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una domenica come tante: il fascino della pianura
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una domenica come tante: il fascino della pianura
6:30, domenica mattina, suona la sveglia.
Guardo fuori dalla finestra, è ancora buio.
Sulla sedia sono già pronti vestiti e borsa.
Ho sonno, preparo un caffè.
"Ma chi me lo fa fare!" penso tra me e me.
Esco di casa, appena apro la porta una ventata di aria gelida mi investe... riesce a intrufolarsi tra i vestiti, spifferi gelidi per tutto il corpo.
Spingendo la moto, con la borsa sulle spalle, mi avvicino al furgone.
L'atmosfera è surreale, la città è deserta, le strade illuminate dai lampioni e una leggera patina bianca ricopre i tetti delle macchine.
Ho le mani rosse e doloranti dal freddo, mentre lego la moto nel vano del furgone.
Mia fedele compagna, sembra aver sonno anche lei.
Imbocco la strada che mi porterà al campetto.
Tutto intorno prati e campi coltivati, anche loro ricoperti di bianco. Accenno un piccolo sorriso pensando allo scricchiolio che farebbe quell'erba se potessi calpestarla.
Sono arrivato.
Scarico la moto, ma lascio il motore acceso e la ventola dell'abitacolo a manetta: devo scaldar bene l'ambiente se voglio cambiarmi!
Uscendo dal furgone vengo nuovamente investito dall'aria gelida, pungente e profumata di neve.
"Dai che adesso ci scaldiamo!" mi escono queste parole dalla bocca, non so bene nemmeno io se sono rivolte a me o alla mia gas gas.
1° spedivellata, 2°, 3°, Brummmm brummmm
Dallo scarico esce un denso fumo bianco, come se il motore volesse ricordarmi quanto fa freddo.
Ingrano la prima e mi dirigo verso le "zone".
Crack crack, passando sulle pozzanghere giacciate.
Il motore borbotta al minimo dei giri, tutto intorno silenzio.
L'erba, gli alberi e le foglie sono ghiacciati. L'aria sembra immobile. Mi sento quasi un intruso, immerso in un ambiente che vorrebbe rimanere solitario.
Sembra quasi che cerchi di smorzare il rumore del mio passaggio, per rimanere intatto come prima del mio arrivo.
Comincio l'allenamento, adesso ho caldo.
Uno ad uno tolgo gli eccessivi strati di vestiti che ho addosso.
Ecco, adesso anche io sono "in temperatura", e posso permettermi un abbigliamento più comodo.
Quei passaggi che domenica scorsa risultavano particolarmente ostici, oggi mi riescono meglio!
Inizio a divertirmi, adesso ho capito a cosa è servito lo sforzo di questa mattina!
Ora non mi sento più come un ladro, sembra che l'ambiente circostante si abitui alla mia presenza.
Anzi, adesso sembra che mi inviti a rimanere, a impegnarmi e a divertirmi.
Quando sono stanco mi fermo, spengo il motore. Il silenzio di questa mattina ha lasciato posto ad un allegro cinguettio che proviene degli alberi, e qualche raggio di sole scalda me e la natura che mi circonda.
Ormai è quasi buio, gli spazi intorno a me non hanno più l'aria accogliente di poco fa, sembrano quasi essersi stufati della mia presenza... è ora di tornare a casa.
Grazie campetto, anche oggi mi sono divertito.
Ci vediamo domenica prossima perchè c'è ancora quel passaggio... che non riesco a fare!!!
P.S. le foto non sono mie, ma reperite da qualche parte in rete. Volevo solo rendere più suggestivo il post!
Guardo fuori dalla finestra, è ancora buio.
Sulla sedia sono già pronti vestiti e borsa.
Ho sonno, preparo un caffè.
"Ma chi me lo fa fare!" penso tra me e me.
Esco di casa, appena apro la porta una ventata di aria gelida mi investe... riesce a intrufolarsi tra i vestiti, spifferi gelidi per tutto il corpo.
Spingendo la moto, con la borsa sulle spalle, mi avvicino al furgone.
