CAFE' Motortrip

[Pisolomax]

Non ci muoviamo e teniamo in fresca il bibitaro.
mandale un salutone da tutti noi e dille di ingrassare la catena che fra poco si gira tranquilli e busserò alla sua porta

Roger Sandro, riferirò

le farà indubbiamente piacere

[Anonymous_14/08/08 08:43]

Un abbraccio per la nostra S.ra del Forum

Ed una bevuta per voi

Guardate cosa mi hanno regalato i miei figli per la festa del papà



Che bravi citti

[anALPhaBETA]

Ciao ragazzi, ringrazio sentitamente pisolo per avervi portato le mie nuove ... ovvero ne avrò per un mese! Il marito ha cambiato operatore e internet è saltata ovvero chi era non molla e chi sarà non può avere la linea libera quindi ringrazio sentitamente wind infostrada per tutte queste cagne che mi sta facendo passare!
Sono collegata con una chiavetta a tempo che tra l'altro ieri non funzionava, oggi pare di si ... sono di corsissima perché dopo una settimana di assenza devo andare a vedere che è successo nelle caselle di posta

Uccia ... sbaracca tutta la dispensa e offrila da parte mia.







è stato bellissimo, è stata la mia prima volta, è stato anche fango e buchi ed è stato che ho messo a terra birba e sono riuscita a rialzarla è stato che ero da sola in mezzo alla campagna ed è stato meraviglioso!
Lunedì sono uscita di senno e dopo il lavoro invece che tornare a casa ...
sono ancora in fibrillazione, ho scritto qualcosa ma ora non ho tempo di correggere lo scritto e presentarvelo.
Un bacione a tutti!
kiss

[nolimit]

Fai fai, e torna presto!

Intanto noi approfittiamo... ECCHECCAVOLO! Ma che spingete, ma non avete cenato stasera?

[Anonymous_14/08/08 08:43]

Certo che approfittiamo

Ullallè Ullallà

UCIIA faccela vedè ... faccela .........

[anALPhaBETA]

Già spazzolato tutto??
non c’è problema: Ucciaaaaaaaaaaaa!!



Lo avevo promesso che avrei offerto in grande stile perciò ora bevete alla mia felicità




Ho già visto una straduccia che pare facile facile … così mi impratichisco anche se sto fremendo dal desiderio di scendere a Valdobbiadene da Pian di Cultura … ma non mi fiderò da sola, almeno non la prima volta, e su al passo di Praderadego c’è una strada bianca che se ne va chissà dove … è diventata un tarlo nella mia testa!
Siccome ho pochissime ore a disposizione e mia figlia che da un valido aiuto a diminuirne il numero copio e incollo il resoconto della mia prima volta e vi ringrazierò per la vostra amicizia quando mi collegherò nuovamente.
Grazie Max per i bellissimi fiori!
kiss

[anALPhaBETA]

E’ stata la mia prima volta
Tra le motivazioni non esiste l’avventura poiché per me è un deterrente tanto mi intimorisce l’incognito casomai … mera curiosità

sono troppo curiosa, quella strada da troppo tempo mi chiamava, se ne parte dalla principale immediatamente ghiaiosa e sterrata e da subito scende, fa una curva sparendo dietro il colle ... ed io non riesco a vedere dove va, ed io soffro a non sapere dove porta, immagino che ritorni sulla principale e mi infastidisce il desiderio di sapere se è intuizione giusta o falsa.
Giorno dopo giorno mi trattengo perché l'avventura mi impaurisce, temo di ficcarmi in una situazione che non sono capace di gestire ... ma è bastato un attimo di distrazione del buon senso e già birba ha lasciato l'asfalto ed ha iniziato a scendere.

