- Ciao Rokes, come stai?
- Uhm, sono un pò stordito dal giro sull’altipiano di ieri…
- Che ne dici di fare un giretto tranquillo o sei preso troooppo male?
- Mah non so, due orette?
- Va bene, sarebbe da andare a perlustrare un percorsino, non so se fattibile, ma proviamo
- Ok, sono pronto tra mezz’ora
Ha inizio così il pomeriggio di ieri: partiamo in tutta tranquillità, facciamo uno sterratino per me inedito in mezzo alle vigne, poi imbocchiamo una salitona: da qui in poi quasi tutto inedito per entrambi! A metà collina troviamo un signore che andava a funghi, ci fermiamo per chiedere informazioni e da subito si mostra gentile, ma reticente nello sfornare informazioni, mi dice che se continuiamo troviamo una sbarra che ci blocca la strada. A quel punto morso dalla curiosità lo ringrazio e faccio per partire, quindi lui si scuce e mi dice: riuscirete a superare la sbarra stando sulla dx, l’ho fatto anch’io ieri (e qui ti voglio
)poi state in cresta, al serbatoio dell’acqua tenete la dx, poi a sx e seguite sempre la cresta 
Benon, con queste parole gli sorridevano perfino gli occhi!!!
Procediamo, risaliamo il vigneto tenuto a puntino, scoli dell’acqua che sembravano dei perfetti ruscelletti in secca costruiti con la pietra bianca,
troooppo bello! In cima seguiamo le indicazioni del signore, poi sbagliamo un pochettino, qualche bella divagazione a sx e a dx della principale, ad un certo punto prendiamo quella che sembra un percorsino da moto da cross, ma ci tocca tornare indietro, troppo ripido il tratto finale, stretto e con un paio di scalini, indi troviamo la parallela da trattori meno pendente... dai che si va!Ad un certo punto discesone pazzesco, lascio Rokes davanti, gli muore la moto e lo vedo controsterzare a ruote bloccate per una decina di metri... una volta fermo mi grida: “vieni a vedere”, pian pianino studio le traiettorie e scendo a motore spento, prima inserita e pinzando leggermente con l’anteriore, ad un certo punto un sasso mi fa scivolare la ruota davanti e nei secondi successivi pensavo di trovarmi a fondo percorso con qualche botta, ma sicuramente con meno fatica
per fortuna riprendo subito l’anteriore e scendo questo lungo e inesorabile pendio senza conseguenze Solo che aveva detto “vado a vedere”, piccola differenza
, infatti se fosse da tornare indietro forse ci toccava chiamare l’elicottero. Vabbè, procediamo, per fortuna con meno difficoltà... ma grazie!Una volta giunti fuori da questo budello, imbocchiamo una carreggiabile, pendente, ma cementata, panoramica, ma senza protezioni, na goduria! Qui andiamo in cerca dei “fichi deliziosi”, così li aveva definiti Rokes in una sua predente scorribanda con Little di qualche anno prima, ma purtroppo erano già maturati e digeriti!
Quindi altro piccolo tratto hard e poi sempre in cresta scolliniamo tra la fine del vigneto e il bosco retrostante, troooppo bello! Guadino di 5-6 metri poco profondo, ma carino, e quindi ci reinnestiamo in un tracciato conosciuto, in mezzo alle vigne, panoramicissimo!
Finalmente, una volta tanto, sono io a far conoscere una azienda vinicola a Rokes e quindi si finisce il giro con un fresco ed ottimo sur lies.
Alla faccia delle due ore, e per di più tranquille!!!
... per lui ed il suo bisonte 
