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SuperHank
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Messaggio da SuperHank » lun 16 giu, 2008 5:43 pm

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Finalmente sono riuscito a prender su uno dei miei ferrivecchi e a farmi qualche ora in sella.
Ovviamente pioveva, governo ladro! Ho preso talmente tanta acqua questa primavera, andando al lavoro in moto, che a momenti mi crescono le branchie sotto al casco…ma tant’è, andare in moto è un piacere, anche sotto la pioggia.
L’uscita è stata all’insegna del testing di nuove attrezzature, GPS e valigie in alluminio; inoltre aveva carattere esplorativo - documentario, in vista di grandi eventi.
In realtà è stata all’insegna dello svacco, se vogliamo essere più sinceri! Tra gomme lisce, persecuzioni anti moto sui sentieri della Valleogra, esaurimento psico-fisico-motorio del vecchio SuperHank (cioè io!) praticamente ad un passo dalla geriatria, mi riducevo a percorrere la sterrata del Riofreddo col 750, calzando pedule da montanaro e col grappino nel taschino .
Dicevo a carattere esplorativo – documentario; infatti volevo verificare alcune strade in vista di un evento che sta organizzando il mio amico Massimo_s, il Dualissimo S.

http://www.endurostradali.it/forum/view ... =18&t=5431

Il famigerato D-Isruttore enduro vorrebbe fare un giro only dual sport, niente moto racing, mischiando sterrati facili e belle strade asfaltate a cavallo di Trentino e Veneto.
E io, ligio al dovere, parto in missione esplorativa, con tutta la dotazione d’ordinanza.


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Adoro queste montagne così selvagge ed inospitali.


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Tipici indigeni locali.


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A voi la Cagiva Formula Rally Raid!


LA MOTO DEL LATTAIO

Questo il commento di mia moglie al vedere le valige ultimate e montate sul 750!

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Ponte sul Riofreddo.

Prima fu solo la costruzione di un telaio applicato al posteriore della moto, su cui appoggiare e legare la coppia di borse morbide, a bisaccia, stile cow-boy del tassello.
Poi fu la tentazione di costruire delle valige in alluminio alla tedesca, come i grandi globetrotter d’oltralpe.
L’opera è praticamente conclusa; il principale lavoro ancora da fare è la costruzione di staffe a forma di “L” rovesciate, che hanno la funzione di scaricare il peso del carico su tutto il tubolare del telaio reggi borse.
Ora le valigie sono fissate al telaio con 4 bulloni avvitati a dei morsetti, a pieno carico credo che forzerebbero troppo bulloni e morsetti, col rischio di romperli. Inoltre le staffe a “L” sono una ulteriore sicurezza in caso di rottura dei bulloni di sostegno.
Posso però già elencare vantaggi, svantaggi e conseguenze di questa modifica al mezzo.

Vantaggi:

-Al lavoro faccio scattare la fotocellula di apertura automatica del cancello (legge il mio passaggio come quello di una auto!).
-tra bauletto e valigie laterali, ho la capacità di carico del Titanic, posso partire per la Mongolia con tutto il necessario.

Svantaggi:

-Non partirò mai per la Mongolia.
-La moto è larga come un tir (per la cronaca 1 metro!).
-In frenata la pressione dell’aria sui bauli fa un effetto paracadute stile “ammaraggio Apollo 13”.
-Non riesco più a slalomare tra le auto in coda ed ad avanzare nella mezzeria della strada.
-Mi sono incastrato nel cancello scorrevole dei miei genitori.
-Ho parcheggiato in mensa nel posto riservato alle moto e mi sono incastrato fra la mia e lo scooter a fianco, non riuscivo più ad uscire!
-I capi e colleghi mi prendono per il culo.
-Mia cognata ha detto che sembro il ragazzo delle pizze a domicilio.
-Mia moglie ha detto che sono bruttissime e che sembra una moto ambulanza, oppure la moto per la consegna del latte.
-I vigili mi fissano mentre passo.

Costi sostenuti:
100 € per il telaietto reggi borse.
65 € per l’alluminio
50 € per il lavoro di saldatura
40 € circa in ferramenta per bulloni, morsetti, maniglie, serrature

Totale 255 €…andate a vedervi il sito touratech per un confronto prezzi, o il listino del kit valigie del nuovo Tenerè si arriva a spendere 4 volte tanto!

Ringraziamenti:

Biccego e f.lli Ballico, per telaio reggi borse e saldatura valigie.
Diego, per procurate lamiere e relativo taglio.
Mia mamma, per la verniciatura del telaio.

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Vista di dietro; non avete idea di cosa riesco a metterci dentro, a quei cosi!

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Particolare degli attacchi.

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L’estetica è il suo forte, soprattutto la ricercatezza di alcune finiture.

