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Slow Ride manifesto

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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carlo
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Messaggio da carlo » mar 09 dic, 2008 7:43 pm

alp ha scritto:Devo dire però che è più una mia remora quella di preoccuparmi per la velocità
Questa e' anche la mia preoccupazione. Devo aggiungere che, finora, nelle uscite che ho fatto con un gruppo di enduristi locale, non mi hanno mai fatto sentire di peso. E' anche vero che erano uscite "open", fatte con un occhio di riguardo per i principianti, e non mi sono azzardato a partecipare alle uscite hard.

Il problema e' identico nelle uscite di trekking. Ho visto gruppi dove coesistevano i corridori e i camminatori; la tecnica naturalmente era alternare periodi in cui ognuno faceva il suo ritmo a periodi di riposo in cui il gruppo si ricompattava (magari in presenza di punti in cui c'era il rischio di sbagliare percorso). Inevitabilmente, pero', ci saranno uscite in cui questo sistema non funziona. Se si ha interesse a fare foto o a fare percorsi particolarmente lunghi una delle due anime dovra' necessariamente farsi da parte o sacrificarsi oltremisura.

Alla fine e' vero che spesso si puo' convivere abbaastanza bene, e si puo' anche imparare qualcosa dall'altro approccio, ma ci si diverte di piu' se gli interessi e i ritmi sono gli stessi
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adriano
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Messaggio da adriano » sab 27 dic, 2008 3:54 pm

permettetemi di esprimere il mio parere....tutto giusto quello che avete detto....però è come quando andavo con bici da strada e mtb per boschi...dovevi scegliere il gruppo adatto al tuo passo, perchè ognuno ha il suo "passo"..è come la moto,l'auto..non mi piace l'esasperazione ma neanche la super lentezza,ognuno nella propria vita ha il suo "ritmo",forzarlo o limitarlo è un problema. Occorre trovare la famosa "via di mezzo" che ti fà divertire senza stravolgere il tuo ritmo di guida...un compromesso che, se vuoi stare con gli amici lo trovi,altrimenti esci da solo e fai il ritmo che vuoi. Però non avendo scelto enduro-racing fin da giovane comprenderete il mio di guidare,non escludendo ogni tanto una scarica di adrenalina data dal polso dx sul comando del gas. ciao cortesissimi motoalpinisti.

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angelofarina
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Messaggio da angelofarina » ven 13 mar, 2009 3:41 am

Alcuni motti elaborati quando ero studente (e poi dicono che i giovani son quelli che corrono):
1) La fretta uccide
2) Chi ha fretta avvelena anche te, digli di smettere
3) Chi va piano, va sano e va lontano, ma chi si ferma, muore li'.
4) Madu kure', massale' nete'
(l'ultima vediamo chi riesce a tradurla...)
Ciao!

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max37
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Messaggio da max37 » ven 13 mar, 2009 11:19 am

ma che lingua è

la prima parte potrebbe essere ma dove corri la seconda booooooooo
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

bob
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Messaggio da bob » ven 13 mar, 2009 6:59 pm

Sposo in totale la filosofia delle slow ride.

Per me uscire con la moto o con la bici rappresentano evasione, esplorazione, fatica, difficoltà, soddisfazione, ...

E' vero che ognuno ha il suo passo per cui uscire con altri a volte significa "forzare" e quindi allontanare parte del piacere. Di fatto la quasi totalità delle volte vado da solo

Approfitto per sottolineare che questa condizione, essendo fondamentalmente uno stato mentale, non è compromessa dal tipo di moto che si ha (basta scegliere adeguatamente il percorso).
Ci tenevo a fare questa precisazione perchè siamo in un mondo di etichette per cui nella maggior parte di casi ci si può definire in un certo moto solo se si possiedono certe cose... senza andare al cuore della questione e soffermandosi sull'esteriorità

Ciao

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SVDiesel
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Messaggio da SVDiesel » lun 16 mar, 2009 3:37 am

Anch'io sono uno SLOMO (SLOw - MOtion) su due ruote!
Chiaro che la tirata ogni tanto ci sta (specialmente sui tratti in asfalto...).
Credo che se uno ha fretta può benissimo prendere e andare in macchina! Il bello della moto è che non sei rinchiuso in un abitacolo, quindi ti puoi guardare attorno.
Personalmente questo aspetto lo porto un po' all'estremo, nel senso che è più il tempo che sto col naso per aria in cerca di una buona fotografia di quello che penso a guidare...

