Working Class Hero: in the recession!
Inviato: dom 13 mar, 2011 12:27 am
WORKING CLASS HERO
PREFAZIONE
Questa storia, vera fino all'ultima sillaba, mi è accaduta un paio di anni fa ed era da tanto che volevo metterla su carta, perché … beh, leggetela!
I nomi sono ovviamente tutti veri (ad eccezione della via e di qualche personaggio minore): se sputtanamento a chi mi ha preso per i fondelli deve essere, che lo sia fino in fondo!
ANNUNCIO
L’annuncio recitava più o meno così:
“Per prossima apertura nuova filiale commerciale in Vicenza Est, cercasi 3 figure commerciali addette al ricevimento clienti, 1 persona addetta a data-enty, 1 persona addetta al magazzino; richiedesi disponibilità immediata, telefonare per appuntamento al xxx/xxxxxx.”
Chiunque abbia una minima esperienza lavorativa non ci mette molto a comprendere che questo annuncio sa un po’ di cosa poco seria, che dietro ci sta il banale reclutamento di personale per qualche operazione di vendita, che siano surgelati porta a porta o aspirapolvere in un ipermercato: le aziende serie, pur mantenendo l’anonimato, chiedono titoli e CV, e se li fanno mandare per fax o e-mail, solo dopo chiamano i candidati interessanti. Se c’è da telefonare sai già che è una mezza fregatura, ma … in un periodo di vacche magre una telefonata la potevo ben sprecare, e poi c’era la ricerca del “Data-entry” e dell’incaricato di magazzino: una decennale esperienza come responsabile logistica di depositi in tutta Italia e di pianificazione produzione, con elevate competenze in Iinformation Technology, sarò ben in grado di fare il data-entry o l’addetto ad un piccolo magazzino!
Telefono, e l’unica domanda che mi viene rivolta è se sono immediatamente disponibile; risposta affermativa, sono disoccupato:”Bene, allora le fisso l’appuntamento martedì mattina ore 10.00 con il Dr. Alborghetti, siamo in via Leman Dalculo 69, suoni al campanello, c’è comunque la targa, NEW PASSION, buongiorno” e riattacca.
New passion? E che è? Ho chiamato un locale di lap dance? Almeno però l’indirizzo l’ho capito giusto, così come il nome del mio contatto, omonimo di uno dei primi forti motorallysti italiani degli anni ’80, Ivan Alborghetti, vincitore del Sardegna 1985 e del Titano 1988: un malato di moto come me queste connessioni non le dimentica!
COLLOQUIO
Puntuale, il martedì mattina mi presento in via Leman Dalculo 69, una zona semicentrale del capoluogo, dove a coesistono anonimi palazzi di recentissima costruzione, vecchi condomini anni ’70, pregevoli ristrutturazioni di cassette a schiera operaie, in mattoni rossi, del secolo scorso, in una di queste c’è la sede della NEW FASHION (non passion, come avevo erroneamente inteso); “boh? Sarà qualcosa che a che fare con la moda …” arguisco.
L’ufficio occupa solo un piano dello stabile, entro in una sala, dagli altoparlanti pompa il sound di una radio locale, a volume decisamente troppo alto per un luogo di lavoro … c’è una segretaria, dall’aspetto tendente al tamarro, a cui declino le mie generalità e mi fa accomodare.
Non sono solo, ci sono altre 4-5 persone in attesa e già penso che sarà una lunga attesa, per fortuna ho con me l’immenso W.L. Heat Moon e il suo “Strade Blu” a farmi compagnia, un libro è sempre un buon salvagente.
Osservo il campionario di umanità raccolto in questa stanza, e il quadro è sconfortante, ancor più ascoltando le conversazioni che nascono spontanee: c’è un ragazzo di 20 anni circa, vestito come se fosse appena arrivato da un rave party abusivo, pantaloni a zampa di moda 20 anni fa, maglia con maxi scritte a colori forti: terribile, ma come si fa a presentarsi in giro così! C’è una donna che vuole rientrare nel mondo del lavoro, vestita con degli improbabili fuseaux rosa e una felpa, le mancano solo le ciabatte e i bigodini in testa per essere una vera “Desperate Housewife”!
