[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
-
- Messaggi: 893
- Iscritto il: dom 09 dic, 2012 10:07 am
- Località: Piemonte Orientale
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
E che cacchio!
Erano mesi che la belvetta guaiva in garage vittima dei capricci della meteo, dei miei e del richiamo della neve. A tutto questo mettiamoci pure gli impegni professionali che da quando s’è fatta ‘sta crisi assassina tocca lavorare il quadruplo per raccogliere un quarto…
Personalmente non ricordo un inverno tanto piovoso e caldo, con un particolare accanimento per i fine settimana che in questo periodo per me si riducono a un solo giorno dato che spesso mi toccano corvee domenicali in miniera.
Due settimane fa un dono degli Dei: giornata con il sole! Non ho resistito al richiamo della montagna e con altri 11 settimini cuspidi e tignosi ci siamo regalati questa giornata scialpinistica in Val Intragna (zona Verbania, Cusio)
Piccola Multiuso, promesso la prossima uscita sarà per te!
Il fine settimana dopo – lo scorso – ancora pioggia su pioggia. Mi sono limitato a scendere in garage per far frullare un po’ il tenace 230 aste e bilanceri e per un dare un giro di grasso vario.
Venerdì declino ogni altra proposta fosse questa un’uscita alpinistica (i settimini sono andati in Valle Anzasca a fare “scialpinismo di ricerca”, attività che prevede una certa apertura di spirito e predisposizione verso l’insolito) o una gita in muontainbike (uno dei miei sodali sarebbe uscito l’indomani tanto per sgranchire un po’ il cambio e i vari leveraggi): sabato sarei uscito con la mia amata.
Dopo aver smaltito gli ultimi sei giorni di lavoro intenso, mi alzo senza nessunissima fretta e trovo sul pavimento del soggiorno una copertura impalpabile di color giallo e molto ma molto lucente!
Devo cambiare il copertone posteriore ma la MAXXIS mi sta facendo penare per la consegna del nuovo posteriore montato sulla KTM FREERIDE 250 (a proposito il prezzo di listino è di 112euro, quando arriverà vi farò sapere a quanto la porterò a casa: gli pneumatici hanno uno dei listini più negoziabile del mondo, mai capito perché dato che uno compra una gomma e non uno sconto….), considerando la pioggia di questi mesi opto per un giro-in-giro “flow” ossia una trotterellata per stare all’aria aperta senza meta come piace a me.
Calzo gli stivaletti da trekking ma evito protezioni per le gambe e ginocchia, sto in jeans con la giacca con tutte le protezioni, zaino che non si sa mai ma non ho particolari velleità anche perché sono solo oltre che quasi senza gomma posteriore.
La prima meta, l’unica non improvvisata, è per l’angolo del pianeta che ho scelto per sotterrare la mia amatissima Spina, la nerissima gatta della mia vita che sotto la nevicata del 30novembre dopo quasi 24anni (li avrebbe compiuti ai primi di gennaio) ha deciso di consegnarsi all’eternità vincendo così una volta per tutte la sua sfida con il tempo che è in un certo senso una miseria per noi viventi e uno sberleffo per chi vive nell’eterno ricordo di chi rimane.
Avevo tante cose da raccontarle di persona. Ho trovato l’albero che le fa da guardiano con le prime gemme e le prime foglie verdi. Mi piace pensare che parte di lei lo stia nutrendo e di fatto mi appare più bello che mai.
Spina, mia amata hai un’idea per un giro-in-giro?
Segui la corrente o valle incontro, insomma fai come ti senti ma non stare fermo – mi risponde dalla cima dell’albero suo guardiano. Avendo sempre avuto particolare simpatia per chi è “contro”, oltre l’intima convinzione che forse l’unico vero pregio della democrazia è indagare sui “come mai delle minoranze” (intendendo: se la maggioranza vede bianco, quali gli elementi che portano una minoranza a vedere nero? Il risultato di questa indagine è, a mio parere, il valore della democrazia e del confronto), decido di andare contro la corrente del fiume senza curarmi del sino a dove e sino a quando.
