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Osvaldo
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Messaggio da Osvaldo » ven 25 mar, 2011 8:20 am

angelofarina ha scritto: D'altronde noi sappiamo fare meglio di loro cibo, bevande, vestiti e scarpe, moto ed auto sportive, (oltre che beni culturali quali musica, film, opere d'arte, architettura, libri, etc.), cose di cui tutto il mondo avra' sempre bisogno, quindi e' meglio se in Italia ci dedichiamo a far bene il nostro mestiere...
verissimo. pero' dai, almeno ci sono alcuni (pochi) settori della ricerca
in cui siamo bravi, tipo la medicina...
oppure l'acustica! eheh :wink:
a proposito di energia, ma ne sapevate (angelo in particolare,
visto che bazzica ambienti unversitari non
lontani da bologna) nulla di questa storia?
http://energycatalyzer.blogspot.com/
http://www.youtube.com/watch?v=z-0WvK2b ... ded#at=816
mi sa un po' di bufala, ma se fosse vero allora il discorso
sul bilancio complessivo qui sarebbe vantaggiosissimo...

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Xerrista
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Messaggio da Xerrista » ven 25 mar, 2011 2:26 pm

Ho sentito da G. Strada che in Italia sono presenti c.a 90 bombe nucleari, praticamente, a parte le risate che risollevano un po' il morale, l'effetto sarebbe questo :


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husqvarna100
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Messaggio da husqvarna100 » ven 25 mar, 2011 3:33 pm

Noi siamo piu' bravi di "loro" a produrre cibo,bevande,vestiti,moto ed
auto di lusso,libri,cinema ed ammenicoli vari !!!!!????.
Ho l'impressione che siate lontani dalla realta' e sganciati da essa.
Sono innanzitutto settori di nicchia e con la nicchia non si campa e poi
sono bravissimi "loro" a copiare e spesso a produrre meglio di noi a costi
ridicoli invadendo i mercati mondiali.
Sono i numeri uno nell'informatica ed e' con quella che gira il mondo e
l'economia.
Cinema??? ma per favore --non e' con i film da cineforum che si manda
avanti l'economia di una nazione--se non fossero sovvenzionati non ne
uscirebbe piu' nemmeno uno.
Le poche industrie nazionali che reggono lo possono fare solo acquistando
o facendo produrre altrove--chi non lo puo' fare e' costretto a chiudere.
Il livello fiscale Italiano e' tra i piu' alti al mondo e certamente il piu' alto
per chi paga onestamente le tasse.
E' da tempo che le nostre industrie di livello si trasferiscono all'estero ma
non solo nei paesi Asiatici o dell'Est ma soprattutto in Francia,Svizzera,
Slovenia,Germania e non perche' vogliono evadere le tasse "li non si puo"
ma perche' vogliono sopravvivere e sono stanche del continuo "assalto
alla diligenza" nei loro confronti.
Non e' diminuendo le pensioni ed impoverendo ulteriormente il paese che
si risolvono i problemi ma e' eliminando gli sprechi e le ruberie.
Sono anni che cerchiamo di fare capire alla politica che il vero problema
dell'Italia non e' la gnocca del primo ministro ma e' strutturale e che i tempi sono ristrettissimi e cio' che prima succedeva in dieci anni e ti dava
il tempo di reagire ora avviene in pochi mesi o in pochi giorni e ti spiazza
completamente.
Stiamo perdendo TUTTA l'industria e l'economia non rimane in piedi con
il cinema e i libri.
Stiamo vivendo un periodo tragico come quello vissuto da Roma a fine
impero--i barbari sono alle porte e continuiamo a festeggiare come se
nulla fosse anzi apriamo a loro le porte "perche' noi siamo ricchi" ma
l'importante e' che vadano a casa altrui e con i soldi degli altri.
Esempio banale della incongruenza Italiana.
Camera di commercio Varese--Linea di sviluppo per il futuro.
Commercio-agricoltura-turismo.????
(la provincia di Varese e' tra le piu' avanzate a livello tecnologico Europeo ed ha 12000 disoccupati in cassa integrazione-la"linea" la dice tutta).
Un amico,proprietario di un grosso appezzamento con annessa fattoria,
decide di aprire un agriturismo,la normativa prevede che una parte
rilevante dei cibi che saranno serviti venga prodotta dalla struttura.
Non ha potuto farlo perche' gli animali inquinano,vogliamo mangiare la carne ma non vogliamo la merda degli animali che mangiamo!
Voglio proprio vedere con quali soldi si continueranno a dare gli stipendi e
le pensioni non giustificati quando l'industria non paghera' piu' le tasse!
Ci attendono momenti duri--siamo solo all'inizio.

