Motoalpinismo e Zen
Inviato: sab 09 giu, 2007 1:06 pm
Motoalpinismo e meditazione
La via Zen verso l’equilibrio spirituale

Il titolo sembra pretenzioso ma, vi assicuro che non lo è affatto.
E’ da un po’ di tempo che rifletto sulle discussioni che, di volta in volta, emergono nel forum: il bisogno di tutti noi di uscire dall’asfalto almeno una volta a settimana o, comunque, appena possibile, è una chiara indicazione della profonda necessità di recuperare un equilibrio bio-psichico turbato dalla quotidianità, fatta di orari, preoccupazioni, scadenze, incognite e quant’altro.
Ritrovare l’equilibrio spirituale attraverso il motoalpinismo è una prassi che potrebbe essere interpretata alla luce della filosofia Zen.
Mi domando, quindi, se l’escursione domenicale non rappresenti un rito assimilabile a quello della meditazione trascendentale in cui, ciascuno di noi, a proprio modo, si colloca in una dimensione di particolare attenzione verso il rapporto mente-corpo del proprio organismo e pone questa propriocezione (la percezione del sé psico-fisico) in relazione dinamica con le sensazioni visive, olfattive, acustiche che arrivano dall’ambiente in cui va ad immergersi.
L’immersione è, infatti, quella particolare condizione a cui noi vorremmo giungere ogni qual volta spegniamo il motore e, con una scusa qualsiasi, iniziamo a fotografare ciò che ci circonda. Come se sette milioni di bit fossero sufficienti a rappresentare la percezione globale che in quel momento avvolge tutto il nostro corpo e la nostra mente. Tuttavia, mi accorgo, a distanza di tempo, che quelle sensazioni vissute ritornano magicamente a galla nel momento in cui l’immagine visiva di quei luoghi appare sul monitor. E, allora, eccomi a rivivere profumi, stanchezza, freddo/caldo, fame e sete, proprio come quel giorno, con gli amici.
Queste riflessioni sono un po’ come un ragionare su ciò che ci capita. Forse ci serve a capire veramente l’importanza del motoalpinismo, come lo intendiamo noi, come lo facciamo noi, come lo trattiamo noi in queste pagine virtuali e fra queste persone che, pur non conoscendosi fisicamente, si sono ritrovate a un certo momento della loro vita, a percorrere, casualmente, lo stesso sentiero che, attraverso il motoalpinismo, conduce allo Zen.
La via Zen verso l’equilibrio spirituale

Il titolo sembra pretenzioso ma, vi assicuro che non lo è affatto.
E’ da un po’ di tempo che rifletto sulle discussioni che, di volta in volta, emergono nel forum: il bisogno di tutti noi di uscire dall’asfalto almeno una volta a settimana o, comunque, appena possibile, è una chiara indicazione della profonda necessità di recuperare un equilibrio bio-psichico turbato dalla quotidianità, fatta di orari, preoccupazioni, scadenze, incognite e quant’altro.
Ritrovare l’equilibrio spirituale attraverso il motoalpinismo è una prassi che potrebbe essere interpretata alla luce della filosofia Zen.
Mi domando, quindi, se l’escursione domenicale non rappresenti un rito assimilabile a quello della meditazione trascendentale in cui, ciascuno di noi, a proprio modo, si colloca in una dimensione di particolare attenzione verso il rapporto mente-corpo del proprio organismo e pone questa propriocezione (la percezione del sé psico-fisico) in relazione dinamica con le sensazioni visive, olfattive, acustiche che arrivano dall’ambiente in cui va ad immergersi.
L’immersione è, infatti, quella particolare condizione a cui noi vorremmo giungere ogni qual volta spegniamo il motore e, con una scusa qualsiasi, iniziamo a fotografare ciò che ci circonda. Come se sette milioni di bit fossero sufficienti a rappresentare la percezione globale che in quel momento avvolge tutto il nostro corpo e la nostra mente. Tuttavia, mi accorgo, a distanza di tempo, che quelle sensazioni vissute ritornano magicamente a galla nel momento in cui l’immagine visiva di quei luoghi appare sul monitor. E, allora, eccomi a rivivere profumi, stanchezza, freddo/caldo, fame e sete, proprio come quel giorno, con gli amici.
Queste riflessioni sono un po’ come un ragionare su ciò che ci capita. Forse ci serve a capire veramente l’importanza del motoalpinismo, come lo intendiamo noi, come lo facciamo noi, come lo trattiamo noi in queste pagine virtuali e fra queste persone che, pur non conoscendosi fisicamente, si sono ritrovate a un certo momento della loro vita, a percorrere, casualmente, lo stesso sentiero che, attraverso il motoalpinismo, conduce allo Zen.