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come si guida???
come si guida???
ciao ragazzi, sono nuovo del forum e ho appena comprato una Techno di fine'99 che un amico mi sta sistemando. Non sono mai salito su una moto da trial e sebbene non intenda arrampicarmi sui muri vorrei qualche consiglio sui primi rudimenti di guida. Dai vostri discorsi sento parlare spesso di comprimere le sospensioni ? spostare il corpo in avanti o indietro? schiacciare o alleggerire le pedane? Ecco, in che situazione si usano questi accorgimenti????????? vi ringrazio per la collaborazione
M.
M.
- Misso
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- Iscritto il: gio 03 dic, 2009 1:49 pm
- Località: Parma --- BetaAlpenstein250, ApriliaPegasoTrail660
come si guida???
Azz! per risponderti dovrei prendermi le ferie!!!!
Quello che chiedi non puo' essere spiegato brevemente su un forum. Il consiglio migliore che posso darti e di cercare dalle tue parti un motoclub o un gruppo di trialisti e di aggregarti alle loro uscite di allenamento.
In rete avevo trovato degli articoli con l'ABC del trial, se ritrovo i link, te li mando.
Misso
Quello che chiedi non puo' essere spiegato brevemente su un forum. Il consiglio migliore che posso darti e di cercare dalle tue parti un motoclub o un gruppo di trialisti e di aggregarti alle loro uscite di allenamento.
In rete avevo trovato degli articoli con l'ABC del trial, se ritrovo i link, te li mando.
Misso
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- Iscritto il: mar 09 mar, 2010 2:58 pm
- Località: Milano
come si guida???
Ciao,
in effetti la tecnica di guida è sempre un argomento molto vasto, per tutte le specialità
Nel mio piccolo cercherò di darti i primi consigli, spero che siano adatti alle tue esigenze e soprattutto spero di non dire troppe fesserie... qualcuno più esperto di me al limite mi correggerà
Ti consiglio di iniziare a prendere confidenza con il mezzo e con la guida in piedi, le prime ore di utilizzo ti sembrerà strano non poter appoggiare mail il sedere...
Per quanto riguarda i pesi farei una distinzione:
spostamento in senso longitudinale alla moto (avanti o indietro)
tendenzialmente la ruota dove sposti il peso sarà quella con più trazione, quindi per salire la tendenza è quella di spostare il perso sulla ruota posteriore. In discesa invece il peso sarà già sulla ruota davanti per un ovvio effetto della gravità.
Sia in satita che in discesa però bisogna sempre fare i conti con la tendenza al ribaltamento infatti spostare il peso su una ruota comporta l'alleggerimento dell'altra e quindi la tendenza ad impennare
Soprattutto in salita l'abilità del pilota sta nel riuscire a trovare il giusto compromesso tra l'aver trazione e il non ribaltarsi all'indietro
spostamento laterale (destra o sinistra)
come regola generale pensa sempre che il peso deve stare all'esterno della curva, quindi se giri a sinistra sposterai il peso sulla pedana di destra e viceversa
Tutto ciò accompagnato anche da una rotazione delle spalle che dovranno restare il più possibile parallele al manubrio e il sedere... si sposterà in relazione al resto del corpo sempre verso l'esterno della curva
Ecco, questo è più o meno tutto quello che so
Secondo me per iniziare può bastare... almeno... io non ho ancora imparato a fare sempre tutto bene...
Spero di non aver scritto troppe cavolate... se qualcuno non è d'accordo mi corregga pure
Ciao
in effetti la tecnica di guida è sempre un argomento molto vasto, per tutte le specialità
Nel mio piccolo cercherò di darti i primi consigli, spero che siano adatti alle tue esigenze e soprattutto spero di non dire troppe fesserie... qualcuno più esperto di me al limite mi correggerà
Ti consiglio di iniziare a prendere confidenza con il mezzo e con la guida in piedi, le prime ore di utilizzo ti sembrerà strano non poter appoggiare mail il sedere...
Per quanto riguarda i pesi farei una distinzione:
spostamento in senso longitudinale alla moto (avanti o indietro)
tendenzialmente la ruota dove sposti il peso sarà quella con più trazione, quindi per salire la tendenza è quella di spostare il perso sulla ruota posteriore. In discesa invece il peso sarà già sulla ruota davanti per un ovvio effetto della gravità.
