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Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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yoshi
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Messaggio da yoshi » ven 12 set, 2008 6:02 pm

qualche volta la "modestia" nel dare gas mi ha fatto rimanere nel bel mezzo di un'ostacolo.Quindi anch'io nel dubbio dò gas,ma con moderazione! :D

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Xerrista
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Messaggio da Xerrista » ven 12 set, 2008 6:06 pm

se sei incerto
tieni MODERATAMENTE aperto ...
:lol: :lol:
Se sei incerto
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spark
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Messaggio da spark » ven 12 set, 2008 6:14 pm

Xerrista ha scritto:"stai a casa" non mi sembrava molto abbottonato
:shock:
La scrivo così: se sono incerto, sto a casa

comunque quelli che conoscevo che tenevano sempre aperto, ogni tanto vado a portargli i fiori

leggila con un sorriso però :D
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Messaggio da guido1957 » sab 13 set, 2008 2:45 am

Io sono nuovo del forum ed in questi giorni ne ho fatto una scorpacciata, ho letto di tutto, dalla tecnica alla filosofia, dai giri al concrso fotografico. Sono in una situazione per me nuova: mi sembra di conoscere un pochino tutti voi, voi di me non sapete niente. Intervengo in questa discussione che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno. Mentre tornavo a casa dall'ufficio (in macchina) ho avuto l'illuminazione: un po' tutti ci si è soffermati su quel TIENI APERTO maiuscolo, urlato, in netto contrasto con tutte le regole d'oro del motoalpinismo. Forse invece bisognava tener conto di quel "se sei incerto" che mi sembra una ammissione di debolezza, quasi una richiesta di aiuto. Incerto che forse è stato scelto perchè fa rima con aperto, ma mi da l'idea di goffaggine, di inadeguatezza. se sono goffo ed inadeguato reagisco con l'irruenza. E penso a quel passaggio di p51mustang, che è stato superato solo quando p51 lo ha respirato, quando è riuscito ad entrare in sintonia con il sentiero stesso. Non accelerando. Ma quando il pilota è stato certo.
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Messaggio da nolimit » sab 13 set, 2008 8:44 am

Bella, Guido!
In qualsiasi forma si pratichi il fuoristrada, a meno che sia in circuito (anche lì però l'occhio aiuta), la regola d'oro è: quando vedi qualcosa che non ti convince, fondo, pendenza, pietra o quant'altro rappresenti un ostacolo sul quale non si è sicuri, scendere, andare a piedi e prendere confidenza con l'ostacolo determinandone visivamente le condizioni, identificandone le possibili problematiche e tracciando idealmente le traiettorie per superarlo. Da qui conseguono la velocità idonea, la coretta posizione in sella e... il grado di apertura da tenere.
Anche in 4x4 molti adottano la filosofia del "nel dubbio giù tutto".
Spesso bisogna riportarli a casa :lol:

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Messaggio da spark » sab 13 set, 2008 1:41 pm

io penso che bisogna sapersi ascoltare, il sesto senso mi ha quasi sempre riportato a casa, devi "sentire" dietro la curva la jeep o il trattore che scende, devi prevenire il guasto, lo spostamento improvviso di chi ti precede. Evidente che queste cose a vent'anni non le pensavo ne le sentivo, ma so anche che negli anni mi sono conquistato la laurea in sopravvivenza con le "figurine" della pagina sotto, sono una parte delle moto con cui mi sono divertito e rotto di tutto, arterie comprese. La "vocina" mi ha salvato l'ultima volta davanti a una rampa assassina, ci sono arrivato sotto e lei mi ha sussurrato: non salirci. Tornato a casa ho trovato il dado del pignone totalmente allentato che se avessi dato manetta sulla salita, probabilmente avrei fatto fuori catena cambio e qualche pezzo di me. :D


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Messaggio da Xerrista » sab 13 set, 2008 5:03 pm

Si vede che sono "un pazzo"
oppure solamente uno che ha negli occhi il ricordo di coloro i quali, ammirato, li vedevo salire dove io esitavo.
Certo, che come dici giustamente tu Guido, basta spostarsi un filo dalla teorizzata filosofia del motoalpinismo e sembra di schiacciare i calli ai filosofi.

