F CONTRO R


La novità dell’anno: è finalmente uscita sul mercato una vera moto da fuoristrada non agonistico secondo le ultime novità stilistiche e tecnologiche. Una moto che molti aspettavano e che non ha certamente deluso nessuno. Parlo della WR250 R che ho provato questo week-end. Eccovi le mie impressioni di guida.

Particolare del posteriore della R: spicca l’originale codino e le gomme dual sono niente male per l’uso motoalpinistico.

Particolare dell’anteriore: strano il plastichino bianco per riparare il motore.

Dall’alto mostra una bella linea filante.
Apparentemente identiche. Da lontano sembrano uguali ma, zoomando, possiamo cogliere le differenze più significative: il forcellone posteriore, la marmitta, il codino portatarga, la piastra portanumero laterale, la sella biposto un po’ più imbottita. Ma è soprattutto mettendole alla prova che si notano le differenze maggiori.

Molto accattivante il profilo laterale.

Lo stranissimo portatarga.

Particolare della margherita, della corona e del copertone, efficace tanto su strada che negli sterrati.

Profilo del motore.
Sorprendentemente la R dà subito una sensazione di piacevole docilità, ti mette subito a proprio agio con la progressione dell’accelerazione mai troppo violenta. Arrivati su di giri non può dare di più e allora cambi alla marcia successiva. La F è più un cavallo da domare, con la sua coppia in alto che ti dà un gran bel colpo alla schiena (mai quanto le 450, comunque!).

L’anteriore.

Linee spigolose e look filante.

La geometria del triangolo posteriore.
La prime due marce corte e l’allungo tra la terza e la sesta permettono ottimi comportamenti già con la trasmissione finale di serie sia su autostrada che negli sterrati impegnativi. Viceversa, la F è troppo scorbutica nei tratti hard dove l’aderenza è minima e la partenza in salita è resa difficoltosa dalla tendenza ad avere un certo vuoto ai bassi regimi.

Il radiatore destro.

Il ponte di comando.

Sinuosa e quasi “sensuale” nelle linee.
Certamente due moto che hanno centrato il loro target: competitivo la F, amatoriale la R. Ottima componentistica, assemblaggio ineccepibile, finiture invidiabili. Promuoverei a pieni voto la R se solo avessi una decina di centimetri di statura in più (quindi è semplicemente un mio problema soggettivo). Il prezzo è giusto (se rapportato al Suzuki DR-Z400E). Certo, chi viene dall’enduro specialistico pretenderebbe un po’ di CV in più ma nella prospettiva motoalpinistica è un mezzo eccellente.