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Particolare dell’attacco del telaio reggi valigie alle pedane passeggero.


RIOFREDDO
.
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Siamo a giugno, sono vestito come un esploratore polare e i fiumi sono in piena: tutto OK?!?

Nessuna annotazione nel percorrere la famosa sterrata, probabilmente la più lunga e bella del Vicentino, fra quelle permesse.
Salgo tranquillo; le gomme del 750 sono esageratamente lisce, basta accelerare più del dovuto sul duro fondo sterrato e la moto patina e si imbarca.
L’aria è fredda, la pioggia inzuppa guanti e pedule, con una fastidiosa sensazione di freddo.
Le contrade sono spopolate, pochi i rientri del W-E con un tempo simile; le malghe sono aperte, ma pure le vacche, di solito numerose lungo la strada, sono rade, una ogni tanto.
Non un incrocio con moto, auto, bici, pedoni, magnifica sensazione di essere soli, zero rompi co…ni attorno!

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Rear…

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Front.

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Monte Tormeno.

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Monte Priaforà.

Scollino alla sella di Valbona; mi piacerebbe salire al vicino Campomolon, per fare alcune foto al forte; ma una rete rossa a strisce da edilizia blocca parzialmente il passaggio, un cartello annuncia lavir straordinari di consolidamento del forte, neòl’ambito di un recupero dei manufatti della Grande Guerra. Un furgoncino è parcheggiato sotto al forte, abbandono a malincuore l’idea e ripiego sulla solitaria cima del Toraro.
Percorro le ampie volute della strada asfaltata che conduce alla sommita del Toraro, sempre più fagocitata dal lento scivolamento a valle di massi e detriti, il freddo è sempre più freddo, finchè mi accorgo che non è più acqua quella che scende dal cielo, ma sta favillando neve, neve a metà giugno!

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E così termina la strada, in un anonimo piazzale di detriti, quasi a 1.900 metri di quota.

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Il GPS lo conferma, 1.886 m.l.m..

Ne ho parlato in altri racconti, ma non posso fare a meno di manifestare ancora una volta il mio stupore per quello che è successo sulla cima di questo monte.
La punta stondata di questo immenso monte a forma di panettone che è il Toraro era occupata, fino ai primi anni del 2.000, dai ruderi di una base N.A.T.O. costruita dopo la Seconda Guerra Mondiale, e credo abbandonata negli anni 80.
C’era una caserma, garitte di controllo al perimetro, alcuni tunnel sotterranei che raggiungevano il piazzale sulla vetta, non so adibito a che uso, se postazione di armi missilistiche o più probabilmente centro radar o telecomunicazioni.
Nei primi anni 90 era una meta frequente dei miei giri in moto, grazie alla strada non così ostica ic portai anche amici con la Vespa:

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Ingresso postazione Cima Toraro, primi anni 90

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Ex caserma Cima Toraro, primi anni 90.

Nulla, ora non c’è più nulla, tutto raso al suolo; rimane una strada asfaltata che termina sotto 2 solitarie croci, pietrame schiacciate dai buldozer, un paio di piazzale, qualche ferro affiorante dal terreno.
Una opera di bonifica ammirevole, senz’altro, ma quelle rovine avevano il fascino segreto delle opere militari, mi dispiace che non esista più!

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Ultima neve invernale sulle pietre…

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…e faville estive sui mughi.

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Novegno

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E Pasubio innevato.

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Neve cristallizzata sulla croce del Toraro.

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Vanga in dotazione alle forze N.A.T.O.; mi sa che i soldati quassù avevano più a maneggiare vanghe e badile contro la neve che fucili per allenarsi alla guerra!

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Pronti per la discesa?

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Ancora Pasubio innevato, ed impianti da discesa di Fondo Grande-Piccolo.

Il mio off-road si concludeva dalle parti di Folgaria; esploravo i dintorni della cittadina cercando spunti per il Dualissimo, ma mi trovavo sempre di fronte sconfortanti cartelli di divieto.
Percorrevo una interessante stradina asfaltata fino alla frazione di Guardia, e da li salivo a Serrada e giù in val Terragnolo.
La pioggia si era oramai rinforzata, mi passava pure la voglia di fotografare. Il ritorno per il passo della Borcola che, sebbene asfaltato, ha ancora un po’ del fascino delle vie impervie e difficili: stretto, pieno di curve, lontano da paesi, contrade.
19 tornanti mi facevano scendere in Val Posina, e quindi a casa per il fondovalle.

