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Morire in montagna

Uno spazio per descrivere le nostre avventure fuori dai dai confini dell'usuale. Raccontiamo i nostri viaggi e le nostre esperienze, lungo itinerari percorsi con qualsiasi mezzo, scarpe incluse, purché siano anche itinerari della mente
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p51mustang
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Morire in montagna

Messaggio da p51mustang » lun 05 gen, 2009 10:33 pm

In questi primi 5 giorni dell'anno nuovo in Toscana, sulle apuane per l'esattezza, sono morti 4 escursionisti, per lo più esperti.
Due sono morti sul Pania della Croce.
Conosco molto bene quei luoghi ed il sentiero che porta al rifugio, dove due escursionisti sono caduti per 600 metri a causa del ghiaccio.
L'incredibile è che non è un tratto impervio, ma un semplice sentiero a mezza costa. Chiunque potrebbe essere vittima di un simile tragico evento. Con la neve il sentiero diventa una striscia bianca, ma sotto si cela una lastra di ghiaccio ininterrotta. Ogni volta che leggo le modalità di qualche incidente di montagna, mi vengono i brividi, oltre a provare tristezza. Quì non siamo sulle vette degli 8000 metri o del cervino o del monte bianco, quì al massimo siamo sui 2000 metri e si può morire per la nebbia, per il freddo e per il ghiaccio. Quì non siamo sull'Hymalaia dove muoiono alpinisti esperti che sanno di sfidare qualcosa di veramente grande. Quì si muore su semplici sentieri, dove la gente specie in estate porta con se la famiglia e tanti bambini.

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max37
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Morire in montagna

Messaggio da max37 » mar 06 gen, 2009 12:09 am

se devo essere sincero non c'è da meravigliarsi per queste morti.
in fin dei conti noi siamo additati dai più di essere pericolosi per noi stessi e per gli altri.
ogni sport ed ogni passione ha i suoi pericoli e solo rimanendo chiusi in casa la maggior parte dei pericoli è scongiurato.

io dico sempre che piuttosto che morire di malattia o per colpa di qualcun altro o peggio sul lavoro preferirei andarmene in due modi, uno è in moto e l'altro ve lo lascio immaginare :lol:

a parte gli scherzi l'unica consolazione è che se ne sono andati facendo quello che più gli piaceva.
Max37

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La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

p51mustang
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Morire in montagna

Messaggio da p51mustang » mar 06 gen, 2009 12:21 am

Beh max, anch'io da quando sono diventato un ragazzino (a 18 anni) ce l'ho messo di tutto per farmi male o peggio.
Il colmo della sfiga sarebbe se per caso un giorno rimanessi stecchito davanti alla tv-
Evento direi scongiurato seguendo da tifosissimo, l'Inter tutte le domeniche, ed avendo il cuore allenato al maggio 2002.

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Morire in montagna

Messaggio da rerechan » mar 06 gen, 2009 3:26 pm

Secondo me e
anche per questo che tanti sentieri sono vietati... :wink:
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

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Morire in montagna

Messaggio da acalt » mar 06 gen, 2009 9:37 pm

Da persona che fraquenta la montagna da tanti anni, posso dire che c'è una disinformazione dilagante. Spesso la gente è ignara dei pericoli che possono presentarsi durante una banalissima escursione invernale. Per esempio domenica mentre stavo percorrendo vestito di tutto punto (ramponi e piccozza) un sentiero dell' appennino parmense, mi vedo due ragazzi (quasi miei coetanei) che percorrono il sentiero con scarpe da ginnastica, giacca griffata da citta e jeans. Il fondo era una lastra di ghiaccio e ad ogni passo perdevano l' equilibrio, rischiando più volte di cadere. Io mi domando, è possibile che la gente sia tanto cieca di fronte ai pericoli? Nulla vieta alle persone di affrontare la montagna, anzi, auspico che sempre un numero maggiore di appassionati possa scoprire la bellezza di questi luoghi, l' unica raccomandazione obbligatoria da fare a chi fraquenta i monti è affrontare itinerari adatti al proprio livello. Cosi come nessuno che non ha esperienza non si sognerebbe mai di fare una via di settimo grado, nella stessa maniera le persone dovrebbero dire, non lo faccio perchè troppo difficile e pericoloso.

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Morire in montagna

Messaggio da p51mustang » mar 06 gen, 2009 9:55 pm

Giustissimo Acalt. Io frequento spesso la montagna in estate e ne vedo di tutti i colori.
Purtroppo per gli ultimi tre morti sulle Apuane erano gente espertissima, dei quali uno istruttore di alpinismo.
L'Appennino e le Apuane tradiscono proprio perchè non incutono il timore delle Alpi e delle Dolomiti.

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Morire in montagna

Messaggio da husqvarna100 » mer 07 gen, 2009 12:31 am

E' purtroppo la mancanza di cultura e la totale impreparazione che causano il 90% delle morti in montagna.
La montagna non perdona,oggi tutto e' diventato facile e raggiungibile.
Le funivie ti portano in pochi minuti fino a 4000 metri e credi che,solo per
il fatto di essere li',di poterti permettere cio' che vuoi,molto spesso senza
nessuna preparazione specifica.
Si vedono ragazzi scendere ,con buona tecnica,da pendii estremi con
carico di neve ed esposizione assurde,spesso ci casca il morto.
Ho visto scaricare dalle funivie sul Bianco un gruppo in ciabatte maglietta
e calzoncini corti che,guardandoci con sufficienza perche'vestiti come di
dovere,tornavamo dalla ascensione sulla vetta con partenza notturna,sono
finiti a giocare a palle di neve tra i crepacci cadendoci dentro,due morti. :cry:
Il maggior numero di incidenti si verifica sulle montagne basse perche' ne
vengono sottovalutati i pericoli,si e' convinti che si muoia solo in alto.
Gravissimo errore di valutazione perche' si possono verificare improvvise
variazioni climatiche alle quali i normali frequentatori non sono preparati.
E' chiaro che quando l'incidente capita a persone preparate ti deve far
riflettere e pensare di affrontare le prossime escursioni con piu' attenzione.

Ciao.
Claudio.

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carlo
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Re: Morire in montagna

Messaggio da carlo » mar 20 gen, 2009 4:40 pm

I sentieri alpini mi fanno una certa impressione. Da queste parti non ci sono altezze vertiginose, e il ghiaccio e' merce rara. Quando mi e' capitato di fare tratti di sentiero su ghiacciaio, con rischio di scivolare e ritrovarsi a valle qualche centinaio di metri piu' in basso, non mi sentivo per niente a mio agio. Se avessi avuto i ramponi, li avrei usati, anche se alla fine si trattava di fare pochi metri. La cosa che mi ha veramente sorpreso e' che nessuno sembrava prendere delle precauzioni, anche gente che aveva l'aria di essere pratica di quei posti (o magari proprio per quello, sono abituati a situazioni e pericoli ben piu' grandi e trascurano i rischi piu' piccoli). A questo punto non mi sorprende piu' di tanto che accadano delle disgrazie
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