Saluto la mia amatissima micia e l’albero che si sta nutrendo della sua linfa e parto.
La giornata è una di quelle che fanno venire voglia di stare all’aperto con spirito aperto e miei pensieri incontrano come unico limite la corona Reale delle mie amatissime Alpi
Questo albero ci parla di silenzio e civiltà, due caratteristiche che certamente includono il gioiellino Made in Vò e il suo spirito di moto civile e silenziosa (oltre che stupendamente facile e divertente come solo un’altalena potrebbe essere per un bimbo). Dipendesse da me porterei intere scolaresche a sentire questo albero che parla nella speranza che le generazioni future possano essere meno beote e incivili di noi, di me
Seguendo l’argine (vietatissimo, come tutto l’itinerario e poi vi parlo di civiltà… io amo le contraddizioni!) trovo un cartello che riporta il nome di un sentiero che non ammette interpretazioni soggettive: questo è per loro!
Del mio amore per i ponti vi ho già scritto diverse volte – e tra poco ne incontrerò uno molto “sfidante” – ma c’è stata un’epoca nella quale per un amore supremo la loro incolumità è stata messa in pericolo (mi accorgo solo ora di aver fotografato la scritta ma non il ponte nel suo insieme: vi tocca fidarvi….)
Oggi gli alberi sono molto loquaci! Questo albero filosofo mi fa riflettere su Pace-Vento-Temporali-Preoccupazioni e mi fa apprezzare lo spirito (oltre alla calligrafia) di chi ne ha tradotto il pensiero
Proseguendo a naso, saltando tra un tratto di bosco, il fiume e qualche canale (quest’ultimi rigorosamente “saltati per lungo” come si usa dire dalle mie parti per vantarsi di passate eroiche gesta fisiche) mi fermo al cospetto di questo pezzo da museo conservato benissimo all’aria aperta. La cosa sconcertante è scoprirne lo stato di conservazione e l’assenza di un qualsiasi cenno di vandalismo: quasi una rarità! Solo qualche cartaccia e il solito mucchietto di mozziconi (lo dico da fumatore: ma perché non ve le infilate là dove non batte il sole le cicche delle sigarette anziché gettarle per terra come se la fine della vostra fumata coincidesse con la fine del mondo?) che in pochi istanti raccolgo per buttare nel primo cestino che incontrerò – che sia l’unico al mondo in grado di gettare la basura in un cestino?...
È da così tanto tempo che non uscivo con la motoretta che, foto a parte, non mi sono ancora concesso una sosta. Questo angolo di paradiso fluviale però mi invoglia a farne una. La spengo e la osservo in questo contesto come si potrebbe ammirare una bella donna sdraita con la pelle lucente in un angolo di paradiso in terra reso anche più incantevole dalla sua presenza. Questa motoretta ha un fascino che non lascia indifferente nemmeno la stella di riferimento, comunemente chiamata “sole”: anche lei non resiste dall’avvolgerla di abbracci di luci!
Riprendendo il cammino contro corrente ma con il sole dalla nostra parte, seguo una traccia che gioca con le sponde del Grande Fiume avvicinandosi ed allontanandosi da esse quasi come la linea di un grafico raffigurante i battiti dei nostri cuori (del fiume, di quello della MULTIUSO, della mia micia che ci osserva dal paradiso dei Gatti che abbiamo amato e del mio: che bella sensazione quella di sentirli pulsare in sincronia!). Non sarà certo questo piccolo contrattempo sotto forma di albero caduto ad interrompere questa placida cavalcata! Alabarda Spaziale, Olio di Gomito Terrestre e in baleno tutto è bonificato!