Non sapevo che marcia avevo dentro tanto è stata repentina la decisione di gettarmi a destra, forse una troppo alta ma non mi è sembrato il caso di cambiare perché la strada che scende ghiaiosa dietro il colle si è presentata con un aspetto inquietante: bagnata, liscia, nera e pareva scivolosa ... o mamma tutta terra bagnata, oddio fango!
Niente, non ho fatto niente, ho lasciato che birba si arrangiasse; una curva, ancora a scendere e poi è tornato il piano e la strada è tornata nuovamente ghiaiosa;
birba? neanche un tentennamento nemmeno una sbandata.
Ho proseguito, la strada continua dritta verso un gruppo di edifici in fondo alla pianura ed io la ho lasciata per imboccare la prima laterale a sinistra che mi si è presentata reputando fosse quella la strada che sarebbe tornata sull'asfalto.
Il fondo però era differente niente ghiaia ma carreggiata di trattori in mezzo ai campi e ne dovevano essere passati diversi perché si ballava un pochino, su e giù e quando era giù c'era la pozzanghera con il fango ma poi sono giunta dove il giù era più lungo e la pozzanghera anche e pure più profonda ... mi sono fermata, ho guardato l'ostacolo valutando l'opportunità di tornare indietro ma era inaccettabile, troppa la spinta a proseguire così ho “dovuto” ingranare la seconda e andare e in un attimo ci “siamo” trovate al di la senza problemi, le buche lunghe si sono susseguite e birba ha proseguito incurante di quel che le capitava sotto le ruote come un cane che tira la catena e nemmeno si guarda intorno puntando solo avanti a se.

La mia guida è ... approssimativa, faccio d'istinto così ad un certo punto mi sono trovata in stallo: la moto era piegata ed io la tenevo, non rischiava di andare a terra ma nemmeno riuscivo a sollevarla
Non so come sia successo, in un attimo la ho sentita cadere, mi sono fermata e la ho tenuta intanto che il motore si è spento; ho sbagliato a scegliere dove passare oppure ho sbagliato a muovermi o sono state entrambe le cose così mi sono trovata ferma immobile a cercare una soluzione
ho pensato: no non ti lascio, ti rimetto dritta, ma per quanto abbia tentato non ce l'ho fatta
ho pensato: se riesco a girare il manubrio sarà più facile ma la mano che reggeva la manopola dal lato di caduta era troppo sotto sforzo e non sono riuscita a girare il manubrio dall’altra parte
ho pensato: se riesco a far forza con la gamba ... ma toccavo appena, mi sono avvicinata al serbatoio ma non è stato sufficiente per mettere a terra interamente il piede e nemmeno sono riuscita a scivolare un po’ dalla sella per avere un paio di centimetri di allungo
i secondi passavano intanto che la cretina era li in stallo, ferma e dura come un baccalà
ho pensato: che faccio?
Così ho fatto l'unica cosa che mi riusciva bene: la ho accompagnata dolcemente a terra.

