
Perché proprio il motoalpinismo e non l’enduro od il trial? E perché non una moto stradale o una motard?
Come spiegare i motivi che mi hanno spinto a dedicarmi con tanta passione a questa pratica motociclistica?
Diciamo innanzitutto che oggi, se avessi vent’anni, mi dedicherei al trial. Mi piace vedere volteggiare moto e pilota in acrobatiche quanto armoniche performances. Mi piace non credere alla possibilità di un passaggio e poi vederlo realizzato con tranquillità. Il trial è tecnica, tecnica motociclistica, allenamento fisico e concentrazione mentale in un mix sorprendente.
L’enduro è veloce e prestazionale, una gara contro il tempo. La vita mi si presenta già, in parte, così. Non mi diverte! Preferisco scegliermi un’alternativa.
Alla mia età, il motoalpinismo è un giusto compromesso derivante dalla mia inesperienza motociclistica (non ho anni e anni di moto), dalla necessità di limitare il rischio (trial ed enduto, in quanto competizioni, ti portano a tentare oltre quello che potrebbe essere il tuo limite), dalla passione di andar per boschi (per questo escludo sia la moto stradale che la motard) confermata dalla mia pratica del trekking e dello sci escursionistico.
Devo essere sincero. Amo di più la MTB ma non posso più praticarla per problemi alla prostata, e così monto sulla mia Alp come su una moto da trial, stando in piedi tutto il santo giorno, in giro per le montagne.
E così, di necessità ho fatto virtù. Eccomi ad amministrare un forum di motoalpinismo e affinità. La prospettiva a lungo termine potrebbe vedermi in sella ad un ATV, spero fra una ventina d’anni, quando anche le mie gambe imbullonate al titanio non andranno più bene come ora. Mi vedo a settant’anni ancora sui sentieri a “galoppare” col mio solito gruppo di amici (età minima sessant’anni).
Mah! Com’è la vita!