[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,

Ciao a tutti

E' il momento di presentarci! Chi siamo, su che moto giriamo, che percorsi preferiamo, con chi andiamo in giro, quali altri hobbies abbiamo, ecc...
rxman
Messaggi: 337
Iscritto il: mar 24 apr, 2007 4:32 pm
Località: dueville
Contatta:

Ciao a tutti

Messaggio da rxman » mar 05 giu, 2007 5:50 pm

=burba= ha scritto:ben ritrovato anche qui!!
E ricordate che quando leggete hank-alves-superhank, avete di fronte una leggenda dell'enduro internazionale!! 8) 8) 8) 8)
comfermo, ha anche fatto fuori col mitico ciaccio :o
"la moto, una cosa così meravigliosa non può non avere un anima"
Valentino Rossi

Immagine
http://sites.google.com/site/mondoemotori/

alp
Messaggi: 1368
Iscritto il: dom 11 feb, 2007 10:10 pm
Località: Reggio Calabria

Ehi, c'è gente famosa!!!

Messaggio da alp » mar 05 giu, 2007 6:28 pm

rxman ha scritto:
=burba= ha scritto:ben ritrovato anche qui!!
E ricordate che quando leggete hank-alves-superhank, avete di fronte una leggenda dell'enduro internazionale!! 8) 8) 8) 8)
comfermo, ha anche fatto fuori col mitico ciaccio :o


Caro SuperHank,

Sono contento di averti fra noi e incuriosito da quanto hanno scitto rxboy e burba (le nuove stelle emergenti del forum)

Ehi, c'è gente famosa!!!
:D
Mi piacerebbe conoscere la tua storia e il tuo modo (passato e presente)di concepire l'andare in moto fuoristrada. Potrebbe essere un'ottimo stimolo per le nuove leve.:idea:

Sei il benvenuto ai vari forum e speriamo di non annoiarti coi nostri discorsi.

A presto.

Alp
A presto e...
Buon motortrip,

alp

SuperHank
Messaggi: 689
Iscritto il: lun 04 giu, 2007 12:42 pm
Località: Vicenza

Ciao a tutti

Messaggio da SuperHank » gio 07 giu, 2007 1:33 pm

Caro Alp,
i ragazzi di cui sopra (Burba lo conosco “de visu”, RXman solo da web) mi prendono bonariamente per il “didietro”, io sono un signor nessuno!
Non sono i miei 4 viaggetti a farmi un viaggiatore, in confronto a chi gira il mondo davvero (anche se per me sono state piccole grandi avventure!).
Non sono le gare del Triveneto ad avermi fatto “pilota”, non ho mai vinto niente e sono spesso e volentieri arrivato tra gli ultimi.
E non sono certo famoso per aver fatto un giro col Ciaccia: se lo fossero tutti quelli che incontra alle cavalcate…
Quello che ho di buono è una profonda conoscenza del territorio, in particolare delle mie valli, acquisita sia girando (praticamente ho sempre fatto off) sia studiando carte, guide, libri, ecc.; talaltro la mia conoscenza del territorio non si ferma alla pura catalogazione di sterrate e sentieri, ma mi piace nei limiti del possibile conoscere storia, curiosità dei posti.
Quindi riesco a tracciare giri off soddisfacenti in termini di percorso, con dentro magari il passaggio in qualche luogo notevole, come può essere un forte della prima guerra mondiale.
Infine, da qualche anno a questa parte mi sono scoperto appassionato di fotografia (anche se sono una merdaccia come fotografo) e grazie al digitale unisco foto e parola raccontando le uscite con gli amici; l’amico Forgone (di cui vi invito a visitare il sito www.motobrucoendurista.it ) ospita gentilmente alcuni miei racconti a questo indirizzo:
http://www.motobrucoendurista.it/index2.htm vedi “Gallery” “Hankanate”

Curriculum in dettaglio:

ho cominciato tardi, a quasi 15 anni compiuti, i miei amici di allora sono in media più giovani, o non hanno il ciclomotore, oppure non rientrava nei loro interessi. Mio papà non era motociclista, anche se usava regolarmente il motorino e da giovane aveva avuto Vespe e Lambrette: non c’era preclusione a priori in casa verso le 2 ruote.
Stringendo:
a 14 e mezzo inizio con un vecchio Malanca 3 marce a manopola; lo cambio per un tubone Garelli Ciclone che dura 3 settimane.
A 15 anni passo all’Oxford, tubone stile chopper fatto dalla Peripoli di Montecchio Maggiore (VI), motore Franco Morini. Con questo mezzo iniziano, oltre alle scorribande nel quartiere, i giri in collina e campagna, con magari qualche sterratino.
A 16 anni compro il 125, Cagiva Tamanaco, enduro stradale stile africano della Cagiva.
Con questo inizio ad esplorare le vallate delle Prealpi venete, sempre alla ricerca di fuoristrada, quasi sempre da solo:nessuno della mia compagnia aveva il 125, e nemmeno endurini 50, solo Ciao e Vespe…solo un paio d’anni dopo un mio compagno di classe si prese un Gilera 125, ma usandolo molto poco causa studi.
A 21 anni massimo exploit col 125, 6 gg in giro per la Slovenia e la Croazia a caccia di sterrati, col mio amico col Gilera: INDIMENTICABILE!
Subito dopo acquisto di una Honda XR600, mentre il Cagiva passava al fratello minore.
Da lì in poi grandissime avventure col 600: enduro sempre più duro ed estremo, cavalcate, giri di più giorni nel Triveneto, di nuovo 14 gg di Croazia e Slovenia, 12 gg di deserto in tunisia nel 2.000, fino al triste epilogo nel 2.001, quando mi viene rubata in Corsica…
Per fortuna ho ancora il 125 che mi permette di vivacchiare qualche mese, finchè non compro una splendida XR400.
Messe da parte al momento velleità di viaggiatore, dopo l’esperienza corsa, col nuovo mezzo faccio le stagioni 2002 e 2003 del Triveneto, poi la famiglia chiama…ma continuo a girare nel Veneto come, quando e dove posso, dal Po alle montagne.
Nel frattempo restauro il 125.
Lavorando a 30 km da casa faccio un mucchio di km ogni giorno, ma con l’XR non sono comodi da fare.
Nel 2006 trovo una Cagiva Elefant 750 ferma da anni, perfetta, con 700 € me la porto a casa ed inizio a fare fuoristrada pure con quella.
2007 mi capita l’occasione, un trial 125 perfettamente funzionante e con i documenti in regola! Non me la faccio scappare e con 250 € me lo porto a casa, ed inizio col trial, diciamo più moto alpinismo in funzione esplorativa anche per l’enduro.

Ciao
Alves

Avatar utente
=burba=
Messaggi: 80
Iscritto il: dom 03 giu, 2007 9:39 am
Località: Vicenza
Contatta:

Ciao a tutti

Messaggio da =burba= » gio 07 giu, 2007 3:34 pm

ve l'ho detto che è un grande!! :D
--------LUNGA VITA AL 2T--------
Immagine

rxman
Messaggi: 337
Iscritto il: mar 24 apr, 2007 4:32 pm
Località: dueville
Contatta:

Re: Ciao a tutti

Messaggio da rxman » sab 09 giu, 2007 1:07 am

SuperHank ha scritto:Ciao a tutti,
sono un grande appassionato di enduro di Vicenza, ora un po’ a riposo causa bellissima bimba di 2 mesi!
In 17 anni di onorata attività enduristica ho nel mio curriculum motociclistico un paio di viaggi nella ex-Jugoslavia, uno nel deserto tunisino, un tragico viaggio in Corsica (moto rubata!), innumerevoli uscite nel triveneto e dintorni, 2 anni di campionato regionale enduro.
Ho 4 moto:
Honda XR400 per l’enduro tosto;
Cagiva Elefant 750 per i giri on-off;
Cagiva Tamanaco 125, il mio primo enduro, conservato e restaurato;
Fantic Trial 125 Serie 2, per (tentare) di fare trial.

Non mi interessa la competizione, la velocità, la potenza di una moto; mi piace esplorare i posti più remoti e difficilmente raggiungibili che ancora si possono trovare nella mia regione così urbanizzata.
Spesso cerco di dare un senso alle uscite, toccando magari luoghi significativi della storia (dalle mie parti la 1°guerra mondiale la fa da padrona con forti, strade, ecc.), di cui poi mi diverto a fare foto e report.
Mi piace molto lo spirito di questo forum.

Ciao
Alves
sono anch'io di vicenza e si potrebbe fare qualche giro insieme. magari con le mogli come zavorre. purchè non sia off impegnativo
"la moto, una cosa così meravigliosa non può non avere un anima"
Valentino Rossi

Immagine
http://sites.google.com/site/mondoemotori/

Avatar utente
max37
Messaggi: 6633
Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200

Re: Ciao a tutti

Messaggio da max37 » sab 09 giu, 2007 1:10 am

rxman ha scritto:
SuperHank ha scritto:Ciao a tutti,
sono un grande appassionato di enduro di Vicenza, ora un po’ a riposo causa bellissima bimba di 2 mesi!
In 17 anni di onorata attività enduristica ho nel mio curriculum motociclistico un paio di viaggi nella ex-Jugoslavia, uno nel deserto tunisino, un tragico viaggio in Corsica (moto rubata!), innumerevoli uscite nel triveneto e dintorni, 2 anni di campionato regionale enduro.
Ho 4 moto:
Honda XR400 per l’enduro tosto;
Cagiva Elefant 750 per i giri on-off;
Cagiva Tamanaco 125, il mio primo enduro, conservato e restaurato;
Fantic Trial 125 Serie 2, per (tentare) di fare trial.