Eh, ponte mio… mi sorprendo a pensare pure di provarci a percorrerlo in moto! Stare troppo a lungo ai domiciliari forzati causa pioggia può portare a pensare di fare della catazze di una certa rilevanza… riavutomi mi faccio saggiamente sconfiggere e interpreto questa sfida non accettabile come un segnale di “game over” e senza nessunissima fretta comincio a piegare verso casa
Un mio ex-collega, per insegnarmi il rispetto dei gusti altrui (come ebbe a dire il saggio: non è bello ciò che piace ma è bello ciò che piace) mi ripeteva spesso “anche a Carlo ghe piase la Camilla” riferito all’erede al trono inglese e alla sua cotta per la non bellissima Camilla. Ho fatto mio quel suo insegnamento ma non riesco sempre ad applicarlo. Ad esempio c’è qualcuno che si diverte a far girare mostriciattoli a motore senza metterci sopra i gioielli di famiglia traendone pure piacere… sarà, contenti loro… infondo anche a Carlo piace svegliarsi e trovarsi sul cuscino affianco al suo il bel (?) musetto di Camilla
Solo una manciata di km e sarò tornato in città. Come ho notato girando per lavoro praticamente tutta l’Italia le professioniste del piacere vendono i loro servigi lungo le arterie periferiche. Non per fare il santerello a tutti i costi ma a me spesso quei corpi fanno una tristezza al limite dell’inconsolabile. Mi fa piacere quindi notare e proporvi questa scritta che m’immagino essere stata fatta da un cliente abituale di un fiore nero, spinto dall’invincibile forza dell’Amore – nella mia fantasia ora i due vivono felici con una tribù di marmocchi un po’ neri e un po’ bianchi in una bella casa vicino al fiume!
A questo giro però è mancata un po’ di azione, tutto è andato persino troppo tranquillamente. Tra il garage e dove mi trovo, in linea d’aria non ci sono più di sette o otto km però ci sono quelle piccole e apparentemente innocue collinette che fanno da argine (per rimanere in ambito fluviale) all’orrida statale e la strada bianca che la costeggia che mi fanno venire voglia di inventarmi un rientro meno banale… detto fatto mi trovo in un’enorme marcita tutta fango e tracce inesistenti! Da un lato ne sono felicissimo dall’altro mi sento come uno che fa le scale mobili al contrario, in ginocchio e con uno sciamo di vespe che fa il tifo per me… dopo quasi un’ora di lotta impari, proprio quando costretto dalla natura del terreno a seguire il corso di un torrentello (standoci fisicamente dentro!) sbatto il grugno contro un campo da golf! Ho capito, il gioco era davvero finito un’ora fa! Con la libertà propria del cowboy, giro di 180° la mia puledrina, risalgo il corso del torrente, scavallo un numero imprecisato di alberi caduti, affogo e riemergo dal fango quante volte quanto merita la mia sfida mal concepita e mi rassegno a percorrere la strada bianca che prima avevo snobbato – ricordo a chi ha avuto la pazienza di leggermi sino a qua che sono vestito in “borghese” dalla vita in giù… a questo punto non so se indosso dei jeans o una scultura in fango e argilla che ne ricorda le sembianze…
Tirando le somme anche questa volta, lasciata la motoretta Made in Vò al meritato riposo in garage il pensiero vola a Umberto ricolmo di riconoscenza che estendo alla sua cricca: avete creato il miglior giocattolo vivente che abbia mai avuto la fortuna di avere per compagno di giri-in-giro!
(mannag' a imageshack a pagamento!!!)
Erano mesi che la belvetta guaiva in garage vittima dei capricci della meteo, dei miei e del richiamo della neve. A tutto questo mettiamoci pure gli impegni professionali che da quando s’è fatta ‘sta crisi assassina tocca lavorare il quadruplo per raccogliere un quarto…
Personalmente non ricordo un inverno tanto piovoso e caldo, con un particolare accanimento per i fine settimana che in questo periodo per me si riducono a un solo giorno dato che spesso mi toccano corvee domenicali in miniera.
