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Messaggio da nolimit » sab 12 giu, 2010 10:58 am

WHOOPS: sono robe del genere (ma questi sono artificiali)

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Come affrontarli:



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Messaggio da anALPhaBETA » dom 13 giu, 2010 1:38 am

nolimit ha scritto:WHOOPS: sono robe del genere (ma questi sono artificiali)
accidenti che roba! e tu pensa che non si accontentano di trovarseli tra i piedi naturali e li debbono fare artificiali! Scommetto che è perché in natura è probabile siano meno alti e numerosi (mi sentirei quasi di scommetterci una birra)
Come affrontarli:


Premetto che non riesco più a vedere youtube inserito in questa maniera così ho fatto ricerca e poi ...
Postazione di "lavoro" :
- forum aperto
- google traduttore aperto
- youtube aperto

mmmm qualcosa ancora non va, non riesco a copiare le scritte del monologo di youtube

sto pensando ancora (devo perdere il vizio) sto pensando che sono corta di "comprendonio" dato che non capisco perché si parli in inglese e si debbano mettere i sottotitoli nella stessa lingua; se questi si potessero copiare ci sarebbe un senso: zac inserirei nel traduttore .... cosi invece :(

nolimituccio ... tu che sei dolce e gentile me la fai la traduzione??

UUUU che bello ho scoperto anche un mucchio di altri filmati per imparare ... nolimituccio mi fai la traduzione anche di questi? (quello che salta e intraversa la moto per aria non occorre, ho già capito tutto ... non perdo tempo!! :D)

Che ti faccio preparare? Facciamo che ti sono debitrice di una pizza?

Uccia intanto porta una birra a tutti, questa sera esagero ne bevo volentieri una anche io

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kiss
A mio più modesto parere alcune "Donne" dovrebbero fare un "attimino" di pratica prima di "scrivere" certe "sentenze ingiuste" ...

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Messaggio da nolimit » dom 13 giu, 2010 1:35 pm

cercherò bastardamente di cavarmela nel modo meno impegnativo possibile, ma garantendo comunque il risultato :lol:
I whoops si affrontano come con gli sci.
In sostanza, distensione e compressione seguendo con le gambe il ritmo che imprimono alla moto. Il peso va portato all'indietro verso fine sella per alleggerire l'anteriore, le braccia rimangono sciolte in modo da seguire il manubrio senza forzarlo in maniera antagonista.
La fluidità di questa manovra permette, semplificando il tutto, di tenere il bacino sempre alla stessa altezza (ideale) per tutto il tragitto, mentre sono la moto e le ginocchia che lavorano su e giù.
Speriamo che mi sono "capito"...
:shock:

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Messaggio da anALPhaBETA » lun 14 giu, 2010 12:49 am

.
Ah non ho idea se tu ti sei capito di certo mi sento spiegata perfettamente e debbo dire con somma soddisfazione!

Ti chiedo umilmente scusa perché lo so che tu sai che io so che mai avrò bisogno di mettere in pratica queste nozioni ma sono così tanto curiosa che non resisto, e quando ho capito anche se mai mi servirà sento dentro un appagamento fantastico ... sento come se avessi un valore aggiunto e a questo punto non lo so se mi sono capita io.

Bene, mezza pizza te la sei guadagnata con il sudore delle dita, se mi dai l'indirizzo te la faccio recapitare dalla pizzeria più vicina.

????? che dici? la vuoi intera?

allora spiega almeno un altro passaggio enduristicamente fondamentale!

UCCIA!!

un caffè bello forte per nolimit che deve "lavorare" ... si anche corretto, brava!

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La fluidità di questa manovra permette, semplificando il tutto, di tenere il bacino sempre alla stessa altezza (ideale)
A ben, questo mi piace,
aspetta un po' che vedo di far subito pratica: Immagine
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Messaggio da anALPhaBETA » mar 15 giu, 2010 11:48 pm

.
Dolce notte

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kiss Immagine
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Messaggio da nolimit » mer 16 giu, 2010 12:03 pm

anALPhaBETA ha scritto:.
allora spiega almeno un altro passaggio enduristicamente fondamentale!
.
Urka :shock: ma io micalososesonolegittimato dalla mia esperienza, a fare l'insegnante! :oops:

Poi di tecniche enduro ne ho solo da imparare, se parlo è per esperienza diretta crossistica e di 30 anni fa :roll: riportata alla meno peggio ai giorni d'oggi con le macchine d'oggi.

