Anch'io sono stato giovane!

[husqvarna100]

Bravo.
E' il Leonardo del 2t.
Ha inventato il 2t moderno,si devono a lui tutte genialita'.
E' sempre stato 30 anni avanti a tutti,ed ora,visto che non riescono a
contrastarlo,i giapponesi stanno eliminando il 2t dal mondiale e dal mercato.

Ciao.
Claudio.

[ciccio72]

Allora le piste erano sicuramente meno spettacolo, ma per girarci occorreva "tanto manego"
Altrimenti i backflip li facevi senza volerlo, e per quello che oggi fa scattare l'applauso ti prendevi anche i fischi

Già mi ricordo bene i backflip involontari..... Ohhhh se me li ricordo...... .
A me il 2 tempi continua a rimanere nel cuore e fresca la scorsa settimana mi sono trovato al lavaggio con un ragazzo che aveva un Gas G. nuovo di pacca. Ciò fatto un giretto ed è stato come un flashback della bella vecchia morosa........

[nolimit]

vagando tra vecchi video su YouTube ho trovato uno scorcio della mia vera "croce": la pista di Fara Vicentino. Lì proprio non riuscivo ad andare
terreno perfetto, ma troppo tortuosa nel suo su e giù per la collina. Insomma pista tecnica, e per i cagnacci non andava bene una cosa che era più simile al Supercross che alla "velocità country"
Inoltre, la polvere più fitta che io avessi mai visto, peggio persino di Giavera. E lì faceva differenza il pelo....

http://www.youtube.com/watch?v=BmN-0ffOxV8&NR=1

Questa invece è Giavera, e lì potevo suonare una musica un po' migliore.
Non è cambiata molto dopo tanti anni, coi suoi maledetti salti ciechi e i discesoni da preghiera silente. Il cambiamento più vistoso direi che sia quell'orrendo rumore dei 4T

http://www.youtube.com/watch?v=IVl3jXCnldg

E questa è la prima pista "artificiale" diel Triveneto, quella di Paese

http://www.youtube.com/watch?v=VLz9_manlfs&NR=1

Ma il momento più bello, tanto nei ricordi quanto nel vissuto, tanto nel mondiale MX1 quanto nella corsetta del motoclub, che tu sia un manico da paura o un paracarro senza speranza, è sempre e sicuramente questo

http://www.youtube.com/watch?v=X7cxqC5l ... re=related

Il momento dove annaspavi alla ricerca di una concentarzione che non voleva venire, tirando gran respiri profondi spezzati dal cuore che batteva quasi come il pistone sotto di te, e si mescolavano la fiducia del tuo sentirsi in forma e la paura per la chiusura di quel maledetto imbuto lì davanti. Iniziavi a cercare idealmente una traiettoria da preferire, poi madavi tutto a puttane e decidevi che l'unica era aprire, mettere la pesta fra le braccia tese e non mollare più

[nolimit]

E poi ho trovato questo evento rievocativo tenutosi proprio a Paese, 2 anni fa. Da fesso me lo persi

Lustratevi gli occhi con questi cinquantini, voi biancocriniti!!!

http://www.youtube.com/watch?v=VsnP17VManc&NR=1

[angelofarina]

[
Witteveen!
E' ancora lì che fa andare le Aprilia sempre più forte

Io me ne ricordavo un altro, che is chiamava Moller, se non sbaglio, e faceva vincere le Benelli-MBA. Poi passo' alla Garelli, che infatti l'anno dopo vinse il mondiale... Lui era specializzato nei 125 2T bicilindrici, che allora dominavano nelle gare in pista asfaltata...

Comunque, parlando anche di telaio, c'erano moto allora che eran sempre rotte, ben peggio delle Alp attuali. Io a 16 anni (settembre 1974) ho avuto una Mazzilli, e sebbene non facessi certo le gare (al massimo le andavo a vedere), in un anno ruppi il telaio in almeno 4 punti diversi, e feci fuori non meno di 5 pistoni, una biella ed un paio di crociere del cambio... Ho speso tanto di meccanico che me ne sarei comprata una nuova...
Debbo vedere dove ho messo le foto, sicuramente qualcuna gliela avevo fatta...
Poi comprai il Fantic 125 RC 5 marce, che ho tuttora, e che in piu' di 30 anni non ha avuto praticamente niente. Gli ho cambiato il pistone 10 anni fa giusto per sfizio, ed ho dovuto sostituire un paraolio albero motore (lato accensione) che era stato sputato fuori quando, facendo un guado un po' profondo (con la morosa dietro...), siam finiti sott'acqua tutti e tre: io, lei e la moto... Per il resto niente da segnalare, mai un problema uno, e sempre in moto al massimo alla terza pedalata. Anche adesso...