La frase "riportarli a casa" per esempio, non la vedo così catastrofica, tutt'altro la leggo in una chiave diversa, del tipo: "hei lo sai? oggi è stata proprio una bella giornata; ci siamo ammazzati di fuoristrada con le teste fumanti abbiamo mangiato in quel posticino sperduto e poi viaa di nuovo. Certo, trainarti fino al furgone è stata dura ma l'ho fatto senza alcuna riserva!"
Ecco questo io immagino.
Qunado in gruppo andavo nel pavese per una giornata di fuoristrada, guado e poi via Brallo fino alla trattoria del campeggio di Ottone.
Lì il TIENI APERTO era una costante, ed era ovvio che qualcuno ci rimettesse come minimo la leva della frizione, allora uno subito "usciva" la corda ed il traino era pronto!
tutti spensierati amici

ps
Ma la vocina, esattamente cosa ti ha detto ?
"Frescone, guarda che non hai stretto i bulloni !" :lol: :lol: :lol:
leggila con un sorriso però :wink:
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Messaggio da squily » sab 13 set, 2008 7:30 pm

volevo anche io dire la mia,,,,,,, chi mi conosce sa che sono un bel osso anche io,,, la mia firma la dice lunga.
Ma, a partire da mio nonno passando poi da mio padre e via via fratelli colleghi etc. etc. , ho imparato a mettere in pratica una frase secondo me irrinunciabile nella vita quotidiana come in uscita con la moto : LA PAURA E' MEGLIO AVERLA CHE PASSARLA ....
stà a significare che se porto rispetto a tutti e a tutto(sopratutto le discese ciotolate) non devo temere di farmi troppo male...
ciò non significa che mancano gli attributi ma solo che si sanno usare.....
un salutone grande a tutti e speriamo si fare un'altra uscita assieme...
:lol: :lol: :lol:
un giorno senza rischio è un giorno non vissuto.

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io metto in pratica la frase del Liga

Messaggio da Xerrista » mar 16 set, 2008 1:41 pm

A parte che gli anni passano
per non ripassare più,
e il cielo promette di tutto
ma resta nascosto li dietro il suo blu,
e anche le donne passano,
qualcuna anche per di qua,
qualcuna ci ha messo un minuto,
qualcuna è partita ma non se ne va..

Niente paura, niente paura, niente paura
ci pensa la vita mi hanno detto così
Niente paura, niente paura, niente paura
si vede la luna perfino da qui..
Se sei incerto
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Ernesto
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Messaggio da Ernesto » mar 16 set, 2008 3:46 pm

Mi pare che si stia assistendo alla nascita di un nuova tipologia di motortripper: dopo l'oramai classico motoalpinista filosofo appare ora l'endurista poeta, con una vena che oscilla tra il lirico ed il surreale (il trip e' oramai a 360°).

Questo non puo' che far bene al forum ed ai suoi partecipanti: non si puo' mica passare la vita a ragionare se e' meglio l'Alp 200 o la 4.0! O se la CRF 230 e' fantastica o un aborto...

Cosa ci attende ora: il trialista sociologo, piuttosto che non il quaddista scienziato...? Do quasi per scontata l'apparizione di MTBiker mistici e trekker ambientalisti.

Ma torniamo all'enduro-poetica: l'archetipo irrangiungibile e' sicuramente SuperHank, ma le nuove leve, per cosi dire, stanno venendo su alla grande. Spark e Xerrista, tra l'altro, sembrano accomunati da molti fattori: matrice meneghina, vena gagliarda ma con tendenza all'intenerimento nostalgico, spiccata propensione alla sottile provocazione (benvenuta: i filosofi veri calli non ne hanno...), amore per le enduro classiche, e soprattutto una imbarazzante similitudine nel significato profondo della firma... 8)

Che siano la stessa persona!?! :shock:

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