http://loner.blog.tiscali.it/2011/02/03 ... /#more-125
Qui sopra trovate una breve descrizione del viaggio che sta facendo un ragazzo indiano su un altopiano al confine tra India
e Cina. Questa persona e' gia' stata li' in passato e ha realizzato un bellissimo film sul suo viaggio (tutto in
solitaria) e la vita della popolazione nomade che vive li'.
Chi ama la moto, i viaggi e il fuoristrada (qui naturalmente non parliamo di mulattiere impestate, ma di sterrate piu' o
meno malmesse) non potra' non apprezzare i suoi film. Personalmente considero i soldi spesi per i suoi DVD come
quelli meglio utilizzati per vedere film; almeno ho la certezza che non andranno a ingrassare le grosse case di
produzione ma serviranno ad un appassionato motociclista a finanziare nuovi progetti del genere. Chi vuole approfondire
il discorso puo' andare qui:
http://dirttrackproductions.com/
Io ho avuto la fortuna di conoscerlo quando e' venuto a Cagliari a presentare il suo secondo film, e la cosa
impressionante e' vedere quanto sia normale come persona. Credo che poche persone sarebbero riuscite a portare a
termine un viaggio in quelle condizione, con una moto fatta con la tecnologia degli anni 50, stracarica come un mulo, in
posti impossibili, forse non lontani dalla civilta' come certi percorsi in Nord Africa ma, credo, non meno
impegnativi (soprattutto in solitaria). Eppure parla della sua esperienza come se non fosse niente di straordinario,
non e' assolutamente gasato ne' ha atteggiamenti da superuomo.
Per riavvicinarci al forum, mi ha fatto un po' l'impressione di un SuperHank indiano. Solitario, grande macinatore di km,
non si ferma davanti a uno sterrato anche se su un mezzo pesante e stracarico di bagagli, racconta del viaggio in
moto ma anche dei posti e delle persone che incontra, e lo fa bene.
Vivamente consigliato
[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,
Un Royal Enfield sul tetto del mondo
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Quartu S.Elena, CA - Pianeta Terra
Honda CRF 230 F Easy Trail '04
I buoni vanno in paradiso, i cattivi vanno fuoristrada
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Re: Un Royal Enfield sul tetto del mondo
Confermo, link interessantissimo, grazie!
Mi ha fatto venir voglia di comprarmi una Enfileld, non potnedo andare in Hymalaya!
Ciao
Alves
Mi ha fatto venir voglia di comprarmi una Enfileld, non potnedo andare in Hymalaya!
Qui ti sbagli, io a questo signore non sono degno di allacciare i legacci dei calzari!carlo ha scritto: Per riavvicinarci al forum, mi ha fatto un po' l'impressione di un SuperHank indiano.
Ciao
Alves
Re: Un Royal Enfield sul tetto del mondo
io non conosco te se non attraverso i tuoi report, e non conosco Gaurav se non per i suoi film e quattro chiacchiereSuperHank ha scritto:Qui ti sbagli, io a questo signore non sono degno di allacciare i legacci dei calzari!
attorno a una pizza, pero' vedo davvero una forte somiglianza tra voi; credo che la differenza vera stia nel fatto che lui
e' riuscito a fare un lavoro della sua passione per la moto e i viaggi.
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- angelofarina
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Re: Un Royal Enfield sul tetto del mondo
Senza nulla togliere alle imprese compiute dal tipo, in realta' la tecnologia motoristica indiana ha fatto passi da gigante, soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni meccaniche di precisione ed i trattamenti superficiali, ma anche la stessa metallurgia di base e' molto avanzata.carlo ha scritto:Credo che poche persone sarebbero riuscite a portare a
termine un viaggio in quelle condizione, con una moto fatta con la tecnologia degli anni 50, stracarica come un mulo, in
posti impossibili, forse non lontani dalla civilta' come certi percorsi in Nord Africa ma, credo, non meno
impegnativi (soprattutto in solitaria).
Il progetto della Royal Enfield ha piu' di 50 anni, ma quando le moto venivano costruite in Gran Bretagna non erano considerate particolarmente affidabili (anzi, in generale, si diceva che le moto inglesi erano sempre guaste).
Ora che le fanno in India, senza sostanziali modifche al progetto, ma grazie appunto alla precisione delle lavorazioni meccaniche, alla buona qualita' metallurgica di base, ed ad avanzati trattamenti superficiali, hanno raggoiunto una affidabilita' e longevita' da fare invidia a quelle dei migliori motori made in Japan...
Ed anche la Cina sta rapidamente facendo lo stesso percorso...
Angelo Farina
http://www.angelofarina.it
http://www.angelofarina.it
Un Royal Enfield sul tetto del mondo
http://img267.imageshack.us/i/12012008099.jpg/
io ce l'ho avuta un po' d'anni fa. come si può vedere dalle foto l'avevo preparata scrambler togliendole credo 50 kg di ferraglia e sperando che così mi concedesse qualche percorso più "rock'n roll". in realtà già le strade bianche più rovinate dalla pioggia facevano sudare sangue agli ammortizzatori. esistono modelli trail preparati (a costi sicuramente spropositati) che sono veramente belli e con cui vengono effettuate competizioni.
il motore mi ha fatto patire abbastanza: pisciava olio da ogni orifizio, era incarburabile, poi ho messo un dell'orto e andava meglio. l'ho venduta ad un conoscente che mi guarda ancora con sospetto quando mi incontra: l'ha dovuta rottamare, ha fuso. un altro amico ne ha cambiate due ma hanno sempre qualche problema. nulla toglie che sono storia della moto...
io ce l'ho avuta un po' d'anni fa. come si può vedere dalle foto l'avevo preparata scrambler togliendole credo 50 kg di ferraglia e sperando che così mi concedesse qualche percorso più "rock'n roll". in realtà già le strade bianche più rovinate dalla pioggia facevano sudare sangue agli ammortizzatori. esistono modelli trail preparati (a costi sicuramente spropositati) che sono veramente belli e con cui vengono effettuate competizioni.
il motore mi ha fatto patire abbastanza: pisciava olio da ogni orifizio, era incarburabile, poi ho messo un dell'orto e andava meglio. l'ho venduta ad un conoscente che mi guarda ancora con sospetto quando mi incontra: l'ha dovuta rottamare, ha fuso. un altro amico ne ha cambiate due ma hanno sempre qualche problema. nulla toglie che sono storia della moto...