Sia in satita che in discesa però bisogna sempre fare i conti con la tendenza al ribaltamento infatti spostare il peso su una ruota comporta l'alleggerimento dell'altra e quindi la tendenza ad impennare
Soprattutto in salita l'abilità del pilota sta nel riuscire a trovare il giusto compromesso tra l'aver trazione e il non ribaltarsi all'indietro
spostamento laterale (destra o sinistra)
come regola generale pensa sempre che il peso deve stare all'esterno della curva, quindi se giri a sinistra sposterai il peso sulla pedana di destra e viceversa
Tutto ciò accompagnato anche da una rotazione delle spalle che dovranno restare il più possibile parallele al manubrio e il sedere... si sposterà in relazione al resto del corpo sempre verso l'esterno della curva
Ecco, questo è più o meno tutto quello che so
Secondo me per iniziare può bastare... almeno... io non ho ancora imparato a fare sempre tutto bene...
Spero di non aver scritto troppe cavolate... se qualcuno non è d'accordo mi corregga pure
Ciao
ANATOMIA:
2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!
- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!
Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!
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- la moto va sotto al culo
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Per partire basta una moto.
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- Misso
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- Iscritto il: gio 03 dic, 2009 1:49 pm
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come si guida???
...e quindi peso piu' indietro possibile, braccia stese, chiappe sul parafango, freno anteriore appena accennato con parsimonia da farmacista e freno posteriore ben modulato al limite del bloccaggio della ruota...In discesa invece il peso sarà già sulla ruota davanti per un ovvio effetto della gravità
- vajmax
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- Iscritto il: gio 12 apr, 2012 6:50 am
- Località: Italia, su un monte tra il Lario e il Ceresio
- Contatta:
come si guida???
Io faccio, anche con l'enduro, discese al limite del ribaltamento senza paura. Ti dico come faccio, ma poi ognuno deve applicare le tecniche compatibili con le proprie caratteristiche fisiche di peso, altezza, incoscienza, e quanto la moglie mena una volta arrivati a casa in ritardo.
Io freno poco dietro, perché quando la ruota si blocca la moto è facile si metta di traverso. Se capita occorre lasciare e poi riprendere dolcemente la frenata senza spaventarsi. Il peso del pilota deve essere molto arretrato, le braccia tese e la leva del freno anteriore va azionata con un solo dito, l'indice. Il corpo deve essere morbido e pronto a controbilanciare eventuali perdite di aderenza che compromettono gli equilibri. Pinzare sempre in progressione e non temere se la ruota anteriore scivola sul pietrone sporco di terra o sabbiolina; in questo caso è necessario lasciar scivolare la moto fino a quando rallenta per attrito trasversale. A volte la ruota dietro si solleva nelle discese estreme, allora occorre dare un colpetto col culo al parafango dietro per farla scendere. In caso di caduta non abbandonare la moto come si fa in salita è meglio, perché è preferibile sdraiarsi di fianco con lei evitando di rotolare a valle. Vale sempre la regola di spalancare braccia e gambe, in caso di caduta su pendenze forti, per non rotolare incrementando una velocità altrimenti difficile da esaurire. Quando si cade, per privilegiare il proprio corpo rispetto a quello della moto è indispensabile non farsi venire alla mente quanto la si è pagata. Lo dico perché con la mia prima moto da trial, comprata nuova, al primo impiccio ho salvato lei a mi sono lanciato d'istinto in un burrone. Per sorte sono finito su uno spiazzo di roccia sporgente che era tre metri sotto e che mi ha risparmiato una morte sicura nel fiume a fondo valle. Inizia ad allenare l'equilibrio statico con la moto spenta stando sul piano, poi vai su pendenze sempre più pronunciate. A moto accesa vai su prati in mediocre discesa e allenati a spostare la moto frenando all'anteriore e sollevando la ruota dietro spostandola di lato. In salita inverti le cose e alza la ruota anteriore spostandola di lato aiutandoti con lo schiacciamento sulle pedane. Perdi intere giornate a fare questi esercizi perché senza equilibri non ci si trae d'impaccio nelle situazioni pericolose. Faticherai, ma vedrai che non ci sono altri modi per divertirsi senza farsela sotto dall'angoscia. Buona avventura, allora...
