[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,
Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Insomma:una XR 300R...
Re: Bolle in pentola.
Quoto in toto, la motina sembra davvero allettante, per me la cosa fondamentale resta sempre e soprattutto l'affidabilità. La mia motorella deve stare ferma mesi e partire facilmente, consumare poca benzina e olio, essere silenziosa per rispettare ambiente e persone che come me amano girare per i boschi.borile ha scritto:Sarebbe interessante sentire giudizi, pareri e suggerimenti.
Poi se ha qualche cavallo in meno e qualche chiletto in più non è un problema.
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- angelofarina
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Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Altra cosa che sarebbe bello avere (ma solitamente non ci si riesce) e' un cambio a 6 marce molto spaziate, cosi' in prima si sale dappertutto, ed in sesta si fanno trasferimenti stradali col motore che gira tranquillo a regime contenuto, riducendo usura, consumo, rumore e vibrazioni...
Caratteristiche che a mia conoscenza possiede solo il motore Suzuki DR 350, cioe' quello che monta la Alp 4.0...
La mie vecchie Yamaha 600 han solo 5 marce, e tocca star li' a cambiare il pignone a seconda del giro che si fa. Na menata... E poi quando hai su il pignone grosso e trovi una bella stradina ripida ti tocca rinunciare, o lasciarci mezza frizione...
Caratteristiche che a mia conoscenza possiede solo il motore Suzuki DR 350, cioe' quello che monta la Alp 4.0...
La mie vecchie Yamaha 600 han solo 5 marce, e tocca star li' a cambiare il pignone a seconda del giro che si fa. Na menata... E poi quando hai su il pignone grosso e trovi una bella stradina ripida ti tocca rinunciare, o lasciarci mezza frizione...
Angelo Farina
http://www.angelofarina.it
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Re: Bolle in pentola.
borile ha scritto: Sarebbe interessante sentire giudizi, pareri e suggerimenti.
Intanto devo dire che mi piace molto l’idea di chiacchierare della moto ideale direttamente con il costruttore! Quindi mi concedo con grande piacere questo caffè virtuale con Borile in persona.
Se potessi esprimere dei desideri la mia moto sarebbe una 4 tempi, tra i 250 e i 450, raffreddata ad aria, magari con qualche cavalluccio in più dei 20/25 ipotizzati, oppure con la possibilità eventuale di “upgradare” il motore per chi lo desidera. Dovrebbe garantirmi almeno 200 chilometri di autonomia, pesare 100/110 chili, manutenzione e reperibilità ricambi facili, molte misure di gomme per dare la possibilità di trovare la scelta “giusta”, dovrebbe essere facilmente bagagliabile e predisposta per l’installazione di gps e/o smartphone vari. Le sospensioni non servirebbero racing, ma dovrebbero comunque consentire qualche regolazione sia all’anteriore che al posteriore, sella non troppo alta ma non infossata per consentire di spostare il peso dove serve, posizione di guida facilmente personalizzabile. Delle idee iniziali mi piace il telaio in acciaio, riparabile da ogni fabbro alla bisogna, lo scarico che non ustioni pilota e bagagli, la catena protetta e la facilità generale di intervento. Detto questo, sono molto curioso di vedere la nuova creatura.
Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Dalla prima descrizione sembrerebbe la moto che sto cercando e che ancora non esiste! Le caratteristiche che più apprezzerei su questo tipo di moto sono:
1) Peso entro e non oltre i 120Kg (reali) senza benzina ed in configurazione codice (frecce, portatarga, etc.)
2) Sei marce (con la 6° lunga per i trasferimenti su strada con velocità di crociera sui 100Km/h a numero di giri non troppo elevato)
3) Sella ad altezza umana (max 88 cm da terra) e sufficientemente larga e morbida (tipo le enduro TT350, DR350, XR250 degli anni 90)
4) Avviamento elettrico (e meglio se anche a pedale)
5) Serbatoi in plastica (mi sembra più indicato e meno costoso dell'alluminio per l'uso in off) anche con tappo senza serratura (mi piace il classico tubicino in plastica che si innesta nel tappo)
6) Forcella anteriore a steli rovesciati con qualche possibilità di regolazione (niente di troppo sofisticato, ma di sufficiente qualità del tipo quelle montate sulla Beta X-Trainer 300)
7) Monoammortizzatore posteriore in luogo delle due sospensioni laterali che a mio modesto avviso rendono la moto troppo scrambler-vintage e secondo me quello delle scrambler tra nuovo Caballero 500, SWM Silvervase, etc sta diventando un mercato troppo "saturo"). Anche in questo caso andrebbe trovato un compromesso tra qualità e costi (tipo il Sachs montato sempre sulla Beta X-Trainer 300)
Motore 4 tempi, raffreddato ad aria. Il motore perfetto sarebbe quello della vecchia TT350 6 marce ma con avviamento elettrico oppure quello della vecchia XR400 ma con 6 marce in luogo di 5 e sempre con avviamento elettrico. Andrebbe bene anche un 250 ma comunque come potenza cercherei di non scendere sotto i 25cv visto l'uso dual del mezzo (l'ottimo sarebbe tra i 30 ed i 40 cv)
9) Autonomia: realisticamente sarebbero sufficienti 150-170Km veri di autonomia con un serbatoio di 7/9 litri (magari prevedere poi come optional un serbatoio maggiorato da 14/16 litri).
