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moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
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- Iscritto il: dom 09 dic, 2012 10:07 am
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moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Sono sempre più alla ricerca di un etica circa questa mia seconda era da motociclista.
Sono stato un bimbo molto fortunato, tanto da aver avuto in dono da mio padre la prima moto da molto piccolo. Poi le cose sono cambiate ma non ho mai rinunciato alla moto sebbene con moltissimi sacrifici in passato. Poi ho scoperto la montagna da trekker e quindi da bicialpinista e sci alpinista sospendendo la passione per i motori per quasi 10anni - la trovavo davvero in scarsissima sintonia con la montagna, e della montagna non saprei davvero più farne a meno.
Tutto questo sino al giorno in cui ho visto per la prima volta una creazione di un signore della provincia di Padova!
Ora sono alle prese con la mia coscienza montana e questa rinnovata passione per il motoalpinismo, motivo per il quale mi sto dando delle precise regole che vorrei condividere con voi.
In ordine sparso il mio quasi-decalogo.
Si va piano. Tutti sanno girare la manopola del gas, più difficile sapere regolare quella del rispetto per l'ambiente.
Gomme da trial è bello.
No alle derapate sui sentieri e sulle strade di montagna.
Quando è possibile da un punta di vista della sicurezza, discesa a motore spento.
Massimo rispetto dei fruitori della montagna non motorizzati - velocità moderata, poco chiasso, cedere il passo, spegnere il motore mentre lo si fa.
Nessunissimo rifiuto in giro - a partire dai mozziconi - e dato che lo zaino è trasportato dalla moto, portare ad ogni gita a casa qualche rifiuto trovato dove non dovrebbero essercene.
Nessunissima forma di pubblicità alle zone frequentate: la montagna o la conosci e la fruisci o niente tracce gps in rete per permettere a chiunque di fare gli stessi giri.
Limite della decenza alla propria presenza: sopra una certa altitudine non ci voglio andare; passi per i poveri bassa valle fortemente antropizzati ma dove la natura cerca di sopravviverci diamole una mano a farlo.
Spero di non aver urtato la sensibilità di molti tra voi e attendo con piacere vostre eventuali considerazioni e integrazioni.
Viva la montagna!
Sono stato un bimbo molto fortunato, tanto da aver avuto in dono da mio padre la prima moto da molto piccolo. Poi le cose sono cambiate ma non ho mai rinunciato alla moto sebbene con moltissimi sacrifici in passato. Poi ho scoperto la montagna da trekker e quindi da bicialpinista e sci alpinista sospendendo la passione per i motori per quasi 10anni - la trovavo davvero in scarsissima sintonia con la montagna, e della montagna non saprei davvero più farne a meno.
Tutto questo sino al giorno in cui ho visto per la prima volta una creazione di un signore della provincia di Padova!
Ora sono alle prese con la mia coscienza montana e questa rinnovata passione per il motoalpinismo, motivo per il quale mi sto dando delle precise regole che vorrei condividere con voi.
In ordine sparso il mio quasi-decalogo.
Si va piano. Tutti sanno girare la manopola del gas, più difficile sapere regolare quella del rispetto per l'ambiente.
Gomme da trial è bello.
No alle derapate sui sentieri e sulle strade di montagna.
Quando è possibile da un punta di vista della sicurezza, discesa a motore spento.
Massimo rispetto dei fruitori della montagna non motorizzati - velocità moderata, poco chiasso, cedere il passo, spegnere il motore mentre lo si fa.
Nessunissimo rifiuto in giro - a partire dai mozziconi - e dato che lo zaino è trasportato dalla moto, portare ad ogni gita a casa qualche rifiuto trovato dove non dovrebbero essercene.
Nessunissima forma di pubblicità alle zone frequentate: la montagna o la conosci e la fruisci o niente tracce gps in rete per permettere a chiunque di fare gli stessi giri.
Limite della decenza alla propria presenza: sopra una certa altitudine non ci voglio andare; passi per i poveri bassa valle fortemente antropizzati ma dove la natura cerca di sopravviverci diamole una mano a farlo.
Spero di non aver urtato la sensibilità di molti tra voi e attendo con piacere vostre eventuali considerazioni e integrazioni.
Viva la montagna!
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)
moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Ciao Marco,quoto al 99%
Il "No derapate"lo sostituirei "con derapatine rispettose" l'"andare piano"con "non correre"
Ovviamente scherzo....se tutti facessimo cosi' non saremmo cosi' malvisti.
A proposito in Emilia stanno mettendoci i bastoni tra le ruote o sbaglio?
Il "No derapate"lo sostituirei "con derapatine rispettose" l'"andare piano"con "non correre"
Ovviamente scherzo....se tutti facessimo cosi' non saremmo cosi' malvisti.
