Gestualità Motara: Guida semiseria
Inviato: mer 09 giu, 2010 9:51 am
Come tutte le tribù i motociclisti hanno il loro codice ed i loro segni di riconoscimento, ecco un piccolo riassunto dei piu comuni saluti, gesti e segnali da utilizzare quando si è in sella alla propria moto.
Saluti ad ogni incrocio tra motociclisti
Il primo saluto tra motociclisti, si fa quando ci si incrocia, consiste in un segno fatto con la mano Sx (per ovvie ragioni non con la Destra !) In genere si fa tenendo le dita a V secondo un vecchio racconto, che riporto anche se tutti lo conosceranno:
La leggenda narra di un cavaliere solitario in sella al suo destriero da non si sà quanti giorni, che percorreva in salita un sentiero di montagna in una tranquilla giornata di sole. In alcuni tratti egli godeva nello spronare il suo cavallo per sentire il vento attraverso le fessure della sua armatura per poi rallentare e godersi i rumori del bosco che attraversava. Intanto più in alto e più in là verso l'orizzonte si scorgevano già le torri del castello dove era diretto. Al cavaliere si illuminarono gli occhi dalla gioia, pensando alle grazie della fanciulla che lo attendeva in quella dimora. Quand'ecco scorse, in lontananza ed in direzione contraria, la figura di un altro cavaliere che si avvicinava anch'egli felice. Quando i due si incrociarono quello proveniente dal castello, sollevando la mano destra e con l'indice ed il medio disposti a "V", esclamò: "Mi spiace amico, arrivi 2°, la principessa me la son già ****bata io!" e si allontanò al galoppo... Ecco quindi come è giunto fino a noi, cavalieri di oggi, il gesto di salutarsi con le classiche dita a "V", poichè quello che non saluta, automaticamente impersonifica il cavalier cornuto...
E’ un segnale mitico nato negli anni ’70. Spesso è condiviso perfino da Customisti e BMWisti.
Saluto in sorpasso
Il saluto con la mano sinistra viene sostituito con un segno del piede destro in occasione di un sorpasso. In accelerazione durante un sorpasso questo saluto permette di evitare di lasciare il manubrio, la sicurezza prima di tutto ! Questo segno non deve essere confuso con il classico calcio nella portiera ! Per cui fate attenzione: i Sardomobilastri e Scuteristi potrebbero interpretarlo male. Riservatelo solo ai motociclisti (Il segnale, non il calcio!!)
Lampeggio o sfanalata
Il lampeggio è generalmente un segnale di pericolo condiviso da tutti, quindi è meglio non utilizzarlo come saluto, perché causa rischi di maleinterpretazione. Se lo fate ad un Scuterista c’è il rischio che tenti di allacciarsi la cintura di sicurezza!
Se incrociate altri motociclisti che lampeggiano ripetutamente mentre agitano in aria il dito indice alzato e roteante, di solito significa che in poco tempo potreste incrociare una pattuglia di polizia armata di autovelox e/o telelaser in procinto di depredarvi del sudato pezzetto di carta rosa che vi autorizza a girare sulla vostra amata moto. In questo caso molto spesso il lampeggio è accompagnato da un gesto del braccio teso verso l'esterno che "sbatte" ritmicamente dall'alto al basso, un po' come uno sbattere di ali, che vi consiglia di andare più adagio.
Tutta a destra !
Un buon sistema per segnalare la prossima sosta consiste nel mettere la freccia e segnalare con la mano il cartello che indica, la prossima stazione di servizio, la prossima uscita , ecc.. Se con voi c’è un Scuterista penserà che c’è un Autolavaggio.
Attenzione asfalto scivoloso!
Le strade italiane sono spesso trappole pericolose per le moto, e in caso di perdita di aderenza a causa di sabbia, olio, brecciolino (che è difficile da vedere, ve lo posso dire con certezza !!) è cortese verso chi segue segnalarlo facendo strisciare un piede a terra. Il vostro amico con lo Scooter penserà che volete mostrare gli stivali nuovi di Prada.
Attenzione Voragine !
Tra i segni preventivi è buona norma indicare a chi segue ostacoli imprevisti come buche, pezzi di Ducati, tombini aperti, tramite un segno della mano, questo segnale completa quello precedente e può essere fatto assieme.
Fare inversione
Corri corri, e spesso l’uscita o l’incrocio ce li perdiamo, a questo punto la mano verso l’alto e l’indice che ruota ad indicare “Si fa inversione” (Fortemente sconsigliato in autostrada !!) Se con voi c’è uno Scooterista penserà che c’è la Polizia e cercherà di allacciarsi la cintura di sicurezza.
Altri tipi di saluti:
Le tipologie sono le più disparate. Ecco un elenco non esaustivo.
A. Mano aperta e palmo rivolto frontemarcia: un classico molto amichevole e confidenziale. Frequente tra motociclisti che appartengono allo stesso branco in particolare tra Guzzisti e BMWisti, due razze in conflitto tra loro nonostante le somiglianze, e con un forte senso di appartenenza al marchio.