Ho provato a rialzarla una prima volta ma era chiaro che non sarei riuscita
ho tolgo guanti casco e occhiali (regalo di babbo natale per poter ottenere il rinnovo della patente) e li ho appoggiati sull'erba.
mi sono avvicinata al capezzale di birba … non sopporto di vedere le moto a terra mi sembrano ferite, mi sembrano in agonia ed io sento l'animo quasi strizzato, ho provato ancora ma senza possibilità: le ruote erano più alte del manubrio;
alternativamente ho trascinato la ruota posteriore e quella anteriore finché entrambe sono rientrate nel solco lasciato dai trattori e il manubrio si è trovato sul dosso erboso e allora ho sentito avere qualche probabilità di riuscita ... e la moto è andata su, pian piano ma è salita … e poi d’un tratto era in piedi!!!
Ho messo il cavalletto laterale, mi sono allontanata, la ho guardata: era su, era in piedi, non c'era nessuno, non avevo speranza di trovare qualcuno, ero sola in mezzo alla campagna, non un'abitazione a vista ed io ce l'avevo fatta! Cos’era quel profumo? Indipendenza? Autosufficienza? Libertà dalla sottomissione? Quanto pesa nel mio inconscio aver bisogno di aiuto? Ed intanto che il buon senso mi supplicava il ritorno sono salita di slancio in sella e ho proseguito perché non potevo far altro, sul piatto della bilancia pesava molto di più il desiderio della paura; anzi paura proprio niente tanta la sicurezza che mi ha trasmesso questa piccola motina, davvero la sentivo a casa sua.
2, 300 metri e la strada è diventata peggiore ed io capivo solo che la moto non doveva più andare a terra perché non sarei riuscita a rialzarla in quel punto e c’era il rischio che finisse di sotto, ho guardato il solco stretto pieno di dislivelli, buchi, fango, sassi ... non so capire perché mi abbia attirato tanto, questa strada è stata come una calamita o come un canto di sirena, un filo di gas e birba è andata su come sul velluto ma quando, terminata la piccola salita, ho gioito per l’impresa dietro la curva ho trovato la sorpresa e ho dovuto fermarmi, una montagna di sassi sbarrava il percorso, nemmeno se avessi avuto un trial avrei potuto perchè le mie capacità non me lo consentirebbero così con 253 manovre e mezzo ho girato la moto e sono ripartita. Memore di quello che mi aspettava ho lasciato la prima ma ho capito subito che la marcia era sbagliata, cambiare? solo quando è finito il tratto problematico, in piedi non mi sono sentita sicura, ho preferito rimanere appena appoggiata alla sella mi è parso, così; di aver miglior controllo.

Quindi tutto a ritroso e invano ho cercato di procedere con l’andatura dell'andata, birba non mi ascoltava più e ha allungato il passo, pareva un piccolo puledrino che sente odore di stalla, un piccolo pony che non vede difficoltà in quattro buchi con della bellissima "pocia" dove andare a tuffare gli zoccoli e si è pure divertita a passare da un solco all'altro con allegria infantile così in un tempo che mi è parso brevissimo “abbiamo” raggiunto la strada ghiaiosa e mentre birba andava tranquilla con il su e giù dei dislivelli creati da possenti ruote io vedevo avvicinarsi la salita viscida … in giù ok ma in su?
Ho trattenuto il fiato e non ho fatto niente, appena spostato il peso un po’ indietro ho lasciato andare e lei è andata, tranquilla, sicura, precisa, millimetrica, direi con l’autorità di chi sa il fatto suo, non ho avuto bisogno di impostare curve, le ha fatte e basta; non ho dovuto dirle voglio andare qui o li che lei già c'era e già nuovamente eravamo sull'asfalto ed io a sentire nuovamente insofferenza: povero piccolo pony, troppo duro per te questo asfalto, si sente che non ti diverti più e che sei a disagio!
Ho osservato questa mia piccola amica, un brutto anatroccolo, l’asfalto non le riesce tanto bene pure è onorevole la sua andatura (80-90 km/h) e sullo sterrato la metamorfosi, mi è parso un cigno che spiega le ali; osservando il fango schizzare via dalla ruota anteriore (un misto di soddisfazione e orgoglio) mi sono chiesta quale sia stata la velocità in mezzo ai campi ... 20? 10? 5 km/h? Chi lo sa e la cosa fantastica è che non è importante non me ne può fregar di meno, ho avuto una dose esagerata di adrenalina e somma soddisfazione

e il paesaggio?
cosa?
che?
paesaggio??
e chi lo ha visto? Si e no qualche occhiata di sfuggita, lo sguardo è rimasto incollato alla strada …

Negli occhi ho la strada nel cuore ho la strada in testa mi pulsa quella strada, una strada che se la vedeste voi direste "cheee??? io solo con gli occhi bendati e le mani legate dietro la schiena perché altrimenti che divertimento ci può essere? troppo facile!"
Ma per me è stata la prima volta, la mia prima volta in una giornata stupenda con un cielo color cobalto e il sole abbagliante, un giorno che tornando dal lavoro mi sono sentita come una lepre che, sfidando incosciente i possibili pericoli, è uscita dalla tana per scorazzare in un campo ancora brullo assaporando l’inevitabile ritorno della primavera

mai da soli!
Si è vero, mai da soli, ho capito che è meglio andare con qualcuno ma troppo bello è andare da soli, sentire se stessi ed essere in intimità con i propri pensieri, assaporare quella sensazione magica dell'essere a braccetto con la propria anima.