10) Ruota anteriore naturalmente da 21. Pneumatici a libretto con misure in mm secondo le misure più diffuse (in modo che sia facile trovare gomme sia per uso più stradale che più fuoristradistico secondo gusti e necessità).
L'unica moto che si avvicina a questa idea di moto dual "totale" è la vecchia DR 350 SE anni 97-99 con avviamento elettrico. Il problema è che oggi penso sia difficile realizzare moto entro i 120Kg reali che siano in regola con le norme Euro 4. La nuova Honda CRF 250 Rally fatta in Thailandia che credo stia facendo buoni numeri di vendita (collocata ad un prezzo di 6.000 euro circa) è una gran bella moto ma troppo pesante specie in rapporto ai 25cv del suo motore 250cc (che di contro non vibra ed molto comodo su strada). Al prossimo EICMA dovrebbe essere presentata la nuova KTM 390 Adventure prodotta in India che potrebbe sbaragliare la CRF 250 Rally (a parità o addirittura meno peso della CRF 250 Rally 15cv di potenza in più).
Comunque come dicevo se la moto proposta dal Sig. Borile riuscisse a mantenere un aspetto ed una attitudine più fuoristradistica entro i 120Kg reali (meglio se 110Kg) allora io sicuramente la preferirei. Da ex possessore di Multiuso comincio anche io un piano di risparmio mensile per il prossimo acquisto moto...
1) Peso entro e non oltre i 120Kg (reali) senza benzina ed in configurazione codice (frecce, portatarga, etc.)
2) Sei marce (con la 6° lunga per i trasferimenti su strada con velocità di crociera sui 100Km/h a numero di giri non troppo elevato)
3) Sella ad altezza umana (max 88 cm da terra) e sufficientemente larga e morbida (tipo le enduro TT350, DR350, XR250 degli anni 90)
4) Avviamento elettrico (e meglio se anche a pedale)
5) Serbatoi in plastica (mi sembra più indicato e meno costoso dell'alluminio per l'uso in off) anche con tappo senza serratura (mi piace il classico tubicino in plastica che si innesta nel tappo)
6) Forcella anteriore a steli rovesciati con qualche possibilità di regolazione (niente di troppo sofisticato, ma di sufficiente qualità del tipo quelle montate sulla Beta X-Trainer 300)
7) Monoammortizzatore posteriore in luogo delle due sospensioni laterali che a mio modesto avviso rendono la moto troppo scrambler-vintage e secondo me quello delle scrambler tra nuovo Caballero 500, SWM Silvervase, etc sta diventando un mercato troppo "saturo"). Anche in questo caso andrebbe trovato un compromesso tra qualità e costi (tipo il Sachs montato sempre sulla Beta X-Trainer 300)
Motore 4 tempi, raffreddato ad aria. Il motore perfetto sarebbe quello della vecchia TT350 6 marce ma con avviamento elettrico oppure quello della vecchia XR400 ma con 6 marce in luogo di 5 e sempre con avviamento elettrico. Andrebbe bene anche un 250 ma comunque come potenza cercherei di non scendere sotto i 25cv visto l'uso dual del mezzo (l'ottimo sarebbe tra i 30 ed i 40 cv)
9) Autonomia: realisticamente sarebbero sufficienti 150-170Km veri di autonomia con un serbatoio di 7/9 litri (magari prevedere poi come optional un serbatoio maggiorato da 14/16 litri).
10) Ruota anteriore naturalmente da 21. Pneumatici a libretto con misure in mm secondo le misure più diffuse (in modo che sia facile trovare gomme sia per uso più stradale che più fuoristradistico secondo gusti e necessità).
