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Oggi se n'è andato Andrea Zanzotto

Inviato: mar 18 ott, 2011 6:35 pm
da rokes
Considerato da molti il più grande poeta italiano del '900, Andrea Zanzotto se n'è andato oggi.
Ci mancherai. Ci mancherà il Poeta. Ci mancherà il difensore dei nostri paesaggi.
Ma a farci compagnia e a guidarci ci hai lasciato un bene immenso:
la tua Poesia.

Ciao,
Riposa in pace.


Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011


Immagine
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Zanzotto
http://it.wikipedia.org/wiki/Opere_di_Andrea_Zanzotto


Ormai

Ormai la primula e il calore
ai piedi e il verde acume del mondo

I tappeti scoperti
le logge vibrate dal vento ed il sole
tranquillo baco di spinosi boschi;
il mio male lontano, la sete distinta
come un'altra vita nel petto

Qui non resta che cingersi intorno al paesaggio
qui volgere le spalle.


(Da Dietro il paesaggio)


Andrea Zanzotto e il "Quartiere del Piave"
Il molinetto della Croda




Marotei, de matina bonora - Mucchietti di fieno, la mattina presto

Grune de fen / Mucchi di fieno
che i par bar - che sembrano cespugli
color de fer - colore del ferro
qua e là - qua e là
pa’ i pra - per i prati
rasadi de rossada - rasi di rugiada

stech e fii - stecchi e fili
de erbete - di erbette
ingattiade strigade - arruffate stregate
deventade storte - diventate storte
deventade morte - diventate morte
deventade sgonfie - diventate gonfie
deventade stonfe - diventate zuppe
deventade deventade deventade - diventate diventate diventate



Ritratti - Andrea Zanzotto
La conversazione si svolge attorno a tre temi fondamentali: la natura, la lingua e la storia.

Un passaggio mi ha particolarmente colpito, (video 4:48 a 5:27),
quando "parla della neve, della "neve benefica", "candore fuori del tempo".
Andrea recita un verso di una sua poesia:
"mai mancante neve di metà maggio, chi vuoi salvare?"
e intanto vediamo il profilo di sali e scendi delle sue montagne,
le montagne visibili aldilà delle finestre della cucina di casa sua.
E allora quel verso diventa:
"Mai MaNcaNte NeVe di Metà Maggio, chi Vuoi salvare?",
laddove il profilo delle lettere descrive immaginificamente quello delle montagne e viceversa,
in un gioco di rimandi analogici che rende visibile la poesia.
"

http://www.volipindarici.it/pretesti/le ... /zanzotto/





Sì, ancora la neve

Immagine

Che sarà della neve
che sarà di noi?
Una curva sul ghiaccio
e poi e poi... ma i pini, i pini
tutti uscenti alla neve, e fin l'ultima età
circondata da pini. Sic et simpliciter?
E perché si è - il mondo pinoso il mondo nevoso -
perché si è fatto bambucci-ucci, odore di cristianucci, perché si è fatto noi, roba per noi?
E questo valere in persona ed ex-persona
un solo possibile ed ex-possibile?
Hölderlin: "siamo un segno senza significato":
ma dove le due serie entrano in contatto?
Ma è vero? E che sarà di noi?
E tu perché, perché tu?
E perché e che fanno i grandi oggetti
e tutte le cose-cause
e il radiante e il radioso?
Il nucleo stellare
là in fondo alla curva di ghiaccio,
versi inventive calligrammi ricchezze, sì,
ma che sarà della neve dei pini
di quello che non sta e sta là, in fondo?
Non c'è noi eppure la neve si affisa a noi
e quello che scotta
e l'immancabilmente evaso o morto
evasa o morta.
Buona neve, buone ombre, glissate glissate.
Ma c'è chi non si stanca di riavviticchiarsi
graffignare sgranocchiare solleticare,
di scoiattolizzare le scene che abbiamo pronte,
non si stanca di riassestarsi
- l'ho, sempre, molto, saputo -
al luogo al bello al bel modulo
a cieli arcaici aciduli come slambròt cimbrici
al seminato d'immagini
all'ingorgo di tenebrelle e stelle edelweiss
al tutto ch'è tutto bianco tutto nobile:
e la volpazza di gran coda e l'autobus
quello rosso sul campo nevato.
Biancaneve biancosole biancume del mio vecchio io. Ma presto i bambucci-ucci
vanno al grande magazzino
- ai piedi della grande selva -
dove c'è pappa bonissima e a maraviglia
per voi bimbi bambi con diritto
e programma di pappa, per tutti
ferocemente tutti, voi (sniff sniff
gran gnam yum yum slurp slurp:
perché sempre si continui l'"umbra fuimus fumo e fumetto"):
ma qui ahi colorini più o meno truffaldini plasmon nipiol auxol lustrine e figurine
più o meno truffaldine:
meglio là, sottomano nevata sottofelce nevata...
O luna, ormai,
e perfino magnolia e perfino
cometa di neve in afflusso, la neve.
Ma che sarà di noi?
Che sarà della neve, del giardino,
che sarà del libero arbitrio e del destino
e di chi ha perso nella neve il cammino
(e la neve saliva saliva - e lei moriva)?
E che si dice là nella vita?
E che messaggi ha la fonte di messaggi?
Ed esiste la fonte, o non sono
che io-tu-questi-quaggiù
questi cloffete clocchete ch ch
più che incomunicante scomunicato tutti scomunicati? Eppure negli alti livelli
sopra il coma e il semicoma e il limine
si brusisce e si ronza e si cicala-ciàcola
- ancora - per una minima e semiminima
biscroma semibiscroma nanobiscroma
cose e cosine
scienze lingue e profezie
cronaca bianca nera azzurra
di stimoli anime e dèi,
libido e cupìdo e la loro
prestidigitazione finissima;
è così, scoiattoli afrori e fiordineve in frescura
e "acqua che devia
si dispera si scioglie s'allontana"
oltre il grande magazzino ai piedi della selva
dove i bambucci piluccano zizzole...
E le falci e le mezzelune e i martelli
e le croci e i designs-disegni
e la nube filata di zucchero che alla psiche ne vie?
E la tradizione tramanda tramanda fa passamano?
E l'avanguardia ha trovato, ha trovato?
E dove il fru-fruire dei fruitori
nel truogolo nel buio bugliolo nel disincanto,
dove, invece, l'entusiasmo l'empireirsi l'incanto?
Che si dice lassù nella vita,
là da quelle parti là in parte;
che si cova si sbuccia si spampana
in quel poco in quel fioco
dentro la nocciolina dentro la mandorletta?
E i mille dentini che la minano?
E il pino. E i pini-ini-ini per profili
e profili mai scissi mai cuciti
ini-ini a fianco davanti
dietro l'eterno l'esterno l'interno (il paesaggio)
dietro davanti da tutti i lati,
i pini come stanno, stanno bene?
Detto alla neve: "Non mi abbandonerai mai, vero?"
E una pinzetta, ora, una graffetta.


(Da "La Beltà")

Oggi se n'è andato Andrea Zanzotto

Inviato: mar 18 ott, 2011 11:06 pm
da max37
riposi in pace