B. Senza staccare la mano dal manubrio, si alzano due dita, di solito indice e medio. E' il saluto più frequente, molto ricorrente durante i weekend estivi, quando per l'eccessivo numero di motociclette circolanti diventa impossibile salutare tutti con gesti più plateali.
C. Braccio teso verso il basso (e avanti, per contrastare la resistenza aerodinamica) e dito indice che punta verso il basso. E' il saluto di tendenza. Particolarmente diffuso tra i motociclisti su moto supersportive, sta a significare: "ti riconosco, sei figo quanto me". Può ricordare il gesto di vittoria di alcuni campioni sportivi (calcio, motociclismo) che agitano all'aria il dito indice, ma pare non sia correlato direttamente.
D. Con la gamba, sporgendo il piede verso l'esterno: anche questo molto diffuso tra i motard più sportiveggianti, si usa nei rondò o agli incroci, oppure per salutare una moto che è dietro. Diffuso anche dopo un sorpasso, viene interpretato come un gesto di rispetto.
E. Pollice alzato significa apprezzamento, è frequente quando si incrociano due motociclisti della stessa tribù. Più e esigua la popolazione di tale tribù, maggiore sarà l'entusiasmo riposto nel saluto.
F. Il saluto del passeggero: per i piloti pigri, che affidano il compito di salutare al passeggero.
G. Colpo di clacson: poco diffuso, anche questo perché potrebbe essere frainteso.
CHI NON SI SALUTA
I motociclisti non salutano mai gli Scooteristi. Vietato. In alcuni casi succede che gli scooteristi salutino i motociclisti, ma potrebbero essere motociclisti che ogni tanto viaggiano con lo scooter e per abitudine salutano. Anche se generalmente un motociclista con lo scooter fa di tutto per non farsi riconoscere..
Spesso gli Harleysti salutano solo altri fedeli alla casa di Milwaukee. Di solito non snobbano solo gli altri motociclisti ma anche i customisti su moto giapponesi imitazione HD.
Gli Enduristi durante i tragitti di trasferimento stradale non salutano quasi mai. L'Endurista che saluta è pericolosissimo, perchè prende di sorpresa quello sulla sportiva inducendolo a manovre frettolose di riparazione, con conseguente disattenzione e volo nella scarpata.
Comunque il saluto degli enduristi è difficile da verificare perché a causa dei paramano è impossibile capire se salutano oppure no.
I BMWisti in alcuni casi, peccando di snobbismo, non salutano affatto, oppure fanno un cenno impercettibile solo agli altri BMWisti. E' però un fenomeno in via di estinzione, perché li si vedono sempre di più salutare con entusiasmo.
testo rivisto e rielaborato dalla rivista francese Motociclisme
Saluti ad ogni incrocio tra motociclisti
Il primo saluto tra motociclisti, si fa quando ci si incrocia, consiste in un segno fatto con la mano Sx (per ovvie ragioni non con la Destra !) In genere si fa tenendo le dita a V secondo un vecchio racconto, che riporto anche se tutti lo conosceranno:
La leggenda narra di un cavaliere solitario in sella al suo destriero da non si sà quanti giorni, che percorreva in salita un sentiero di montagna in una tranquilla giornata di sole. In alcuni tratti egli godeva nello spronare il suo cavallo per sentire il vento attraverso le fessure della sua armatura per poi rallentare e godersi i rumori del bosco che attraversava. Intanto più in alto e più in là verso l'orizzonte si scorgevano già le torri del castello dove era diretto. Al cavaliere si illuminarono gli occhi dalla gioia, pensando alle grazie della fanciulla che lo attendeva in quella dimora. Quand'ecco scorse, in lontananza ed in direzione contraria, la figura di un altro cavaliere che si avvicinava anch'egli felice. Quando i due si incrociarono quello proveniente dal castello, sollevando la mano destra e con l'indice ed il medio disposti a "V", esclamò: "Mi spiace amico, arrivi 2°, la principessa me la son già ****bata io!" e si allontanò al galoppo... Ecco quindi come è giunto fino a noi, cavalieri di oggi, il gesto di salutarsi con le classiche dita a "V", poichè quello che non saluta, automaticamente impersonifica il cavalier cornuto...
E’ un segnale mitico nato negli anni ’70. Spesso è condiviso perfino da Customisti e BMWisti.
Saluto in sorpasso
Il saluto con la mano sinistra viene sostituito con un segno del piede destro in occasione di un sorpasso. In accelerazione durante un sorpasso questo saluto permette di evitare di lasciare il manubrio, la sicurezza prima di tutto ! Questo segno non deve essere confuso con il classico calcio nella portiera ! Per cui fate attenzione: i Sardomobilastri e Scuteristi potrebbero interpretarlo male. Riservatelo solo ai motociclisti (Il segnale, non il calcio!!)
Lampeggio o sfanalata
Il lampeggio è generalmente un segnale di pericolo condiviso da tutti, quindi è meglio non utilizzarlo come saluto, perché causa rischi di maleinterpretazione. Se lo fate ad un Scuterista c’è il rischio che tenti di allacciarsi la cintura di sicurezza!