Le altre persone sono sullo stesso livello, a parte un 30enne che, come me, indossa uno spezzato, giacca dal taglio elegante ma sportiva, e sta ostinatamente curvo su un libro; non che voglia fare lo snob, assolutamente, medito solo come il maelstrom della crisi economica abbia spinto persone di tutte le risme sulle stesse ultime spiagge, alla ricerca di una occupazione qualsiasi.
Dopo di me continuano ad arrivare persone, ma l’attesa, che reputavo lunga, non lo è; le persone, una alla volta, entrano in una stanza, 5 minuti di colloquio ed hanno finito, escono ed entra il successivo, finché arriva il mio turno.
Il mio interlocutore è un giovane sui 35, elegantissimo, in doppio petto, il Dr. Alborghetti; convenevoli, e poi mi chiede di parlare di me, mentre distrattamente leggiucchia il mio CV; 2 parole sugli studi, poi passo al lavoro, non mi sembra il caso, visto il contesto, di calcare la mano su concetti tecnici, MRP, ERP, FIFO, LIFO, punto di riordino, ecc., ecc., discorro a grandi linee, impiegato di qui, di là, logistica, produzione, gestione … Alborghetti mi segue per un po’ (poco), poi mi stoppa:
ALB.”Ecco, vede, qui siamo in un altro settore, ci occupiamo di energia; come lei sa, con la riforma della Legge XYZ c’è stata la liberalizzazione del mercato dell’energia …”
SH: “Si, certamente, come nel settore della telefonia” intervengo, per far vedere che padroneggio la materia anch’io.
ALB.:”Proprio così; la società che rappresento, filiale della centrale padovana, creata dal famoso Ing. Truffonis, Lei forse conoscerà …”
SH:” Mi pare di averne letto da qualche parte in effetti …”
ALB.:” Dicevo, la NEW FASHION ha ricevuto il mandato da SURGENIA, importantissimo operatore nel settore energetico, di acquisire nuovi clienti, staccandoli dal vecchio monopolio ENEL …”
SH:” Quindi voi vi rivolgete alla utenza domestica …”
ALB.:”Assolutamente no! New Fashion ha come target l’utenza commerciale, società, studi professionali, attività commerciali …”
SH:” Giustamente, di certo tale mercato permette una marginalità di reddito maggiore …” aggiungo, per far capire che so di cosa si sta parlando.
ALB.:” Esattamente! Allora, le interessa?”
SH: “Si, se mi …”
ALB.:”Bene, allora lei si presenti qui giovedì alle 8.30 in punto per una giornata di prova, e a fine giornata faremo un colloquio per definire una possibile collaborazione; Buona giornata, arrivederci!”
E mi congeda alla porta.
Il primo pensiero è che sono un coglione! A me non interessa fare il venditore di polizze o contratti, ero interessato al data-enty e al magazzino, e non me ne ha minimamente parlato; anche se mi sorge il dubbio: ma che lavoro di magazzino c’è da fare in una società che vende servizi???
Ma ormai sono in ballo, e balliamo; come scrisse W.L. Heat Moon, la curiosità è un motivo più che sufficiente per spingere un uomo ad infilarsi le scarpe alla mattina, la curiosità certo non mi fa difetto, voglio proprio vedere come andrà a finire!
LA PROVA
Puntualissimo, il giovedì seguente sono in via Leman Dalculo 69; in sala d’attesa ci sono le solite 5-6 persone, alcune già viste la volta scorsa, altre nuove; si continua a d entrare uno alla volta, per 5 minuti di colloquio, solo che stavolta i candidati escono accompagnati ciascuno da una persona in elegante completo scuro, ed assieme escono dallo stabile.
Non sono impreparato, indosso un completo marrone in velluto a coste, niente cravatta, elegante ma comodo, stile lord inglese di campagna.
All’improvviso si apre una porta laterale che non avevo notato la volta prima; c’è una sala riunioni, e un signore corpulento che saluta e sprona un gruppo di circa 12 persone, tutte in completo scuro o tailleur per le poche donne presenti. Il gruppo esce in fila indiana, passo deciso, sguardo fisso, determinazione e decisione;a parte un paio di eccezioni, sono tutti giovani, anzi qualcuno giovanissimo: mi fanno impressione altamente negativa, sembrano dei robot, sembrano un branco di lobotomizzati.
