve indossare il casco e poi, contemporaneamente, si permette che detto mezzo vada a 80 all'ora senza praticamente fare nulla, intervenendo col controllo solo in caso di incidente o sporadica verifica mirata da parte delle Forze dell'Ordine, magari in occasione di tragiche sequenze di morti sulla strada che finiscono sui giornali. E delle revisioni periodiche, ne vogliamo parlare? in tali occasioni per andarci devo indossare il casco ma poi, se hai l'amico meccanico che conosce l'esaminatore, ti fa passare alla revisione un mezzo forse non proprio sicuro. E' un'ipotesi, questa, perché non ho prove di ciò che dico, è solo una mia idea, senz'altro sbagliata, ma potrebbe accadere! Dall'entrata in vigore della legge sul casco, io mi adattai subito, perché comunque la passione per le due ruote superava il fastidio, ma credo che dovrebbero essere previste, per legge, delle situazioni di rischio minore dove essere esonerati dall'uso. Vedi ad esempio in molti stati degli U.S.A. , dove c'è il solo obbligo degli occhiali. Ma lì forse sono più civili di noi, perché assieme al solo obbligo degli occhiali, e non del casco, ci sono anche dei limiti di velocità molto bassi che vengono , nella maggior parte dei casi, rispettati dagli utenti della strada, tipo 35 miglia all'ora su strade in mezzo al nulla per centinaia di km. Ma noi siamo diversi: noi siamo più bravi, più furbi, più "piloti"; noi 35 miglia all'ora li facciamo solo dentro al vialetto di casa, ecco perché abbiamo necessità che lo Stato intervenga e ci obblighi al casco anche per andare a comprare il pane col motorino. Perdonate lo sfogo ma ne avevo voglia e mi piacerebbe conoscere le opinioni di altri motociclisti. Un saluto.