Claudio.

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Messaggio da Xerrista » ven 25 mar, 2011 4:41 pm

Ma pensa ..
ed io che avevo capito che fossero i francesi a fare shopping, non è così, sono le nostre aziende che scelgono di andare da loro.
Avevo capito che in un mercato unico e aperto noi stessimo cercando di fare le barricate, fiuuu meno male.
Però per le tasse ho capito bene .. si pagano solo lì

Claudio, suggerisci al tuo amico proprietario terriero che qui http://www.agriturist.it/agriturist.php ... toMenu=282 può trovare la legge varata dal nostro governatore in carica da quasi 20 anni, l'art 8 è abbastanza chiaro.
Forse qui http://www.agriturismo-on-line.com/agri ... rese_2.cfm tra questi 8 o 9 (gli altri sono BB) che sono riusciti nel miracolo possono aiutarlo.
ciao
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Messaggio da husqvarna100 » ven 25 mar, 2011 8:14 pm

Le ditte delocalizzano perche' le tasse nel nostro paese gravano solo
su chi lavora,indipendentemente dal ruolo sia che sia dipendente o
imprenditore,e solo su chi paga correttamente.
A differenza di quanto succede all'estero non si sa mai con certezza quale
sara' la cifra che pagherai perche' anche se sarai correttissimo,prima o poi
sarai chiamato a giustificare il tuo presunto reddito che viene basato su parametri che niente hanno a che fare con la realta'.
Prima sarai costretto a pagare e poi,dopo ricorsi e spese affrontate,ti verra' riconosciuta la ragione,nel frattempo avranno fatto cassa.
In un paese dove la tassazzione media supera il 50% c'e' chi paga
mooolto di piu' ed e' stufo di essere perseguitato.
L'agriturismo non ha avuto il permesso di aprire perche' le capre al
pascolo non sono controllabili e possono inquinare la falda.
Il mio amico e' un produttore di formaggi caprini ed e' costretto ad
acquistare il latte perche' quello che produce non e' sufficente.
Ho l'impressione che non gliel'abbiano contata giusta.

Claudio.

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Messaggio da angelofarina » sab 26 mar, 2011 1:38 am

Mi sa che si sta andando un po' OT. Torniamo a catastrofi naturali e artificiali, energia ed ambiente:
L'energia idroelettrica e' quella che ha in assoluto il valore piu' alto dell'EROEI, quasi 50, quindi conviene di brutto. Ragion per cui e' gia' stata ampiamente e capillarmente sfruttata (fin troppo: vedi Vajont e simili), ormai pensare di trovarne altra e' ben dura...
Anche l'eolico non e' male, con gli attuali aerogeneratori giganti (h=80m) siamo attorno a 15-20, quindi e' quasi concorrenziale con le fonti fossili (carbone, petrolio, gas naturale, che sono oltre 20). Tuttavia supererebbe le fonti fossili se si utilizzassero aerogeneratori ad alta quota, ad esempio i famosi Kite Gen:
http://kitegen.com/
che hanno un EROEI di quasi 40, vicino all'idroelettrico.
Il calcolo dell'EROEI del nucleare e' molto difficile in quanto lo stoccaggio per un tempo pressoche' infinito delle scorie radioattive fa si' che, integrando per un tempo molto lungo, anche se lo stoccaggio richiede poca potenza energetica, si accumuli allla fine una energia utilizzata enorme, e quindi l'EROEI diventa minore di uno... Senza poi contare l'enorme costo energetico che si sprigiona in caso di incidente: sono rari, e' vero, ma quando accadono ci si mangia alla grande tutta l'energia prodotta...
Il solare termico ha comunque un EROEI valido, sicuramente superiore a 10. E' invece il solare fotovoltaico che, a detta di molti, ha un EROEI troppo basso per risultare interessante. Si sta ancora discutendo se sia maggiore o minore di uno, ma anche se fosse superiore, come ho gia' spiegato, siccome si usa energia "sporca" per produrre i pannelli fotovoltaici, per trasportarli ed installarli, il vantaggio in termini di energia "pulita" prodotta e' illusorio. Appare quindi sbagliata la pesantissima incentivazione economica alla loro installazione che ha adottato in passato il ns governo, e che ha fatto proliferare installazioni anche assurde, su tetti all'ombra di altri edifici piu' alti, o sulle falde incilnate verso nord...
L'incentivazione economica del conto energia e' cosi' forte, da rendere economicamente interessanti anche soluzioni con un EROEI sicuramente minore di uno!
Ultima modifica di angelofarina il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 2 volte in totale.