Due settimane fa un dono degli Dei: giornata con il sole! Non ho resistito al richiamo della montagna e con altri 11 settimini cuspidi e tignosi ci siamo regalati questa giornata scialpinistica in Val Intragna (zona Verbania, Cusio)
Piccola Multiuso, promesso la prossima uscita sarà per te!
Il fine settimana dopo – lo scorso – ancora pioggia su pioggia. Mi sono limitato a scendere in garage per far frullare un po’ il tenace 230 aste e bilanceri e per un dare un giro di grasso vario.
Venerdì declino ogni altra proposta fosse questa un’uscita alpinistica (i settimini sono andati in Valle Anzasca a fare “scialpinismo di ricerca”, attività che prevede una certa apertura di spirito e predisposizione verso l’insolito) o una gita in muontainbike (uno dei miei sodali sarebbe uscito l’indomani tanto per sgranchire un po’ il cambio e i vari leveraggi): sabato sarei uscito con la mia amata.
Dopo aver smaltito gli ultimi sei giorni di lavoro intenso, mi alzo senza nessunissima fretta e trovo sul pavimento del soggiorno una copertura impalpabile di color giallo e molto ma molto lucente!
Devo cambiare il copertone posteriore ma la MAXXIS mi sta facendo penare per la consegna del nuovo posteriore montato sulla KTM FREERIDE 250 (a proposito il prezzo di listino è di 112euro, quando arriverà vi farò sapere a quanto la porterò a casa: gli pneumatici hanno uno dei listini più negoziabile del mondo, mai capito perché dato che uno compra una gomma e non uno sconto….), considerando la pioggia di questi mesi opto per un giro-in-giro “flow” ossia una trotterellata per stare all’aria aperta senza meta come piace a me.
Calzo gli stivaletti da trekking ma evito protezioni per le gambe e ginocchia, sto in jeans con la giacca con tutte le protezioni, zaino che non si sa mai ma non ho particolari velleità anche perché sono solo oltre che quasi senza gomma posteriore.
La prima meta, l’unica non improvvisata, è per l’angolo del pianeta che ho scelto per sotterrare la mia amatissima Spina, la nerissima gatta della mia vita che sotto la nevicata del 30novembre dopo quasi 24anni (li avrebbe compiuti ai primi di gennaio) ha deciso di consegnarsi all’eternità vincendo così una volta per tutte la sua sfida con il tempo che è in un certo senso una miseria per noi viventi e uno sberleffo per chi vive nell’eterno ricordo di chi rimane.
Avevo tante cose da raccontarle di persona. Ho trovato l’albero che le fa da guardiano con le prime gemme e le prime foglie verdi. Mi piace pensare che parte di lei lo stia nutrendo e di fatto mi appare più bello che mai.
Spina, mia amata hai un’idea per un giro-in-giro?
Segui la corrente o valle incontro, insomma fai come ti senti ma non stare fermo – mi risponde dalla cima dell’albero suo guardiano. Avendo sempre avuto particolare simpatia per chi è “contro”, oltre l’intima convinzione che forse l’unico vero pregio della democrazia è indagare sui “come mai delle minoranze” (intendendo: se la maggioranza vede bianco, quali gli elementi che portano una minoranza a vedere nero? Il risultato di questa indagine è, a mio parere, il valore della democrazia e del confronto), decido di andare contro la corrente del fiume senza curarmi del sino a dove e sino a quando.
Saluto la mia amatissima micia e l’albero che si sta nutrendo della sua linfa e parto.
La giornata è una di quelle che fanno venire voglia di stare all’aperto con spirito aperto e miei pensieri incontrano come unico limite la corona Reale delle mie amatissime Alpi
Questo albero ci parla di silenzio e civiltà, due caratteristiche che certamente includono il gioiellino Made in Vò e il suo spirito di moto civile e silenziosa (oltre che stupendamente facile e divertente come solo un’altalena potrebbe essere per un bimbo). Dipendesse da me porterei intere scolaresche a sentire questo albero che parla nella speranza che le generazioni future possano essere meno beote e incivili di noi, di me
Seguendo l’argine (vietatissimo, come tutto l’itinerario e poi vi parlo di civiltà… io amo le contraddizioni!) trovo un cartello che riporta il nome di un sentiero che non ammette interpretazioni soggettive: questo è per loro!