L'unica moto che si avvicina a questa idea di moto dual "totale" è la vecchia DR 350 SE anni 97-99 con avviamento elettrico. Il problema è che oggi penso sia difficile realizzare moto entro i 120Kg reali che siano in regola con le norme Euro 4. La nuova Honda CRF 250 Rally fatta in Thailandia che credo stia facendo buoni numeri di vendita (collocata ad un prezzo di 6.000 euro circa) è una gran bella moto ma troppo pesante specie in rapporto ai 25cv del suo motore 250cc (che di contro non vibra ed molto comodo su strada). Al prossimo EICMA dovrebbe essere presentata la nuova KTM 390 Adventure prodotta in India che potrebbe sbaragliare la CRF 250 Rally (a parità o addirittura meno peso della CRF 250 Rally 15cv di potenza in più).
Comunque come dicevo se la moto proposta dal Sig. Borile riuscisse a mantenere un aspetto ed una attitudine più fuoristradistica entro i 120Kg reali (meglio se 110Kg) allora io sicuramente la preferirei. Da ex possessore di Multiuso comincio anche io un piano di risparmio mensile per il prossimo acquisto moto...
Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Se anche Angel Flower, prof., dice 6 marce forse comincio a capirci un quaicousina.
Però se salta fuori LA MOTO o scattasse Amore vero, come dovrei comportarmi? In fondo ho solo un didietro da appoggiare ad una sella e pur non essendo la futura creatura un doppione, come abbandonare la Multiuso?
P.S.
Per chi non vuole masticare l'inglese, Flower non significa solo fiore, ma anche Farina.
Però se salta fuori LA MOTO o scattasse Amore vero, come dovrei comportarmi? In fondo ho solo un didietro da appoggiare ad una sella e pur non essendo la futura creatura un doppione, come abbandonare la Multiuso?
P.S.
Per chi non vuole masticare l'inglese, Flower non significa solo fiore, ma anche Farina.
Best Regards,
Stefano
Multi .... un quaicos anca mi.
Aioò, Dimonios, Avanti forza Paris.
Stefano
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Aioò, Dimonios, Avanti forza Paris.
Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
No, farina, in inglese, si scrive flour, anche se la pronuncia è simile a flower.
Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Ecco, BRAVO, ogni tanto qualcuno che fà attenzione.
Il maledetto T9/correttore automatico fà danni, e ho dato l'invio senza rileggere.... capita quando sono in ufficio
Il maledetto T9/correttore automatico fà danni, e ho dato l'invio senza rileggere.... capita quando sono in ufficio
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Stefano
Multi .... un quaicos anca mi.
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Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Non è così importante e non sarebbe la prima volta che un correttore automatico intervenga ad minchiam.
C'è da dire che in italiano fiore è un tipo di farina, ma non mi risulta lo sia anche in inglese.
C'è da dire che in italiano fiore è un tipo di farina, ma non mi risulta lo sia anche in inglese.
- angelofarina
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Borile, mi sa' che qualche cosa bolle in pentola.
Tornando alla nuova Borile: sul discorso telaio-sospensioni, a me piacerebbe un telaio in acciao e sospensioni molto simili a quelle della T-ride: forcella anteriore a steli tradizionali, ma di ottima qualita', e mono posteriore Sachs senza biellette di reinvio.
Come anche altre case hanno insegnato (KTM in primis), se la geometria del sistema di sospensione posteriore e' ben studiata, ed il mono ben regolato, si puo' avere una ottima escursione del posteriore anche senza complessi giochi di biellette e rinvii, a vantaggio della leggerezza, semplicita', ed anche del costo.
E in effetti se nel telaio della mia ex T-ride ci fosse stato un bel motorino 4T raffreddato ad aria leggero ed affidabile, con cilindrata dai 300 ai 350 cc, e con 6 marce ben spaziate, la moto sarebbe stata assai piu' godibile.
Certo poi il serbatorio da soli 7l sarebbe stato leggermente sottodimensionato, ci sarebbero voluti 3 o 4 litri in piu'. Ma senza radiatore ed altri casini fra i piedi ci sarebbe stato senza problemi...
Come anche altre case hanno insegnato (KTM in primis), se la geometria del sistema di sospensione posteriore e' ben studiata, ed il mono ben regolato, si puo' avere una ottima escursione del posteriore anche senza complessi giochi di biellette e rinvii, a vantaggio della leggerezza, semplicita', ed anche del costo.
E in effetti se nel telaio della mia ex T-ride ci fosse stato un bel motorino 4T raffreddato ad aria leggero ed affidabile, con cilindrata dai 300 ai 350 cc, e con 6 marce ben spaziate, la moto sarebbe stata assai piu' godibile.
Certo poi il serbatorio da soli 7l sarebbe stato leggermente sottodimensionato, ci sarebbero voluti 3 o 4 litri in piu'. Ma senza radiatore ed altri casini fra i piedi ci sarebbe stato senza problemi...
Angelo Farina
http://www.angelofarina.it
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