Forum MotorTrip

Mi sto rendendo conto, riprendendo a girare col tassello, che la situazione è cambiata molto, ma davvero tanto.
ormai rimane poco per chi vuol fare qualcosa senza rischiare che ti zompino addosso palettati, eco-guardie e chi più ne ha più ne metta.
E allora che fare? Dov'è che si può andare in giro senza troppi patemi d'animo, nell'Anno Domini 2008?
Una volta bastava uscire di casa. Ora bisogna avere il furgone anche per la Enduro?

purtroppo la situazione è questa e quasi non esistono sentieri "legali".
ci sono state delle sentenze che vanno contro le regioni perchè i sentieri sono considerate strade.
la colpa è anche nostra se continuiamo a voler girare con scarichi aperti a folle velocità spaventando gli eventuali passanti.
molte volte poi si passa attraverso campi coltivati arando tutto l'arabile e poi è chiaro che la gente si incazza.
basterebbe un po di buonsenso rispettando prima di tutto le proprietà altrui e poi il codice della strada mantenendo le moto originali.
molta gente crede che con uno scarico aperto si vada più forte.....non sono certo 2 o 3 cv in più a fare la differenza sopratutto se non si gareggia ma di sicuro si va a rompere l'anima a qualcuno per il troppo rumore.

Come in molti ambiti della vita, l'inciviltà di qualcuno (anche se in questo caso penso fosse della maggioranza dei praticanti) col tempo viene pagata da tutti!

Concordo perfettamente: se vogliamo qualcosa dobbiamo essere i primi a dimostrare che ce lo meritiamo. Poi si sa, la madre dei fessi è sempre incinta.... e di fessi ce n'è in ogni categoria.
I codici di comportamento esistono in ogni disciplina. Poi un endurista deve condividere lo stesso territorio con autoctoni, MTB, 4x4, trekkers, fungaioli, cacciatori e chi più ne ha più ne metta.
Il problema va oltre i decibel di uno scarico secondo me, ma limitiamoci al dato di fato: la passione mi ha portato ad acquistare un ferro inservibile?
Non esiste nulla, al di fuori delle Comunali ed interpoderali, che sia percorribile in modo lecito?

Purtroppo se ne discute già da parecchio tempo e la situazione non è certo piacevole, e per noi l'unico modo è quello di compotrarsi civilmente come detto, sperando nella comprensione di qualche accertatore.......
Più facile a dirsi che a farsi

Quoto in pieno, Ciccio! Prima di chiedere, firmar petizioni e altro, dobbiamo assumere in prima persona un atteggiamento rispettoso e civile. Si tratta di convivenza, come dicevo poco sopra, e condivisione dello stesso ambiente con un sacco di altre categorie.
Io non ho pratica recente dell'offroad a due ruote, una volta bastava far poco casino con lo scarico. Oggi vedo da un lato certi che vanno in giro con frecce, clackson e targa originale. altri che passano tranquilli con targhino fotocopiato, senza frecce nè stop. Insomma un casin.
Ora che l'ho appena presa, la valentina ha un led striminzito appena sotto al bordo sella, nessuna luce targa, la targa stessa appiccicata al parafango (inclinazione praticamente tipo vassoio da bar) e l'impianto frecce manca del tutto
A me non piace andare in giro così, ma mi piacerebbe capire se (sempre evitando di fare le penne in centro paese) dale nostre parti si lascia correre, in modo da potermi godere la motina anche prima di rimetterla in ordine.
Per quanto riguarda la situazione divieti, mi è bsatato fare 10 giorni fa un giretto a Collagù... asfalto e cemento a parte, oramai è antropizzata anche la valletta più sfigata.
Però io barcollo ma non mollo

Ciao,

ne approfitto di questa discussione per darti il benvenuto, invece del saluto nella più canonica sezione apposita.
Ho letto di là che, pur essendo trevisano, frequenti le zone dell’alto vicentino dove abito.
Nelle Prealpi venete si riesce ancora a fare enduro e moto alpinismo, ma solo in modo semiclandestino.
Mi spiego.