Arriva il mio turno, entro nell’ufficio di Alborghetti ed, oltre a questo, c’è il signore corpulento della riunione e un giovane magro ed elegante, le cicatrici di una ancora recente acne ne rivelano la giovane età che il completo gessato inutilmente cerca di nascondere; lo chiamerò il LOBOTOMIZZATO (con la L maiuscola.): da qui in avanti LOBO.
ALB.:”Le presento il nostro Direttore Commerciale, il Dr. Farabuttis, e il nostro collaboratore M.M. (alias Lobo), che la seguirà per tutta la giornata; oggi starà con lui, poi ci ritroveremo qui verso le 18.30, faremo un test di valutazione e tireremo le somme della giornata; Buon lavoro, e MI RACCOMANDO, oggi ha una opportunità da non perdere!” e mi mette alla porta col Lobotomizzato.
Cazzo! Me l’ha fatta di nuovo! Volevo chiedere informazioni, e questo bel tomo è riuscito a liquidarmi con questo manichino con cui dovrò passare la giornata.
Con LOBO ci ritroviamo sul marciapiede, andiamo in un vicino bar a prendere il caffè; in 2 parole gli racconto il mio CV, non ne ho troppa voglia, poi Lobo inizia a parlarmi del lavoro, lui è con loro da circa un anno, si trova bene … mi spiega che nostro compito è contattare i clienti ed ovviamente sottoscrivere nuovi contratti;fingo interesse, chiedo se vi è un elenco delle società da contattare, se c’è una banca dati (il data-entry?!?), come vengono fissati i colloqui.
La risposta mi lascia di sasso; Lobo:” Non vengono presi alcun appuntamenti, ci dividiamo le zone della città in cui operiamo, e passiamo uno ad uno gli esercizi commerciali a proporre il contratto con Surgenia; vieni che ti facciamo una prova”.
Non ci posso credere, questo è il più becero porta a porta possibile! Intanto non ci sono contatti con aziende manifatturiere e non (che potrebbero essere interessanti dal punto di vista commerciale) ma solo con piccoli bottegai e commercianti, da setacciare uno ad uno per le vie della città!
Attraversiamo la strada e ci dirigiamo verso un condominio al cui piano terra sono ubicati alcuni negozi di quartiere; una cartoleria, un ortolano, una merceria, un barbiere, una pulitura a secco.
Entriamo in cartoleria, la negoziante ci accoglie affabile, il nostro aspetto elegante d'altronde induce fiducia e speranza di buoni affari; Lobo prende la parola:” BUONGIORNO, SIAMO GLI INCARICATI DI SURGENIA PER LA RIDUZIONE DELLA BOLLETTA ELETTRICA!”
Questa frase è, nel suo piccolo, geniale, e merita una attenta analisi.
“SIAMO”: poco da dire, se non che mi mette in mezzo e mi vergogno da morire …
“INCARICATI”: questa è fantastica, la parola “incaricato” presuppone che il soggetto i questione abbia ricevuto mandato, potere, facoltà da un ente superiore, è quindi un portatore di autorità.
“RIDUZIONE DELLA BOLLETTA”: chi, d’istinto, sentendo la parola riduzione non attiva l’attenzione, alla prospettiva di risparmiare denaro?
Tornando a noi, la commessa cambia espressione, poi chiede lumi, Lobo le spiega che proponiamo un contratto alternativo all’Enel, lei si dice non interessata, salutiamo ed usciamo.
Idem in merceria, la negoziante dice che non le interessa e in 15 secondi siamo fuori.
Dall’ortolano stesso copione, ma la commessa rimanda tutto alla padrona che non c’è, e ci liquida.
Il barbiere invece è combattivo, non vuole nemmeno sentire di cosa si tratta, Lobo chissà perché insiste, il “figaro” di periferia contrattacca dicendo che queste proposte lui ne ha già avute e già provate ma sono fregature, Lobo si difende ma poi gli suona il cellulare e si defila, e il barbiere di Siviglia continua il suo “j’accuse” contro di me, balbetto che sono in prova e che si rivolga al mio collega: ho detto proprio “collega”, dio che vergogna!
