Così ho approfittato di S. Pietro e Paolo per fare ponte e partire.
Adesso o mai più, quindi nonostante le incertezze sulla neve e sui divieti, venerdì pomeriggio mi metto in viaggio. Come andrà andrà.
Sabato mattina sono pronto a partire. Il primo percorso è quello del colle delle Finestre, quasi interamente asfaltato ma senz altro suggestivo.
Per l' occasione ho cambiato le gomme. Sono partito con i tasselli. A ben vedere non era poi necessario, ma non conoscendo le strade e muovendomi in solitaria ho pensato che fosse comunque saggio. Alla fine basta uno scivolone in più per rovinarsi la vacanza.
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E' la prima volta che guido sugli sterrati alpini, da troppo tempo aspettavo.
Sotto il casco c'è un sorriso ebete, troppo bello qui!
Raggiungo quindi il primo forte che visito rapidamente
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Riscendo a valle dal lato di Pian dell' Alpe ben deciso a imboccare l "Assietta".
Mi aspetta una brutta sorpresa, nonostante la sbarra sia alzata il cartello dice che è interrotta per lavori di manutenzione poco più avanti. Un endurista Torinese sta lì a dire che ormai è inutile cercare l'enduro in Piemonte, hanno tolto tutto..
Ma non mi arrendo facilmente, prendo la statale fino a Sestriere per poter percorrere almeno il lato più lungo prima dell interruzione.
La via dell' Assietta è una splendida strada in quota, si arriva se non sbaglio fino a 2400 metri slm, tra rovine di antichi forti e paesaggi stupendi.
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Queste altezze mi fanno letteralmente girare la testa. Guidare così in alto è un' esperienza fantastica. Inoltre gli odori sono ben diversi da quelli degli appennini. Le erbe alpine in fiore mandano degli aromi che sembra quasi che dietro la curva ci sia una nonna che cucini un sugo di quelli che riescono solo a lei.
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Giunto alla punta dell' Assietta inizio la discesa che non sarà meno emozionante. Mentre scendo giù incrocio molte moto e fuoristrada che salgono da Pian dell' Alpe. Mi sa che la strada tanto interrotta non è.
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In effetti sbuco tranquillamente a Pain dell' Alpe. Dell interruzione nessuna traccia. Tanto meglio.
Nel frattempo si è fatta una certa e mi dirigo verso il colle del Sommeiller. So che il fine settimana è transitabile dopo le 17, per questo motivo l ho tenuto per ultimo.
Il sommeiller vanta sicuramente i paesaggi più magici di tutta la trasferta. un posto davvero splendido.
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Giunto allo Scarfiotti proseguo
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Salendo incontro un abitante della zona....
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Purtroppo, una volta giunto al punto della foto sotto, la mia salita verso il Sommeiller si interrompe.
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Riscendo a valle dopo non posso non fermarmi ad ammirare cascate e scorci stupendi
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Una visita all' abitato di Rochemolle e mi dirigo in albergo. Il primo giorno è stato stupendo!
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SECONDO GIORNO
Per oggi l' idea è di visitare la "Via dei Saraceni". Mi dirigo quindi a Eclause dove comincia immediatamente la salita. La strada è piuttosto malmessa e bisogna prestare la massima attenzione.
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La prima visita è al Forte Pramand, da lì poi mi dirigerò verso il Forte Foen e Jafferau.
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Riscendo dal Pramand per il foen
Mi trovi quindi davanti alla galleria dei Saraceni
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Trattasi di un budello roccioso lungo circa un chilometro. All' interno non si vede nulla e fa freddissimo. Inoltre, specie nell' ultimo tratto, ci piove pure.
I fari del TT illuminano a BEN 3 metri dal mezzo stesso, e quindi è come procedere al buio. La galleria non è particolarmente indicata a persone claustrofobiche!!
Ne esco vivo in ogni caso, e dopo un paio di chilometri giungo al Foen
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Riprendo la strada per lo Jafferau, dalla quale posso ammirare compiaciuto lo sterro che ho fatto per salire sù
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La salita continua, ma un certo punto mi blocco a causa della neve!! Sono soddisfattissimo lo stesso.
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Nel pomeriggio mi percorro il "colle della Scala", passo asfaltato che mi condurrà in Francia. Farò un giro nei paraggi e tornerò alla base.
Domattina sveglia alle 4 per riportare il furgone in tempo!
Tornerò
IL RESTO E' NOIA! 
