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Le Vie Dei Canti - Bruce Chatwin

Inviato: mer 01 ott, 2008 3:47 pm
da SuperHank
LE VIE DEI CANTI

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Il’unico altro libro che ho letto di Chatwin.
Parte bene, avvincente, poi un po’ si perde, non raggiunge le vette di “In Patagonia”, ma è molto interessante lo stesso.
Da wikipedia:

Le vie dei canti (The Songlines, 1987) è un libro di Bruce Chatwin che è contemporaneamente un romanzo, un saggio, e un diario di viaggio. Ambientato in Australia, il libro racconta delle indagini svolte da Chatwin sulla tradizione aborigena dei canti rituali, tramandati di generazione in generazione come conoscenza iniziatica e segreta. Il libro sviluppa la tesi secondo cui i canti aborigeni sono contemporaneamente rappresentazione di miti della creazione (narrazione degli eventi dell'epoca ancestrale del "dreamtime", da cui tutto discende) e mappe del territorio. Il titolo si riferisce alle migliaia di linee immaginarie (appunte le "vie dei canti") che, secondo le conclusioni di Chatwin, attraversano l'intero continente; ogni canto tradizionale sarebbe la rappresentazione musicale delle caratteristiche geografico-topografiche di un tratto di una di queste vie.
A partire dall'analisi del concetto di "via dei canti" aborigena Chatwin arriva a trattare anche i temi ricorrenti della sua opera, in particolare la tesi del nomadismo come condizione originaria dell'umanità, ma anche teorie antropologiche sull'origine della società, delle armi e della violenza.
Gli aborigeni criticarono il libro, asserito che aveva dato una rappresentazione non veritiera di loro; non so commentare.
La tematica del dreamtime e dei miti della creazione aborigeni sono a dir poco affascinanti ed intrisi di poesia e spiritualità!

Alves

Le Vie Dei Canti - Bruce Chatwin

Inviato: gio 02 ott, 2008 1:02 pm
da Ernesto
E' un libro che ho molto amato, una interessante immersione in un mondo per noi magico e lontano, fatta pero' senza mai perdere il gusto per una narrazione divertita e gradevolissima.

Immagino che gli aborigeni se la siano un po' presa perche' il libro mostra, oltre agli aspetti mitologici e spirituali della loro cultura, anche le piccole miserie quotidiane, dai tentativi di sfruttare il senso di colpa dei bianchi, alle batture di caccia tragicomiche a beneficio dei turisti.

Nell'insieme un bel classico del racconto di viaggio "ad occhi aperti".