Nei rimanenti negozi come sopra, nessun interessato, passati 5 esercizi in 10 minuti, un record.
GRAN FINALE
Mentre ci riavviamo verso la New Fashion, cerco di dare un senso a tutto questo, domandando dettagli tecnici a Lobo, tipo quanti contatti positivi in un giorno, come si comporta se trova un cliente interessato, se lascia opuscoli, se fissa ulteriori appuntamenti …
Lobo:” su 50 che passo 4-5 sono interessati, ma poi sono solo 1-2 che firmano … no, no, niente opuscoli, se uno è interessato gli metto sotto gli occhi il contratto, una firma e via, se non vuole firmare me ne vado.” ALLUCINANTE! Ma che modo di fare è, che truffa è? Uno, ed io lo sarei, potrebbe essere interessato a forniture alternative, ma vorrei valutare, confrontare tariffe, rifletterci sopra; mica cambio fornitore perché il primo venuto mi dice che mi riduce la bolletta! Pazzesco, pazzesco … mi dico che sto perdendo il mio tempo, non ho certo spirito di consumarmi scarpe e reputazione andando ad importunare la gente per le strade; assurdamente, per dare un senso ad una giornata che non ha senso, chiedo a Lobo informazioni su quelle posizioni (il solito data enty) citate sull’annuncio, oppure sulle modalità di pagamento, di contratto, ma Lobo si trincera continuamente dietro frasi del tipo:”Non sono autorizzato da dare queste informazioni, devi chiedere nel pomeriggio ad Alborghetti”; l’unica conferma che mi da, ovvia, è che la retribuzione è a provvigione. Vorrei prenderlo per il bavero della giacca, scrollarlo, dirgli così:”Cazzo, lo capisco che sei giovanissimo e il lavoro non c’è, ci siamo passati tutti, e sei costretto a fare questa merda, almeno ammettilo, e dimmi cosa si riesce a portare a casa, con sincerità, da disgraziato a disgraziato!” ma è inutile, sembra che gli abbiano fatto il lavaggio del cervello!
Arriviamo di nuovo davanti al bar, ci sono altri 2 suoi colleghi, un ragazzo di colore (Lobo Black) ed una ragazza (Loba), me li presentano; Lobo dice con ammirazione che la ragazza è una delle loro miglior venditrici, veramente forte; Loba fa:”Noi andiamo a prendere l’auto, poi passiamo di qui ed andiamo via insieme, OK?”.
Chiedo a Lobo che si fa, e mi fa:”Vediamo un attimo con che auto andare via, se con la mia o con Loba, poi decidiamo, forse si va a Mantova, o forse Verona, torniamo per le 18.00 in modo da fare il colloquio con Alborghetti; aspettami qui che ho lasciato le chiavi in ufficio, vado a prenderle”.
A Mantova??? Non ci posso credere! Dovrei andare in un’altra provincia, anzi, un’altra regione, in auto con degli sconosciuti, passare la giornata a d importunare gli esercenti di quella città ?
Assurdo, assurdo l’unica cosa sensata è andarsene mandandoli affanculo, è chiaro, tutto l’annuncio era una farsa per accalappiare gonzi, data entry e magazzino non esistono, ma 2 parole vorrei dirle ad Alborghetti, ma non mi va di aspettare fino a sera …questi sono i pensieri che mi girano in testa, quando Lobo ritorna; sto per aprire bocca, ma Lobo mi precede, tutto trafelato:” Ci sono delle novità, mi hanno appena informato che abbiamo già trovato le 2 persone per la filiale di Vicenza, la ringraziamo della sua disponibilità e le facciamo i migliori auguri per la sua ricerca di lavoro, buona giornata!” e se ne va verso il parcheggio assieme a Lobo Black, lasciando solo e basito sul marciapiede. Sono le 9.20, il tutto è durato 50 minuti.
Telefono alla moglie:” sto venendo a casa, prepara il caffè …” “ma non dovevi stare via tutto il giorno?” “Dopo ti spiego …”
È proprio vero che la realtà supera la fantasia.
