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La moto spogliata della sua pesantezza, che letteralmente "va su per i muri". Agili gazzelle da 70 Kg o meno, spinte da piccoli e scattanti motori. Pero' ogni anno i trial diventano piu' specialistici ed esasperati, le gazzelle somigliano sempre più a velociraptor, scomparsi ormai sella, serbatoio e guidabili solo in piedi. Ecco allora spuntare kit sella/serbatoio e versioni "Long Ride", per tornare all'antico ed allargare il giro d'azione
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Misso
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Messaggio da Misso » mar 22 nov, 2011 3:59 pm

Sto portando avanti il progetto "Telecomando minitrial".

Montero' un ricevitore a 433,92Mhz che al mio comando dovrebbe (il condizionale e' d'obbligo) mettere a massa e spegnere il motore.
Da istruzioni il relais del circuito dovrebbe sopportare 10A: secondo voi se lo metto direttamente in parallelo al pulsante di spegnimento, rischio di friggerlo...? (non ho idea delle tensioni in gioco ...)

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P.S. Sul relais leggo: 15A/125V(AC), 15A/24V(DC), 10A/250V(AC)

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Messaggio da Misso » mar 29 nov, 2011 3:24 pm

Lavoro finito e testato!
Ho montato una comune scatola IP67 su un nuovo portanumero in plexiglass (mi dispiaceva trapanare l'originale).
Dentro la scatola trovano posto 8 batterie stilo AA e la scheda del ricevitore a 433 MHz.
L'accensione dell'apparato e' garantita da un doppio deviatore a levetta che commuta da "moto a massa" e "scheda RX spenta" a "moto non a massa", "led acceso" e "scheda RX accesa". L'idea e' che se accidentalmente l'interruttore dovesse spegnere il radioricevitore, contemporaneamente metterebbe a massa l'alternatore spegnendo il motore.
Portata del sistema e' di cirac 50m, non tantissimi, ma sufficienti a controllare il "pupo" che scorrazza...!
Sabato e' stato testato con successo e l'accrocchio ha salvato il mio "mini centauro" da un paio di situazioni a rischio... :shock:
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Messaggio da Misso » gio 26 apr, 2012 11:31 am

Il progetto "minitrial radiocontrollati" va avanti e sto attrezzando tutti i mezzi del motoclub in previsione dei prossimi corsi per bambini al nostro trial-park.

Con i Beta nessun problema, ma un Fantic Kid mi sta facendo impazzire!
Il radiocomando funziona (si sente distintamente il TAC del relais), ma a moto accesa smette lavorare correttamente (ma non sempre...!) Sembra quasi che arrivi della corrente dal volano che, saltando il relais, mandi in tilt il circuito del radiocomando.
Che faccio....?! Collego a massa il negativo delle pile del ricevitore? Schermo il filo che arriva dal volano? Piazzo un condensatore o un diodo in posizione strategica? Metto un secondo relais di tipo automobilistico fra moto e ricevitore?
Si accettano suggerimenti.... :D

Questo e' piu' o meno le schema dell'impianto
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Questo e' il radiocomando
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Messaggio da alfista1974 » gio 26 apr, 2012 3:11 pm

Prima di metterlo su una moto fagli fare qualche giro con una BMT ( bicicletta ) .
Per il resto minitrial sia elettrici che a scoppio ce ne sono in giro .
Ciao .
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Messaggio da Misso » ven 27 apr, 2012 11:34 am

Prima di metterlo su una moto fagli fare qualche giro con una BMT
...ma no!!! quello della foto per il momento gira con il SuperTenere' PegPerego con le rotelle :lol: :lol: , ma, come vedi, sgolosa gia' la Beta dei fratelli maggiori :roll:

Ieri mi sono sentito al telefono con Angelo, che mi ha dato la soluzione al problema del telecomando impazzito! Il piccolo motore Minarelli del Fantic 305 Kid non ha nessun tipo di schermatura elettrica e cosi' mandava in confusione il ricevitore. E' bastato mettere un filtro in ferrite (quei salsicciotti che spesso di trovano vicino al connettore sui cavetti di computer telecemere e telefoni... ) sul filo di spegnimento che esce dalla bobina, che tutto ha cominciato magicamente a funzionare! :D