Del mio amore per i ponti vi ho già scritto diverse volte – e tra poco ne incontrerò uno molto “sfidante” – ma c’è stata un’epoca nella quale per un amore supremo la loro incolumità è stata messa in pericolo (mi accorgo solo ora di aver fotografato la scritta ma non il ponte nel suo insieme: vi tocca fidarvi….)
Oggi gli alberi sono molto loquaci! Questo albero filosofo mi fa riflettere su Pace-Vento-Temporali-Preoccupazioni e mi fa apprezzare lo spirito (oltre alla calligrafia) di chi ne ha tradotto il pensiero
Proseguendo a naso, saltando tra un tratto di bosco, il fiume e qualche canale (quest’ultimi rigorosamente “saltati per lungo” come si usa dire dalle mie parti per vantarsi di passate eroiche gesta fisiche) mi fermo al cospetto di questo pezzo da museo conservato benissimo all’aria aperta. La cosa sconcertante è scoprirne lo stato di conservazione e l’assenza di un qualsiasi cenno di vandalismo: quasi una rarità! Solo qualche cartaccia e il solito mucchietto di mozziconi (lo dico da fumatore: ma perché non ve le infilate là dove non batte il sole le cicche delle sigarette anziché gettarle per terra come se la fine della vostra fumata coincidesse con la fine del mondo?) che in pochi istanti raccolgo per buttare nel primo cestino che incontrerò – che sia l’unico al mondo in grado di gettare la basura in un cestino?...
È da così tanto tempo che non uscivo con la motoretta che, foto a parte, non mi sono ancora concesso una sosta. Questo angolo di paradiso fluviale però mi invoglia a farne una. La spengo e la osservo in questo contesto come si potrebbe ammirare una bella donna sdraita con la pelle lucente in un angolo di paradiso in terra reso anche più incantevole dalla sua presenza. Questa motoretta ha un fascino che non lascia indifferente nemmeno la stella di riferimento, comunemente chiamata “sole”: anche lei non resiste dall’avvolgerla di abbracci di luci!
Riprendendo il cammino contro corrente ma con il sole dalla nostra parte, seguo una traccia che gioca con le sponde del Grande Fiume avvicinandosi ed allontanandosi da esse quasi come la linea di un grafico raffigurante i battiti dei nostri cuori (del fiume, di quello della MULTIUSO, della mia micia che ci osserva dal paradiso dei Gatti che abbiamo amato e del mio: che bella sensazione quella di sentirli pulsare in sincronia!). Non sarà certo questo piccolo contrattempo sotto forma di albero caduto ad interrompere questa placida cavalcata! Alabarda Spaziale, Olio di Gomito Terrestre e in baleno tutto è bonificato!
Eh, ponte mio… mi sorprendo a pensare pure di provarci a percorrerlo in moto! Stare troppo a lungo ai domiciliari forzati causa pioggia può portare a pensare di fare della catazze di una certa rilevanza… riavutomi mi faccio saggiamente sconfiggere e interpreto questa sfida non accettabile come un segnale di “game over” e senza nessunissima fretta comincio a piegare verso casa
Un mio ex-collega, per insegnarmi il rispetto dei gusti altrui (come ebbe a dire il saggio: non è bello ciò che piace ma è bello ciò che piace) mi ripeteva spesso “anche a Carlo ghe piase la Camilla” riferito all’erede al trono inglese e alla sua cotta per la non bellissima Camilla. Ho fatto mio quel suo insegnamento ma non riesco sempre ad applicarlo. Ad esempio c’è qualcuno che si diverte a far girare mostriciattoli a motore senza metterci sopra i gioielli di famiglia traendone pure piacere… sarà, contenti loro… infondo anche a Carlo piace svegliarsi e trovarsi sul cuscino affianco al suo il bel (?) musetto di Camilla
Solo una manciata di km e sarò tornato in città. Come ho notato girando per lavoro praticamente tutta l’Italia le professioniste del piacere vendono i loro servigi lungo le arterie periferiche. Non per fare il santerello a tutti i costi ma a me spesso quei corpi fanno una tristezza al limite dell’inconsolabile. Mi fa piacere quindi notare e proporvi questa scritta che m’immagino essere stata fatta da un cliente abituale di un fiore nero, spinto dall’invincibile forza dell’Amore – nella mia fantasia ora i due vivono felici con una tribù di marmocchi un po’ neri e un po’ bianchi in una bella casa vicino al fiume!