Io freno poco dietro, perché quando la ruota si blocca la moto è facile si metta di traverso. Se capita occorre lasciare e poi riprendere dolcemente la frenata senza spaventarsi. Il peso del pilota deve essere molto arretrato, le braccia tese e la leva del freno anteriore va azionata con un solo dito, l'indice. Il corpo deve essere morbido e pronto a controbilanciare eventuali perdite di aderenza che compromettono gli equilibri. Pinzare sempre in progressione e non temere se la ruota anteriore scivola sul pietrone sporco di terra o sabbiolina; in questo caso è necessario lasciar scivolare la moto fino a quando rallenta per attrito trasversale. A volte la ruota dietro si solleva nelle discese estreme, allora occorre dare un colpetto col culo al parafango dietro per farla scendere. In caso di caduta non abbandonare la moto come si fa in salita è meglio, perché è preferibile sdraiarsi di fianco con lei evitando di rotolare a valle. Vale sempre la regola di spalancare braccia e gambe, in caso di caduta su pendenze forti, per non rotolare incrementando una velocità altrimenti difficile da esaurire. Quando si cade, per privilegiare il proprio corpo rispetto a quello della moto è indispensabile non farsi venire alla mente quanto la si è pagata. Lo dico perché con la mia prima moto da trial, comprata nuova, al primo impiccio ho salvato lei a mi sono lanciato d'istinto in un burrone. Per sorte sono finito su uno spiazzo di roccia sporgente che era tre metri sotto e che mi ha risparmiato una morte sicura nel fiume a fondo valle. Inizia ad allenare l'equilibrio statico con la moto spenta stando sul piano, poi vai su pendenze sempre più pronunciate. A moto accesa vai su prati in mediocre discesa e allenati a spostare la moto frenando all'anteriore e sollevando la ruota dietro spostandola di lato. In salita inverti le cose e alza la ruota anteriore spostandola di lato aiutandoti con lo schiacciamento sulle pedane. Perdi intere giornate a fare questi esercizi perché senza equilibri non ci si trae d'impaccio nelle situazioni pericolose. Faticherai, ma vedrai che non ci sono altri modi per divertirsi senza farsela sotto dall'angoscia. Buona avventura, allora...
Incantato è bello solo se non si è la manopola del gas...
come si guida???
Shiro, io ho un file di piccoli insegnamenti trial, dalle basi fino agli scalini, l'ho scaricato da un link che qualcuno del forum aveva postato, non so chi ne' dove... se mi mandi un mp con il tuo indirizzo email te lo invio come allegato. Oppure prova la ricerca sul forum, ciao.
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)
come si guida???
vajmax leggo volentieri le tue risposte cariche al punto giusto e sempre interessanti
rerechan ti ho appena inviato un mp perchè di nozioni di trial siamo sempre affamati.
rerechan ti ho appena inviato un mp perchè di nozioni di trial siamo sempre affamati.
beta rev 3 270 2008
xispa 280r 2010 EX
fazer 1000
xispa 280r 2010 EX
fazer 1000
come si guida ????
Grazie per i vostri consigli che vedrò di mettere in pratica anche se il tipo di guida mi sembra all'opposto di quella che ho fatto fino a ieri con le moto da enduro. Bisogna comunque che mi dia da fare a cercare qua in zona Cagliari qualcuno che faccia trial perchè sono sicuro che anche la descrizione più minuziosa non vale quanto mettersi in coda ad uno bravino e cercare di fare come fa lui.
- vajmax
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come si guida???
Tra la guida con l'enduro e quella con un trial le uniche differenze sono dovute al fatto che il peso dell'enduro ti limita negli spostamenti del mezzo, ma le regole sono identiche per entrambe le moto. Se scendi per una discesa da brivido e freni dietro la ruota posteriore, priva di peso, si blocca subito e la moto ti si mette di traverso facendoti cadere. Come sul trial devi frenare sulla ruota che subisce la forza di gravità, dunque quasi esclusivamente davanti ed essere elasticamente morbido e pronto, e il muoversi come si fosse una ballerina è obbligo che nel fuoristrada tutte le moto impongono. Il manubrio deve essere impugnato con delicatezza sempre, anche nei fettucciati fatti a più di cento all'ora e più il terreno è sconnesso più si deve essere morbidi e non opporre resistenza per non legare il proprio peso al manubrio. Si deve premere col peso sulla pedana come fosse uno sci e non è vero che solo quella esterna alla curva va pigiata, perché se si vuole derapare più agevolmente occorre schiacciare quella interna alla curva, oltre che spostare il proprio peso verso l'avantreno. L'elasticità deve sempre essere prima di tutto mentale e non temere di essere ridicoli perché ci si sposta sulla moto come si fosse degli effeminati. Ho incontrato sui fettucciati delle prove speciali ragazzine, su mini moto eleborate dai loro papà, che andavano a velocità folli avendo mani piccole che non riuscivano a impugnare le leve e a tenere, nello stesso tempo, pure il manubrio.
Incantato è bello solo se non si è la manopola del gas...
come si guida???
Mettersi a dieta aiuta pure...
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)