Voglio condividere con voi il mio ultimo "papiro". E' un po' lunghino, ma spero possa essere di spunto ad altri MotorTrippers!
Misso
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IL LUPO TASSELLATO
Tanto tempo fa avevo abbandonato la passionaccia per l'enduro, relegando la mia frequentazione dello sterrato a qualche giro in 4X4.
Avevo costretto la mia propensione alle due ruote entro limiti di grigi percorsi cittadini in scooter e placato il mio bisogno del sano ambiente motociclistico, occupandomi a tempo perso della gestione di un paio di associazioni sportive di enduro.
Poi tre anni fa, una serie di fortunate coincidenze, mi interfacciavano con una vecchia Beta Zero e con un bel gruppo di trialisti e motoalpinisti: Bham! La fiamma si era riaccesa!
La prima cosa che mi sono domandato è perché avessi per anni segregato una simile passione nella soffitta delle mie priorità, ma non trovando risposte adeguate, ho accantonato il quesito. Poi un giorno, nel bel mezzo di una mulattiera, mentre il mio cervello passavo fra l'attenzione a dove mettevo le ruote e i più squisiti pensieri sui massimi sistemi (tipo chi siamo, dove andiamo, cos'è l'infinito ecc...) ecco che è arrivata la risposta! Avevo appeso il casco al chiodo perché ero stufo di sentirmi considerato un "nocivo".
I "nocivi" sono quegli animali (lupo, volpe, lince, orso, tasso) che appaiono frequentemente in teneri libri per bambini, suscitando tanta dolcezza. Sono quelle creature che sul teleschermo e sui giornali riempiono la bocca di scienziati e giornalisti sul quanto siano utili e importanti per l'eco-sistema, e che spuntano ingenti finanziamenti dai politici per la loro sacrosanta salvaguardia. Nella realtà sono quelle povere bestie che finiscono impallinati dai bracconieri che ne cercano la pelle o la testa, o che crepano fra atroci dolori avvelenati da pastori e cacciatori che ne temono i danni o l'antagonismo.
Insomma ero stufo di essere un "lupo", blandito dallo Stato quando era ora di pagare bolli, tasse e balzelli, incentivato a sostenere l'agonizzante settore nazionale che gravita attorno alle due ruote tassellate, ma poi braccato da guardie e gendarmi che, forti di una legislazione ottusa, lacunosa e nebulosa, non perdevano occasione per "far cassa" sventolando la bandiera della salvaguardia del territorio.
Ero anche stufo del torvo sguardo di montanari, contadini, escursionisti e valligiani che al mio discreto passaggio, trasalivano sempre e comunque, colmi di livore, insofferenza ed intolleranza, additandomi come il nemico numero uno della montagna e della Natura.
Così da questo pensiero e da una serie di considerazioni collaterali è nata una idea: "sdoganare" il lupo tassellato e farlo inserire a buon titolo fra gli “animali” utili.
Ho pensato che politicamente noi motociclisti non abbiamo nessun valore e che fosse inutile tentare di convincere con dotti ragionamenti, amministratori locali o il grande pubblico che la pratica del fuoristrada possa essere assolutamente eco-compatibile.
Infatti se per perorare la causa dell'enduro organizzi minuziosamente una bella motocavalcata con 300 motociclisti, in una ridente e sperduta località montana e alla fine, visto che apparentemente tutto è andato liscio come l'olio, pensi che la comunità indigena possa cominciare ad apprezzare l'endurista, scoprirai che:
1) il benzinaio (che si dimentica quanta benzina ha venduto ai partecipanti) è incavolato perché due coglioni gli hanno piantato furgone e carrello tutto il giorno nella sua area di servizio;
2) la signora Rosa (che si dimentica di quanto ha incassato il suo modesto bar) è incazzata perché un fesso gli ha rovinato i fiori appoggiandoci il suo "K";
3) I sigg.Rossi, Verdi e Bianchi sono (giustamente) furenti perché un paio di "pilotoni", che non riuscivano a fare una salita tosta del percorso, hanno pensato bene di tagliare per i loro campi, deturpandoli;
4) Il sig.Franco, escursionista ornitofilo, è livido perché quel giorno, a causa del rumore, non si son viste ne sentite le cinciallegre dalla coda azzurra;
5) il Sindaco è furente perché sa già che alla prossima campagna elettorale l'opposizione gli scaglierà contro il benzinaio, la signora Rosa, i sigg.Rossi, Verdi e Bianchi (il sig.Franco no, perché è un villeggiante e non vota li).