“If you want to be a hero, well, just follow me.”
John Lennon
Ciao
Alves
PREFAZIONE
Questa storia, vera fino all'ultima sillaba, mi è accaduta un paio di anni fa ed era da tanto che volevo metterla su carta, perché … beh, leggetela!
I nomi sono ovviamente tutti veri (ad eccezione della via e di qualche personaggio minore): se sputtanamento a chi mi ha preso per i fondelli deve essere, che lo sia fino in fondo!
ANNUNCIO
L’annuncio recitava più o meno così:
“Per prossima apertura nuova filiale commerciale in Vicenza Est, cercasi 3 figure commerciali addette al ricevimento clienti, 1 persona addetta a data-enty, 1 persona addetta al magazzino; richiedesi disponibilità immediata, telefonare per appuntamento al xxx/xxxxxx.”
Chiunque abbia una minima esperienza lavorativa non ci mette molto a comprendere che questo annuncio sa un po’ di cosa poco seria, che dietro ci sta il banale reclutamento di personale per qualche operazione di vendita, che siano surgelati porta a porta o aspirapolvere in un ipermercato: le aziende serie, pur mantenendo l’anonimato, chiedono titoli e CV, e se li fanno mandare per fax o e-mail, solo dopo chiamano i candidati interessanti. Se c’è da telefonare sai già che è una mezza fregatura, ma … in un periodo di vacche magre una telefonata la potevo ben sprecare, e poi c’era la ricerca del “Data-entry” e dell’incaricato di magazzino: una decennale esperienza come responsabile logistica di depositi in tutta Italia e di pianificazione produzione, con elevate competenze in Iinformation Technology, sarò ben in grado di fare il data-entry o l’addetto ad un piccolo magazzino!
Telefono, e l’unica domanda che mi viene rivolta è se sono immediatamente disponibile; risposta affermativa, sono disoccupato:”Bene, allora le fisso l’appuntamento martedì mattina ore 10.00 con il Dr. Alborghetti, siamo in via Leman Dalculo 69, suoni al campanello, c’è comunque la targa, NEW PASSION, buongiorno” e riattacca.
New passion? E che è? Ho chiamato un locale di lap dance? Almeno però l’indirizzo l’ho capito giusto, così come il nome del mio contatto, omonimo di uno dei primi forti motorallysti italiani degli anni ’80, Ivan Alborghetti, vincitore del Sardegna 1985 e del Titano 1988: un malato di moto come me queste connessioni non le dimentica!
COLLOQUIO
Puntuale, il martedì mattina mi presento in via Leman Dalculo 69, una zona semicentrale del capoluogo, dove a coesistono anonimi palazzi di recentissima costruzione, vecchi condomini anni ’70, pregevoli ristrutturazioni di cassette a schiera operaie, in mattoni rossi, del secolo scorso, in una di queste c’è la sede della NEW FASHION (non passion, come avevo erroneamente inteso); “boh? Sarà qualcosa che a che fare con la moda …” arguisco.
L’ufficio occupa solo un piano dello stabile, entro in una sala, dagli altoparlanti pompa il sound di una radio locale, a volume decisamente troppo alto per un luogo di lavoro … c’è una segretaria, dall’aspetto tendente al tamarro, a cui declino le mie generalità e mi fa accomodare.
Non sono solo, ci sono altre 4-5 persone in attesa e già penso che sarà una lunga attesa, per fortuna ho con me l’immenso W.L. Heat Moon e il suo “Strade Blu” a farmi compagnia, un libro è sempre un buon salvagente.
Osservo il campionario di umanità raccolto in questa stanza, e il quadro è sconfortante, ancor più ascoltando le conversazioni che nascono spontanee: c’è un ragazzo di 20 anni circa, vestito come se fosse appena arrivato da un rave party abusivo, pantaloni a zampa di moda 20 anni fa, maglia con maxi scritte a colori forti: terribile, ma come si fa a presentarsi in giro così! C’è una donna che vuole rientrare nel mondo del lavoro, vestita con degli improbabili fuseaux rosa e una felpa, le mancano solo le ciabatte e i bigodini in testa per essere una vera “Desperate Housewife”!