Non mi interessa la competizione, la velocità, la potenza di una moto; mi piace esplorare i posti più remoti e difficilmente raggiungibili che ancora si possono trovare nella mia regione così urbanizzata.
Spesso cerco di dare un senso alle uscite, toccando magari luoghi significativi della storia (dalle mie parti la 1°guerra mondiale la fa da padrona con forti, strade, ecc.), di cui poi mi diverto a fare foto e report.
Mi piace molto lo spirito di questo forum.

Ciao
Alves
sono anch'io di vicenza e si potrebbe fare qualche giro insieme. magari con le mogli come zavorre. purchè non sia off impegnativo
mi sono appena accorto che ero loggato con il nome di mio figlio. fa niente tanto verrebbe anche lui
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

Avatar utente
joflo
Messaggi: 251
Iscritto il: mar 22 mag, 2007 5:33 pm
Località: Sardegna

Benvenuto!

Messaggio da joflo » sab 09 giu, 2007 1:33 am

ciao e benvenuto anche a te! pian piano stiamo crescendo!! WOW !!
W le zavorrine!!! Jo
Bravo complimenti per il tuo curriculum! Off road nelle vene! a presto Jo :wink:

alp
Messaggi: 1368
Iscritto il: dom 11 feb, 2007 10:10 pm
Località: Reggio Calabria

eccoti!

Messaggio da alp » sab 09 giu, 2007 10:53 pm

Eccoti!
ECCOTI!!!!

Mi sono proprio divertito a leggere qualcuno dei tuoi reports e ho gustato a lungo le tue foto. Sei proprio un GRANDE :!: :!: :!: :!: :!:


Immagine

Immagine

Ho visto che usi anche un trial e mi è sembrato targato. Mi sbaglio? E' immatricolato? ti dà problemi la targa?

A proposito. Tu che hai fatto l'africa in moto, ritieni che quest'esperienza ti abbia cambiato in profondità, in qualche modo :?:
Ci terrei molto, visto che sei "navigato", a sapere che ne pensi della ricerca che trovi cliccando qui sotto.

http://motoalpinismo.forumup.it/viewtop ... inismo#825
A presto e...
Buon motortrip,

alp

SuperHank
Messaggi: 689
Iscritto il: lun 04 giu, 2007 12:42 pm
Località: Vicenza

Ciao a tutti

Messaggio da SuperHank » lun 11 giu, 2007 3:21 pm

TRIAL

Il mio trial è in regola, ha tutti i documenti, i bolli sempre pagati, la targa originale, il passaggio di proprietà fatto sulla mia persona. Manca solo la revisione, che farò dopo aver concluso l’attuale fase di restauro, e poi l’assicurerò pure.
Io abitò in centro storico (ma i primi sentieri sono al max a 2 km di distanza); a dire il vero avrei anche la possibilità di tenere la moto in montagna nelle mie baite (una è raggiungibile solo con km di sterrato accessibile solo ai 4x4!) ma ho cercato una moto in regola per filosofia: vero che col trial è molto difficile trovare posti di blocco, ma al bosco ci devi arrivare, trasferimenti li devi fare, ed essere fermati, magari in divieto, ed avere pure la moto senza documenti, senza targa, ecc., è proprio istigare i tutori dell’ordine a massacrarci di verbali…senza contare il disgraziato caso se fai danni a qualcuno…

Ovviamente la targa originale la tengo nello zaino, sul parafango c’è una fotocopia plastificata a grandezza naturale.