Ciao
Alves

husqvarna100
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inverno estivo

Messaggio da husqvarna100 » mar 17 giu, 2008 12:39 am

Ciao Alves.
Ti invidio:
la moto.
che,qualche anno fa',con opportune modifiche,portammo a vincere
un paio di Dakar.
Il tuo modo di andare in moto.
Sempre e comunque.
Il tuo modo di esporre.
Che ci avvicina e ci fa partecipare.
Un po' meno quei (portapizza) che hai appeso dietro,sono ben realizzati,
molto funzionali,ma tanto tedeschi.
Spero che tu preveda un sistema di sgancio rapido per poterli eliminare
quando non indispensabili.
Dovresti prevedere un rinforzo interno ed esterno nel punto di attacco
bullone valigia,le vibrazioni tenderanno a deformare la lamiera se
non le distribuirai su un diametro maggiore.
Ciao a presto.

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max37
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Messaggio da max37 » mar 17 giu, 2008 4:22 am

complimenti, alla fine io e massimo mercoledì abbiamo fatto la notturna, ovviamente abbiamo preso parecchia acqua anche noi ma ci siamo divertiti un sacco, è pazzesco quanti animali ti saltano davanti alle ruote di notte. ho contato 5 lepri, un capriolo, una volpe e 3 vacche.
abbiamo corso dalle 6 all'una di notte
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La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

SuperHank
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Messaggio da SuperHank » mar 17 giu, 2008 4:41 pm

la moto.
che,qualche anno fa',con opportune modifiche,portammo a vincere
un paio di Dakar.
Quel plurale significa che consideri la Cagiva Husqvarna un po’ tua, essendo da Varese, oppure lavoravi nell’azienda dei Castiglioni?
Se è la seconda ne avrai di cose da raccontarci…anche la tua passione per le Husqvarna ti tradisce!
Se hai notato anch'io sono legato al gruppo varesino...il mio 125, prima moto, ritratto nella foto "vintage" è un Cagiva Tamanaco 125 dell'88.
Un po' meno quei (portapizza) …Spero che tu preveda un sistema di sgancio rapido ….
Non sono uno bravo nel “fai da te”: i bauli sono fissati da 8 brugole che serro dall’interno, in 15 minuti si montano e smontano: c’è di meglio, ma al momento mi accontento.
Dovresti prevedere un rinforzo interno ed esterno nel punto di attacco
bullone valigia,le vibrazioni tenderanno a deformare la lamiera se
non le distribuirai su un diametro maggiore.
Infatti, come ho detto, il principale lavoro ancora da fare è la costruzione di staffe a forma di “L” che hanno la funzione di scaricare il peso del carico su tutto il tubolare del telaio reggi borse.
Le brugole hanno solo la funzione di tenere attaccato il baule, non di sorreggere il peso.
complimenti, alla fine io e massimo mercoledì abbiamo fatto la notturna
Bravi, beati voi!
Cosa avete fatto? Dove siete stati? Massimo ti ha portato nei posti che gli avevo suggerito?
Ciao
Alves

husqvarna100
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Borse.

Messaggio da husqvarna100 » mer 18 giu, 2008 1:49 am

Ciao Alves.
Quel plurale ha un senso preciso!
Mi devi scusare ,ma quando si parla di moto mi faccio prendere la mano.
La moto e' la mia vita! nel vero senso della parola.
La mia famiglia vive di moto e per la moto da piu' di 60 anni.
Mio padre,io ed ora mio figlio abbiamo,nel nostro piccolo,contribuito
a scrivere la storia della moto da competizione italiana.

Parliamo adesso di cose concrete.
1.Hai utilizzato degli attacchi da muro per tubi idraulici.
Non so quanto potranno reggere!
2.Di che spessore e' la lamiera delle borse?
3.Che tipo di lega hai utilizzato?
4.La saldatura e' bene esesguita e penso sia un anticorodal.
5.In tal caso,essendo una lega elastica,non avresti bisogno di
realizzare i rinforzi a L ma solo di eseguire,col mio aiuto,
(non dirlo a nessuno,altrimenti dovro' cambiare professione)
degli attacchi al telaietto piu' adeguati.

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max37
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Messaggio da max37 » mer 18 giu, 2008 3:10 am

SuperHank ha scritto:
Bravi, beati voi!
Cosa avete fatto? Dove siete stati? Massimo ti ha portato nei posti che gli avevo suggerito?
Ciao
Alves
in parte siamo andati per sterrati più o meno lungo l'astico, subito dopo il ponte dopo piovene e poi su per posina, draghi e su per la sterrata che porta a passo coe attraverso la galleria, peccato che hanno messo una sbarra con il lucchetto impossibile da aprire quindi siamo tornati indietro ed abbiamo svoltato a sx salendo comunque verso la strada che porta a passo coe.
appena valicato il passo abbiamo girato a dx su una sterrata che porta sulla strada dei fiorentini e da li abbiamo fatto un po di sterrate a caso.
poi siamo andati verso tonezza e da li, prima della caserma, abbiamo girato a dx e sempre tramite sterrata siamo ritornati sulla strada che porta a draghi.
la strada con la mega pendenza me la fa fare quando ritorna in italia, anche perchè non l'ha mai fatta neanche lui.
magari ci troviamo.
tot. 180 km e circa la metà in fuoristrada
Max37

