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Neve, tronchi e ...frizione
Neve, tronchi e ...frizione
Ricevo la telefonata di Pumba: “Ste’, sono in crisi di astinenza, devo fare qualcosa!”
Come non dare un aiuto ad un caro amico?
Il calvario di Pumba inizia il Sabato precedente , quando ritirata la moto dal meccanico pronto per partire per Spoleto si accorge che la moto non ‘prende i giri’ : un pick-up è saltato, occorre smontare nuovamente il motore... tradotto : niente cavalcata e inca##atura ai massimi livelli!
Occorre intervenire al più presto per evitare una ‘crisi d’astinenza enduristica’ di proporzioni bibliche, si decide per un giretto in bassa quota per evitare le abbondanti nevicate della settimana scorsa. Ovviamente un giretto infrasettimanale.
Sapevamo che la neve non sarebbe stato l’unico problema, anche gli alberi caduti ci avrebbero impegnato non poco, quindi ci siamo armati di due buon segacci, uno arancione con la dicitura ‘KTM approved’. E ci sono serviti non poco!
I sentieri si sono rivelati viscidi e .... pieni di ostacoli improvvisi
Alla fine troviamo l’ultima parte di una mulattiera in discesa completamente innevata, rifarla in salita nel caso che il torrente alla fine non fosse guadabile sarebbe stato improponibile; occorreva un volontario che scendesse a piedi per verificare la fattibilità del guado, indovinate a chi è capitato l’onere?
“Dai che tanto ti devi allenare per il NoLimits” ;
“Serve per fare fiato!”
“....STARDIIIII!!!!”
Dopo accurata verifica, con relativa scarpinata, si prosegue ‘sciando’ ognuno con il proprio stile
fin quando Pumba si trova senza frizione: il tubo del comando idraulico perde il liquido dall’attacco sul carter.
Non gli resta che invocare San Gedeone protettore della frizione (= santo che trascorse la sua esistenza tra Magura e Mattinghofen).
Prossimo target: reperire un po’ di DOT4 .
Un benzinaio ci fornisce il prezioso liquido (anche se più tardi scopriamo che la frizione idraulica Magura vuole solo olio minerale: le Kappa devono fare scelte alternative ....!!!!!!!)
Inizia l’intervento a cuore aperto per controllare il tubo e il suo andamento, con relativo spurgo e taglio sull’indice di Pumba con ampio versamento di sangue! Inteviene Betaflo che da brava crocerossina
interviene sulla ferita con mezzi di fortuna : disinfetta col DOT4 e chiude il taglio con nastro isolante!! E reperisce i viveri per la sosta pranzo.
Il giro riprende con una salita condita da diversi scalini e frane varie ma purtroppo accade quello che non avremmo voluto .... il tubo della frizione della Kappa si stacca ... ma dalla parte opposta!
Pumba non dice nulla, ma il suo silenzio è più eloquente di tante inenarrabili imprecazioni ... anche a sfondo mistico.
Non c’è niente da fare, opta per un mesto rientro alla base in solitaria via asfalto.
Ci sono dei momenti in cui un uomo deve restare da solo.... questo è uno di quelli!.
Il nostro giro continua per ritornare alla macchina, ma in off.
Le difficoltà non sono mancate: neve, rami, arbusti in mezzo ai sentieri
ma alla fine i panorami che si aprono improvvisamente ripagano dalle fatiche affrontate.
Ora vorrei telefonare a Pumba , ma ho paura di sentire ancora l’eco delle sue imprecazioni rivolte ad una casa motociclistica austriaca ...... si! Proprio quella!!
Stefano e Florence
Come non dare un aiuto ad un caro amico?
Il calvario di Pumba inizia il Sabato precedente , quando ritirata la moto dal meccanico pronto per partire per Spoleto si accorge che la moto non ‘prende i giri’ : un pick-up è saltato, occorre smontare nuovamente il motore... tradotto : niente cavalcata e inca##atura ai massimi livelli!
Occorre intervenire al più presto per evitare una ‘crisi d’astinenza enduristica’ di proporzioni bibliche, si decide per un giretto in bassa quota per evitare le abbondanti nevicate della settimana scorsa. Ovviamente un giretto infrasettimanale.
Sapevamo che la neve non sarebbe stato l’unico problema, anche gli alberi caduti ci avrebbero impegnato non poco, quindi ci siamo armati di due buon segacci, uno arancione con la dicitura ‘KTM approved’. E ci sono serviti non poco!
I sentieri si sono rivelati viscidi e .... pieni di ostacoli improvvisi
Alla fine troviamo l’ultima parte di una mulattiera in discesa completamente innevata, rifarla in salita nel caso che il torrente alla fine non fosse guadabile sarebbe stato improponibile; occorreva un volontario che scendesse a piedi per verificare la fattibilità del guado, indovinate a chi è capitato l’onere?
“Dai che tanto ti devi allenare per il NoLimits” ;
“Serve per fare fiato!”
“....STARDIIIII!!!!”
Dopo accurata verifica, con relativa scarpinata, si prosegue ‘sciando’ ognuno con il proprio stile
fin quando Pumba si trova senza frizione: il tubo del comando idraulico perde il liquido dall’attacco sul carter.
Non gli resta che invocare San Gedeone protettore della frizione (= santo che trascorse la sua esistenza tra Magura e Mattinghofen).
Prossimo target: reperire un po’ di DOT4 .
Un benzinaio ci fornisce il prezioso liquido (anche se più tardi scopriamo che la frizione idraulica Magura vuole solo olio minerale: le Kappa devono fare scelte alternative ....!!!!!!!)