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Messaggio da angelofarina » sab 26 mar, 2011 1:55 am

Osvaldo ha scritto:
a proposito di energia, ma ne sapevate (angelo in particolare,
visto che bazzica ambienti unversitari non
lontani da bologna) nulla di questa storia?
http://energycatalyzer.blogspot.com/
http://www.youtube.com/watch?v=z-0WvK2b ... ded#at=816
mi sa un po' di bufala, ma se fosse vero allora il discorso
sul bilancio complessivo qui sarebbe vantaggiosissimo...
Non ne sapevo nulla,ma ora chiedo ai miei colleghi di UNIBO. Anche a me sa un po' di bufala, anche perche' a Bologna sulla fusione fredda di cantonate ne han gia' prese parecchie, tutte dovute ad errate implementazioni dell'equazione di conservazione dell'energia per i sistemi aperti...
Nel caso specifico, da quel che leggo il sistema sembra piu' che altro un reattore chimico esotermico. Che puo' anche essere parecchio utile ed efficiente, ma nulla ha a che fare con la fusione nucleare...

Comunque, come detto, mi informo e vi faccio sapere... Se fosse quel che dicono, non vedo perche' non avrebbero dovuto pubblicare articoli su rivista scientifica... Il fatto che non siano stati accettati mette in effetti parecchi dubbi...

Informazioni piu' equilibrate si trovano, come sempre, sulla Wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Energy_Catalyzer

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Messaggio da angelofarina » sab 26 mar, 2011 2:15 am

husqvarna100 ha scritto:Noi siamo piu' bravi di "loro" a produrre cibo,bevande,vestiti,moto ed
auto di lusso,libri,cinema ed ammenicoli vari !!!!!????.
Ho l'impressione che siate lontani dalla realta' e sganciati da essa.
Io parlo per quel che conosco. Quindi parliamo di cibo, che e' il principale prodotto della mia citta' (Parma, detta anche Food Valley).
Che il cibo non sia un prodotto di nicchia mi pare ovvio: tutti dobbiamo mangiare e bere.. Crisi o non crisi...
L'eccellenza italiana (e, specificamente, Parmigiana) nel settore e' manifesta, sia in termini qualitativi, che quantitativi (basta vedere i dati di export di aziende quali Barilla, Buitoni, Parmalat, Ferruzzi, etc.). ma soprattutto e' pressoche' totale il dominio sulle tecniche di produzione del cibo: sono macchine italiane quelle che, in tutto il mondo, producono pane, pasta, gelati, bevande quali la Coca Cola, la birra Heineken, pastorizzano UHT il latte, fanno lo yogurth, ed inscatolano i prodotti confezionati, dalle caramelle alle sigarette, dal tonno in scatola, al latte, ai succhi di frutta, etc....
Da solo, questo settore industriale trascina l'economia della mia citta', stimola la ricerca nella mia Universita', e garantisce un futuro ai nostri giovani, se disposti a girare il mondo per seguire le avventure commerciali dele nostre aziende, che vanno a fare installazioni e prendono commesse nei piu' remoti angoli del mondo.
Ovviamente ci sono prezzi da pagare per questo, parliamo di lavori molto faticosi e di grande responsabilita' (si pensi ai problemi avuti presso la Coca Cola belga qualche anno fa - le macchine, ovviamente, erano state costruite qui a Parma, anche se poi si e' scoperto che la contaminazione derivava da un colorante usato per stampigliare la data di scadenza sulle lattine...).
Non a caso l'Authority europea per la sicurezza alimentare ha sede qui a Parma, si cerca di evitare che problemi simili si verifichino di nuovo, ed ovviamente, visto che la gran parte del macchinario per la produzione del cibo e' fabbricata qui, era opportuno collocare qui l'authority di sorveglianza.

Mi risulta tuttavia che esistano altre provincie italiane con similari eccellenze mondiali (la zona Modena/Bologna per i motori ad alte prestazioni, ad esempio, o Piacenza, che e' leader mondiale nella fabbricazione di robot, per non parlare di Catania, che e' la Silicon Valley italiana, grazie alla ST Microelectronics ad al suo indotto).