A questo giro però è mancata un po’ di azione, tutto è andato persino troppo tranquillamente. Tra il garage e dove mi trovo, in linea d’aria non ci sono più di sette o otto km però ci sono quelle piccole e apparentemente innocue collinette che fanno da argine (per rimanere in ambito fluviale) all’orrida statale e la strada bianca che la costeggia che mi fanno venire voglia di inventarmi un rientro meno banale… detto fatto mi trovo in un’enorme marcita tutta fango e tracce inesistenti! Da un lato ne sono felicissimo dall’altro mi sento come uno che fa le scale mobili al contrario, in ginocchio e con uno sciamo di vespe che fa il tifo per me… dopo quasi un’ora di lotta impari, proprio quando costretto dalla natura del terreno a seguire il corso di un torrentello (standoci fisicamente dentro!) sbatto il grugno contro un campo da golf! Ho capito, il gioco era davvero finito un’ora fa! Con la libertà propria del cowboy, giro di 180° la mia puledrina, risalgo il corso del torrente, scavallo un numero imprecisato di alberi caduti, affogo e riemergo dal fango quante volte quanto merita la mia sfida mal concepita e mi rassegno a percorrere la strada bianca che prima avevo snobbato – ricordo a chi ha avuto la pazienza di leggermi sino a qua che sono vestito in “borghese” dalla vita in giù… a questo punto non so se indosso dei jeans o una scultura in fango e argilla che ne ricorda le sembianze…
Tirando le somme anche questa volta, lasciata la motoretta Made in Vò al meritato riposo in garage il pensiero vola a Umberto ricolmo di riconoscenza che estendo alla sua cricca: avete creato il miglior giocattolo vivente che abbia mai avuto la fortuna di avere per compagno di giri-in-giro!
(mannag' a imageshack a pagamento!!!)
Ultima modifica di tanta robbbba il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 2 volte in totale.
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)
- max37
- Messaggi: 6633
- Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
- Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
Devi togliere l'uno ed il punto di domanda e l'immagine appare
Max37
http://www.tecnicamotori.it/
La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.
Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.
http://www.tecnicamotori.it/
La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.
Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.
-
- Messaggi: 893
- Iscritto il: dom 09 dic, 2012 10:07 am
- Località: Piemonte Orientale
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
grazie mille!!!! ieri sera sono diventato scemo nel cercare una soluzione...max37 ha scritto:Devi togliere l'uno ed il punto di domanda e l'immagine appare
già che ci siamo hai un consiglio circa un nuovo "imageshack" a gratis? settimana prossima avrei una sorpresina per voi....
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)
- max37
- Messaggi: 6633
- Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
- Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
Io uso picasa ma ce ne sono molti altri.
Puoi utilizzare le immagini anche da facebook basta copiare l'url
Ricordati di ridurle a 800x600 altrimenti diventano inguardabili sul forum
Puoi utilizzare le immagini anche da facebook basta copiare l'url
Ricordati di ridurle a 800x600 altrimenti diventano inguardabili sul forum
Max37
http://www.tecnicamotori.it/
La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.
Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.
http://www.tecnicamotori.it/
La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.
Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.