L'atmosfera è surreale, la città è deserta, le strade illuminate dai lampioni e una leggera patina bianca ricopre i tetti delle macchine.
Ho le mani rosse e doloranti dal freddo, mentre lego la moto nel vano del furgone.
Mia fedele compagna, sembra aver sonno anche lei.
Imbocco la strada che mi porterà al campetto.
Tutto intorno prati e campi coltivati, anche loro ricoperti di bianco. Accenno un piccolo sorriso pensando allo scricchiolio che farebbe quell'erba se potessi calpestarla.
Sono arrivato.
Scarico la moto, ma lascio il motore acceso e la ventola dell'abitacolo a manetta: devo scaldar bene l'ambiente se voglio cambiarmi!
Uscendo dal furgone vengo nuovamente investito dall'aria gelida, pungente e profumata di neve.
"Dai che adesso ci scaldiamo!" mi escono queste parole dalla bocca, non so bene nemmeno io se sono rivolte a me o alla mia gas gas.
1° spedivellata, 2°, 3°, Brummmm brummmm
Dallo scarico esce un denso fumo bianco, come se il motore volesse ricordarmi quanto fa freddo.
Ingrano la prima e mi dirigo verso le "zone".
Crack crack, passando sulle pozzanghere giacciate.
Il motore borbotta al minimo dei giri, tutto intorno silenzio.
L'erba, gli alberi e le foglie sono ghiacciati. L'aria sembra immobile. Mi sento quasi un intruso, immerso in un ambiente che vorrebbe rimanere solitario.
Sembra quasi che cerchi di smorzare il rumore del mio passaggio, per rimanere intatto come prima del mio arrivo.
Comincio l'allenamento, adesso ho caldo.
Uno ad uno tolgo gli eccessivi strati di vestiti che ho addosso.
Ecco, adesso anche io sono "in temperatura", e posso permettermi un abbigliamento più comodo.
Quei passaggi che domenica scorsa risultavano particolarmente ostici, oggi mi riescono meglio!
Inizio a divertirmi, adesso ho capito a cosa è servito lo sforzo di questa mattina!
Ora non mi sento più come un ladro, sembra che l'ambiente circostante si abitui alla mia presenza.
Anzi, adesso sembra che mi inviti a rimanere, a impegnarmi e a divertirmi.
Quando sono stanco mi fermo, spengo il motore. Il silenzio di questa mattina ha lasciato posto ad un allegro cinguettio che proviene degli alberi, e qualche raggio di sole scalda me e la natura che mi circonda.
Ormai è quasi buio, gli spazi intorno a me non hanno più l'aria accogliente di poco fa, sembrano quasi essersi stufati della mia presenza... è ora di tornare a casa.
Grazie campetto, anche oggi mi sono divertito.
Ci vediamo domenica prossima perchè c'è ancora quel passaggio... che non riesco a fare!!!
P.S. le foto non sono mie, ma reperite da qualche parte in rete. Volevo solo rendere più suggestivo il post!
Ultima modifica di apprendistalinux il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.
ANATOMIA:
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!
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una domenica come tante: il fascino della pianura
Mi rendo conto che il mio post è nulla in confronto ai bellissimi report che leggo su questo sito, ma cercherò di spiegarvi il motivo per cui ho deciso di pubblicarlo:
è il secondo inverno in cui mi alleno regolarmente con il trial: piano piano ho imparato ad apprezzare questi momenti e questi luoghi.
Anche se non parlo di lunghe passeggiate o di panorami mozzafiato, penso che su questo sito ci siano persone in grado di capire quello che provo durante i miei allenamenti, quindi ho deciso di condividerlo con voi!
Se pensate che sia fuori luogo... cancellate pure il post
è il secondo inverno in cui mi alleno regolarmente con il trial: piano piano ho imparato ad apprezzare questi momenti e questi luoghi.
Anche se non parlo di lunghe passeggiate o di panorami mozzafiato, penso che su questo sito ci siano persone in grado di capire quello che provo durante i miei allenamenti, quindi ho deciso di condividerlo con voi!