Sterrate:
carrabili da auto normali e da 4x4, ce ne sono ancora di aperte al traffico motorizzato e sopravvissute all’asfaltatura. Quando c’è il divieto di solito hanno la tabella, non c’è scampo ne possibilità di errore.

Carrarecce:
si entra nel limbo; sono strade boschive e interpoderali, quelle vie usate da boscaioli, proprietari di fondi, agricoltori, ecc., percorsi agibili da 4x4 e trattori.
Puoi trovare cartelli di divieto, sbarre, cartelli di proprietà privata, pali messi di traverso: il messaggio è chiaro, sono vietate.
Ma se non c’è nulla di quanto sopra? Beh, difficile dirlo…potrebbero anche essere legali, ma non è detto che l’assenza del cartello sia una certezza di percorribilità: mica i comuni e province possono tabellare tutte le vie!
Per esempio in un paese dei Berici, ma anche dalle parti del monte Cesen, ho visto cartelli piantati su asfalto che vietano il “passaggio di mezzi fuoristrada su tutto il territorio…”: bel casino!
In ogni caso è sempre un vantaggio che non ci sia un cartello esplicito, se si viene fermati si può accampare come scusa che non si sapeva che c’era il divieto!

Sentieri:
idem come le carrarecce, alcuni hanno il divieto inteso come cartello, altri no.
Ma in questo caso si può star certi che sono tutti vietati; sono percorsi fisicamente agibili solo a camminatori, bici, cavalli e moto, e le ultime non sono ammesse, anzi spesso capita (soprattutto in Trentino) che ci siano sentieri vietati anche a MB e cavalli!
Se non c’è un cartello esplicito, si può accampare sempre come scusa che non si sapeva che c’era il divieto, ma è difficile farsi credere!

Questa situazione è comune a tutto il Triveneto, anzi il Trentino Alto Adige, Friuli e zone turistiche del Veneto (tipo il Baldo, gli Euganei o il Cadore) è anche peggio: più divieti, più cartelli espliciti, più controlli.

I tuoi dubbi su targa frecce sono ininfluenti rispetto alla percezione che gli altri frequentatori dei boschi hanno di noi: l’unica cosa che conta è lo scarico silenziato e l’evitare la guida aggressiva in presenza di gente.
Nel malaugurato caso che si venga fermati dalle forze dell’ordine la cosa cambia: avere una moto perfettamente in regola aiuta a contenere l’irritazione delle guardie e la relativa multa!

Le cose stanno peggiorando anche da me.
Nel mese di maggio sono apparsi 5 articoli contro le moto nei boschi.
Un articolo era riferito alle proteste del CAI contro la gara di Trial a Recoaro Terme; un altro contro le moto nelle contrade di Valli del Pasubio; i restanti 3 contro le moto nei boschi sopra Schio, dove un comitato di cittadini, sorto per sistemare e tutelare i sentieri, ha protestato contro le moto che distruggono i sentieri.
Se li recupero posto tutti gli articoli.
Qualcuno ha protestato un po’ troppo, arrivando a cospargere i sentieri con chiodi e lame!
Il caso è scoppiato, con replica dei motoclub di trialisti ed enduristi della città.
Un disastro.
Io con la moto sono fermo in questo momento per ragioni personali, ma appena la riprenderò mi guarderò ben bene dal girare sopra casa.
Mi sa che Schio è meglio s ci vieni solo per farti “do goti ai Do Mori”!

Ciao
Alves

Alves, semplicemente perfetto! Grazie.
Conosco un po' la situazione dell'Alto Vicentino, mi sa tanto che mi limiterò a venirci con la "stradale", l'avevo già messo in preventivo, pazienza.
Quanto al goto, appena ti becco tocca a me il primo giro, ok?

...settembre 2008...
...io non ho visto ne' chiodi ne' lame nei boschi di Schio...

... meglio per te ...