Infatti viaggio praticamente sempre da solo, ovviamente in compagnia cerco di adeguarmi (non mi fermo ogni tre km a fare tonnellate di foto!), ma fino ad un certo punto. Prima di uscire avverto tutti che sono lento, poi se vogliono correre facciano pure, mi aspetteranno alla prossima osteria! Io arrivo con la mia calma e se gli comoda va bene così, sennò torno ad uscire da solo! Non rischio l'osso del collo (o la patente) perchè il mio compare ha fretta! Timbro già il cartellino al lavoro...

Ernesto hai tutta la mia stima quindi ti dedico "lavorare con lentezza" :D
http://www.youtube.com/watch?v=0Bcp4mFyNQ4
I vostri etilometri non spegneranno la nostra sete!!

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Ernesto
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Messaggio da Ernesto » lun 16 mar, 2009 3:50 pm

angelofarina ha scritto:4) Madu kure', massale' nete'
(l'ultima vediamo chi riesce a tradurla...)
Urca, anche Google si e' arreso! :shock:
Ma che robb'e', Swahili o parmigiano stretto?

Ai miei cari SLOMO vorrei dire che forse quello di trovare gente con lo stesso passo e' un falso problema: smanettoni incalliti a parte, se si esce con persone con cui ci si trova in sintonia, a prescindere da differenze di manico e di moto penso che sia naturale trovare una andatura che sia piu' che accettabile per tutti.
Viceversa se si continua nel tempo a pecepire un disagio, e' probabilmente il sintomo che c'e' qualcosa che non funziona nel gruppo in quanto tale.

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Messaggio da SVDiesel » mer 18 mar, 2009 1:26 am

Ma che robb'e', Swahili o parmigiano stretto?
:shock: Parmigiano grattuggiato, mi sa... :shock:
I vostri etilometri non spegneranno la nostra sete!!

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Messaggio da angelofarina » sab 18 apr, 2009 1:16 am

Ernesto ha scritto:
angelofarina ha scritto:4) Madu kure', massale' nete'
(l'ultima vediamo chi riesce a tradurla...)
Urca, anche Google si e' arreso! :shock:
Ma che robb'e', Swahili o parmigiano stretto?
Eh, e' maldiviano... Ricordi di gioventu', quando lavoravo al Club Vacanze, ed un 400-500 parole di Maldiviano le avevo imparate per forza... Considerando che e' una lingua che in tutto ne avra' 2000, si puo' dire che al tempo la parlassi decentemente...
Comunque la mia filosofia di vita lenta e' maturata proprio durante quei lunghi mesi trascorsi in un piccolo atollo, a contatto con sti ragazzi maldiviani che affrontavano la vita con una flemma incredibile, ed una sana propensione a godersi ogni attimo, anziche' fare sacrifici e tirare la carretta sperando in chissa' quale futuro migliore... Ho girato tutto il mondo, lavorato con gente di tutte le razze e religioni, ma la "slow life" dei maldiviani mi ha veramente contagiato per tutta la vita...

Comunque ve la traduco:
Madu: adagio
Kure': vai
Massele' = problema (ma anche, in senso traslato, difficolta', urgenza)
Nete' = non c'e'

Quindi in sostanza: "vai pure adagio, che tanto non c'e urgenza..."
Ultima modifica di angelofarina il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da angelofarina » sab 18 apr, 2009 1:27 am

Gia' che ci siamo, do sfoggio del mio vasto repertorio linguistico, e ve la traduco anche in dialetto parmigiano (ma questa e' facile da decifrare):
"Va pur pia', ch' angh' e' mia présia"

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