Qualunque attività umana ha sempre i suoi impatti negativi. Dal punto di vista quantitativo, le moto sono molto impattanti solo su due fattori:
- rumore
- puzzo (se 2T o 4T non catalizzate che mangiano olio)
Su entrambi i fattori si può lavorare molto, anche se il motociclista medio la gradisce rumorosa e puzzolente...
Certo le moto elettriche sono silenziosissime e fanno pochissimo odore...
Resta il fatto che le moto, anche quelle da enduro o da trial, sono omologate per le la percorrenza delle strade. Ed anche i sentieri di montagna sono strade a tutti gli effetti, come ribadito da numerose sentenze, anche della Cassazione e della Corte Costituzionale. Quindi le moto, in regola col CdS, sono autorizzate a percorrerli.
In generale invece il "Fuoristrada" è vietato in moltissime regioni, ed a mio avviso abbastanza giustamente.
Parliamo dunque di sentieri, che di regola dovrebbero essere liberamente percorribili da tutti, anche con mezzi a motore, in quanto gravati da servitù di passaggio anche ove insistono su aree private. Fuori dai sentieri, invece, possono andare solo i cacciatori con licenza in regola (e a piedi, ovviamente)...
Purtroppo invece i divieti sono spuntati come funghi (spesso però sono divieti "irregolari", privi della segnaletica e delle procedure di approvazione previste dal Codice della Strada, quindi debbono essere visti come dei semplici deterrenti, come i dossi per limitare la velocità o gli Speed Check, che come noto sono dei finti autovelox).
Laddove ci sono divieti regolari, bisogna interrogarsi sul perchè siano stati messi. In alcuni casi sono perfettamente giustificati. Ma in altri sono dei veri e propri "abusi d'ufficio" e facendo ricorso al TAR vengono fatti togliere.
Da questo punto di vista sono esemplari alcune azioni intraprese dal CER (Comitato Escursionisti su Ruota) qui in Emilia Romagna, ad esempio il famoso ricorso al TAR contro l'emanazione di divieti di circolazione su viabilità a fondo naturale nel comune di Quattrocastella (RE). Il TAR di Parma ha abrogato i divieti, in quanto ingiustificati...
Quindi la realtà è che spesso noi subiamo passivamente delle inique vessazioni che ci vengono applicate da pubblici amministratori in malafede, tendenzialmente convinti di ottenere maggior consenso coi divieti che senza.
Se non ci ribelliamo, tali divieti aumenteranno sempre. Se invece si protesta, in modo civile e rispettoso delle procedure di legge, spesso la si vince, come è successo qui.
La sentenza del TAR di Parma ha infatti aperto la strada alla legge regionale REER; che ha riconosciuto il diritto alla percorrenza anche con mezzi a motore dell'intera rete sentieristica dell'Emilia Romagna...
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