Comunque per non sottrarmi all'invito (che non si fa mai bella figura, nevvero...) mi cimenterò in una cosa facile, vista alla mia maniera, così poi magari si innesca una discussione interessante e utile:

LA CURVA

In Enduro la curva ha conformazioni molto variegate, sia per il proprio raggio, sia per la pendenza cui la dobbiamo affrontare, sia per il tipo di fondo, sia per la velocità. Il denominatore comune a tutte le possibili variabili, secondo me, sta nel fatto che il movimento dev'essere sempre e comunque fatto in fasi armonizzate fra di loro, così che ne risulti un unico, fluido procedimento.
Le fasi della curva, dal Vangelo secondo Nolimit, sono:
- approccio
- entrata
- percorrenza
- uscita

Approccio
Avvicinandosi a una curva nel 90% dei casi, forse anche di più, bisogna ridurre la propria andatura, ossia scalare e frenare. Per far questo, si lavora per di più col freno posteriore, mentre l'anteriore interviene appena appena per aggiungere direzionalità laddove ce ne sia bisogno (ricordando che, dandoci troppo, il freno anteriore ripaga con moneta sgradevole, leggi scarto del pneumatico con conseguente musata sulle brecche :lol: )
Mentre si frena si va a cercare il rapporto ideale per affrontare la curva alla velocità che abbiamo deciso guardandola e valutandone il fondo. Una discreta percentuale di questa decisione è comunque affidata alla cabala.
E il corpo che fa? Personalmente, mantengo la classica posizione crossistica "di attacco", ossia arrivando in curva allargo i gomiti per gestire meglio il manubrio e le asperità, mantengo una posizione centrale (in piedi se la curva è veloce, seduto se si tratta, ad esempio, di un tornantino in salita) e inizio a metter fuori il piedino, con gamba tesa ma morbida, punta del piede a 45° (circa, mica ci dobbiamo portare un goniometro!) in fuori, e inizio a metter giù la moto nella traiettoria che abbiamo individuato come la migliore. Di solito, ove presente, preferisco sempre puntare l'anteriore in un qualsiasi appoggio, invito o sostegno, benchè minimo. Ma molto spesso, ahimè, non ce n'è alcuno, per cui ... ma ne parleremo nella fase 2, ossia:

L'ENTRATA in curva
Entrando in curva, ossia cominciando il tratto curvilineo vero e proprio dall'inizio fino al punto di corda, il peso scivola in avanti verso il serbatoio, a caricare l'anteriore e scaricare il posteriore, mentre il peso grava per quanto possibile sulla gamba all'esterno curva in modo da esercitare pressione sulla pedana esterna, per garantire un minimo di contrasto alla tendenza allo sbandieramento del retrotreno in accelerazione e minore scarto in caso di asperità. I gomiti sono sempre larghi, ma non rigidi, in modo da far lavorare le braccia come fossero un ammortizzatore di sterzo e per poter eventualmente avere la possibilità di effettuare una correzione di traiettoria, evidentemente problematica se le mostre estremità sono dei bastoni steccati.
[ricordiamoci che nei tornantini stretti la tecnica ideale è quella di far girare la moto per effetto della combinazione frenata-accelerata-scodata = la gamba interviene, salvo rari casi e manico estremo, a far da perno]
La moto viene inclinata sempre più (quanto necessario alla effettuazione della manovra - leggi: per rimanere dentro la curva senza venire sparati fuori). Il piedino interno (quello della gambina protesa) va a cercarsi il fondo senza entrarci in contatto, a meno che non sia necessario: tenerlo a sfiorare il terreno aiuta nella reattività e nella tempestività della "pedata" che dovesse rendersi necessaria. Su fondi morbidi o comunque noti, si può addirittura far scorrere mezza pianta sul terreno, certi che nessuna sorpresa arriverà a darci una legnata nel ginocchio. Ma in Enduro non si gira, ahimé, in pista, e l'incognita fa parte del divertimento.
Sempre senza gas, ormai dentro alla curva, e con la testa rivolta a guardarne la fine naturale siamo pronti per la fase 3

La percorrenza
All'inizio la moto si fa scorrere, oppure, in pendenza accentuata, la si fa salire con il minimo necessario di gas in modo che non si pianti. Quanto lo si decide lì per lì a seconda della situazione, e sovente "si canna", ma non è un dramma. Basta ricordare, sempre, che una curva fatta troppo piano è soggetta alla 1a legge di Newton o "legge di gravitazione universale". Volgarmente detta: ad andar troppo piano si cade.
:lol:
Queste frazioni di secondo ci hanno portato, piedino fuori e gomiti larghi, palline adagiate sul serbatoio, alla corda della curva. Lì si deve fare, finalmente, una cosina simpatica: si da il gas. :P Rimanendo nella posizione di percorrenza, si accelera in modo più o meno graduale (secondo i gusti) e contemporaneamente si contrasta la tendenza (a) ad allargare la curva- inclinando maggiormente la moto e (b) allo scodare della ruota motrice, dosando di manetta e premendo sulla pedana esterna mentre giocando di manubrio si fanno impercettibili controsterzi per riprendere la traiettoria. Il peso è quanto più possibile in avanti, i gomiti sempre larghi, il peso caricato sulle piastre di sterzo col busto piuttosto perpendicolare al terreno. In sostanza una sorta di Rigoletto col casco, che ha però la sua funzione. La posizione di attacco esprime qui la sua massima funzione. La testa è rivolta a guardare quanto più avanti è possibile sul percorso.