Insomma per quattro maleducati (più o meno l'1% dei partecipanti al motoraduno) che incidentalmente hanno la passione del tassello, l'intera categoria degli enduristi verrà bollata come "nociva".
E' quello che vediamo accadere in questi giorni ai possessori di SUV: un paio di balordi causano due incidenti gravi alla guida di macchinoni tuttofare e tutta la categoria dei possessori di fuoristrada di lusso viene messa sotto accusa e biasimata come arrogante, sprezzante delle regole e pericolosa.
Anche il rivolgersi a chi deve controllare la viabilità mi è sembrato inutile. In gioventù ho fatto il carabiniere e so quanto sia frustrante intimare l'alt ad un utente della strada per un semplice controllo e... vederlo scappare via (magari solo perché sa di aver scordato a casa la patente!
Inoltre non ci sono Santi, per andare in off è praticamente impossibile avere la moto sempre e assolutamente "Codice" (basta un po' di fango sulla targa per metterti fuorilegge) e se non c'è un po' di elasticità da parte dei tutori dell'ordine, son verbali a non finire. Se ci si aggiunge che la stupida moda del “pronto-gara” impone addirittura un atteggiamento "racing" (via specchietti, targa, frecce, db killer.... ecc...ecc...) ecco che la gitarella domenicale per carraie fatalmente si trasforma in una sorta di "guardie e ladri" fra Forze dell'ordine e motociclisti. Chi alla fine ne fa le spese sono gli agenti, che a sera tornano a casa imbufaliti, ed quei piloti che si sono coscienziosamente fermati all'”Alt” e ...si sono beccati un verbalone da cinema perché magari non avevano la targa con l'inclinazione giusta...!
In parole povere... nessun pedone ci appoggerà mai, nessun agente ci capirà mai e nessun politico si prenderà cura di noi a meno che.... non gli convenga!
Così ecco l'idea: radunare dei piloti che vivono questa passione per l'off coniugandola con il rispetto dell'ambiente e (ragionevolmente) delle regole del Codice della Strada e con loro creare un gruppo di fuoristradisti di Protezione Civile che potesse collaborare proficuamente con le Amministrazioni locali montane per la gestione del territorio.
Avvistamento incendi boschivi, controllo delle acque, pulizia della viabilità a fondo naturale, controllo del territorio, ricerca di dispersi, sono attività che possono essere svolte facilmente da un endurista, un trialista o un motoalpinista e che, se a costo zero, sono di sicuro interesse per i Sindaci, sempre più a corto di risorse.
Due anni di lavoro e di scartoffie burocratiche per organizzare, certificare, addestrare e attrezzare il gruppo e finalmente il mese scorso la prima missione veramente ad hoc: avvistamento incendi boschivi in moto.
Grazie all'intelligenza e alla disponibilità del Sindaco di Berceto (PR) e dei suoi collaboratori, nel mese di Agosto il nostro gruppo di motociclisti ha raggiunto un accordo per un servizio di avvistamento incendi, a titolo gratuito, su tutto il territorio del Comune.
In soldo
ni il Comune si è portato a casa a costo zero il pattugliamento quotidiano del proprio territorio da parte di motociclisti in divisa che hanno controllato situazioni di potenziale pericolo incendi e che, con estrema discrezione, hanno fatto sentire agli escursionisti la rassicurante presenza delle istituzioni anche sui sentieri più sperduti; la Forestale, ha avuto, a costo zero, un occhio vigile in più per controllare l'attività di bracconaggio e di degrado ambientale; ed infine noi abbiamo avuto la possibilità di transitare lecitamente in tutto il territorio comunale, senza l'incubo di diventare il capro espiatorio di qualche agente zelante.
Anche le occhiate degli "integralisti della Natura" sono cambiate. Un vecchio e bilioso escursionista, udendo il pacato borbottio della mia moto in avvicinamento, aveva già brandito il suo nodoso bastone da passeggio a guisa di clava, probabilmente per prepararmi un'adeguata accoglienza. Alla vista della mia divisa si è congelato in un innaturale posa plastica ed ha abbozzato uno stucchevole sorriso imbarazzato. Mi sono fermato, l'ho cordialmente salutato e gli ho chiesto se aveva bisogno. Ha abbassato la mazza abbozzando un fantozziano esercizio di steching defaticante e biascicando una risposta elusiva si è allontanato imbarazzato.
Insomma da "lupo" ero improvvisamente diventato un... "cane-lupo"!
Chissà che tra un po' non mi lascino giocare anche con i bambini, come accade da millenni ad un qualsiasi pastore tedesco a quattro zampe!|
Misso