Le altre persone sono sullo stesso livello, a parte un 30enne che, come me, indossa uno spezzato, giacca dal taglio elegante ma sportiva, e sta ostinatamente curvo su un libro; non che voglia fare lo snob, assolutamente, medito solo come il maelstrom della crisi economica abbia spinto persone di tutte le risme sulle stesse ultime spiagge, alla ricerca di una occupazione qualsiasi.
Dopo di me continuano ad arrivare persone, ma l’attesa, che reputavo lunga, non lo è; le persone, una alla volta, entrano in una stanza, 5 minuti di colloquio ed hanno finito, escono ed entra il successivo, finché arriva il mio turno.
Il mio interlocutore è un giovane sui 35, elegantissimo, in doppio petto, il Dr. Alborghetti; convenevoli, e poi mi chiede di parlare di me, mentre distrattamente leggiucchia il mio CV; 2 parole sugli studi, poi passo al lavoro, non mi sembra il caso, visto il contesto, di calcare la mano su concetti tecnici, MRP, ERP, FIFO, LIFO, punto di riordino, ecc., ecc., discorro a grandi linee, impiegato di qui, di là, logistica, produzione, gestione … Alborghetti mi segue per un po’ (poco), poi mi stoppa:
ALB.”Ecco, vede, qui siamo in un altro settore, ci occupiamo di energia; come lei sa, con la riforma della Legge XYZ c’è stata la liberalizzazione del mercato dell’energia …”
SH: “Si, certamente, come nel settore della telefonia” intervengo, per far vedere che padroneggio la materia anch’io.
ALB.:”Proprio così; la società che rappresento, filiale della centrale padovana, creata dal famoso Ing. Truffonis, Lei forse conoscerà …”
SH:” Mi pare di averne letto da qualche parte in effetti …”
ALB.:” Dicevo, la NEW FASHION ha ricevuto il mandato da SURGENIA, importantissimo operatore nel settore energetico, di acquisire nuovi clienti, staccandoli dal vecchio monopolio ENEL …”
SH:” Quindi voi vi rivolgete alla utenza domestica …”
ALB.:”Assolutamente no! New Fashion ha come target l’utenza commerciale, società, studi professionali, attività commerciali …”
SH:” Giustamente, di certo tale mercato permette una marginalità di reddito maggiore …” aggiungo, per far capire che so di cosa si sta parlando.
ALB.:” Esattamente! Allora, le interessa?”
SH: “Si, se mi …”
ALB.:”Bene, allora lei si presenti qui giovedì alle 8.30 in punto per una giornata di prova, e a fine giornata faremo un colloquio per definire una possibile collaborazione; Buona giornata, arrivederci!”
E mi congeda alla porta.
Il primo pensiero è che sono un coglione! A me non interessa fare il venditore di polizze o contratti, ero interessato al data-enty e al magazzino, e non me ne ha minimamente parlato; anche se mi sorge il dubbio: ma che lavoro di magazzino c’è da fare in una società che vende servizi???
Ma ormai sono in ballo, e balliamo; come scrisse W.L. Heat Moon, la curiosità è un motivo più che sufficiente per spingere un uomo ad infilarsi le scarpe alla mattina, la curiosità certo non mi fa difetto, voglio proprio vedere come andrà a finire!
LA PROVA
Puntualissimo, il giovedì seguente sono in via Leman Dalculo 69; in sala d’attesa ci sono le solite 5-6 persone, alcune già viste la volta scorsa, altre nuove; si continua a d entrare uno alla volta, per 5 minuti di colloquio, solo che stavolta i candidati escono accompagnati ciascuno da una persona in elegante completo scuro, ed assieme escono dallo stabile.
Non sono impreparato, indosso un completo marrone in velluto a coste, niente cravatta, elegante ma comodo, stile lord inglese di campagna.
All’improvviso si apre una porta laterale che non avevo notato la volta prima; c’è una sala riunioni, e un signore corpulento che saluta e sprona un gruppo di circa 12 persone, tutte in completo scuro o tailleur per le poche donne presenti. Il gruppo esce in fila indiana, passo deciso, sguardo fisso, determinazione e decisione;a parte un paio di eccezioni, sono tutti giovani, anzi qualcuno giovanissimo: mi fanno impressione altamente negativa, sembrano dei robot, sembrano un branco di lobotomizzati.