L'uscita
bene, siamo ancora in piedi (incredibile ma succede anche a me :lol: ) e siamo in accelerazione. Ora, per beneficiare al massimo di quel che stiamo facendo, poche ma indispensabili cosette:
- lasciare che la moto si raddrizzi seguendone (non senza una certa malfidenza) l'andamento col corpo
- arretrare il peso sulla sella o sulle pedane, a seconda che si stia seduti o in piedi in modo da appesantire il retrotreno aumentandone il grip e dando modo alla ruota di scaricare quanta più coppia possibile senza sprecarne
- riportare i gomiti in posizione parallela alla sella (per quanto consentito dalla situazione) in modo da poter lavorare nuovamente in senso antero-posteriore
- mantenere il corpo in asse con la moto, bilanciando il nostro peso in modo equo ed imparziale su entrambe le pedane,
- alleggerire l'avantreno e caricare il retrotreno, arretrando ancora e appendendosi letteralmente al manubrio
- darje er gasse

E pronti per la prossima!!! 8) [/u]

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Messaggio da anALPhaBETA » mer 16 giu, 2010 7:00 pm

Urka ma io micalososesonolegittimato dalla mia esperienza, a fare l'insegnante!
pardon, ma chi, superando il muro del suono, non si accorge a che velocità va è legittimato dalla sottoscritta, che pure non sa a che velocità va perché il tachimetro si rifiuta di segnalarlo, a salire in cattedra; debbo dire che questa tua fatica non merita solo una pizza ma antipasto, pizza, birra, dolcetto, caffè e ammazzacaffè, quì non si tratta più di sudore delle dita ma di escorticazione dei polpastrelli!

ti informo che ho salvato in foglio di testo: queste cose mi fanno impazzire, mi piacciono in maniera esagerata, le leggerei in continuazione e mai mi stancano e a questo propsito ....

Mi confessi padre perché ho peccato: ancora una volta mi è sfuggito di pensare! :oops:
le cose sensate non le so dire, non posso scrivere cose tecniche perchè sono ignorante (ovvero ignoro! che non mi si dia della scema che sarebbe eccessivo visto che già me lo dico da sola un giorno si e l'altro anche) capisco che sono l'unico esempio del forum ad essere in queste condizioni però ... ho pensato :oops: : su un forum tanto super ... oltre che tunning meccanica e problematiche varie non ci starebbe bene una sezione dedicata anche alla tecnica di guida? Qui e li ho scoperto qualcosa di interessante (salvato anch'esso) però è improponibile riuscire a leggere tutti gli inserimenti di un forum quando questo ha preso certe dimensioni; io sono più che sicura che non sono riuscta a spiegare il senso del mio pensiero e me ne scuso, però io lo vedo con titolo chiaro e niente inserimenti non attinenti.
mi cimenterò in una cosa facile, vista alla mia maniera, così poi magari si innesca una discussione interessante e utile:
Mi piace tanto "il bar" mi piace perché nessuno andrà a scandagliare questa zona ed io rimarrò nascosta però ... questo tuo inserimento è davvero un peccato scenda nel dimenticatoio così come l'innescarsi di evventuali dotte discussioni a tema ... si lo vedrei bene una "zona" dove vi fosse inserito un topic con il titolo LA CURVA

UCCIAAAA!!

ho le dita calde e desiderose di stringere un fresco bicchiere di birra rossa!
grazie, ti prego fai il giro e servi a tutti.

