Altre accuse alle moto sui sentieri:
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/le ... alle.shtml
io ho replicato, prossimamente preparerò una replica ufficiale a nome del CORE Liguria, cortesemente se volete inserire post e commenti è tutto bene accetto perchè c'è la solita campagna denigratoria in quanto stiamop cercando di modificare le norme locali e hanno tutto l'interesse ad alzare polveroni per giustificare i divieti.
Grazie a tutti.
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Giulio
[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,
ACCUSE AI MOTOCICLISTI SUI SENTIERI
ACCUSE AI MOTOCICLISTI SUI SENTIERI
Io vedrei una teorica possibilità di mediazione tra le parti agendo in questo modo:
Se è vero che sentieri, tratturi ecc. a fondo naturale sono a tutti gli effetti strade, (come dice la sentenza famosa) sarebbe giusto permetterne l'accesso come a qualunque altra strada, ma il transito deve essere allo stesso modo regolamentato alla pari di qualsiasi altra strada, con limiti di velocità adeguati tipo 15 - 20 km/h o altre regole simili alle strade asfaltate.
C'è da tenere conto però che può essere un'arma a doppio taglio, nel senso che nulla vieterebbe a questo punto all'amministrazione locale di considerare la strada naturale a "divieto di transito" (come in effetti sta accadendo) visto che tale misura restrittiva spessissimo viene adottata anche in molte asfaltatissime vie cittadine.
In ogni caso una regolamentazione precisa permetterebbe alle forze dell'ordine preposte di poter all'occorrenza contestare PRECISE violazioni, quali, eccesso di velocità, guida pericolosa (in caso di impennate o altro) invece di dover contestare la violazione di una generica e spesso lacunosa norma locale che si presta a cento interpretazioni.
credo che questo, VOLENDO, (ma non lo vogliono) possa essere fattibile e rendere la situazione meglio gestibile;
al contrario, non credo che si possa sperare di ottenere qualcosa di concreto sbandierando solo il fatto di essere pacifici e rispettosi motoalpinisti con gomme a bassa pressione e tasselli soffici che accarezzano l'erba.
Per natura sono piuttosto pessimista nelle cose, e in questa diatriba non vedo personalmente un futuro molto roseo per i motociclisti.
Se è vero che sentieri, tratturi ecc. a fondo naturale sono a tutti gli effetti strade, (come dice la sentenza famosa) sarebbe giusto permetterne l'accesso come a qualunque altra strada, ma il transito deve essere allo stesso modo regolamentato alla pari di qualsiasi altra strada, con limiti di velocità adeguati tipo 15 - 20 km/h o altre regole simili alle strade asfaltate.
C'è da tenere conto però che può essere un'arma a doppio taglio, nel senso che nulla vieterebbe a questo punto all'amministrazione locale di considerare la strada naturale a "divieto di transito" (come in effetti sta accadendo) visto che tale misura restrittiva spessissimo viene adottata anche in molte asfaltatissime vie cittadine.
In ogni caso una regolamentazione precisa permetterebbe alle forze dell'ordine preposte di poter all'occorrenza contestare PRECISE violazioni, quali, eccesso di velocità, guida pericolosa (in caso di impennate o altro) invece di dover contestare la violazione di una generica e spesso lacunosa norma locale che si presta a cento interpretazioni.
credo che questo, VOLENDO, (ma non lo vogliono) possa essere fattibile e rendere la situazione meglio gestibile;
al contrario, non credo che si possa sperare di ottenere qualcosa di concreto sbandierando solo il fatto di essere pacifici e rispettosi motoalpinisti con gomme a bassa pressione e tasselli soffici che accarezzano l'erba.
Per natura sono piuttosto pessimista nelle cose, e in questa diatriba non vedo personalmente un futuro molto roseo per i motociclisti.
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- Iscritto il: gio 14 ago, 2008 9:43 am
ACCUSE AI MOTOCICLISTI SUI SENTIERI
Anche io sono pessimista su questo argomento.
L'articolo citato non voglio leggerlo per evitare di rispondere in modo "inopportuno"
L'articolo citato non voglio leggerlo per evitare di rispondere in modo "inopportuno"