[VALCHISUN]

Appena trovata in una scatola di cancelleria dimenticata, e subito postata con orgoglio malcelato



Correva l'anno 1976, alla pista "Mire" di Vittorio Veneto.
Campionato Junior Triveneto.
La "Mire" era la pista di casa, per me. Si vocifera che fui il primo a fare il doppio salto in discesa (proprio quello dove è stata scattata la foto) con un 250. però aveva una curva nella zona alta, in contropendenza, che mi sbatteva in terra una volta su tre
Se non sbaglio è di quell'anno un "rivale" che ancor oggi si legge nelle classifiche Veterans: Guerrino Zanardo;)

Lei, naturalmente, è quella che mi ha rubato il cuore per sempre, il primo Grande Amore: la Montesa Cappra VB 250

Pensa che io avevo avuto l'onore di sedermi sopra la Montesa Cappra ufficiale di Afro Rustignoli, quando al crossodromo di Baldissero, vicino a Pinerolo, si era aggiudicato il campionato italiano senior 250 cc.e poi il concessionario Montesa di Pinerolo, aveva tenuto la moto esposta i giorni successivi!Che emozione rivedere la Montesa da motocross, bellissima ancora adesso....
Vedo che sulla tua montavi gli allora famosissimi ammortizzatori Bitubo come quella del grande Afro, sulla sua c'era una forcella Marzocchi con i foderi in magnesio, uno spettacolo di tecnologia per quei tempi!

[nolimit]

La mia montava la Marzocchi di equipaggiamento standard, bellissima nel suo color oro bronzato. Dietro in effetti spicca la mia prima vera follia, i Bitubo che soppiantarono immediatamente (preconsegna) la coppia originale. Ma allora i rivenditori erano gli appassionati di prima generazione, quelli crsciuti con la combinata nella mano destra, e uno sforzo per un ragazzo infervorato lo facevano.

proprio ieri, guardando quei filmati, mi è venta alla mente la consapevolezza del fatto che oggi, ovunque tu ti giri in questo mondo a due ruote tutti, mecca, piloti, smanettoni della domenica, nessuno ha più le unghie listate a lutto e i polpastrelli intrisi di morchia.
E forse è per quello che è tanto difficle scorgere una scintilla di passione in fondo agli occhi. I vecchi meccanici sono stati i primi team-manager, una vita passata in officina fino al sabato notte e poi la domenica mattina sul campo a fare assistenza ai ragazzi della loro scuderia.
Ora chi ha chiuso i battenti, chi ha in "salone" la seconda o addirittura la terza generazione. Ti sanno parlare di grafiche, di ergal, ma da nessuno di loro uscirà mai una frase coe quella che conservo ancora nella mente dopo quasi trent'anni: "senti come trilla, quello rompe!" detto fatto, quella moto grippò neanche 2 giri dopo davanti a me e la mia bandierina gialla, carburazione troppo magra. Era più o meno il 1977-78, a Licola si tenne uno dei primi eventi su sabbia che la storia del cross nostrano ricordi, c'erano tutti gli squadroni ufficiali. Ivan Alborghetti con la sua maglia a scacchi bianchi e blu stette poi per il resto della manche a parlare con me e quell'omino paffuto, che mi pare fosse uno della El.Me.Ca Gilera che portava su quel litorale un ragazzo di nome Corrado Madiii. Se qualcuno mi aiutasse a ricordare il suo nome ne sarei felice!

E chi avrebbe mai pensato, poi, che a distanza di 30 anni Toni Cairoli sarebbe arrivato ad allenarsi proprio a Licola?

[VALCHISUN]

Fortunatamente ho un amico che e' concessionario plurimarche specializzato nel trial, andiamo spesso in moto insieme, e nonostante sia piu' giovane di me, e' un vero appassionato, oltre ad essere anche un bravo meccanico e preparatore....Per fortuna ce ne sono ancora, magari pochi......

[Anonymous_14/08/08 08:43]

Anche a me è venuta voglia di riesumare vecchie foto.
Le prime due sono Beta

Ogni paese aveva la sua pista, e la nostra non era davvero male.



Garetta di Trial tutto coperto per il freddo terribile.



Un pò di agonismo anni 80, con Ktm naturalmente

[nolimit]

Hai fatto benissimo!
E complimentissimi!!!

Quello della prima foto è il lamellare? Il 250 da cross era di una brutalità infame


PS: la postura nella terza foto si potrebbe usare per un manuale!!