A casa il marito inspiegabilmente guardandomi mi ha chiesto: hai avuto un'avventura? ed io sono esplosa con parole che descrivevano le difficoltà e le situazioni, e lui: ah, bene ti sei divertita!
Non mi pare che il termine calzi perfettamente, non mi pare che “divertita” descriva ciò che ho provato, non è stato solo divertimento, ho sperimentato, ho imparato, ho visto posti sconosciuti, ho avvertito il mio corpo assorbire da migliaia di invisibili antenne, ho avuto un'emozione che non è sciamata ma continua prepotente ad infiltrarsi come vapore gonfiandomi i polmoni, elettrizzando i muscoli, mettendo in fibrillazione il cervello accelerando il battito cardiaco scatenando il desiderio di fare altra strada …
per voi è diverso, siete più giovani e se non lo siete da tanti anni cavalcate moto agili e snelle su percorsi impervi, e poi voi fate o avete fatto gare, voi siete esperti da moltissimo tempo, io invece inizio quando forse sarebbe ora di smettere … inizio oggi

sono emozionata e felice ... sono entrata in una favola dove io ero la protagonista, che nessuno sia stato spettatore pone l’impresa tra i ricordi più dolci e segreti pronta per ingigantire e gonfiarsi per divenire una piccola leggenda privata.
Ho giocato un gioco entusiasmante perché non scontato e nemmeno facile, ho sognato un sogno stupendo e non voglio svegliarmi perché mi è piaciuto così tanto che la mente non smette di pensarci e continua a riproporre immagini ed emozioni, più che divertita mi sento di aver vissuto una magia, il ricordo mi elettrizza e mi da sensazione di appagamento psichico, sento salire una frenesia interiore e non so attendere, voglio vivere ancora costi quel che costi ...

e haimé, questa è DEMENZA SENILE

[VALCHISUN]

Non ti abbiamo visto per un po' , ma hai recuperato alla grande, con la descrizione della tua "iniziazione" al fuoristrada, se hai vissuto tutte quelle "emozioni" in pochi metri e, soprattutto, hai saputo raccontarcele, io stavo cercando di aiutarti ad alzare la moto, almeno "virtualmente", anche se e' meglio, in questi casi, imparare da soli, ed ho visto che ormai sei "imparata".....
Complimenti ancora per il giro in sterrato che ci hai fatto "vivere"....

[Pisolomax]

Complimenti per la narrativa

...più coinvolgente della descrizione di paesaggi, peraltro spesso comprensibile per chi determinate zone le conosca veramente.

Sei stata in grado di farci partecipi del tuo vissuto emozionale ...BRAVA

Bene ...allora il cd. ghiaccio è ormai rotto

Ora che hai annusato la "carne" ...non sei più una lepus timidus

[VALCHISUN]

Complimenti per la narrativa

...più coinvolgente della descrizione di paesaggi, peraltro spesso comprensibile per chi determinate zone le conosca veramente.

Sei stata in grado di farci partecipi al tuo vissuto emozionale ...BELLO

Tanto di cappello e BRAVA ...ormai il cd. ghiaccio è rotto

Ora ...non sei più una lepus timidus

Non mi ricordo piu' di che marca e' la "lepus timidus", conosco solo la Lexus, ma e' un'automobile...Sara' una enduro "americana"....Boh?
Scommetto che 'stanotte dormi con gli stivali nei piedi....
Ecco dove era andato a finire il pezzo di carne della bourghignon....