![[Figo] 8)](./images/smilies/icon_cool.gif)
Occorre attendere che il percorso sia completamente sgombro da neve e prestare attenzione alla situazione meteorologica, nevicate fuori stagioni a certe quote sono sempre possibili.
La salita al Rif. V Alpini m. 2875 in Val Zebrù porta nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.
![[Scioccato] :shock:](./images/smilies/icon_eek.gif)
Dalla Valfurva si imbocca la deviazione per la Val Zebrù fino al termine dell'asfalto, a circa m. 1600.
Qui inizia la sterrata, chiusa al traffico privato, che percorre la valle attraverso boschi e pascoli, punteggiati da vari alpeggi, varcando più volte il torrente.
Sino alle baite del pastore m.2168, raggiungibili anche con un servizio di jeep, la sterrata è tutta ciclabile,
poi la stradina continua a tornanti su pascoli, per poi diventare un sentiero che risale il ghiaione sotto lo sperone roccioso su cui sorge il rifugio.
L’ultimo tratto non risulta ciclabile, occorre portare la bici per circa due ore e mezza prima di giungere al rifugio e di mettere le ruote sulla vedretta dello Zebrù.
La fatica è ampiamente ripagata dal paesaggio, dalle montagne che ci circondano tutte sopra i 3000, dall’ambiente naturale ancora integro e dall’incontro con i principali animali delle Alpi.
Ecco le foto della Val Zebrù:

Baite di Campo m.2000






Sullo sperone roccioso si intravede il rifugio.

In un fienile riposa uno stambecco a motore

Stambecco brianzolo

Stambecco "Doc"


Eccoci al Rif. V Alpini


Risaliamo oltre il Rif. per raggiungere la vedretta dello Zebrù.




Due passi sul ghiacciaio, l'altimetro segna quata 3000.



Io e mio fratello, foto ricordo.

Iniziamo la discesa, prima sul ripido ghiaione poi nella verde Val Zebrù.









Se in MTB richiede un certo impegno, a piedi è alla portata di tutti, ed è senz’altro uno dei più bei itinerari escursionistici che conosca.
![[Occhiolino] :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)
ciao