Arriva il mio turno, entro nell’ufficio di Alborghetti ed, oltre a questo, c’è il signore corpulento della riunione e un giovane magro ed elegante, le cicatrici di una ancora recente acne ne rivelano la giovane età che il completo gessato inutilmente cerca di nascondere; lo chiamerò il LOBOTOMIZZATO (con la L maiuscola.): da qui in avanti LOBO.
ALB.:”Le presento il nostro Direttore Commerciale, il Dr. Farabuttis, e il nostro collaboratore M.M. (alias Lobo), che la seguirà per tutta la giornata; oggi starà con lui, poi ci ritroveremo qui verso le 18.30, faremo un test di valutazione e tireremo le somme della giornata; Buon lavoro, e MI RACCOMANDO, oggi ha una opportunità da non perdere!” e mi mette alla porta col Lobotomizzato.
Cazzo! Me l’ha fatta di nuovo! Volevo chiedere informazioni, e questo bel tomo è riuscito a liquidarmi con questo manichino con cui dovrò passare la giornata.
Con LOBO ci ritroviamo sul marciapiede, andiamo in un vicino bar a prendere il caffè; in 2 parole gli racconto il mio CV, non ne ho troppa voglia, poi Lobo inizia a parlarmi del lavoro, lui è con loro da circa un anno, si trova bene … mi spiega che nostro compito è contattare i clienti ed ovviamente sottoscrivere nuovi contratti;fingo interesse, chiedo se vi è un elenco delle società da contattare, se c’è una banca dati (il data-entry?!?), come vengono fissati i colloqui.
La risposta mi lascia di sasso; Lobo:” Non vengono presi alcun appuntamenti, ci dividiamo le zone della città in cui operiamo, e passiamo uno ad uno gli esercizi commerciali a proporre il contratto con Surgenia; vieni che ti facciamo una prova”.
Non ci posso credere, questo è il più becero porta a porta possibile! Intanto non ci sono contatti con aziende manifatturiere e non (che potrebbero essere interessanti dal punto di vista commerciale) ma solo con piccoli bottegai e commercianti, da setacciare uno ad uno per le vie della città!
Attraversiamo la strada e ci dirigiamo verso un condominio al cui piano terra sono ubicati alcuni negozi di quartiere; una cartoleria, un ortolano, una merceria, un barbiere, una pulitura a secco.
Entriamo in cartoleria, la negoziante ci accoglie affabile, il nostro aspetto elegante d'altronde induce fiducia e speranza di buoni affari; Lobo prende la parola:” BUONGIORNO, SIAMO GLI INCARICATI DI SURGENIA PER LA RIDUZIONE DELLA BOLLETTA ELETTRICA!”
Questa frase è, nel suo piccolo, geniale, e merita una attenta analisi.
“SIAMO”: poco da dire, se non che mi mette in mezzo e mi vergogno da morire …
“INCARICATI”: questa è fantastica, la parola “incaricato” presuppone che il soggetto i questione abbia ricevuto mandato, potere, facoltà da un ente superiore, è quindi un portatore di autorità.
“RIDUZIONE DELLA BOLLETTA”: chi, d’istinto, sentendo la parola riduzione non attiva l’attenzione, alla prospettiva di risparmiare denaro?
Tornando a noi, la commessa cambia espressione, poi chiede lumi, Lobo le spiega che proponiamo un contratto alternativo all’Enel, lei si dice non interessata, salutiamo ed usciamo.
Idem in merceria, la negoziante dice che non le interessa e in 15 secondi siamo fuori.
Dall’ortolano stesso copione, ma la commessa rimanda tutto alla padrona che non c’è, e ci liquida.
Il barbiere invece è combattivo, non vuole nemmeno sentire di cosa si tratta, Lobo chissà perché insiste, il “figaro” di periferia contrattacca dicendo che queste proposte lui ne ha già avute e già provate ma sono fregature, Lobo si difende ma poi gli suona il cellulare e si defila, e il barbiere di Siviglia continua il suo “j’accuse” contro di me, balbetto che sono in prova e che si rivolga al mio collega: ho detto proprio “collega”, dio che vergogna!