Se pensate che sia fuori luogo... cancellate pure il post
ANATOMIA:
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!
una domenica come tante: il fascino della pianura
Il tuo report è una lieve poesia invernale. C'è l'aspettativa invitante e temuta di un bel giro con freddo glaciale.
La prossima volta inserisci qualche foto tua.
Prosegui così, è tutto OK!
La prossima volta inserisci qualche foto tua.
Prosegui così, è tutto OK!
A presto e...
Buon motortrip,
alp
Buon motortrip,
alp
una domenica come tante: il fascino della pianura
Ed hai fatto benissimo. Le sensazioni interiori che si provano a correre in mezzo alla natura innevata e silenziosa sono sempre di una grande intensità.apprendistalinux ha scritto:Anche se non parlo di lunghe passeggiate o di panorami mozzafiato, penso che su questo sito ci siano persone in grado di capire quello che provo durante i miei allenamenti,
quindi ho deciso di condividerlo con voi!
Stai scherzando, spero! Aspettiamo il prossimo, magari con qualche tua foto...apprendistalinux ha scritto:Se pensate che sia fuori luogo... cancellate pure il post
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Alp mi ha preceduto!alp ha scritto:La prossima volta inserisci qualche foto tua.
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una domenica come tante: il fascino della pianura
Grazie!
Sono contento che sia piaciuto il mio racconto
Avete ragione dovrei postare delle foto mie... ...purtroppo al momento non ho nessuna foto che riesca a trasmettere il fascino del gelo, cosa che invece volevo fare con il mio testo
Sapete, se esci alla mattina per andare al campetto non pensi di trovare luoghi e panorami degni di essere immortalati, te ne rendi conto solo quando torni a casa!
La prossima volta che uscirò all'alba prometto che porterò la macchina fotografica!
Sono contento che sia piaciuto il mio racconto
Avete ragione dovrei postare delle foto mie... ...purtroppo al momento non ho nessuna foto che riesca a trasmettere il fascino del gelo, cosa che invece volevo fare con il mio testo
Sapete, se esci alla mattina per andare al campetto non pensi di trovare luoghi e panorami degni di essere immortalati, te ne rendi conto solo quando torni a casa!
La prossima volta che uscirò all'alba prometto che porterò la macchina fotografica!
ANATOMIA:
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
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- Brianza
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- Iscritto il: mer 05 dic, 2007 10:19 pm
- Località: Provincia di Como - Beta Alp200 - Montesa 4tr
una domenica come tante: il fascino della pianura
Ciao Apprendistalinux,
a volte anche i posti dietro casa ci possono regalare grandi soddisfazioni e forti emozioni.
Molto bello il tuo report.
Ciao
a volte anche i posti dietro casa ci possono regalare grandi soddisfazioni e forti emozioni.
Molto bello il tuo report.
Ciao
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- Iscritto il: ven 02 mag, 2008 11:39 pm
- Località: varese
una domenica come tante: il fascino della pianura
Bello il racconto.
La vita di tutti i giorni e' il nostro "eroismo quotidiano".
I nostri "viaggi in montagna" sono la parte ludica della nostra vita.
Il nostro forum non e' solo avventura ma anche sensazioni e sentimenti.
La vita di tutti i giorni e' il nostro "eroismo quotidiano".
I nostri "viaggi in montagna" sono la parte ludica della nostra vita.
Il nostro forum non e' solo avventura ma anche sensazioni e sentimenti.
- betaflo
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- Iscritto il: ven 21 dic, 2007 12:44 pm
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Molto bello
Alp lo ha già detto,il tuo racconto sembra una poesia!
Alp lo ha già detto,il tuo racconto sembra una poesia!
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
una domenica come tante: il fascino della pianura
Bello, piaciuto molto anche a me e sottoscrivo in pieno i commenti precedenti: poesia, emozioni, sensazioni, avventura ... non serve andare in Patagonia, può bastare anche un campetto innevato nella pianura padana, se si hanno gli occhi e il cuopre giusti per guardare oltre le apparenze.
Ciao
Alves
Ciao
Alves