AFRICA

Ho letto molto velocemente il trattato medico: interessante, ci vorrebbe tempo per rifletterci su.
Intanto io distinguerei tra mal d’Africa e fascino del deserto; con tutto il rispetto per chi lo fa, (come mia cognata che è appena tornata dal Mar Rosso ed è stata nel deserto, in moto! Parole sue,ha fatto una gita in quad!) ma non credo che un giro in cammello o una giornata con i quad del villaggio turistico ti faccia capire appieno cos’è il deserto.
Per segnare l’animo deve essere una esperienza estrema, spesso spiacevole: stanchezza dalle lunghe ore in sella, freddo, caldo, paura…allora si che si conosce il deserto.
Ma anche fra tanti che vanno a fare i tour nel deserto mi pare che prevalga l’idea di andare in un immenso luna park, dove poter fare qualsiasi cosa col tassello…mah?!?
A me non è venuto il mal d’Africa, anche se, potendo, rifarei l’esperienza domani.
Io mi sento legato alla mia terra, alle mulattiere rocciose delle Prealpi, di quelle ho il “male”, senza quelle morirei…
Il deserto ha ampliato la mia conoscenza del mondo, ma non è la mia dimensione; forse per i grandi piloti come Orioli, De Petri, Picco, Meoni e tutti gli altri noti e meno noti è diverso, a loro l’Africa ha mosso qualcosa dentro…non so.
Viaggiare in moto nel deserto mi ha fatto sentire in modo profondo quanto siamo fragili, quanto siamo nulla…pure i nostro potenti mezzi meccanici sono altro che macchine da deserto, sono deboli ed inaffidabili strumenti: hanno bisogno di benzina, olio, grasso, filtri, ricambi…
L’unica nave del deserto è il cammello, unici veri navigatori del deserto sono i beduini, i Tuareg: solo loro, con quell’animale, scorrono le immensità sahariane da signori della terra.
Del deserto ho amato il silenzio, l’immensità, il cielo notturno, la potenza della natura: potenza che spaventa, e molto.
Nel deserto ho avuto paura, e non poca: paura di non farcela nella guida su sabbia, paura di rompere il mezzo, paura di perdermi…mi sono domandato seriamente che me lo avesse fatto fare.

Una cosa meravigliosa del viaggiare nel deserto è la dilatazione del tempo.
Sapete tutti com’è ogni giorno: sveglia al minuto secondo, doccia, colazione, porta i figli a scuola entro le ore x, corri al lavoro entro le ore y, vai a pranzo da u a z, ritorna a lavoro, corri a casa, a far la spesa, dal meccanico per l’auto, dal tappezziere, dal giardiniere, ecc., cena, dormire…
Ecco nel deserto niente di tutto questo.
Sveglia all’alba, o anche prima dal gran freddo; si smontava il campo, e via a correre tutto il giorno.
Oddio, correre; una foratura qua, un insabbiamento la, una moto rotta di su, un disperso di giù, il ritmo non era certo da autostrada europea!
Soste quando serviva, itinerari contorti per prendere le piste migliori; attese infinite di recupero mezzi, di recupero infortunati; tempesta di sabbia che voleva dire “per oggi ci ferma qua” anche se è solo primo pomeriggio; quando andava bene ci si fermava al tramonto, si montava il campo, si mangiava, si dormiva dopo aver chiacchierato un po’ davanti al fuoco; quando andava male si guidava anche di notte e al buio si faceva tutto quanto detto prima!
Il termine fisso ed inderogabile non esiste nel deserto, tutto è mutevole, a seconda di quello che accadrà: a fare quella tappa potrà volerci 1 o 2 gg, si saprà solo alla fine!

Forse sono stato confuso, ma è una esperienza da provare, nel modo giusto, ma da provare…

Ciao
Alves

alp
Messaggi: 1368
Iscritto il: dom 11 feb, 2007 10:10 pm
Località: Reggio Calabria

X SuperHank

Messaggio da alp » mar 19 giu, 2007 12:51 am

Tu scrivi:

Una cosa meravigliosa del viaggiare nel deserto è la dilatazione del tempo.
Sapete tutti com’è ogni giorno: sveglia al minuto secondo, doccia, colazione, porta i figli a scuola entro le ore x, corri al lavoro entro le ore y, vai a pranzo da u a z, ritorna a lavoro, corri a casa, a far la spesa, dal meccanico per l’auto, dal tappezziere, dal giardiniere, ecc., cena, dormire…
Ecco nel deserto niente di tutto questo.


Sveglia all’alba, o anche prima dal gran freddo; si smontava il campo, e via a correre tutto il giorno.
Oddio, correre; una foratura qua, un insabbiamento la, una moto rotta di su, un disperso di giù, il ritmo non era certo da autostrada europea!
Soste quando serviva, itinerari contorti per prendere le piste migliori; attese infinite di recupero mezzi, di recupero infortunati; tempesta di sabbia che voleva dire “per oggi ci ferma qua” anche se è solo primo pomeriggio; quando andava bene ci si fermava al tramonto, si montava il campo, si mangiava, si dormiva dopo aver chiacchierato un po’ davanti al fuoco; quando andava male si guidava anche di notte e al buio si faceva tutto quanto detto prima!
Il termine fisso ed inderogabile non esiste nel deserto, tutto è mutevole, a seconda di quello che accadrà: a fare quella tappa potrà volerci 1 o 2 gg, si saprà solo alla fine!


Questa dilatazione del tempo di cui parli è il vero ritmo del motoalpinismo. Tempo che dipende dalle condizioni meteo, dalla voglia che ha i di mangiare un boccone, di bere ad una fontana, di fotografare o ... di dormire (non mi è mai capitato, a voi?)
A presto e...
Buon motortrip,

alp

Rispondi