Nei rimanenti negozi come sopra, nessun interessato, passati 5 esercizi in 10 minuti, un record.
GRAN FINALE
Mentre ci riavviamo verso la New Fashion, cerco di dare un senso a tutto questo, domandando dettagli tecnici a Lobo, tipo quanti contatti positivi in un giorno, come si comporta se trova un cliente interessato, se lascia opuscoli, se fissa ulteriori appuntamenti …
Lobo:” su 50 che passo 4-5 sono interessati, ma poi sono solo 1-2 che firmano … no, no, niente opuscoli, se uno è interessato gli metto sotto gli occhi il contratto, una firma e via, se non vuole firmare me ne vado.” ALLUCINANTE! Ma che modo di fare è, che truffa è? Uno, ed io lo sarei, potrebbe essere interessato a forniture alternative, ma vorrei valutare, confrontare tariffe, rifletterci sopra; mica cambio fornitore perché il primo venuto mi dice che mi riduce la bolletta! Pazzesco, pazzesco … mi dico che sto perdendo il mio tempo, non ho certo spirito di consumarmi scarpe e reputazione andando ad importunare la gente per le strade; assurdamente, per dare un senso ad una giornata che non ha senso, chiedo a Lobo informazioni su quelle posizioni (il solito data enty) citate sull’annuncio, oppure sulle modalità di pagamento, di contratto, ma Lobo si trincera continuamente dietro frasi del tipo:”Non sono autorizzato da dare queste informazioni, devi chiedere nel pomeriggio ad Alborghetti”; l’unica conferma che mi da, ovvia, è che la retribuzione è a provvigione. Vorrei prenderlo per il bavero della giacca, scrollarlo, dirgli così:”Cazzo, lo capisco che sei giovanissimo e il lavoro non c’è, ci siamo passati tutti, e sei costretto a fare questa merda, almeno ammettilo, e dimmi cosa si riesce a portare a casa, con sincerità, da disgraziato a disgraziato!” ma è inutile, sembra che gli abbiano fatto il lavaggio del cervello!
Arriviamo di nuovo davanti al bar, ci sono altri 2 suoi colleghi, un ragazzo di colore (Lobo Black) ed una ragazza (Loba), me li presentano; Lobo dice con ammirazione che la ragazza è una delle loro miglior venditrici, veramente forte; Loba fa:”Noi andiamo a prendere l’auto, poi passiamo di qui ed andiamo via insieme, OK?”.
Chiedo a Lobo che si fa, e mi fa:”Vediamo un attimo con che auto andare via, se con la mia o con Loba, poi decidiamo, forse si va a Mantova, o forse Verona, torniamo per le 18.00 in modo da fare il colloquio con Alborghetti; aspettami qui che ho lasciato le chiavi in ufficio, vado a prenderle”.
A Mantova??? Non ci posso credere! Dovrei andare in un’altra provincia, anzi, un’altra regione, in auto con degli sconosciuti, passare la giornata a d importunare gli esercenti di quella città ?
Assurdo, assurdo l’unica cosa sensata è andarsene mandandoli affanculo, è chiaro, tutto l’annuncio era una farsa per accalappiare gonzi, data entry e magazzino non esistono, ma 2 parole vorrei dirle ad Alborghetti, ma non mi va di aspettare fino a sera …questi sono i pensieri che mi girano in testa, quando Lobo ritorna; sto per aprire bocca, ma Lobo mi precede, tutto trafelato:” Ci sono delle novità, mi hanno appena informato che abbiamo già trovato le 2 persone per la filiale di Vicenza, la ringraziamo della sua disponibilità e le facciamo i migliori auguri per la sua ricerca di lavoro, buona giornata!” e se ne va verso il parcheggio assieme a Lobo Black, lasciando solo e basito sul marciapiede. Sono le 9.20, il tutto è durato 50 minuti.
Telefono alla moglie:” sto venendo a casa, prepara il caffè …” “ma non dovevi stare via tutto il giorno?” “Dopo ti spiego …”
È proprio vero che la realtà supera la fantasia.
“If you want to be a hero, well, just follow me.”
John Lennon
Ciao
Alves