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Messaggio da angelofarina » mer 09 mag, 2012 11:40 am

Comunque Misso, facendo un ragionamento più "filosofico" che tecnico, e che riguarda anche altri sport "non motorizzati" come lo sci, il downhill o l'immersione subacquea...
I dispositivi "di sicurezza" del tipo radiocomando di spegnimento sono in realtà spesso CONTRARI alla vera sicurezza, che è sempre quella ATTIVA, mai PASSIVA.
Come tu stesso mi hai raccontato, tuo figlio "si fidava" del radiocomando, osando più del consentito, e fidandosi del fatto che, in caso di "pericolo", la moto gliela avresti spenta tu a distanza.
Non funzionando il telecomando causa i problemi di schermatura, ha tirato diritto.....
Io trovo piu' "educativo" e "formativo" insegnare ai bambini a cavarsela SENZA sistemi di sicurezza passiva. Come dici tu, si sbucceranno le ginocchia una o due volte, POI IMPARANO. Affidare la sicurezza propria o dei propri figli a congegni meccanici o elettronici, soprattutto se complessi e sofisticati, non mi pare cosa saggia.
MEGLIO AFFIDARLA AL CERVELLO di cui la natura ci ha dotati...
Che se poi non funziona, non c'è da recriminare con chicchessia..
Le situazioni di ogni famiglia sono diverse ovviamente. Ma nella mia i figli han sempre fatto tutto sin da piccolissimi (sott'acqua con le bombole, a Capo Caccia, a 3 anni, sugli sci a 4, in moto a 5, e cosi' via).
Le mogli o compagne van tirate su allo stesso modo, van cacciate sott'acqua, su per le montagne e sulle moto. Cosi' poi non han più paura ne per se nè per i figli, anzi son loro a spingerli!
E sia figli che mogli vanno educati a trovarsi da soli i loro limiti, non affidandone il rispetto a congegni o accrocchi...

Detto questo, hai fatto un gran lavoro di elettronica con sti radiocomandi...

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Messaggio da Misso » mer 09 mag, 2012 12:52 pm

Sono d'accordo con quello che scrivi, ma diciamo che il progetto "radiocomando" doveva soddisfare un paio di esigenze.
In primis, L'FMI nei suoi corsi di minitrial utilizza un comando analogo, cosi' in questo modo l'istruttore ha un maggiore controllo sull'allievo.
Un bambino, tra concentrazione, casco e rumore della moto, difficilmente riesce a sentire i consigli dell'istruttore. Con il telecomendo l'adulto puo' fermarlo in ogni momento per correggere un errore di impostazione e qualora il pupo perdesse il controllo del mezzo, puo' (tentare di) spegnere la moto a distanza. Dovendo utilizzare queste minimoto in corsi federali, ci e' sembrato quindi logico uniformarci e dotarle del radiocomando.
Il radiocomando poi trasmette quel senso di sicurezza (ed anche se in modo marginale, la aumenta in senso generale) che aiuta un genitore a vincere quella naturale diffidenza nel mezzo meccanico, cosi' da affidare piu' serenamente il proprio figlio all'istruttore. (e' un po' come il salvagente anulare in bella mostra a bordo piscina: serve a poco, ma rassicura)
Il fidarsi di piu' del bambino poi, non mi e' sembrato portarlo a tentare cose temerarie, ma semplicemente a salire sulla moto sapendo che non era solo.

L'alternativa che ho visto utilizzare al radiocomando, e' una vite piantata sul comando gas, che ne limita la rotazione (in pratica non gli permette di arrivare a fine-corsa). Costa niente, ma ha comunque qualche difetto:
- Bisogna bucare il comando del gas e non e' detto che si trovi la posizione giusta al primo colpo;
- Se tiri l'aria per accendere la moto poi non riesci a toglierla;
- Se salta via la vite, il bambino si trova con una potenza a disposizione che non sa come gestire;
- Il bambino non impara a dosare il gas.


In ultimo, e forse questa era l'esigenza piu' importante.... , ma sai che libidine per il papa' sbudellare il minitrial, progettare il radiocomando, assemblarlo e testarlo...!!!! :lol: :lol: :lol: :lol:

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