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Pinza freno posteriore Alp 4.0

Dicesi manutenzione l'insieme di tutte le attività "volte a mantenere o a riportare una entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta" (norma UNI EN 13306). Che cosa facciamo noi per garantire che le nostre beneamate entità svolgano al meglio la funzione richiesta, che poi sarebbe scarrozzarci in allegria e sicurezza?
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Stefano Miata
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Messaggio da Stefano Miata » lun 10 mag, 2010 10:31 am

Giusto per essere di eventuale aiuto...

..se il freno posteriore della vostra Alpona, dopo aver frenato, dovesse darvi la sensazione di non liberare il disco e di continuare a mordere lievemente allora potreste avere il difetto che ho riscontrato io.

In particolare il difetto si manifesta come un leggero contatto tra pastiglia e disco e dura qualche secondo dopo la pinzata. Tale contatto si percepisce più dal fischiettìo della pastiglia che da una reale frenatura della ruota...di cosa si tratta?

In sintesi di ossida uno dei due perni del portapinza su cui scorre la pinza. Durante la frenata la pinza viene trascinata dalla pressione del pistonicino sulla pastiglia, al momento del ritorno si punta a causa delle ossidazioni e non scorre indietro...come si risolve?

Smontando la ruota avremo in mano pinza e portapinza solidali. Sfilare il portapinza dopo aver 'sganciato' le due cuffie parapolvere, a quel punto sarà possibile vedere i due perni incriminati. Quello più sottile nella cuffia in gomma passante 'quella verso la parte posteriore della moto' è più pulito, quello più grosso nella sede cieca 'verso la parte anteriore della moto' è più ossidato. Una volta sfilato tutto il portapinza pulire con una paglietta (quelle verdi da casilinga) sia il perno che la sede nella pinza, ingrassare e rimontare dopo aver riposizioanto le pastiglie che saranno uscite di sede.... cosa succede?

Succede che il perno, ora pulito e libero di scorrere, non oppone più resistenza e, una volta rilasciato il pedale, la pinza libera subito il disco... le pastiglie non sfregano più.. :P

PS io ho smontato e pulito tutta la pinza, spurgo compreso, l'unica cosa che non ho fatto è stata sostituire le guarnizioni del cilindretto che non perdeva. Se qualcuno avrà bisogno e ne sarò capace proverò ad aiutarlo volentieri.

Ciao
Montesa Cota 4rt 2010

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Messaggio da nolimit » lun 10 mag, 2010 10:37 am

Sempre bello quando si condivisono queste piccole soluzioni che risolvono situazioni frequenti e possibili! Immagine

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Stefano Miata
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Messaggio da Stefano Miata » lun 10 mag, 2010 12:10 pm

In realtà l'idea iniziale era di fotografare ogni songolo passaggio e creare una guida...poi mi sono addentrato nel lavoro e mi sono perso...

Prometto che al prossimo smontaggio lo faccio...
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sapphire
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Messaggio da sapphire » lun 10 mag, 2010 1:23 pm

Sarebbe molto meglio fare la giusta manutenzione. Pulire ed ingrassare i perni della pinza ogni due o tre sostituzioni delle pastiglie. Ingrassare bene con grasso al lithio anche i filetti delle viti e non occorre di strigerle troppo.

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Stefano Miata
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Messaggio da Stefano Miata » lun 10 mag, 2010 2:31 pm

Beh le pastiglie posteriori a 5500 Km non penso siano nemmeno mai state sostituite...

Il problema è che uno dei due perni è inserito in una sede in gomma, l'altro nell'alluminio della pinza...e quest'ultimo si ossida.

Comunque un po' di manutenzione ordinaria regolare non fa di certo male anzi...
Montesa Cota 4rt 2010

sapphire
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Messaggio da sapphire » lun 10 mag, 2010 8:10 pm

Cambiarle a 5500 km in una moto mi sembra un buon traguardo,considera che c'è gente che con certe moto a 5500 cambia il pistone e rettifica il cilindro.
Comunque in una moto il chilometraggio è sempre molto relativo .........basta staccare un filo o cambiare il contachilometri e si riparte da zero,molta gente appena la moto supera i 5000 km stacca il filo del sensore o la corda del contachilometri.
Comunque in una moto che prende acqua e fango conviene pulire e ingrassare la pinza dopo ogni sostituzione delle pastiglie, tanto è un lavoro semplice e di pochi minuti.

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Misso
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Messaggio da Misso » dom 22 mag, 2016 2:37 pm

Ciao a tutti. Riparo questo vecchio post perché devo revisionare una pinza che non "flottava" più a causa del famigerato perno che non scorre e non si sfila più dalla sua sede alluminio.
Ho provato di tutto (WD40, fiamma, martello, leve, estrattori...) ma il perno resta "saldato" nella pinza... :dammit:
Qualche idea su come risolvere il problema?

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carlo
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Messaggio da carlo » lun 23 mag, 2016 3:25 pm

Misso ha scritto:pinza che non "flottava" più a causa del famigerato perno che non scorre e non
si sfila più dalla sua sede alluminio.
Ho provato di tutto (WD40, fiamma, martello, leve, estrattori...) ma il perno
resta "saldato" nella pinza... :dammit:
Ipotizzando che il problema sia la corrosione galvanica tra acciaio e alluminio,
hai provato a usare qualche prodotto per rimuovere l'ossido di alluminio (piu'
il solito corredo di scaldate, martellate e bestemmioni da competizione per
favorire la penetrazione del prodotto)? A quanto leggo l'acido ortofosforico
dovrebbe andare abbastanza bene, perche' non dovrebbe rovinare troppo la parte
in alluminio. Insomma, classico bagno in CocaCola, strumento multiuso al pari
del WD40...

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"...e immagina cosa puo' fare ai tuoi denti:"
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Messaggio da Misso » lun 23 mag, 2016 5:43 pm

No, alla Coca-Cola non ci avevo pensato! (...sarà perché a me piace il Chionotto?! :rotfl!!: )
Adesso sto trattando in pezzo con scaldate col cannello Castolin e doccie di WD40... Vediamo chi molla prima... :notme:

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Misso
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Messaggio da Misso » mar 24 mag, 2016 9:01 pm

VITTORIA !!! :yahoo: :#1:
Il bagno prolungato nel WD40 e un estrattore di fortuna costruito ad hoc, hanno avuto la meglio sul perno malefico...! ;)

Ora rimonto il tutto con grasso al litio come se nevicasse...

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