A proposito in Emilia stanno mettendoci i bastoni tra le ruote o sbaglio?
moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Ciao mi trovo daccordo in pieno con quello che dici , pratico anche io trekking e cicloalpinismo e mi fa piacere quando incontro dei motociclisti rispettosi degli altri e mia volta quando vado in moto mi immedesimo in chi incontro .
Il concetto cerco di applicarlo anche in bici quando vado in discesa ,in questo caso senza motore chi và a piedi si accorge all'ultimo della mia presenza .
Il concetto cerco di applicarlo anche in bici quando vado in discesa ,in questo caso senza motore chi và a piedi si accorge all'ultimo della mia presenza .
C' è sempre un 'posto nuovo da scoprire
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moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Effettivamente in Emilia tira una brutta aria. Angelo Farina ha postato materiale molto interessante al riguardo.TANGO ha scritto:Ciao Marco,quoto al 99%
Il "No derapate"lo sostituirei "con derapatine rispettose" l'"andare piano"con "non correre"
Ovviamente scherzo....se tutti facessimo cosi' non saremmo cosi' malvisti.
A proposito in Emilia stanno mettendoci i bastoni tra le ruote o sbaglio?
Qui siamo in tremila, direi un discreto manipolo mi pare sostanzialmente allineato mica micio micio bau bau!
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)
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Hai ragione: anche in bici!stepper ha scritto: Il concetto cerco di applicarlo anche in bici quando vado in discesa ,in questo caso senza motore chi và a piedi si accorge all'ultimo della mia presenza .
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)
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- Iscritto il: mer 18 nov, 2009 7:33 pm
moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Condivido anch'io. Anche se non sono attratto dagli estremismi, da qualunque parte pervengono.
Tuttavia sono lieto che esista una certa sensibilità, nonostante, lo ammetto, in talune occasioni, una certa pruriginosa tentazione alla "derapata" sovvenga anche a me.
Tuttavia sono lieto che esista una certa sensibilità, nonostante, lo ammetto, in talune occasioni, una certa pruriginosa tentazione alla "derapata" sovvenga anche a me.
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- Iscritto il: gio 13 dic, 2012 11:03 pm
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moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Anch'io condivido quasi tutto, cambierei solo "si va piano" con "si va col gas al minimo" (si può andare piano ma con una marcia bassa e il motore che urla).
Personalmente aggiungerei "si gira in pochi, non più di due-tre insieme"
e "si cerca di girare non troppo spesso nello stesso posto".
Complimenti per le idee, è la tua nuova vita da multimotoalpinista a stimolarle?
Personalmente aggiungerei "si gira in pochi, non più di due-tre insieme"
e "si cerca di girare non troppo spesso nello stesso posto".
Complimenti per le idee, è la tua nuova vita da multimotoalpinista a stimolarle?
Multi..datato
moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
condivido. è più o meno il mio approccio al mio nuovo andare in moto.
la discesa a motore spento, per leggerezza, si presta benissimo con la multi, se non è troppo ripido, ed è divertentissima.
ultimamente, anche con qualche cacciatore, ho trovato da condividere ambiente e 2 chiacchere.
la discesa a motore spento, per leggerezza, si presta benissimo con la multi, se non è troppo ripido, ed è divertentissima.
ultimamente, anche con qualche cacciatore, ho trovato da condividere ambiente e 2 chiacchere.
Gabriele, (Bebe per tutto il mondo) multi-dotato.
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- Iscritto il: mer 18 nov, 2009 7:33 pm
moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
Ecco, non condivido il motore spento in discesa. Non solo per il surriscaldamento con le ovvie conseguenze ma anche perchè se malauguratamente dovesse entrare una marcia...
una moto silenziosa lo è anche in fase di rilascio in discesa giocando di freni e freno motore.
una moto silenziosa lo è anche in fase di rilascio in discesa giocando di freni e freno motore.
- frank_lodrone
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- Iscritto il: sab 01 set, 2012 12:29 pm
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moto trekking e rispetto: tentativo di decalogo
quoto; con le pendenze dei percorsi qui da me, sarebbe da folli farle a motore spento....e dopo qualche km andrebbe in ebollizione il liquido freni...albertoalp ha scritto:Ecco, non condivido il motore spento in discesa. Non solo per il surriscaldamento con le ovvie conseguenze ma anche perchè se malauguratamente dovesse entrare una marcia...
una moto silenziosa lo è anche in fase di rilascio in discesa giocando di freni e freno motore.
Io son dell'idea che con uno scarico giusto, marce basse e freno motore, il rumore è tollerabilissimo!