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Giretto con i cani sull'appennino parmense

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Pisolomax
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Messaggio da Pisolomax » ven 08 gen, 2010 7:54 pm

Misso ha scritto:Sono in attesa di ricevere uno spillo nuovo e devo provare se il getto del minimo che mi hanno fornito (apparentemente diverso da quello che ho sostituito) puo' funzionare.
ImmagineMisso
A rigor di logica, dovresti aver una sede molto più profonda per poterci adattare il getto nuovo, che dalla foto differisce inoltre nel diametro e numero fori del pozzetto d'emulsione :?

In Betamotor non forniscono più il ricambio originale :?:
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Misso
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Messaggio da Misso » lun 11 gen, 2010 12:57 pm

Il rivenditore di zona della Beta non tiene i ricambi dei carburatori, e nel negozio di motoricambi che li fornisce non hanno trovato di meglio. Comunque sabato ho rimontato tutto e sembra funzionare bene. Non avevo ancora il suo spillo originale e cosi' ne ho montato uno molto simile (stesso diametro, stessa lunghezza, stessa punta ma conicita' piu' lunga di 8mm) con il risultato che l'erogazione ai bassi e' diventata un po' piu' "verticale". Anche la sella e' finita. Ho riciclato del poliuretano espanso da edilizia incollato, sagomato e rivestito con stoffa sintetica. Anche qui l'idea e' di provarla "sul campo" e di valutare se forma e dimensioni sono idonee. Per il fissaggio ho dovuto inventarmi un sistema che mi permettesse di montare e smontare la sella agevolemente perche' copre il rubinetto (scomodissimo) della benzina. Ho optato per una sorta di cereniera anteriore in stoffa e una striscia di velcro posteriore. Comunque il risultato estetico e' uno spettacolo....
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Messaggio da angelofarina » lun 11 gen, 2010 4:40 pm

Ricordati di alzare di almeno 3cm il parafango anteriore, se no andando per argini ti impantani subito... C'e' una fanga in sti giorni...

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Messaggio da Misso » lun 11 gen, 2010 5:45 pm

Si, anche questa modifica e' in programma; ho gia' preso la barra di alluminio per fare le 4 staffine necessarie. Un discorso diverso invece sara' la ruota posteriore. Attualmente lo spazio fra gomma e forcellone non credo superi i 2 cm e anche allungando la catena non credo si riesca a guadagnarne piu' di un'altro paio.

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Messaggio da Misso » mar 12 gen, 2010 12:20 pm

FATTO !!!

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Messaggio da ilsolla » mar 12 gen, 2010 1:17 pm

Ma come fate a restare in piedi quando vi sedete sul trial?
E non è solo un gioco di parole.
Intendo dire, come fate a non cadere?
O la sella la usate solo nei trasferimenti sul dritto?
Sono un ignorante a 360°. Non so una mazza ma di qualunque argomento.
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Messaggio da Misso » mar 12 gen, 2010 1:32 pm

La sella e' praticamente indispensabile nei lunghi trasferimenti se si vuole riposarsi seduti senza tenere le ginocchia incollate alle orecchie e diventa molto utile quando in certe fangaie in salita si vuole aiutare la moto con qualche zampata. Si lo so che e' poco trialistico, ma alla soglia dei 50 anni certe pratiche eretiche da endurista aiutano... :lol:

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Messaggio da ilsolla » mar 12 gen, 2010 1:38 pm

Misso ha scritto:diventa molto utile quando in certe fangaie in salita si vuole aiutare la moto con qualche zampata.
Qui francamente mi sento di contraddirti.
Se ti siedi in salita, sul trial perdi trazione di brutto.
Ti assicuro che peggiori la situazione.
In discesa poi, è il metodo più sicuro per cadere.
Ok nei trasferimenti, però sul difficile è meglio abituarsi a stare in piedi.
Sono un ignorante a 360°. Non so una mazza ma di qualunque argomento.
Gas Gas Txt 250 del 1998

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Messaggio da angelofarina » mar 12 gen, 2010 8:47 pm

Misso ha scritto:FATTO !!!
Ben fatto, e' molto simile a come ho fatto io sul Fantic 307 (che ha pure la forcella a steli rovesci):
Immagine