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Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

SuperHank
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Messaggio da SuperHank » mer 18 giu, 2008 11:07 am

La mia famiglia vive di moto e per la moto da piu' di 60 anni.
Mio padre,io ed ora mio figlio abbiamo,nel nostro piccolo,contribuito
a scrivere la storia della moto da competizione italiana
Ma non ci puoi lasciare così, con l’aquolina in bocca!
Ma chi siete? Non sarete mica i mitici Azza?
Parliamo adesso di cose concrete.
La lamiera è alluminio di 2 mm di spessore. Non chiedermi dettagli tecnici sul materiale o sul tipo di saldatura che purtroppo non sono del settore.
Però il materiale e il lavoro sono stati forniti da artigiani del settore di prima qualità, in particolare la modelleria meccanica che ha saldato le lastre.
Se hai consigli per gli attacchi ben vengano, anche in messaggio privato.
Grazie
in parte siamo andati per sterrati più o meno…
Beati voi che bel giro!
peccato che hanno messo una sbarra con il lucchetto impossibile da aprire
NOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Cosa mi racconti, che tristezza!

Ciao
ALves

alp
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Messaggio da alp » mer 18 giu, 2008 8:37 pm

Povero Cagivone! Perché ferrovecchio? Se, come pensa qualcuno, anche lui ha un’anima, ti si ritorcerà contro, un giorno o l’altro!!!! Scherzi a parte, mi sembra che, già di suo, la moto fosse ABBASTANZA pesantuccia. Vorresti caricarla ulteriormente?
Certo, più che i soliti borsoni sembrano due apparecchiature elettroniche (le 4 manigliette mi sembrano proprie quelle che si usano per le assemblature di computer fatte in casa). Beh, a parte la pesantezza, pensare di caricarti tanta roba per girare in moto… non so ma è un po’ contro la mia logica di concepire la moto come un mezzo leggero e maneggevole.

Ma cos’è esattamente questo Dualissimo di cui parli? Ho linkato e mi sembra un’iniziativa veramente interessante e coinvolgente. Potresti pubblicizzarla meglio nel nostro forum (tipo come ho fatto per il I° raduno dei motortrippers potrebbe andare bene?)

Infine, ho apprezzato tanto le bellissime foto che hai recuperato dal tuo album dei ricordi.



Per Max: Ma, se ho ben capito, hai fatto un bel po’ di cammino in off-road al buio, di notte su percorsi che non conoscevi?
Raccontami che mi incuriosisce proprio!!!


Per Claudio/Husqvarna: ho parlato di te a Gino (Varese Motors), se passi in negozio ti offre il caffé (anch'io sono incuriosito: chi sei?)
A presto e...
Buon motortrip,

alp

husqvarna100
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Messaggio da husqvarna100 » gio 19 giu, 2008 12:24 am

Ciao Alves.

Azza?
Azzalin e' un amico e cliente.
(non amo parlare di me.non e' il fine del forum)
Alcuni di voi mi conoscono gia' telefonicamente,con gli altri,al raduno,
troveremo il modo di parlare di moto,di motociclismo e di come vivere
la moto,che e' alla fine lo spirito che ci accomuna.

Attacchi.
2 mm e' un piccolo problema,dovro' pensare a un rinforzo interno.
Faro'uno schizzo e te lo inviero'.
Se poi avrai problemi a realizzarlo fatti vivo.

Alp.
Andro' presto a trovare Gino e gli portero' i tuoi saluti.

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Messaggio da Ernesto » gio 19 giu, 2008 1:25 am

Caro Alves, è sempre (di più) un piacere leggere i tuoi resoconti stralunati. Tra Chatwin e Cervantes hai oramai la capacità di rendere appassionante tutto, dall'impresa epica alle scatole di latta.
E veniamo a quelle buche da lettera con cui hai inteso impreziosire il Cagivone: il loro pregio maggiore mi pare sia la possibilità di ospitare spazi pubblicitari non trascurabili. Vuoi arrotondare lo stipendio? :wink:
Ma lo fai apposta? D'accordo a smitizzare la figura del centauro sfrecciante, ma dopo moffole e coperte, e ora le cassapanche, cos'altro ci riservi per il futuro, parafanghi in vimini e coprisella all'uncinetto? :D
Un'ultima curiosità: perchè farle asimmetriche?

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