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Nolimit il tuo testo mi fa l'effetto di una grappa "da troi" e mi sento euforica!
Le fasi della curva, dal Vangelo secondo Nolimit,
mi sale un desiderio di provare ... !!! Più che vangelo trattasi di poesia da imparare a memoria e recitare poi sul palcoscenico ma sarà estremamente difficile, se non impossibile, recitarla bene.
ah, a proposito ... credo di aver visto un whoops :( accidenti che seccatura!
lo ho guardato, lo ho valutato in tutte le direzioni ed aspetti, poi mi sono convinta che non ce la farò mai! se tento sono più che sicura che ci ficco dentro la ruota anteriore e a questo punto non riesco più ad uscire ed allora l'inaccettabile: chiedere aiuto!
Ma al di là dell'ostacolo c'è una sirena che mi incanta ... ed io nel cercar soluzioni sono giunta alla conclusione che torno sul posto con un metro e poi mi procuro una tavola con le dimensioni neccessarie, solo che ora ho un altro problemino esistenziale: dove la nascondo perché non la trovino? Il posto è pieno di affermazioni di proprietà e di divieti di ogni tipo e genere ... anche questo scoccia notevolmente e impone prudenza.
Basta ricordare, sempre, che una curva fatta troppo piano è soggetta alla 1a legge di Newton o "legge di gravitazione universale". Volgarmente detta: ad andar troppo piano si cade
no! davvero? ma pensa te! :oops:
perdona se rido, ma temo proprio che cozzerò contro questa legge dei pomi ancora per un bel po' a meno che ....

UCCIAAAAAAAAAAAAA

porteme 'na sgnapa da troi! ;)

kiss
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Messaggio da nolimit » lun 21 giu, 2010 12:29 am

Bene oggi altro "Tip" enduristico fondamentale:

In una giornata come questa di oggi, sotto la pioggia battente, il grigiore e la temperatura tornata a quella di fine febbraio l'unica cosa da fare è:

Moto rigorosamente su cavalletto alzamoto, lavoro di fino su angolini reconditi (dietro pedane, zona pignone, paracoppa, tuberie del circuito di raffreddamento...) e poi, per uccidere un altro po' di tempo, lucidacruscotti sulle plastiche, e infine massaggio lento e circolare con panno in flanella.
Che dite? Che la coccolo troppo? Che ha ragione la mia vicina che passando davanti al garage mi disse "se fosse una donna, con tutte quelle attenzioni l'avresti fatta felice in eterno e godresti di amore a oltranza" ??

ma no, ma che coccole... ma se le ho anche carteggiato i bordi dei tasselli più malconci! :lol:

Che s'ha da fà, quando piove, ed avevi programmato un giro selvaggio, rinunciando ad amici parenti tutto... rimani con Lei, che altro si può fare? E ci si inventa qualcosa per passare il tempo :roll:

Insieme :wink:

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Messaggio da VALCHISUN » lun 21 giu, 2010 12:45 am

Questo e' niente, in fatto di "coccole" alla propria amata!
Io passo anche l'olio sulla camera di espansione della marmitta, in quanto la Scarov che ho montato ha la "pancia" dell'espansione a spicchi saldati l'uno con l'altro e ha solo un leggero strato di vernice trasparente, per evitare che prenda ruggine, dopo ogni lavaggio devo cospargerla di olio motore, ovviamento uso un 10-30 da due tempi!
Cosa ci tocca fare,con queste primedonne sempre piu' viziate, pero' la moto apprezza e ricambia.... :wink: Quando si esagera in attenzioni.....in genere ti mollano.... :mrgreen:
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Meno Internet e piu' Cabernet, ma anche il Dolcetto va bene lo stesso...

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Messaggio da anALPhaBETA » lun 21 giu, 2010 1:38 am

hei no, così no perché per me questa è zona rossa, guai con le emozioni!
No, non so fare, con la yamy debbo imparare tutto e non ho ancora stabilito un legame affettivo, le ho dato una lavatina veloce e ho cercato di sbrigarmi, la ho issata sull'alza moto e le ho ingrassato la catena però credo di averlo fatto nella maniera sbagliata perché è rimasto del grasso a terra, la catena proprio non mi piace, non luccica ... :(

io non so fare ma imparerò se mi date una mano a CAPIRE come debbo fare ... intanto mi piace lavare ... il mio amore!



Sapeste ragazzi quanto è bello il mio amore!

... e sporco non mi piace allora lavo lavo lavo e poi risciacquo, quindi asciugo e strofino per lucidare: se mi specchio allora dico che va bene, dico che mi piace da impazzire sia il suo aspetto che le cure che gli ho dedicate.

Scendo, alzo il portone, tolgo il casco e lo fisso al solito posto sopra una valigia, rimonto, e ancora odo la sua voce intanto che lo conduco al riparo, poi il giro di chiave che lo zittisce.
Faccio scendere il basculante e salgo in casa, penso: ma quando morirò che ne sarà di lui? Non potrebbe rimanere con me al riparo di chi non lo ama?

Penso: no, voi non avete idea di quanto sia bello il mio amore!

kiss
Ultima modifica di anALPhaBETA il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 2 volte in totale.
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