Se incrociate altri motociclisti che lampeggiano ripetutamente mentre agitano in aria il dito indice alzato e roteante, di solito significa che in poco tempo potreste incrociare una pattuglia di polizia armata di autovelox e/o telelaser in procinto di depredarvi del sudato pezzetto di carta rosa che vi autorizza a girare sulla vostra amata moto. In questo caso molto spesso il lampeggio è accompagnato da un gesto del braccio teso verso l'esterno che "sbatte" ritmicamente dall'alto al basso, un po' come uno sbattere di ali, che vi consiglia di andare più adagio.
Tutta a destra !
Un buon sistema per segnalare la prossima sosta consiste nel mettere la freccia e segnalare con la mano il cartello che indica, la prossima stazione di servizio, la prossima uscita , ecc.. Se con voi c’è un Scuterista penserà che c’è un Autolavaggio.
Attenzione asfalto scivoloso!
Le strade italiane sono spesso trappole pericolose per le moto, e in caso di perdita di aderenza a causa di sabbia, olio, brecciolino (che è difficile da vedere, ve lo posso dire con certezza !!) è cortese verso chi segue segnalarlo facendo strisciare un piede a terra. Il vostro amico con lo Scooter penserà che volete mostrare gli stivali nuovi di Prada.
Attenzione Voragine !
Tra i segni preventivi è buona norma indicare a chi segue ostacoli imprevisti come buche, pezzi di Ducati, tombini aperti, tramite un segno della mano, questo segnale completa quello precedente e può essere fatto assieme.
Fare inversione
Corri corri, e spesso l’uscita o l’incrocio ce li perdiamo, a questo punto la mano verso l’alto e l’indice che ruota ad indicare “Si fa inversione” (Fortemente sconsigliato in autostrada !!) Se con voi c’è uno Scooterista penserà che c’è la Polizia e cercherà di allacciarsi la cintura di sicurezza.
Altri tipi di saluti:
Le tipologie sono le più disparate. Ecco un elenco non esaustivo.
A. Mano aperta e palmo rivolto frontemarcia: un classico molto amichevole e confidenziale. Frequente tra motociclisti che appartengono allo stesso branco in particolare tra Guzzisti e BMWisti, due razze in conflitto tra loro nonostante le somiglianze, e con un forte senso di appartenenza al marchio.
B. Senza staccare la mano dal manubrio, si alzano due dita, di solito indice e medio. E' il saluto più frequente, molto ricorrente durante i weekend estivi, quando per l'eccessivo numero di motociclette circolanti diventa impossibile salutare tutti con gesti più plateali.
C. Braccio teso verso il basso (e avanti, per contrastare la resistenza aerodinamica) e dito indice che punta verso il basso. E' il saluto di tendenza. Particolarmente diffuso tra i motociclisti su moto supersportive, sta a significare: "ti riconosco, sei figo quanto me". Può ricordare il gesto di vittoria di alcuni campioni sportivi (calcio, motociclismo) che agitano all'aria il dito indice, ma pare non sia correlato direttamente.
D. Con la gamba, sporgendo il piede verso l'esterno: anche questo molto diffuso tra i motard più sportiveggianti, si usa nei rondò o agli incroci, oppure per salutare una moto che è dietro. Diffuso anche dopo un sorpasso, viene interpretato come un gesto di rispetto.
E. Pollice alzato significa apprezzamento, è frequente quando si incrociano due motociclisti della stessa tribù. Più e esigua la popolazione di tale tribù, maggiore sarà l'entusiasmo riposto nel saluto.
F. Il saluto del passeggero: per i piloti pigri, che affidano il compito di salutare al passeggero.
G. Colpo di clacson: poco diffuso, anche questo perché potrebbe essere frainteso.
CHI NON SI SALUTA
I motociclisti non salutano mai gli Scooteristi. Vietato. In alcuni casi succede che gli scooteristi salutino i motociclisti, ma potrebbero essere motociclisti che ogni tanto viaggiano con lo scooter e per abitudine salutano. Anche se generalmente un motociclista con lo scooter fa di tutto per non farsi riconoscere..
Spesso gli Harleysti salutano solo altri fedeli alla casa di Milwaukee. Di solito non snobbano solo gli altri motociclisti ma anche i customisti su moto giapponesi imitazione HD.
Gli Enduristi durante i tragitti di trasferimento stradale non salutano quasi mai. L'Endurista che saluta è pericolosissimo, perchè prende di sorpresa quello sulla sportiva inducendolo a manovre frettolose di riparazione, con conseguente disattenzione e volo nella scarpata.
Comunque il saluto degli enduristi è difficile da verificare perché a causa dei paramano è impossibile capire se salutano oppure no.
I BMWisti in alcuni casi, peccando di snobbismo, non salutano affatto, oppure fanno un cenno impercettibile solo agli altri BMWisti. E' però un fenomeno in via di estinzione, perché li si vedono sempre di più salutare con entusiasmo.
testo rivisto e rielaborato dalla rivista francese Motociclisme