Verifica pero' che quando la forcella va a pacco, il parafango non urti contro il radiatore... Il mio 307 e' raffreddato ad aria, e non ha questo porblema. Ma sulla tua occorre verificare, se urta e' un casino...
Ultima modifica di angelofarina il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da angelofarina » mar 12 gen, 2010 9:59 pm

ilsolla ha scritto:
Misso ha scritto:diventa molto utile quando in certe fangaie in salita si vuole aiutare la moto con qualche zampata.
Qui francamente mi sento di contraddirti.
Se ti siedi in salita, sul trial perdi trazione di brutto.
Ti assicuro che peggiori la situazione.
In discesa poi, è il metodo più sicuro per cadere.
Ok nei trasferimenti, però sul difficile è meglio abituarsi a stare in piedi.
Beh diciamo che la tecnica trialistica moderna prevede di stare sempre in piedi e non zampettare mai, anche perche' cosi' vogliono le regole dei punteggi delle gare...
Ma esiste una tecnica alternativa, non necessariamente meno efficace, anche se sicuramente meno elegante, che era stata sviluppata negli anni '60 e che ha continuato ad essere usata sino a meta' degli anni '80. Un bellissimo esempio di questa tecnica e' mostrato nei filmati recentemente postati da Valchisun, che fanno vedere delle storiche trial 2T spagnole impegnate in un percorso inglese.
Secondo tale tecnica, era vietato far fermare la moto, o ancor peggio farla arretrare (quindi tutti i rimbalzi e palleggi oggi utilizzati anche nelle competizioni mondiali erano stravietati). Era considerato molto irregolare usare la frizione, che era riservata alle emergenze. Si doveva stare in piedi il piu' possibile, ovviamente, ma non era disdegnato aiutarsi con i piedi, in alcune situazioni. Una di queste era il fango: quando si procede su uno strato di un metro o piu', se si scarica tutto il peso sulle ruote la moto affonda in modo quasi totale, in alcuni casi si invischia al punto che per tirarla fuori bisogna mettercisi in 4 con le corde... Gia' provato....
Un'altra situazione era la discesa sulla neve: ricordo di aver visto un bellissimo filmato in cui scendevano con delle Ossa lungo una pista da sci, tenendo giu' entrambi i piedi e praticamente "sciando" in moto...
Il terzo caso, molto frequente nel nostro appennino, e' l'attraversamento di una zona in cui il terreno e' coperto di tronchi e rami tagliati (capita spesso che i contadini taglino un pezzo di bosco, rendendo la mulattiera pressoche' impraticabile). Anche in questo caso, se si scarica tutto il peso sulle ruote, i rami si rompono, e la moto sprofonda incastrandosi fra i rami...
Ovviamente, al giorno d'oggi, nessuna di queste situazioni fa parte dei percorsi delle gare da trial moderne, e gli attual trialisti non sono chiamati a confrontarsi con tali tipi di ostacoli. Un tempo, invece, quando andavo a vedere le gare negli anni 1978-1982, erano proprio queste le zone che facevano la selezione... Ma ovviamente nessuno le faceva a zero, una-due zampettate erano per forza di cose necessarie per passare....
Sarebbe interessante vedere come i campioni di trial di oggi affrontano e superano queste zone "sporche".... O quei guadi che si vedono nel filmato postato da Valchisun....

Va anche detto che al giorno d'oggi qyesto tipo di ostacoli viene invece proposto nelle gare di enduro estremo, tipo l'Hell's Gate. Guardatevi qualche filmato su YouTube relativo all'Hell'sGate degli anni passati...

Anche se in tali competizioni le moto da trial possono venire usate con buon successo (nel 2008 il secondo classificato usava una Sherco, se non sbaglio), tuttavia diventa necessario montarci le gomme da cross, alzare il parafango anteriore e magari mettere un minimo di sella: senza questi accorgimenti, determinati ostacoli evidentemente non sono superabili... Ovviamente, in gare come l'Hell's Gate, non c'e' alcuna penalita' in caso di zampettamento...
Occorre quindi avere il coraggio di ammettere che il tanto vituperato "piede giu'" costituisce piu' una barriera di tipo regolamentare legata alle competizioni di trial, che un assunto assoluto di inefficacia tecnica nel superare gli ostacoli.

Ed eccovi i link ad alcuni filmati ove vengono mostate queste tecniche di guida, ormai considerate "da enduro estremo", anziche' trialistiche come erano inizialmente:




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