Inizia l’intervento a cuore aperto per controllare il tubo e il suo andamento, con relativo spurgo e taglio sull’indice di Pumba con ampio versamento di sangue! Inteviene Betaflo che da brava crocerossina
interviene sulla ferita con mezzi di fortuna : disinfetta col DOT4 e chiude il taglio con nastro isolante!! E reperisce i viveri per la sosta pranzo.
Il giro riprende con una salita condita da diversi scalini e frane varie ma purtroppo accade quello che non avremmo voluto .... il tubo della frizione della Kappa si stacca ... ma dalla parte opposta!
Pumba non dice nulla, ma il suo silenzio è più eloquente di tante inenarrabili imprecazioni ... anche a sfondo mistico.
Non c’è niente da fare, opta per un mesto rientro alla base in solitaria via asfalto.
Ci sono dei momenti in cui un uomo deve restare da solo.... questo è uno di quelli!.
Il nostro giro continua per ritornare alla macchina, ma in off.
Le difficoltà non sono mancate: neve, rami, arbusti in mezzo ai sentieri
ma alla fine i panorami che si aprono improvvisamente ripagano dalle fatiche affrontate.
Ora vorrei telefonare a Pumba , ma ho paura di sentire ancora l’eco delle sue imprecazioni rivolte ad una casa motociclistica austriaca ...... si! Proprio quella!!
Stefano e Florence
-
- Messaggi: 2247
- Iscritto il: ven 02 mag, 2008 11:39 pm
- Località: varese
Neve, tronchi e ...frizione
MMMMM !!
Avevo piu' volte pensato di venire a trovarvi per fare un giretto con voi.
Non mi avrete mai!
Siete dei pazzi scatenati.
Una volta si poteva contare sulle donne,quelle di una volta,pazienti,
paurose,guai a parlare loro di fatica e fango---ma dove te la sei trovata
sta Betaflo !!??
Capisco il tuo nik caro Stefano.
Siete stupendi e vi invidio moltissimo.
Bravi.
Claudio.
Avevo piu' volte pensato di venire a trovarvi per fare un giretto con voi.
Non mi avrete mai!
Siete dei pazzi scatenati.
Una volta si poteva contare sulle donne,quelle di una volta,pazienti,
paurose,guai a parlare loro di fatica e fango---ma dove te la sei trovata
sta Betaflo !!??
Capisco il tuo nik caro Stefano.
Siete stupendi e vi invidio moltissimo.
Bravi.
Claudio.
- max37
- Messaggi: 6633
- Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
- Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200
Neve, tronchi e ...frizione
complimenti davvero belle foto come sempre
Max37
http://www.tecnicamotori.it/
La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.
Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.
http://www.tecnicamotori.it/
La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.
Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.
Re: Neve, tronchi e ...frizione
s.pazz ha scritto:Alla fine troviamo l’ultima parte di una mulattiera in discesa completamente innevata,
rifarla in salita nel caso che il torrente alla fine non fosse guadabile sarebbe stato improponibile;
occorreva un volontario che scendesse a piedi per verificare la fattibilità del guado,
indovinate a chi è capitato l’onere?
“Dai che tanto ti devi allenare per il NoLimits” ;
“Serve per fare fiato!”
“....STARDIIIII!!!!”
Bravissimi!!!
Ciao,
Paolo
- betaflo
- Messaggi: 641
- Iscritto il: ven 21 dic, 2007 12:44 pm
- Località: Mondolfo PU Moto: Sherco SE300 i-f
Neve, tronchi e ...frizione
Ciao Paolo,
non li riconosci i posti? .....
non li riconosci i posti? .....
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
Neve, tronchi e ...frizione
Complimenti ragazzi ..............bel giretto!!
Neve, tronchi e ...frizione
Ehi giovanotti, fatemi capire: avete portato con voi dei seghetti per tagliare i tronchi?
Sapevamo che la neve non sarebbe stato l’unico problema, anche gli alberi caduti ci avrebbero impegnato non poco, quindi ci siamo armati di due buon segacci, uno arancione con la dicitura ‘KTM approved’. E ci sono serviti non poco!
Accipicchia che organizzazione!!!!
Sapevamo che la neve non sarebbe stato l’unico problema, anche gli alberi caduti ci avrebbero impegnato non poco, quindi ci siamo armati di due buon segacci, uno arancione con la dicitura ‘KTM approved’. E ci sono serviti non poco!
Accipicchia che organizzazione!!!!
A presto e...
Buon motortrip,
alp
Buon motortrip,
alp
- Brianza
- Messaggi: 805
- Iscritto il: mer 05 dic, 2007 10:19 pm
- Località: Provincia di Como - Beta Alp200 - Montesa 4tr
Neve, tronchi e ...frizione
Giretto molto suggestivo non privo di imprevisti.
Molto belle le foto, complimenti a tutti.
ciao.
Molto belle le foto, complimenti a tutti.
ciao.
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Due o tre foto direi di si!betaflo ha scritto:Ciao Paolo,
non li riconosci i posti? .....
Però non è facile peggio di "lascia o raddoppia"!
P.S Qui la neve se ne sta andando...
Ciaooo!
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Ciao Alp,alp ha scritto:Ehi giovanotti, fatemi capire: avete portato con voi dei seghetti per tagliare i tronchi?
Accipicchia che organizzazione!!!!
ebbene si! In questi periodi il segaccio con il manico ripiegabile
è un attrezzo indispensabile; capita di percorrere qualche sentiero in discesa e trovarlo ostruito da qualche albero sradicato o ramo rotto; spesso non è possibile fare il percorso a ritroso in salita per via della neve, fango o rocce viscide, quindi l'unica alternativa è quella di continuare .....gettando il cuor oltre l'ostacolo ...... come si dice nell'esercito!
La neve caduta quest'anno è stata abbondate e 'pesante', e in off si vedono gli effetti sulle piante e gli smottamenti dei terreni.
A presto
Stefano