In sostanza, quel che dico e' di valorizzare e potenziare tali eccellenze, lasciando ai tedeschi di far crescere patate (visto che la' vengon su molto bene), ai francesi di fare le centrali nucleari, etc...

stepper
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Messaggio da stepper » dom 27 mar, 2011 11:29 pm

Ho letto mesi fa su un quotidiano un articolo selle energie alternative e si parlava di un progetto di centrale solare termica di molti MW da costruire ovviamente in una zona desertica tipo il Nord Africa , con una serie di specchi che si orientano verso un "bollitore " al centro , quindi vapore , turbine e elettricità . Può essere valida come trovata o è la solita "cattedrele nel deserto "
C' è sempre un 'posto nuovo da scoprire

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Messaggio da angelofarina » lun 28 mar, 2011 1:02 am

No, non e' una cattedrale nel deserto, il solare termico e' validissimo. Ha un EROEI maggiore di 10, e sta continuamente aumentando.
Ed in effetti Carlo Rubbia spinge da anni per abbandonare il fotovoltaico ed adottare il solare termico per la produzione di energia elettrica...
Tra l'altro, nel "sistema Rubbia" viene anche previsto l'accumulo del calore raccolto dagli specchi mediante sali che fondono ad alta temperatura, e questo risolve l'annoso problema dovuto al fatto che il sole produce energia solo di giorno, mentre per illuminare le citta' serve di notte...
Con meta' dei soldi spesi per incentivare il fotovoltaico con il cosiddetto "conto energia", si sarebbero costruite ogni anno una ventina di centrali termoelettriche "Rubbia" da 50 MW....
Che producono energia elettrica ad un costo di 10-11 Eurocent/kWh, mentre l'incentivazione del conto energia ci costa almeno 30 eurocent/kWh...
Queste informazioni sono note da almeno 5 anni, e' assurdo che il nostro governo abbia continuato a depauperarci per arricchire i "furbetti" che han ben pensato di mettersi i pannelli fotovoltaici sul tetto di casa...
Meglio sarebbe stato investire nella costruzione di grandi centrali termoelettriche solari, ovviamente nel meridione ove rendono di piu', lasciando che i pannelli solari se li mettesse, a sue spese, chi aveva voglia di dare soldi ai cinesi (che li costruiscono)...
L'idea Rubbia la propose gia' nel 2006/2007, ed allora si era deciso di costruirne una "prototipo" che si sarebbe dovuta chiamare Pitagora e sorgere a Crotone. Ovviamente poi, essendo una idea furba, l'hanno insabbiata. Sembra pero' che ora se ne riparli:
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArc ... A=20110304

Dal punto di vista tecnico-economico, riporto qualche dato:
1) Una centrale "Rubbia" da 50 Mw costa 10 milioni di euro, e produce, in un anno, 65 milioni di kWh (65 GWh), che "valgono" a prezzi di mercato circa 6.5 milioni di euro. Considerate le spese di esercizio, di manutenzione e per il personale, la centrale si paga in meno di 5 anni, quindi e' gia economicamente conveniente rispetto al termoelettrico da combustibili fossili, senza alcuna incentivazione economica.
2) Grazie all'incentivazione del conto energia, sono attualmente installati in Italia una quantita' di pannelli solari pari ad una potenza di picco di 1000 MW (pari cioe' a 20 "centrali Rubbia"), che in un anno producono circa 1300 milioni di kWh (1300 GWh, cioe' il 0.4% del fabbisogno elettrico nazionale). I proprietari di questi impianti fotovoltaici ricevono dunque, a spese di noi contribuenti, una cifra complessiva di circa 400 milioni di euro l'anno, con cui si costruirebbero 40 centrali "Rubbia"...
3) poiche' il fabbisogno energetico nazionale e' all'incirca pari a 337000 GWh, per coprirne un terzo, cioe' 100000 GWh, occorrerebbero 1500 centrali "Rubbia", che occuperebbero in tutto un'area pari ad un quadrato di 20 km di lato. Visto che in realta' sono gia' competitive ai prezzi attuali e senza incentivazione statale, non si capisce perche' non stiano spuntando come funghi...
4) Non si capisce neanche perche' continuiamo a pompare denaro nelle casse di cittadini "furbetti" che, ammantandosi di un aura di ecologisti convinti, si arriccihscono alle spalle della comunita', profittando del fatto di possedere ampi tetti o terreni da adibire al fotovoltaico, e distogliendo cosi' le risorse economiche necessarie alla realizzazione di centrali termoelettriche solari.

Le cifre suddette le ha date Rubbia, io di lui tenderei a fidarmi abbastanza, ma forse c''e' dell'altro che dai suoi articoli non appare, e questo forse spiega perche' si e' andati nella direzione opposta a quella da lui voluta...
In partiicolare, forse i nostrii governanti temono che pompando un notevole flusso di denaro verso le regioni piu' favorite dal sole, questo denaro vada ad alimentare circuiti malavitosi o comunque venga speso male, ed in ogni caso produca poco "ritorno elettorale".
Sicuramente porta piu' voti e comporta meno rischi disperderlo a pioggia in decine di migliaia di impiantini fotovoltaici...

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