
Oggi abbiamo acquisito un nuovo compagno di motoescursionismo. Monta su una splendida Beta RR400. Aitante quanto basta per domarla. Esperienze pregresse parecchie, con fuoristrada più o meno specialistici, passando per l’XR650.

E’, appunto, per la sua precedente moto che l’ho contattato. Gironzolavo fra siti fuoristradistici per invitare tutti al nostro forum. Mi sono accorto che c’era in provincia di Reggio un appassionato di forum e di moto. Quale migliore occasione per conoscerlo. L’ho contattato via e-mail qualche mese fa. Da allora non c’erano mai state occasioni particolari per uscire insieme. Ieri ci siamo messi d’accordo e oggi, finalmente, ci siamo dati appuntamento per uscire. Giusto un paio d’ore, per conoscerci.

L’equivoco del cambio d’ora legale/solare non ha giocato a nostro favore. Dopo un paio di messaggi e qualche telefonata ci si ritrova per le dieci. Appena lo vedo mi viene un colpo: è un perfetto endurista: dal fisico al look alla moto. Sarà dura oggi, ho pensato. Due chiacchiere per scaldarci e si parte.
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Se prendiamo sterratoni veloci lo perdo, ho pensato fra me e me. Con questo popo’ di moto se mi sorpassa non lo recupero più. Questo mi ha fatto tenere un’andatura allegrotta (lo confesso). L’ho guidato su un paio di tratturi e ampie carreggiabili. Il suo comportamento è stato sempre ineccepibile. Sempre dietro, alla giusta distanza. Mai manovre avventate e, al momento giusto, è riuscito a sottrarmi alla morsa delle sabbie mobili. Proprio così, eravamo quasi arrivati a casa (mancavano pochi km) quando abbiamo disceso una fiumara in fuori pista, molto fuoripista, e andando avanti mi sono affondato in una zona apparentemente sabbiosa ma che sotto celava pericolosissimo fango: pur essendo in pianura abbiamo faticato in due a tirar fuori l’alpetta dalle difficoltà e, come al solito, in queste occasioni, niente foto. Sarà una forma di scaramanzia?.

Abbiamo girato per due ore e mezza. Specie all’inizio, ho tenuto un’andatura impegnativa (non volevo che si annoiasse). Sono rientrato a casa abbastanza stanco (c’è da dire però che ieri ero uscito per tre ore con relativo recupero dell’XR400 del mio compagno da una scarpata di sabbia). Insomma, sono contento di aver conosciuto un altro fuoristradista con una filosofia motociclistica non ortodossa dal punto di vista enduristico (ha avuto anche un Beta 250 da trial e quando ci siamo scambiati la moto è riuscito a non vomitare).

E ora vorrei rivolgervi una domanda (con risposta multipla che trovate in alto a questa pagina: preferite girare in gruppetti numerosi o in coppia o, meglio ancora, la triade rimane la figura relazionale preferibile per il motoalpinismo? A mio avviso tre è il numero perfetto per le uscite. Non troppo numerosi (il che crea problemi di organizzazione dell’appuntamento, traffico sui sentieri e molto rumore e polvere). Come ho avuto modo di dire in un mio precedente intervento, in caso di incidente uno resta col ferito e l’altro cerca aiuto (lo stesso in caso di guasto meccanico). Inoltre, in caso di diatribe, il terzo praticamente decide per tutti.