-
- Messaggi: 1114
- Iscritto il: gio 13 dic, 2012 11:03 pm
- Località: provincia di Torino
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
bellissime foto, storia, filosofia, aneddoti, umanità, curiosità, nei tuoi report c'è davvero di tutto e non si fà per niente fatica a leggerli, anzi...
Multi..datato
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
decisamente, ci mancavi...
Gabriele, (Bebe per tutto il mondo) multi-dotato.
-
- Messaggi: 893
- Iscritto il: dom 09 dic, 2012 10:07 am
- Località: Piemonte Orientale
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
sempre troppo buoni, mi fate arrossire
mi siete mancati molto anche voi tutti, sono stato lontano dal forum per un numero "x" di motivi ma l'ho ritrovato in splendida forma
si sono aggiunti un sacco di amici, sto leggendo un sacco di post e mi state riconfermando che siamo la miglior rivista di settore!
anche il clima "monsonico" ha influito molto sulla frequenza delle uscite: per contare quelle di quest'inverno bastano le dita di una mano e non servono nemmeno tutte.... ma per venerdì e sabato ho in programma una bella sorpresa per voi!!!
devo trovare una soluzione per caricare le immagini (imageshack ora è a pagamento) - ieri sera sono diventato matto a trovare un sito per caricare le immagini, occasione nella quale mi si sono evidenziati tutti i miei limiti culturali in fatto di siti web e tecnologie varie!
mi siete mancati molto anche voi tutti, sono stato lontano dal forum per un numero "x" di motivi ma l'ho ritrovato in splendida forma
si sono aggiunti un sacco di amici, sto leggendo un sacco di post e mi state riconfermando che siamo la miglior rivista di settore!
anche il clima "monsonico" ha influito molto sulla frequenza delle uscite: per contare quelle di quest'inverno bastano le dita di una mano e non servono nemmeno tutte.... ma per venerdì e sabato ho in programma una bella sorpresa per voi!!!
devo trovare una soluzione per caricare le immagini (imageshack ora è a pagamento) - ieri sera sono diventato matto a trovare un sito per caricare le immagini, occasione nella quale mi si sono evidenziati tutti i miei limiti culturali in fatto di siti web e tecnologie varie!
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
stupendo !! la barca mi piace tantissimo !!! bravo tantarrobba !!!
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
Confermo, sempre interessantissimi i Tuoi report!!
Quanto al torrentello in cui stavi "fisicamente dentro"...cosa c'è che non va?? E' la mia situazione preferita!!
Quanto al torrentello in cui stavi "fisicamente dentro"...cosa c'è che non va?? E' la mia situazione preferita!!
"If you ever need anything, please, don't hesitate to ask someone else first"
-
- Messaggi: 893
- Iscritto il: dom 09 dic, 2012 10:07 am
- Località: Piemonte Orientale
multiuso GIRO DEGLI ALBERI PARLANTI
grazie davvero, mi fa piacere scrivere per voi!Giorgio ha scritto:Confermo, sempre interessantissimi i Tuoi report!!
Quanto al torrentello in cui stavi "fisicamente dentro"...cosa c'è che non va?? E' la mia situazione preferita!!
non ho nulla contro i torrentelli, ci mancherebbe, il mio (finto) disappunto è dettato solo dal fatto che non indossavo l'abbigliamento adatto al torrenting né le protezioni minime di buon senso (sopra ero messo bene, ma sotto avevo solo i jeans e nessuna protezione per ginocchia e stinchi)... mi fossi visto da fuori mi sarei dato del pistola: se non hai l'attrezzatura è meglio tenersi alla larga da certi posti, specie quando in linea d'aria hai a disposizione ben due vie d'uscita super comode e sicure...
mi riprometto sempre di non mettermi nei guai ma quel giorno, dopo mesi di inattività il richiamo della "grana" per il gusto di tribulare è stato più forte di me...
Perché l'assenza è l'assenza ma la presenza ha qualcosa in più (cit. cousin Vinni)